E' con dolore che apprendo della scomparsa di Doug Langway, regista indipendente, membro della comunità LGBTQ e autore della trilogia cinematografica "BearCity", in cui volle celebrare tutti gli aspetti, i feticci, le magagne, le contraddizioni, gli scherzi e i drammi della comunità degli Orsi. Visione autoironica di un modo diverso di intendere la bellezza, la sensualità e l'amore nella più genuina chiave body positive. Era un militante e filmaker coraggioso. Lo perdiamo a soli 52 anni per un cancro al fegato contro il quale si è battuto fino allo scorso 9 ottobre 2022.Buon viaggio, Doug. E grazie di tutto. Un abbraccio da orso.
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lunedì 10 ottobre 2022
Addio a Doug Langway
E' con dolore che apprendo della scomparsa di Doug Langway, regista indipendente, membro della comunità LGBTQ e autore della trilogia cinematografica "BearCity", in cui volle celebrare tutti gli aspetti, i feticci, le magagne, le contraddizioni, gli scherzi e i drammi della comunità degli Orsi. Visione autoironica di un modo diverso di intendere la bellezza, la sensualità e l'amore nella più genuina chiave body positive. Era un militante e filmaker coraggioso. Lo perdiamo a soli 52 anni per un cancro al fegato contro il quale si è battuto fino allo scorso 9 ottobre 2022.Buon viaggio, Doug. E grazie di tutto. Un abbraccio da orso.
sabato 13 ottobre 2018
Strange Flesh: un gioco gay bear
Delirante, divertente, gayssimo.
"Strange Flesh" è un gioco platform a 32 bit a tematica gay prodotto e distribuito da greatestbear.com. Scaricabile gratuitamente per Windows e Mac e giocabile anche online. E' un gioco dichiaratamente dedicato all'estetica gay bear (quindi rivolto principalmente a un pubblico omosessuale che apprezza le taglie forti) e fa dell'estetica ursina e dei suoi feticci il suo principale punto di interesse. Il gioco è stato concepito da una crew di programmatori che hanno scelto di restare anonimi e in alcune interviste su siti americani appaiono sotto i nick di Blazingcheecks e Ursa Major. Blazingcheecks, in particolare, è un artista la cui cifra stilistica è nota soprattutto grazie al forum FurAffinity, e ha trasfuso molta della sua scoppiettante verve grafica in "Strange Flesh". Tutto inizia con la storia di Joe, ometto sovrappeso dalla vita monotona, annoiato e depresso, che una notte tenta di sfuggire al grigiore della sua esistenza rifugiandosi in un locale gay chiamato "Strange Flesh". Lì conversa con il monumentale barista, orsone baffuto dal perenne sigaro tra le labbra, confidente per elezione di tante anime tormentate del pub. Il Barista (Bartender) è però anche un maestro dell'ipnotismo e dotato di poteri mesmerici, il quale penetra nella mente di Joe e inizia una progressiva conquista della sua psiche, determinato a sedurlo, fargli superare ogni freno inibitore e condurlo a una nuova consapevolezza di sé attraverso le gioie di una sessualità liberata.
Il gioco consiste esattamente nel viaggio psichedelico (ed erotico) del Bartender nei vari livelli della mente repressa di Joe. Un microcosmo astrale dove dovrà scontrarsi con la personificazione di tabù culturali, ma anche anticorpi psichici perversi non proprio concilianti. Il tutto portando avanti la progressiva seduzione di Joe, sopravvivendo a fantasiosi mostri sessuali e ai trabocchetti di una personalità nevrotica che non è ancora pronta a lasciarsi andare. Al confronto fisico (ma sempre sul piano astrale) si accompagnano forme di attacco più insinuanti, come il bacio del barista che soffia il fumo del suo sigaro direttamente in gola dei doppelganger bellicosi di Joe, rendendoli alleati nelle successive battaglie o addirittura portandoli a un livello di eccitazione tale da concedersi fisicamente. Qui il gioco mostra i suoi aspetti più hard, con scene di sesso gay abbastanza esplicite a seconda dell'energia erotica che il Bartender è riuscito ad accumulare nel corso delle missioni. L'orgasmo dei droni psichici, sottolineato da una vera e propria esplosione di sperma, gli fornirà bonus per nuove vite aiutandolo a proseguire la sua avventura, in un progressivo aumento di difficoltà mentre l'asticella del delirio erotico sale a ogni nuovo livello.
Il modello di "Strange Flesh" si rifà esplicitamente al classico "Streets of Rage", ma con una cifra omoerotica ovviamente accentuata, a tratti persino a luci rosse, e una scoppiettante psichedelia erotizzata. L'espediente del viaggio telepatico genera uno scenario alla Alice in Wonderland in chiave omoerotica, con sottili influenze BDSM. La lotta è contro i freni inibitori che separano Joe dall'accettazione di se stesso e quindi dalla felicità, rendendolo nello stesso tempo nemico e premio del gioco stesso. Il Bartender è un supereroe un po' brutale, una forza della natura che marcia contro gli ostacoli culturali distruggendoli per la liberazione, in questo caso, di un principe peloso. La dinamica del sigaro (chiaro simbolo fallico) e del fumo soffiato nelle prede attraverso il bacio (ma non tutti i nemici sono così facili da sedurre), sono solo un paio delle tante divertenti simbologie omoerotiche di "Strange Flesh". Le inibizioni di Joe possono nascondere insidie impreviste, come misteriosi virus psichici pronti a scatenarsi subito dopo il piacere sessuale, e potenti resistenze in chiave sadomaso. Insomma, "Strange Flesh" è un gioco sfacciato, cattivello e davvero divertente. E se vi sembra troppo semplice o addirittura facile, aspettate di ritrovarvi all'inferno, davanti al temibile Punk God, sexy rock star demoniaca delle profondità perverse della mente deviata di Joe. Non basteranno un bacio e una boccata di fumo lì.
martedì 6 marzo 2018
Born Naked di Guido Fiato
BORN NAKED è un progetto grafico realizzato dal disegnatore Guido Fiato. Consiste in una collezione di nudi integrali cui i modelli si prestano spontaneamente, e il messaggio da far passare è la serena convivenza con il proprio corpo, come che sia. L'artista è bravissimo, e mi ha migliorato sotto molti punti di vista. Visitate la sua pagina, seguitelo, supportatelo.
"Born Naked" is a collection of naked illustrations.
You can see censored versions on my Facebook, Instagram and Tumblr.
To see the uncensored full versions you can support my work on www.patreon.com/gufiart
If you are interested in joining this project, and get your own portrait for free, contact me.
Don't be shy! 😉
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[ITA]
Born Naked #43
"Born Naked" è una raccolta di ritratti completamenti nudi.
Trovate le versioni censurate sul mio Facebook, Instagram e Tumblr.
Per vedere le versioni integrali potete supportare il mio lavoro su www.patreon.com/gufiart
Se siete interessati ad entrare a far parte di questo progetto, ed a ricevere il vostro ritratto gratuitamente, contattatemi in privato.
Non siate timidi! 😉
Born Naked #43
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giovedì 22 dicembre 2016
Rocket Balloon Speciale Natale
Ascolta Rocket Balloon Ep 4: SPECIALE NATALE" su Spreaker.
In occasione delle feste natalize, ecco il primo speciale di Rocket Balloon dedicato al Natale, qui in versione podcast su Spreaker (dove è possibile recuperare l'intera serie della trasmissione). Si parla ovviamente di fumetti a tema Natalizio, ma anche di cinema (natalizio), di incarnazioni più o meno trasgressive di Babbo Natale e persino del recente trailer di Spider-Man: Homecoming, che riporterà l'Uomo Ragno al cinema con il volto del giovane attore Tom Holland. Il tutto servito da Runtimeradio.it e sempre condotto dal sottoscritto e dallo spumeggiante Peppe Saso.
Buon ascolto e buone feste.
domenica 17 aprile 2016
Lui & l'Orso - incontro da Games Academy con Salvatore Callerami
Cari tutti e tutte... è UFFICIALE (...e gentiluomo!).
Il 28 Aprile alle ore 18: dalla collaborazione di Altroquando con la fumetteria Games Academy Palermo (e presso la stessa, in via Narciso Cozzo a Palermo) presentiamo "Lui e L'orso" di Salvatore Callerami.
Amanti dei fumetti in generale, simpatizzanti dell'allegra orsaggine... siate presenti. Perché "Lui & l'Orso" non è un fumetto come tutti gli altri. E' una ventata di novità per la Sicilia e il fumetto italiano tutto, in un panorama sempre uguale a se stesso. Altroquando continua il suo cammino a fianco della Bear Culture e vi propone di scoprirne questa giovane, freschissima lettura italiana, fatta di verve goliardica, spunti da sitcom e bonaria provocazione.
Salvatore Callerami sarà con noi per parlare della sua grossa creatura e disegnare dal vivo.
Uscite dal letargo e marciate fino a noi. Woof!
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mercoledì 11 marzo 2015
Gennaio, di Luca Vanzella e Giopota
Gennaio: un racconto breve scritto da Luca Vanzella e disegnato da Giopota. Potete leggerlo online su ISSUU, scaricarlo... condividerlo. Leggero come un fiocco di neve, delicato e potentissimo nella sua semplicità. L'inizio di una relazione omosessuale sullo sfondo di una realtà fantastica, sognante... come il mondo potrebbe essere... o forse è, quando una certa corda nel cuore inizia a vibrare. Un esperimento narrativo e grafico di grande freschezza che speriamo sinceramente abbia presto un seguito.
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martedì 6 gennaio 2015
Auguri per l'Epifania di Malacopia da Radio Orsa
Malacopia è un collettivo bolognese (ma ha collaboratori sparsi su parecchie zolle del suolo italico) che si occupa di tutto quanto faccia arte, cultura, spettacolo, intrattenimento. E lo fa in modo leggero, dissacrante e piacevolmente informale. Radio Orsa, invece, è una giovane realtà mediatica con la quale il collettivo culturale (giocosamente ammantato di Bear Culture) collabora da un po'. Attingiamo agli auguri del simpatico Marco Melluso (volto pubblico di Malacopia) per associarvi i nostri lazzi altroquandiani. Sopravvissuti alle feste? Vi sentite abbastanza cattivi per tirare la testa fuori dalle macerie e affrontare il nuovo anno? Avete mangiato troppo? Non avete mangiato abbastanza? Come che sia... ci sarà sempre un altro quando. Spaccate tutto.
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mercoledì 10 dicembre 2014
domenica 22 giugno 2014
giovedì 12 giugno 2014
Viste Larghe - il 19 Giugno al Border Line di Palermo
Altroquando lascia la sua orma sul Palermo Pride 2014 con VISTE LARGHE, una mostra di Bear Art che recupera l'immaginario ursino, da sempre caratteristico nelle nostre attività per la cultura LGBTQ, e ripropone alla città di Palermo l'artista italiano VISTE, con una selezione di suoi lavori nuovi e classici. La Bear Art è un tag riferito all'illustrazione (ma anche alla fotografia) dedicata all'estetica gay bear, cioè la celebrazione erotica degli uomini massicci, di cui esiste una foltissima schiera di autori a livello internazionale.
Il lombardo Viste è stato tra le prime firme nostrane a emergere in rete, e anche tra i primi illustratori bear a mettere a disposizione le sue opere per Altroquando, in occasione delle mostre da noi allestite presso la nostra libreria. Viste è un grafico professionista che, nell'ambito dell'illustrazione a tema omosessuale, ha al suo attivo anche delle collaborazioni con la rivista giapponese G-Men. I suoi uomini (che lui definisce una via di mezzo tra orsi e tori) sono tutti caratterizzati da una cifra stilistica molto riconoscibile che ha fatto dell'autore un brand popolarissimo sul web. Ambientazioni militari, venate di un erotismo spesso speziato da ironiche tensioni sadomaso, sono il palcoscenico in cui più di frequente vediamo esibirsi le icone erotiche di Viste. La forza bruta, la fatica dell'allenamento e l'ambiguità dei rapporti tra soldati e ufficiali, rappresentato in modo ruvido ma giocoso, risulta agli occhi una bizzarra miscela di temperamento rude e tenerezza. Non mancano momenti figurativi dedicati al sentimento e al gioco spensierato. Viste è un illustratore, ma è evidente che il suo lavoro si nutre molto di un immaginario a fumetti. Lo scopriamo dalle allusioni parodistiche, e dalla struttura pressocché vignettistica di molte sue opere che raccontano momenti di intensa vita militare.
Per il Palermo Pride 2014, l'arte di Viste torna a Palermo. Tanti anni fa, quando Altroquando produsse la fanzine WOOF!, dedicata alla divulgazione della cultura degli orsi, il sottobosco LGBTQ ursino locale era ancora sommerso. Oggi cammina a testa alta, partecipa al Pride e organizza i suoi eventi. VISTE LARGHE è un'occasione per ricordare quella tappa nella nostra evoluzione culturale, nella nostra consapevolezza, e per guardare al futuro del movimento LGBTQ palermitano, delle sue declinazioni mediatiche e della frangia sua ursina.
Nel corso della mostra, sarà messa a disposizione dei visitatori la giacenza della fanzine WOOF!, rivista gay bear autoprodotta da Altroquando per cinque anni, e oggi un piccolo classico nella storia del movimento LGBTQ palermitano.
domenica 19 gennaio 2014
Arriva Chozen! (e anche i sub in italiano)
Chozen, sitcom animata fresca di esordio negli Stati Uniti (l'episodio pilota è andato in onda il 13 Gennaio 2013 sul canale FX) è probabilmente una delle serie animate più innovative e particolari degli ultimi anni, o perlomeno avrebbe tutte le carte in regola per diventarlo.
Ambientata nel controverso mondo del
rap, con tutto il corollario di malavita, droga, virilità in eccesso e
provocazioni assortite, si colloca sin da subito fuori dagli schemi
presentando un protagonista omosessuale. Primo punto di distanza,
laddove la cultura rap (di cui Eminem è la caricatura estrema) vive
spesso di omofobia e machismo ostentato. Altro elemento dissonante è
la connotazione Bear dell'eroe e dell'eros che propone la sua estetica alternativa attraverso le
oniriche cavalcate rap (di grande impatto la scena del ballo nella
fontana).
Chozen è a suo modo una sorta di moderno e ironico conte di Montecristo tornato per prendersi la sua vendetta. Giovane ciccione dal cuore d'oro e aspirante rapper che finisce vittima dei maneggi di un collega, poi gangsta rapper affermato e senza scrupoli, che gli rovina la vita spedendolo in prigione innocente come capro espiatorio dei propri eccessi. Ma dopo dieci anni, Chozen emerge dalla detenzione trasformato. Da ingenuo cicciotto a orsone risoluto e carismatico, pronto a prendersi la rivincita contro il mondo dello spettacolo e quello che è diventato il suo principale nemico e concorrente. Chozen è un rapper fuori dagli schemi consueti, alternativo, che infrange i cliché principali del mondo di cui va alla conquista episodio dopo episodio. A dargli voce è il comico Bobby Moynihan che ricordiamo per la partecipazione a Saturday Night Live. In America, la comunità gay bear ha accolto la serie con simpatia, facendo in fretta di Chozen una nuova icona Bear che rompe gli argini e si presenta come un nuovo veicolo per sdoganare contenuti alternativi. Almeno in potenza. L'esordio è simpatico, e procederà su FX ogni lunedì. Non siamo certi che lo vedremo in Italia tanto presto. Pertanto, godetevelo in lingua originale... con i nostri sottotitoli in italiano. Li potete scaricare facendo clic sul link qui sotto, direttamente dal sito opensubtitle.org. Tenete presente che lo slang, in questa serie, è la norma, e tradurre certi dialoghi, comprese le performance rap dell'eroe principale - infarcite di lazzi e oscenità fantasiose - non è affatto semplice. In alcune parti si è scelto di rendere il senso generale laddove una traduzione letterale non avrebbe aiutato la comprensione.
Buon divertimento.
RIVALSA!
Chozen è a suo modo una sorta di moderno e ironico conte di Montecristo tornato per prendersi la sua vendetta. Giovane ciccione dal cuore d'oro e aspirante rapper che finisce vittima dei maneggi di un collega, poi gangsta rapper affermato e senza scrupoli, che gli rovina la vita spedendolo in prigione innocente come capro espiatorio dei propri eccessi. Ma dopo dieci anni, Chozen emerge dalla detenzione trasformato. Da ingenuo cicciotto a orsone risoluto e carismatico, pronto a prendersi la rivincita contro il mondo dello spettacolo e quello che è diventato il suo principale nemico e concorrente. Chozen è un rapper fuori dagli schemi consueti, alternativo, che infrange i cliché principali del mondo di cui va alla conquista episodio dopo episodio. A dargli voce è il comico Bobby Moynihan che ricordiamo per la partecipazione a Saturday Night Live. In America, la comunità gay bear ha accolto la serie con simpatia, facendo in fretta di Chozen una nuova icona Bear che rompe gli argini e si presenta come un nuovo veicolo per sdoganare contenuti alternativi. Almeno in potenza. L'esordio è simpatico, e procederà su FX ogni lunedì. Non siamo certi che lo vedremo in Italia tanto presto. Pertanto, godetevelo in lingua originale... con i nostri sottotitoli in italiano. Li potete scaricare facendo clic sul link qui sotto, direttamente dal sito opensubtitle.org. Tenete presente che lo slang, in questa serie, è la norma, e tradurre certi dialoghi, comprese le performance rap dell'eroe principale - infarcite di lazzi e oscenità fantasiose - non è affatto semplice. In alcune parti si è scelto di rendere il senso generale laddove una traduzione letterale non avrebbe aiutato la comprensione.
Buon divertimento.
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mercoledì 18 dicembre 2013
lunedì 11 novembre 2013
martedì 5 novembre 2013
Il Condom Assassino (il film... e i nostri sottotitoli in italiano)
Non è facile trovarlo, ma la visione vale la fatica della ricerca. E' "Kondom des Grauens" ("Killer Condom" il titolo per l'edizione internazionale) tratto ovviamente da "Il Condom Assassino", divertente romanzo a fumetti di Ralf Konig, edito in Italia da Mare Nero. Il film è una produzione tedesca del 1996, diretto da Martin Walz e interpretato, tra gli altri, da Udo Samel (bravo attore dal curriculum di tutto rispetto, presente anche in "Palermo Shooting" di Wim Wenders) che incarna il personaggio dell'ispettore Luigi Mackeroni in modo semplicemente perfetto. Il film, che racconta la lotta di un rude poliziotto siculo-americano gay contro un misterioso e vorace preservativo carnivoro, fu distribuito sul mercato internazionale dalla famigerata Troma, che lo diffuse anche nel nostro paese direttamente in videocassetta con sottotitoli in inglese. Inutile dire che reperirlo non è facilissimo.
Oggi, dopo qualche giorno di fatica del sottoscritto, i sottotitoli italiani di questo bizzarro film hanno visto la luce. Finalmente ho potuto gustarlo, e posso dire che il giudizio è positivo. La pellicola è briosa, Udo Samel carismatico quanto sexy e tutto il cast affiatato. La curiosità più succulenta consiste nel fatto che il "mostro" e parte delle scenografie portano addirittura la firma illustre di H.R. Giger, artista noto anche per essere il "creatore" del mitico Alien.
La pellicola ripropone abbastanza fedelmente le situazioni e i personaggi visti nel fumetto di Konig, ma si prende nello stesso tempo delle significative libertà, approfondendo l'origine della creatura (cosa che nel fumetto rimane avvolta nel mistero) e impostando il racconto come un pamphlet contro l'omofobia, sia pure attraverso la lente della commedia grottesca. Sforzo apprezzabile anche oggi, visti i tempi di intransigenza cattolica e di moralismo d'accatto, che fanno risultare questo film degli anni 90 una pellicola incredibilmente attuale. L'ambiente gay e del sesso estremo è descritto con toni surreali e farseschi che infondono alle trasgressioni mostrate un tocco di divertita innocenza.
Una menzione particolare merita il protagonista, l'attore Udo Samel, volto noto del cinema tedesco. Bravo, intenso, ironico e affascinante. Leggete il fumetto, vedete il film, e non riuscirete più a immaginare un detective Mackeroni diverso. Il portale del cinema "MyMovies", nella biografia dedicata all'attore, a proposito di "Killer Condom" si esprime così: "...nel 1996 prende parte a uno dei film peggiori di tutta la storia del cinema: Killer Condom / storia di un preservativo assassino (sob!)". Il tono del commento, compreso quell'irritante "sob!" tra parentesi, tradisce un sottotesto decisamente snob per non dire omofobo (successivamente, viene detto che l'attore per "ripulire" la sua immagine torna a girare film d'autore). Ne emerge anche una discreta superficialità. E' evidente che chi scrive non ha idea di chi sia Ralf Konig, dell'importanza del suo ruolo nell'ambito della cultura fumettistica (non solo a tema gay) e dei contenuti sociali celati nell'opera. Viene sottovalutato il messaggio metaforico del racconto grottesco (la paura dell'Aids, la paura del sesso, il fanatismo puritano, l'odio irrazionale contro i diversi) per arenarsi in un atteggiamento intellettualoide che equipara "Killer Condom" a prodotti molto più modesti come "Il ritorno dei pomodori assassini". Triste.
"Kondom des Grauens" non sarà un capolavoro, ma è un film godibilissimo, che diverte e si fa ricordare.
Consigliato, in questo periodo zeppo di remake inutili e pomposi action movie statunitensi.
Altri sottotitoli ITA by Altroquando per film a tematica LGBT inediti in Italia:
- Cachorro
- Chuecatown
- Bearcity
Oggi, dopo qualche giorno di fatica del sottoscritto, i sottotitoli italiani di questo bizzarro film hanno visto la luce. Finalmente ho potuto gustarlo, e posso dire che il giudizio è positivo. La pellicola è briosa, Udo Samel carismatico quanto sexy e tutto il cast affiatato. La curiosità più succulenta consiste nel fatto che il "mostro" e parte delle scenografie portano addirittura la firma illustre di H.R. Giger, artista noto anche per essere il "creatore" del mitico Alien.
La pellicola ripropone abbastanza fedelmente le situazioni e i personaggi visti nel fumetto di Konig, ma si prende nello stesso tempo delle significative libertà, approfondendo l'origine della creatura (cosa che nel fumetto rimane avvolta nel mistero) e impostando il racconto come un pamphlet contro l'omofobia, sia pure attraverso la lente della commedia grottesca. Sforzo apprezzabile anche oggi, visti i tempi di intransigenza cattolica e di moralismo d'accatto, che fanno risultare questo film degli anni 90 una pellicola incredibilmente attuale. L'ambiente gay e del sesso estremo è descritto con toni surreali e farseschi che infondono alle trasgressioni mostrate un tocco di divertita innocenza.
Una menzione particolare merita il protagonista, l'attore Udo Samel, volto noto del cinema tedesco. Bravo, intenso, ironico e affascinante. Leggete il fumetto, vedete il film, e non riuscirete più a immaginare un detective Mackeroni diverso. Il portale del cinema "MyMovies", nella biografia dedicata all'attore, a proposito di "Killer Condom" si esprime così: "...nel 1996 prende parte a uno dei film peggiori di tutta la storia del cinema: Killer Condom / storia di un preservativo assassino (sob!)". Il tono del commento, compreso quell'irritante "sob!" tra parentesi, tradisce un sottotesto decisamente snob per non dire omofobo (successivamente, viene detto che l'attore per "ripulire" la sua immagine torna a girare film d'autore). Ne emerge anche una discreta superficialità. E' evidente che chi scrive non ha idea di chi sia Ralf Konig, dell'importanza del suo ruolo nell'ambito della cultura fumettistica (non solo a tema gay) e dei contenuti sociali celati nell'opera. Viene sottovalutato il messaggio metaforico del racconto grottesco (la paura dell'Aids, la paura del sesso, il fanatismo puritano, l'odio irrazionale contro i diversi) per arenarsi in un atteggiamento intellettualoide che equipara "Killer Condom" a prodotti molto più modesti come "Il ritorno dei pomodori assassini". Triste.
"Kondom des Grauens" non sarà un capolavoro, ma è un film godibilissimo, che diverte e si fa ricordare.
Consigliato, in questo periodo zeppo di remake inutili e pomposi action movie statunitensi.
Altri sottotitoli ITA by Altroquando per film a tematica LGBT inediti in Italia:
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- Chuecatown
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martedì 27 agosto 2013
venerdì 8 marzo 2013
X-Treme X-Men: una sfumatura di... Bear
C' è qualcosa nell'aria, di questi
tempi... Anzi, nei fumetti...
Northstar degli X-Men è appena
convolato a giuste nozze con Kyle, il suo compagno storico (ma
ricordiamo che Apollo e Midnighter di Authority lo avevano già
fatto molto tempo prima, adottando subito una bambina), e Alan Scott,
il Lanterna Verde-Sentinel della JSA è diventato
dichiaratamente gay dopo il reboot messo in atto dalla DC Comics nei
mesi scorsi (alla faccia di immaturi blogger dalla lingua lunga, del
tutto inconsapevoli della loro stessa ignoranza). Sempre in casa DC,
la nuova, fascinosissima e omosessuale Batwoman ha appena chiesto
alla sua amata di sposarla.
Il fumetto, soprattutto quello
supereroistico, giacché stiamo parlando di comics popolari e non di
produzioni militanti, si sta aprendo alle tematiche LGBT più che in
passato. Che sia un segno dei tempi? Sarebbe molto bello. Già tanti
anni fa, sempre su X-Men, Chris Claremont, senza una parola,
suggeriva l'appassionata relazione lesbo tra Mystica e Destiny e il
rapporto con due madri della loro figlioletta adottiva, la futura
x-girl Rogue. Ma si trattava di sfumature, e il non detto, per quanto
gestito con mestiere, continuava a far percepire l'esistenza di un
muro invisibile oltre il quale, in un fumetto rivolto a un pubblico
generalista, non si poteva andare.
Le cose stanno forse lentamente
cambiando, e oggi qualche segnale arriva dalla serie X-treme
X-Men, ancora inedita nel nostro paese, e prossima alla chiusura
negli Stati Uniti. Al di là delle vendite scarse, sembrà però che
la serie abbia guadagnato in poco tempo un discreto numero di
estimatori. E anche qui, tra le innovazioni, troviamo una storia
d'amore omosessuale, ma con una declinazione ancora differente, che
punta oltre gli stereotipi più diffusi. La componente Gay Bear.
Per i puristi e non addetti ai lavori,
è opportuna una precisazione tutta nerd. L'attuale X-treme X-Men
non ha niente a che vedere con la serie omonima uscita qualche
anno fa come spin off della serie madre (Uncanny X-Men)
e che raccontava le vicende di un drappello di mutanti alla ricerca
dei diari della defunta veggente Destiny. Il perché del riciclaggio
di un titolo già utilizzato è da cercare nei consueti meccanismi
commerciali della Marvel. Fatto sta che ci troviamo davanti a uno
scenario completamente diverso, e soprattutto in un universo
parallelo a quello classico, dove incontriamo versioni alternative di
eroi che conosciamo da tempo.
Lo scoop LGBT (e molto Bear) consiste
nella passione che all'interno di questa serie lega i personaggi di
Wolverine (qui chiamato semplicemente Howlett) e il semidio Ercole.
Un bacio appassionato tra i due nerboruti e villosi eroi sta facendo
il giro della rete, e fioccano gli esperimenti di Fan Art, alcuni
discretamente spinti (e non per questo meno divertenti).
Se ancora oggi, vedere sposarsi due
flessuosi giovanotti può sembrare sovversivo a qualche mente
ristretta, vedere due omacci pelosissimi e massici scambiarsi
effusioni affettuose, forse, lo è ancora di più. Sappiamo già che
il dibattito sulle implicazioni commerciali di questi elementi
inseriti nei fumetti è lontano dal terminare. Resta il fatto che una
pubblicazione popolare (e un fumetto di supereroi lo è) può
trasformarsi in un megafono per realtà sommerse a prescindere dalle
sue intenzioni iniziali, e se il matrimonio di Northstar ha regalato
grande visibilità alla comunità LGBT americana, iscrivendosi nel
solco degli attuali progetti politici di Barack Obama, il bacio tra
l'Ercole e il Wolverine alternativi potrebbe contribuire ad abbattere
un'altra barriera. Quella che spinge molti a vedere il mondo
omosessuale come se fosse un salottino dai colori pastello, popolato
solo da fatine e da elfi. La relazione tra i due titani Marvel
presenta una verità diversa. La realtà LGBT ha radici nel mondo
reale, nei corpi reali e in tutte le età, e può esprimersi anche
attraverso i feticci più virili, in apparente contraddizione con la
volgata ancora così diffusa.
Tutto questo lo riassumiamo spesso con
la parola Bear, etichetta che a sua volta è stata
cannibalizzata dal commercio (in particolar modo in America)
producendo talvolta insofferenza e scetticismo presso la sua stessa
comunità. Ma quello che importa davvero è lo sdoganamento delle
differenze come valore positivo, la rottura dei cliché e
l'allargamento degli orizzonti. Sia pure in una dimensione
alternativa a quella ufficiale, con il sapore dell'esperimento, del
potrebbe essere... Affidato a una di quelle che nei fumetti sono
definite “storie immaginarie”, cioè slegate dalla
continuità delle serie regolari, dove ci si può permettere di fare
accadere qualunque cosa a personaggi altrove considerati intoccabili.
Eppure, come ha scritto una volta il
grande Alan Moore a proposito di storie immaginarie: «Non lo sono
tutte?»
Se i sogni (e le
storie) influenzano e modellano la realtà, diamo il benvenuto a
questa nuova coppia omosessuale a fumetti, non ci importa in quale
universo vivano. Noi, dal canto nostro, viviamo ancora in una
dimensione (e in un paese) dove uscire allo scoperto e chiedere a
volto scoperto di aver riconosciuti dei diritti sacrosanti è
definito “datato” e “controproducente” da chi ancora si
rifiuta di capire le ragioni e le origini profonde del frastagliato
popolo LGBT. Se i fumetti potranno giocare un piccolo ruolo in un
auspicabile cambiamento sociale, non lo sappiamo. Ovviamente ci
auguriamo di sì, che le cose stiano pian piano cambiando. E anche
questa è una storia immaginaria.
Ma in fondo... non
lo sono tutte?
lunedì 18 febbraio 2013
Il Forzuto e il Pianista: l'arte di Polly Guo
Polly Guo è un'illustratrice e animatrice
free lance, molto attiva sul web e dal tratto particolarissimo.
Morbido, delicato. Essenziale e nello stesso tempo estremamente
espressivo, arricchito da colori caldi e avvolgenti. Autrice (completa) di fumetti come Houdini & Holmes (sì, proprio
quei due) e innumerevoli illustrazioni, parodie e schizzi. Il web è
prodigo di lavori firmati da Polly, il cui stile è conosciuto dalle
nostre parti senza essere però ricondotto al nome dell'artista.
Peccato, perché il talento è davvero strepitoso e merita una
conoscenza approfondita. Per proporlo ai nostri lettori scegliamo
l'aspetto dell'amore gay nell'arte di Polly, rappresentato sempre in
modo delicatissimo, con una sensualità romantica, serena, che a
volte attinge all'immaginario supereroistico per regalare ai fans
baci omoerotici mai visti nei fumetti ufficiali.
Ma di Guo amiamo in
particolare Strongman and Pianist, un racconto breve a fumetti
che Polly sta attualmente producendo con l'intento, una volta
completata l'opera, di renderlo disponibile sul web per la lettura
gratuita. La storia d'amore nasce in un vaudeville nel quale lavorano
sia un possente forzuto che un raffinato musicista. La grazia
dell'artista consiste nella geometria di questi due corpi così
diversi e così complementari tra loro, nelle immagini come nei loro
cuori innamorati. La massa virile dell'erculeo baffuto e la sagoma
sottile, diafana del musicista biondo, ritratti spesso come un nodo
grafico che lascia parlare le immagini meglio di mille parole,
portando in scena la tenerezza, il rossore, i baci dati quasi con il
timore di scottarsi. La fisicità della forza bruta intrecciata con l'arte più inafferrabile di tutte: la musica. Due icone... anzi un'unica icona a due teste che
sta spopolando in rete e che già può contare una consistente
galleria di fan art, illustrazioni e varianti sulla coppia di
personaggi realizzate da appassionati e altri artisti dallo stile
personale. Insomma, un'idea grafica (ma anche concettuale) di
successo, che si impone all'immaginario con una carica di
romanticismo e virtuosismo grafico non indifferenti.
Visitate il sito di Polly Guo e il suo
DeviantArt, e seguitene gli sviluppi. Siamo sicuri che sentiremo
ancora molto parlare di lei e dei suoi lavori.
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