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lunedì 16 luglio 2012

Batman contro Wolverine: sfida all'ultimo sangue


Lo scontro tra popolari eroi dei fumetti, anzi tra eroi in costume, sono all'ordine del giorno. La ricetta storica è sempre la stessa: gli eroi si incontrano, gli eroi si menano (senza ragione o per vaghi e spesso sciocchi fraintendimenti), gli eroi discutono, gli eroi si alleano contro una minaccia comune. Il verdetto su chi di loro sia più forte, solitamente, rimane sospeso.

Stavolta non è così. Super Power Beat Down è un sito che si propone proprio di giocare con le leggende dell'immaginario popolare moderno, fumettistico, cinematografico e videoludico, realizzando dei corti (molto ben fatti) in cui diverse leggende si scontrano con risultati decisamente meno concilianti di quelli a cui siamo abituati. Insomma, lo scontro è all'ultimo sangue, come in Celebrity Deathmatch. Il risultato è una singolare webseries di combattimenti improbabili che hanno visto scontrarsi personaggi come Lara Croft (Tomb Raider) e Nathan Drake (Uncharted), Gandalf (Il Signore degli Anelli) e Darth Vader (Guerre Stellari). Il vincitore (superstite) è scelto in base a un sistema di votazione degli utenti che ricorda in parte il meccanismo adoperato da Marvel e DC ai tempi dello storico scontro tra i due universi fumettistici, unico in cui ogni duello aveva un vincitore effettivo, scelto in base alle preferenze dei lettori.


In passato, abbiamo discusso della bella prova di animazione realizzata da Michael Habajan per portare in scena un combattimento tra Hulk e Superman. Il lavoro era egregio, ma qui il gioco si fa duro, e il cortometraggio è interpretato da attori in carne e ossa. Il video in live action che vi proponiamo illustra l'ipotetica battaglia mortale tra due personaggi amatissimi: l'Uomo Pipistrello per antonomasia e il cattivo ragazzo artigliato degli X-Men. Sia Wolverine che Batman sono resi in modo tutt'altro che spregevole per un cortometraggio senza particolari pretese. Gadgets, effetti e performance sono molto curati e convincenti, tenendo conto della volontà di ammiccare in modo fedele a certi tic fumettistici dei personaggi in questione. La Bat in the Sun, il team che lo firma, ha già realizzato in passato esperimenti niente male, e merita di essere tenuto d'occhio. Riguardo il duello, niente spoiler. Per scoprire chi vince (ed è quindi stato votato in massa dagli utenti di SPBD) dovrete vedere il video fino alla fine.
Voi, piuttosto, chi fareste vincere tra il selvaggio Wolverine e il controllato e letale Batman?

martedì 17 aprile 2012

Amazing Spider-Man: i poster



Ormai manca poco. The Amazing Spider-Man, il reboot in 3D diretto da Marc Webb sul celebre tessiragnatele della Marvel, uscirà in nel nostro paese a Luglio. Ed ecco la Sony distribuire poster a pioggia, tra cui la versione italiana (che potete vedere qui sopra). L'attesa è tanta. Ormai sappiamo che questo nuovo Spider-Man cinematografico prenderà le distanze dalla già storica trilogia di Sam Raimi, e si presenterà come "la storia mai raccontata". In verità, porrà l'accento su una sottotrama nella vita di Peter Parker presentata nei fumetti molto dopo l'inizio della serie, e cioè il mistero sui genitori di Peter, il loro lavoro di agenti segreti e le reali motivazioni della loro scomparsa. Tra le novità che faranno discutere i più nerd tra noi, c'è una recente dichiarazione del regista Marc Webb sul già tanto chiacchierato costume di scena, quello che in molti hanno accostato a un Supersantos. «L'intenzione,» spiega Webb «è quella di rendere l'idea di un costume accomodato, fatto con materiali che qualunque ragazzo può recuperare in casa. Le lenti della maschera sono quelle dei suoi occhiali da sole, e gli stivali sono ricavati dalle sue scarpe da ginnastica.»
I poster sono discretamente suggestivi. Sicuramente, nei prossimi mesi ne sentiremo parlare ancora, prima di scoprire se questo nuovo Uomo Ragno in 3D saprà lasciare un segno, sul grande schermo come nella memoria, significativo almeno quanto il suo predecessore.

venerdì 9 dicembre 2011

Steve Buscemi in un corto su Batman


Si ispira chiaramente al franchise cinematografico diretto da Christopher Nolan questo cortometraggio parodistico mandato in onda nel corso del Saturday Night Live. Star del breve film è l'attore Steve Buscemi (Le Iene, Ghost World), nei panni di un commissario Gordon che sembra non gradire le improvvise apparizioni (e repentine sparizioni) dell'Uomo Pipistrello. Si ironizza molto sulla trilogia, ormai prossima a concludersi, dedicata al celebre vigilante DC. Il suo incedere da fantasma, la voce rauca e irritante. Buon divertimento.

venerdì 2 dicembre 2011

Avengers Booty Ass-amble!


Questa divertente immagine, intitolata dall'autore Avengers Booty Ass-amble!, è opera di Kevin Bolk, spiritoso cartoonist che l'ha postata sul proprio spazio deviantART con il seguente commento: «Si tratta di una parodia della prima immagine promozionale per il film The Avengers. Non ho potuto fare a meno di notare che un po' in tutti i promo, il personaggio della Vedova Nera assumeva posizioni improbabili, con l'unico scopo di mettere in bella mostra il posteriore. Ho pensato, dunque, di invertire un po' i ruoli. Un regalo al pubblico femminile. Mi sembrava simpatico.»


In inglese, la parola booty è uno dei tanti modi per dire "sedere", così come la parola amble, corrisponde all'italiano "ambio", riferito a un'andatura del cavallo simile al trotto, ma più basculante. Ovviamente, il gioco di parole Ass-amble, che si rifà al grido di battaglia "Vendicatori Uniti - Avengers Assemble", ma usando la parola "ass" che significa... fondoschiena. Solo che a mostrarlo, stavolta, sono i maschietti. Hai ragione, Kevin. La Vedova Nera, in questi promo, è uno stereotipo femminile oltre i limiti del sopportabile, e la tua variazione è davvero divertente. E non soltanto per le tue amiche, aggiungeremmo con una punta di compiaciuto (ma anche pertinente) politically correct. Complimenti.





venerdì 2 settembre 2011

THOR: ovvero quegli strani ordigni cinematografici...


Alla fine anch'io l'ho visto. Ho svolto il mio compito da nerd, e ho fruito il tanto vituperato (non da tutti, ma comunque da molti) Thor di Kenneth Branagh. Che dire? Il mio commento è: «Illuminante!» E sia chiaro che non sto parlando della qualità del film, ma piuttosto dei meccanismi nascosti sotto la superficie dello spettacolo commerciale, delle dinamiche dietro lo sdegno di molti fans di vecchia data del fumetto Marvel, e delle sue varie (ma non infinite) possibilità di lettura.


La mia opinione risulterà probabilmente irritante per molti, ma ultimata la visione del film non riesco a pensarla diversamente. Ho visionato il film dell'illustre regista shakespeariano senza nessuna aspettativa, se non la curiosità di vedere quanto restava di una lettura iniziata nell’infanzia, riscoperta a tratti nell’età matura, e sul cui ricordo si fonda, insieme a tante altre memorie, l’immaginario che oggi mi appartiene. Sicuramente, una cospicua fetta di curiosità s'era nutrita anche dei tanti pareri negativi ascoltati da quanti mi stavano intorno e avevano già affrontato la visione del film restandone particolarmente disgustati. Da sempre, le recensioni più spietate mi fanno l'effetto di un afrodisiaco, e inizio a provare un'attrazione irrefrenabile per il titolo su cui tutti sputano. Forse per conoscere da vicino il volto del Male o per pacificarmi sulla reale esistenza di un orrore cosmico largamente condannato. Gli esiti di queste esperienze da mad doctor non sono sempre gli stessi, ma mi viene in genere confermato che la verità non si taglia mai con l'accetta.


Ebbene, quello dedicato al personaggio di Thor, a mio parere, non è certo il più riuscito dei film. Si tratta di un prodotto superficiale pur nella sua diligenza, anche un po’ frettoloso come molte marchette hollywoodiane. Ma non è neppure quel disastro, pessimo e immondo che mi era stato più volte annunciato. Nel complesso, un filmetto fantastico discretamente confezionato, che di sicuro poteva essere migliore, ma la cui realizzazione imperfetta non mi farà gridare al sacrilegio. Thor non è il migliore dei film Marvel finora realizzati, ma di sicuro non è neppure il peggiore. Si attesta, piuttosto, tra i titoli mediamente riusciti, senza infamia e senza troppa lode, scegliendo la strada di una pellicola dal sapore disneyano di genere avventuroso, sostanzialmente destinata a un pubblico di ragazzi e di adulti che non si vergognano di accompagnarli e scherzare un po' con loro.
Ma la verità, per quanto relativa o soggettiva, è un’altra. E non riguarda il film in sé, ma l’intera pratica, relativamente recente, della riduzione dei fumetti in lungometraggi per il cinema. E dei fumetti supereroistici soprattutto.


Esistono materiali, patrimoni fiabeschi, che giungono a noi attraverso svariati media. A volte si prova a trasformarli e a renderli qualcosa d’altro. Ma l’afrore della fiaba è forte, passionale, resistente. E dunque, spesso, permane anche sotto il più sontuoso dei belletti. In alcuni prodotti lo si avverte più che in altri, perché troppo vigorosa (come in Thor) è la componente fanciullesca, fatta di meraviglia e gioia elementare, e il cambio di approccio narrativo, come il differente mezzo di comunicazione, non è in grado di cancellarne il peculiare D.N.A. Più di altri titoli Marvel, Thor è sostanzialmente una fiaba. Ed è bene intendersi che non parliamo di un fantasy letterario dalla struttura più o meno matura, ma di qualcosa (un fumetto supereroistico) che è più strettamente imparentato con un elementare immaginario fiabesco che con la mitologia norrena cui la serie Marvel s'ispira alla lontana. Il film di Thor non altera questa semplice equazione, né si propone l'impresa (ardua e probabilmente inutile) di cavare sangue dalle rape.


Pertanto, viviamo oggi in un'epoca in cui esistono costosi giocattoli che contengono scintille di quell’energia magica che tanto ci entusiasmava da giovani. Un’energia magica che magari tuttora ci affascina sulle pagine di un mezzo più flessibile e soggetto a interpretazioni personali quale la tavola disegnata, ma che – in modo quasi ineluttabile – mostra tutti i suoi punti più deboli una volta imbrigliata in quel meccanismo moderno che è il cinema. Il film supereroistico, dunque, è come una lanterna incantata che troppo di frequente si apre svelando i suoi ingranaggi più segreti, più emotivi, che il fumetto, nel suo mondo a due dimensioni, ancora riesce più o meno a celare. E sono in tanti, in buona fede, a non accettare questa verità di fondo. Una visione scioccante, troppo difficile, per qualcuno, da collocare nella propria biblioteca interiore. Quel che si scorge su questo lussuoso giocattolo, tra un accecante effetto speciale e l’altro, è in realtà il riflesso del proprio io infantile. Il bambino che resiste irriducibile dentro di noi, e che vuole giocare sempre e soltanto... a modo suo. E griderà «Blutto, tu!!!» se qualcuno tenterà di forzarlo a fare altrimenti.


Del resto, scriveva Antoine de Saint-Exupery, gli adulti sono bambini cresciuti fisicamente... ma non tutti se ne ricordano. Un film riuscito più o meno può diventare una sorprendente pietra dello scandalo, suscitando indignazioni ciclopiche e sicuramente degne di cause più pregnanti. A volte non è neppure colpa del balocco, quel complicato ordigno creato per intrattenenerci. La sua superficie, in certi casi, è talmente lucida da mostrare una realtà scomoda. Il bambino che vediamo riflesso ci appare insopportabile non perché ci fa le boccacce, ma perché ci riesce difficile accettare che resterà nostro compagno di viaggio fino alla fine dei nostri giorni. In tanti, non la riconoscono, quella figura infantile. La odiano, le voltano le spalle, e danno la colpa al giocattolo per la frustrazione provata. Ignari di aver solo guardato in uno specchio dalla complessa, spettacolare cornice.




[Articolo di Filippo Messina]


giovedì 11 agosto 2011

Vintage Woman: La prima volta di Diana in TV


E’ un momento controverso per Wonder Woman. Recentemente oggetto di un discusso restyling, abbandonato dopo una manciata di numeri dallo sceneggiatore J.M. Straczynski, e pronta a subire un ulteriore reboot insieme all’intero universo supereroistico di casa DC, la principessa amazzone sarebbe dovuta tornare anche in televisione (a distanza di oltre trent’anni dal telefilm interpretato dalla statuaria Lynda Carter) come protagonista di una nuova serie live action. Esperimento già naufragato sul nascere, con la produzione di un episodio pilota mai trasmesso e che non avrà futuro, se non quello di piccolo cult trash presso quanti sono riusciti avventurosamente a visionarne una copia. L’ironico blogger Dr. Manhattan ne offre una dettagliata, esilarante descrizione nel suo Antro Atomico, ma l’onda del trash parte da lontano, e ci fa comprendere che la povera Diana non ha mai goduto di particolare fortuna fuori delle tavole disegnate.


Il primo tentativo di portare Wonder Woman in televisione risale al lontano 1967, a opera di William Dozier, produttore della serie televisiva di Batman con Adam West, prodotto dal sapore parodistico che estremizzava i contenuti allora scanzonati e pop delle avventure dell’Uomo Pipistrello firmate in quegli anni dal disegnatore Carmine Infantino. Lo script per Wonder Woman fu commissionato a Stan Hart e Larry Siegel e in seguito revisionata da Stanley Ralph Ross, già sceneggiatore del Batman televisivo. Il risultato fu un antipasto inferiore ai cinque minuti di durata, un plot che avrebbe dovuto presentare Diana Prince e il suo alter ego amazzone in vista di un ciclo di avventure che non fu mai realizzato. Il plot, infatti, fu giudicato molto scadente e relegato nel dimenticatoio. Almeno fino all’avvento di Internet e alla sua riscoperta come curiosità vintage, per la gioia di tutti gli amanti dell’orrido e della profanazione dei miti fumettistici.

Il tono di questo Wonder Woman televisivo, il cui episodio pilota s’intitolava Chi ha paura di Diana Prince, si proponeva di ricalcare la chiave ironico-demenziale del Batman di Adam West. In quei pochi minuti, della principessa amazzone c’era davvero molto poco. Vi si faceva la conoscenza di Diana, una ragazza occhialuta e goffa, impegnata a dialogare con un’opprimente madre (non la regina Ippolita, ma una normalissima e pedante signora americana) che non fa altro che rimproverarla per la sua vita ritirata e la mancanza colpevole di un fidanzato. Diana però ha un segreto, e non appena la mamma gira gli occhi... ecco avvenire la trasformazione. Wonder Woman è apparsa... in tutto il suo splendore. O perlomeno lei ne è convinta.
E’ facile supporre che William Moulton Marston, creatore della principessa amazzone sulle pagine dei fumetti, psicologo e ideologo del femmminismo si sia rigirato nella tomba nel vedere la sua creatura così trasfigurata sulle note di Oh, You Doll Beautiful (Oh, tu bella bambolina). Scopriamo così, che la goffa Diana (trasformatasi in una strafiga in abiti eccentrici) ha molte cartucce da sparare, e ne è tanto, tanto consapevole. A restarci malissimo, stavolta, saranno tutti i suoi fans.

Una curiosità. Diana Prince è interpretata dall’attrice Ellie Wood Walker, ma una volta avvenuta la trasformazione, Wonder Woman ha l’aspetto di Linda Harrison, che ricordiamo soprattutto per essere stata la selvaggia Nova al fianco di Charlton Heston nel primo, classico Pianeta delle Scimmie (1968).
Un tuffo negli anni sessanta, nel ciarpame televisivo che tentava goffamente i primi approcci alle icone del fumetto, e un esempio (superato dai tempi?) di cos’era – almeno nella testa dei produttori dell’epoca – una Donna Meravigliosa.
Buona visione. ;)

giovedì 24 marzo 2011

Capitan America: il trailer


Ecco, infine, un dettagliato trailer di quello che sarà uno dei film più discussi dai fumettomani nella prossima stagione cinematografica: Captain America - The First Avenger, con Chris Evans nella parte del leggendario Steve Rogers. I presupposti perché il progetto di un film avventuroso-fantastico in stile retrò si realizzi nella migliore delle confezioni possibili, sembrano esserci tutti. La cosa che impressiona sono gli effetti digitali usati sul corpo di Evans per rendere la costituzione gracile (ai limiti del rachitismo) del giovane Steve prima di essere sottoposto all'esperimento che lo trasformerà nel supersoldato per antonomasia. L'idea di una trasformazione Jekill-Hide che riempie di muscoli un mingherlino appare ancora oggi un po' ingenua se non risibile, ma l'atmosfera del fumetto c'è tutta. Vedremo gli esiti sul grande schermo. Del resto, ricordiamo: noi "siamo fedeli soltanto al Sogno!".


martedì 15 febbraio 2011

Amazing Spider-Man


Ecco l'immagine definitiva di come apparirà l'Uomo Ragno (l'attore Andrew Garfield, visto in Parnassus) nel nuovo film in 3D diretto da Marc Webb, attualmente in lavorazione. Titolo ufficiale: The Amazing Spider-Man. Sembra confermato, infine, anche il rumor che vedeva l'attrice Sally Field nella parte della zia May. Le nostre perplessità su un reboot così vicino alla prima trilogia le abbiamo già espresse. Tuttavia, c'è un ulteriore rumor che inquieta noi fans del ragnetto Marvel, e che ci fa attendere questo film (che vorrebbe proporsi come più vicino alla fonte a fumetti) con una certa freddezza. Ci riferiamo alla voce sull'assenza del personaggio di J.J. Jameson nella pellicola. Eravamo già rimasti delusi dall'edulcorazione avvenuta nei film di Sam Raimi, troppo buonisti per certi versi, e distanti dalla caratterizzazione del protagonista come eroe incompreso, braccato, frainteso e temuto da una larga fetta della cittadinanza, sobillata dalla campagna denigratoria del Daily Bugle. Se nel film di Marc Webb dovesse veramente sparire la nemesi giornalistica di Peter Parker, beh... l'ostentata intenzione di restare più aderenti al fumetto ci sembrerebbe tradita prima ancora di incominciare. L'Uomo Ragno è un grande personaggio anche grazie alla piccola folla di comprimari che contribuiscono a caratterizzarlo. L'assenza di Jameson sarebbe una falla notevole, e la cosa - se confermata - non ci piacerebbe proprio.
Parte, nel frattempo, il sito ufficiale del film, ancora scarno ma online.

venerdì 11 febbraio 2011

X-Men: First Class - Il trailer


Ecco il primo trailer diffuso dalla 20th Century Fox del nuovo, atteso film dedicato ai mutanti Marvel. X-Men: First Class è diretto da Matthew Vaughn e uscirà il prossimo Giugno 2011. Non è tratto dall'omonimo spin off della serie a fumetti pubblicato qualche anno fa, ma si propone come prequel della trilogia cinematografica, e come quella rivisiterà situazioni e personaggi presentando uno scenario passato, in cui Xavier e Magneto erano ancora amici, i mutanti non si erano ancora rivelati al mondo e le basi per la creazione di X-Men stavano prendendo forma. Torna il personaggio di Mystica (ringiovanito), rivediamo Emma Frost (distrutta dallo spin off su Wolverine), e facciamo la conoscenza di Azazel, un personaggio recuperato da un ciclo a fumetti di dubbia qualità e che dovrebbe supplire un eroe invece assente: Nightcrawler. L'estetica generale del film sembra richiamare quella delle prime pellicole dirette da Bryan Singer. I mezzi ci sono. Tutto il resto è da scoprire. 

mercoledì 2 febbraio 2011

Capitano! Mio Capitano!


Alluvione di foto nelle ultime settimane per quanto riguarda il film Captain America - the First Avenger, diretto da Joe Johnston che uscirà la prossima Estate, anche in Italia. Resa nota anche la copertina di Empire Magazine di Marzo, che presenta il supersoldato Marvel con le fattezze dell'attore Chris Evans. Sempre più dettagliato il look dell'eroe, con un interessante rivisitazione della classica calzamaglia dei fumetti, nel film convertita in un'uniforme che riprende i tratti riconoscibili della tuta da supereroe. Vediamo uno scudo dapprima triangolare, poi a disco come quello che Cap è solito lanciare come un boomerang. Inoltre, scene dal laboratorio dove Steve Rogers riceve il siero del super-soldato, gli adepti dell'organizzazione Hydra, Hugo Weaving come Teschio Rosso (con il Cubo Cosmico) e altro ancora. Ormai è noto che l'intera storia del film sarà ambientata durante la seconda guerra mondiale, e che solo nel finale vedremo (forse) gettati i semi per il viaggio ghiacciato dell'eroe nell'era contemporanea. Su molti siti di cinema, i paragoni con I predatori dell'arca perduta si sprecano. Chissà se sarà davvero così. Certo che l'ambientazione bellica impone al film degli elementi di differenza dagli altri cinefumetti Marvel che abbiamo già visto. Se il risultato funzionerà resta ancora da scoprire.
 
 

giovedì 20 gennaio 2011

X-Men: First Class - un'occhiata al cast


Come abbiamo scritto in passato, ormai la fase di lavorazione dei film, specie dei cinefumetti, si svolge quasi interamente sotto gli occhi della comunità internautica, e a parte l'eccezione di qualche titolo particolarmente blindato, i fans in attesa possono gustare (o deplorare) numerose immagini e indiscrezioni che trapelano molto prima dell'uscita dei film in questione. E' così anche per X-Men: First Class, il prequel (o riavvio?) del franchising cinematografico dedicato ai mutanti Marvel, diretto dal regista Matthew Vaughn che vede, tra gli altri, l'attore James McAvoy, protagonista della serie TV inglese Shameless, nella parte di un giovane Charles Xavier (che ha ancora tutti i capelli). Come sempre, il sito BadTaste è sulla notizia in tempo record, e ci permette di dare un'occhiata al cast, nonché di farci un'idea della direzione estetica che il film potrebbe prendere.

Nella foto in alto vediamo Michael Fassbender nei panni di un Magneto che non ha ancora intrapreso il sentiero oscuro. Moira, la genetista nei fumetti amante di Xavier (Rose Byrne), e una giovanissima, ma riconoscibile Emma Frost interpretata da January Jones (pare che la vedremo trasformarsi in diamante come nelle sue avventure più recenti). Quel che lascia perplessi è la presenza di uno strano personaggio, l'attore Jason Flemyng (Primeval) indicato come Azazel. I lettori degli X-Men ricorderanno (in tanti con orrore) la pessima run dei mutanti intitolata Draco, dove il personaggio di Azazel (un confuso mix tra alieno, mutante e demone) rivelava il suo legame genitoriale con l'X-Man Nightcrawler. Il guaio è che i film "mutanti" degli ultimi anni si sono distinti per un citazionismo selvaggio, volto a riempire occhi e memoria dei lettori, ma senza vera sostanza narrativa (la pensiamo così sullo spin off dedicato a Wolverine). E le commistioni tra vecchio e nuovo di questo prequel (per quanto sia ancora tutto da scoprire) fanno temere che questo trend non sia stato abbandonato.


La seconda foto sembra confermare il mescolamento delle carte e l'alto rischio di contraddizione (e ci chiediamo ancora, ma è un prequel o un reboot?). Tuttavia ci incoraggia vedere un make up curato e alcuni personaggi potenzialmente interessanti. Altri sono invece dei graditi ritorni (retrospettivi). Ritroviamo la Mystica squamosa e blu, qui interpretata da Jennifer Lawrence, e Hank McCoy-Bestia, Nicholas Hoult. Il già citato McAvoy come giovane Xavier e, a sorpresa, Havock (il fratello minore di Ciclope, l'attore Lucas Till, con tanto di cerchi concentrici come stemma) e Angel, la ragazza insetto creata da Grant Morrison nel suo ormai celeberrimo ciclo.


Un interprete di lusso è stato reclutato per quello che sarà il villain del film. Kevin Bacon, attore duttile ed espressivo, non è mai diventato propriamente una delle star più celebrate da Hollywood, ma rimane indiscutibilmente uno dei volti cinematografici più amati degli ultimi decenni. Dagli esordi nella soap Sentieri e nel prototipo slasher Venerdì 13, Bacon ha fatto una gavetta di tutto rispetto, spesso accanto ad attori del calibro di Meryl Streep (Il Fiume della Paura), Gary Oldman (Legge criminale), e Julia Roberts (Linea mortale). In X-Men: First Class, Kevin sarà Sebastian Shaw, uno dei villain più popolari della storica gestione di Chris Claremont sulla testata Uncanny X-Men. Tutto fa arguire, quindi, che questi Uomini X appena formati dovranno vedersela con il Club Infernale, un esclusivo circolo borghese i cui soci amano vestire all'antica e ispirarsi, per i loro ruoli, ai pezzi degli scacchi (come la Regina Bianca, inizialmente loro alleata), ma che in realtà nasconde una società mutante criminale.
Comunque vada, gli X-Men stanno per tornare al cinema, e sarà interessante scoprire se la loro popolarità sul grande schermo reggerà il confronto con la pletora di altri eroi in tuta pronti ad assaltare le sale.

martedì 18 gennaio 2011

Dylan, Cap, Thor: l'alba dei cinefumetti rampanti...


Ormai è così. Internet ha trasformato ogni singolo minuto della produzione di un film in un conto alla rovescia, fatto di promozioni costanti, spesso senza sapore, inconsistenti come un pettegolezzo, ma via via sempre più corpose. A volte fino a svuotare di senso l'attesa per le pellicole vere e proprie. Sta succedendo anche quest'anno, in cui l'assalto dei fumetti al cinema sarà massiccio, forse più di quelli passati. E' un fiorire di anteprime, immagini rubate sul set e poster più o meno provvisori o più o meno definitivi. Ecco dunque la nuova locandina di Dylan Dog, il film diretto dal regista Kevin Munroe con Brandon Routh (l'ex Superman di Superman Returns) nella parte dell'indagatore dell'incubo.

 

Ed ecco un altro scatto di Capitan America, che ci mostra l'eroe Marvel in azione, nella sua tenuta storica,  qui trasformata in un uniforme militare. Come supponevamo, le famigerate alette ai lati della testa non sono state sacrificate, ma convertite in un fregio disegnato sull'elmetto. Un discreto compromesso estetico per accontentare i fans e non forzare i limiti del ridicolo. La settimana appena conclusa ci ha portato anche una nuova immagine di Thor, il dio del tuono che il regista shakespearano Kenneth Branagh sta trasportando al cinema e che attendiamo forse con maggiore curiosità degli altri per il suo annunciarsi come un prodotto particolare, nato da un fumetto supereroistico e filtrato da un autore dalla personalità teatrale dirompente. In ogni caso, se l'invasione è già cominciata negli anni trascorsi, oggi possiamo parlare di vera e propria occupazione dei fumetti al cinema. La lista dei progetti filmici originati da comic book e graphic novel cresce senza accennare a fermarsi. La cucina, insomma, sta lavorando a pieno ritmo, e il rischio indigestione è alto.

venerdì 14 gennaio 2011

Spider-Man, il reboot cinematografico: un primo sguardo al look del protagonista


Si stanno attualmente svolgendo, a Los Angeles, le riprese di Spider-Man 3D, l'atteso riavvio della saga cinematografica dedicata al popolarissimo eroe Marvel, già protagonista della nota trilogia diretta da Sam Raimi. Oggi, la Sony (e il sito italiano BadTaste, che ringraziamo) ha divulgato la prima immagine ufficiale di Andrew Garfield nel costume del suo alter ego ragnesco. Il giovane attore, visto e apprezzato in Parnassus, sembra avere tutte le carte in regola per calarsi nei panni di Peter Parker senza invidiare nulla al suo predecessore Toby Maguire. Questo remake, così vicino cronologicamente al capostipite, suscita molti interrogativi. Uno degli elementi con cui il reboot di Mark Webb intende conquistare una personalità autonoma rispetto alle pellicole firmate da Raimi, è - pare - una maggiore aderenza alla fonte fumettistica. Oltre alla già confermata presenza del personaggio di Gwen Stacy,  primo amore dell'eroe, interpretata da Emma Stone, la foto divulgata dalla Sony sembra suggerire il ritorno intorno ai polsi di Peter dei classici bracciali spara-ragnatela tecnologici (si intravedono gli uggelli sporgere dall'interno dei polsi). Dettaglio eliminato da Sam Raimi a favore di una tela organica prodotta direttamente dal corpo del protagonista. E' davvero così? Sarà l'Uomo Ragno cinematografico che tutti sognamo? Quello di Sam Raimi non bastava proprio? In attesa di una risposta, restiamo sintonizzati.

mercoledì 22 dicembre 2010

Thor: il poster italiano del film


Ecco la prima locandina italiana di Thor, il film sul dio norreno della Marvel diretto da Kenneth Branagh che uscirà in Italia il 29 Aprile 2011, con una settimana di anticipo rispetto agli Stati Uniti, dove sarà distribuito invece il 6 Maggio. Poster minimale ed evocativo. Attendiamo con molta curiosità questo cinefumetto del grande attore-regista shakespeariano, che oltre alle sue felici letture del grande bardo, ci ha abituato anche a pellicole (sorvolando sul controverso Mary Shelley's Frankenstein) di qualità discretamente alta (Nel bel mezzo di un gelido inverno, L'altro delitto, Sleuth). Il prossimo Aprile, con l'arrivo della Primavera, staremo a vedere se il Thor di Branagh tuonerà davvero.