Il primo sangue è stato versato. Una guerra mediale è iniziata ai confini dello spazio conosciuto e non sappiamo quanto durerà. Dopo anni di vessazioni, i fumettisti si ribellano e decidono di combattere il fuoco con il fuoco. Il digitale con l'analogico. I video con la carta stampata. "Fumettisti contro Youtubers" è un volume satirico che, aldilà delle polemiche più consumate, fornisce una raccolta di caricature riuscite, e persino qualche spunto critico costruttivo. Oltre a essere fottutamente divertente. Il volume esiste già, ed è da leggere e possedere. Potete sostenere il progetto della Blatta Production su Eppela a questo link: https://www.eppela.com/it/projects/17529-fumettisti-contro-youtubers
mercoledì 21 ottobre 2015
Chiaro Scuro: Sergio Algozzino
Cari
amici,
ecco
a voi “Chiaro
Scuro”
il primo (rimasto unico) di una collana di albetti che Altroquando
aveva in programma di stampare a partire dal 2009. Tutto nasceva da
un'idea di Salvatore Rizzuto Adelfio, il quale meditava un periodico
monografico che avrebbe dovuto presentare un diverso disegnatore
siciliano di volta in volta. Sergio Algozzino, protagonista di questa
monografia, non ancora lanciato con le pubblicazioni che gli
avrebbero conferito popolarità, ma già attivo nel settore e con
molte esperienze in repertorio, rappresenta in modo significativo
quello che “Chiaro
Scuro”
avrebbe potuto essere. Un fiore all'occhiello per chi aveva creduto
in talenti ancora acerbi e un maneggevole biglietto da visita per
artisti ormai sdoganati.
Il
blog di Sergio Algozzino: https://sergioalgozzino.wordpress.com/
giovedì 8 ottobre 2015
Attilan (uno sguardo a Lucca Comics com'era)
Attilan è stata una fanzine (cioè una rivista amatoriale autoprodotta) basata sull'impegno del tutto gratuito di giovani appassionati. Quello che presentiamo in questo formato pdf per le edizioni Altroquando, è il secondo numero (il primo purtroppo è andato perduto) e consiste in un corposo speciale dedicato alla fiera del fumetto di Lucca svoltasi nel 1992. Altroquando, pertanto era ancora giovane come idea e come libreria. Molti dei ragazzi che hanno contribuito alla produzione di questo numero di Attilan oggi lavorano nel settore fumetto con le mansioni più disparate.
Questo speciale Lucca '92 è un po' una
macchina del tempo per quanti ricordano Lucca com'era, ma sopratutto
quegli anni tumultuosi per il fumetto statunitense. Leggendolo
riscopriamo che cosa succedeva in casa Marvel e Dc, quanti e chi
erano gli editori che si contendevano nel nostro paese i titoli di
maggior richiamo (la Marvel Italia, poi rilevata dalla Panini Comics,
non era ancora stata fondata), ricorderemo la discussa nascita della
Image Comics, e sentiremo (leggeremo) esprimersi voci autorevoli nel
campo della Nona Arte. E' anche un modo per confrontarsi con il
passato delle fiere, valutarne i mutamenti e interrogarsi sulle loro
funzioni.
mercoledì 30 settembre 2015
sabato 12 settembre 2015
BURP - di Giuseppe Lo Bocchiaro
Ed ecco
a voi BURP una delle prime autoproduzioni (datata 1998) di
Altroquando e vetrina di un talento allora ai suoi esordi: Giuseppe
Lo Bocchiaro. BURP
nasce dalle medesime spinte che hanno animato le iniziative della
bottega delle culture a fumetti fondata da Salvatore Rizzuto Adelfio
a Palermo,
e cioè dare spazio a chi non è noto, o ancora sgomita per
guadagnare un piccolo spazio nell'affollato mondo della nona arte.
Fotocopiato, gratuito, ma curato, graffiante, efficace, e a suo modo
epico, BURP è la metafora (tragicomica)
del cuore spezzato
dall'impossibilità di comunicare i
propri sentimenti. Della
sensibilità impotente davanti all'ignoranza, alla volgarità e a
un'irriducibile indifferenza. La prefazione scritta dallo stesso
Salvatore Rizzuto Adelfio a inizio albo ci suggerisce anche una
lettura sessuale del surreale mondo ideato da Giuseppe Lo Bocchiaro,
e probabilmente l'analisi fa centro. BURP è la rappresentazione
ironica del muro invisibile (e invalicabile) tra i sessi (ma
non solo), dell'amore
frustrato
che vede ridicolizzare la tenerezza e riporta alla visione pessimista
dello scrittore Louis-Ferdinand Céline,
secondo
il quale gli esseri umani altro non sono che “tubi digerenti”.
Una risata amara, ma che aiuta ad andare avanti. Come è andato
avanti Giuseppe Lo Bocchiaro, oggi disegnatore professionista,
illustratore di “Mauro
Rostagno – Prove tecniche per un mondo migliore”
su sceneggiatura di Marco Rizzo e Nico Blunda, edito da Becco Giallo,
e tanto altro. BURP è una piccola testimonianza di quando il web era
ancora agli inizi e una semplice fotocopiatrice e tanta passione
potevano fare la differenza.
Il
blog di Giuseppe Lo Bocchiaro –http://inventoaltritempi.blogspot.it/
martedì 8 settembre 2015
Cassonetto dell'Anno Uno
Cassonetto dell'Anno Uno: il terzo, storico numero della fanzine ideata da Salvatore Rizzuto Adelfio e dal suo Altroquando. Una rivista che, un numero unico aperiodico dopo l'altro, avrebbe lasciato la preziosa testimonianza di un'epoca. Un tempo in cui giovani menti collaboravano spontaneamente per proporre espressioni artistiche senza il crisma dell'ufficialità, libere e prive di condizionamenti. Uscito nel 2001, fotocopiato come i precedenti, è stato a lungo l'ultimo numero prima del revival attuale (2015) con il Cassonetto del Nuovo Corso.
giovedì 13 agosto 2015
Il Cassonetto Freak
Il Cassonetto, fanzine prodotta da Altroquando Palermo, aveva un'uscita periodica e ogni nuovo numero si presentava come un numero unico del tutto indipendente. A differenziarli c'era un sottotitolo, ogni volta diverso. Ecco il secondo, storico numero, intitolato CASSONETTO FREAK (sempre fotocopiato, ma stavolta in formato A4). Un'altra tappa dell'istituzione culturale palermitana fondata negli anni 90 da Salvatore Rizzuto Adelfio.
sabato 8 agosto 2015
Il Cassonetto - le origini
La recente pubblicazione del Cassonetto del Nuovo Corso, revival della nostra vecchia consuetudine di produrre aperiodicamente una fanzine che riunisse i contributi creativi di più persone, ha suscitato un rinnovato interesse per l'origine di questa piccola autoproduzione che ha contribuito a fare la storia di Altroquando a Palermo. Ideato da Salvatore Rizzuto Adelfio negli anni novanta, del Cassonetto erano usciti (a distanza variabile l'uno dagli altri) tre numeri, fotocopiati e distinti tra loro da un sottotitolo ogni volta differente.
Quello che vi presentiamo qui grazie alla piattaforma Calaméo è il primissimo esperimento chiamato semplicemente IL CASSONETTO. Qualcosa che ha il sapore di un tempo andato, ma proprio per questo affascinante, e che contribuisce non poco a rendere la storia di Altroquando Palermo quello che è: il cammino di una realtà creativa che andava oltre l'aspetto commerciale di fumetteria, ma mirava a sostenere le forme espressive alternative, la controinformazione, la cultura antagonista.
Pian piano, vi proporremo anche gli altri due vecchi numero con la medesima modalità.
Buona lettura e grazie per l'interesse dimostrato.
Quello che vi presentiamo qui grazie alla piattaforma Calaméo è il primissimo esperimento chiamato semplicemente IL CASSONETTO. Qualcosa che ha il sapore di un tempo andato, ma proprio per questo affascinante, e che contribuisce non poco a rendere la storia di Altroquando Palermo quello che è: il cammino di una realtà creativa che andava oltre l'aspetto commerciale di fumetteria, ma mirava a sostenere le forme espressive alternative, la controinformazione, la cultura antagonista.
Pian piano, vi proporremo anche gli altri due vecchi numero con la medesima modalità.
Buona lettura e grazie per l'interesse dimostrato.
domenica 21 giugno 2015
Dylan Dog o dell'immaginario panico (su Calaméo)
Di tempo ne è passato. E Dylan Dog è entrato nella sua tanto discussa "Fase 2". Qui proponiamo un passo indietro. Uno di quelli che si fanno davanti ai quadri per poter vedere meglio e cogliere tutti i dettagli. Correva il 1993. Il sottoscritto frequentava l'università e il corso di diploma universitario in giornalismo (istituito presso la facoltà di Magistero, non ancora ribattezzato Scienza della Formazione) muoveva i primi timidi passi, prima di trasformarsi in un corso ben più lungo ed elaborato: quello in Scienze della Comunicazione. Ciò non toglie che fosse possibile divertirsi. Soprattutto con le materie sociologiche, se affidate a docenti anticonvenzionali e aperti come la duttile e preparata professoressa Pina Lalli. Fu così che iniziò il mio cammino di analisi sociale dei fumetti. Una relazione che qualcuno a suo tempo si offrì (in modo vano) di pubblicare, e che oggi Calaméo vi mette comodamente a disposizione. Questo è quanto pensavo e scrivevo negli anni novanta a proposito dell'indagatore dell'incubo. Questo è quanto discussi in sede di esame di Sociologia della Comunicazione. E questo è quello che ha portato al recente video (che affronta anche le recenti evoluzioni del personaggio) sul canale Youtube di Altroquando.
Buona lettura, Giuda ballerino!
venerdì 12 giugno 2015
CHIRON #2 - il secondo episodio su Calaméo
giovedì 11 giugno 2015
Chiron #1 [il primo episodio su Calaméo]
CHIRON è stato un esperimento (audace e naif) di autoproduzione altroquandiana che ha impegnato il sottoscritto negli anni tra il 2007 e il 2009. Il progetto prevedeva una serie a termine (di cui esisteva uno schema di massima con tanto di finale) che si proponeva di mischiare le atmosfere da medical drama grottesco di The Kingdom (la celeberrima serie televisiva di Lars Von Trier) con un mondo supereroistico che attingeva, citando in modo più o meno esplicito, a tutti i feticci e le icone del pantheon dei comics internazionali. Alla base, un'idea non nuovissima, ma poco sfruttata nel dettaglio (vedi l'annunciato progetto DC Comics intitolato Samaritan X, che a tutt'oggi non ha visto la luce, ma che Chiron, casualmente, precede). Una struttura sanitaria destinata a curare patologie collegate con le attività superumane. Non solo, quindi, un ospedale per i supereroi, ma anche per chi restava coinvolto in situazioni poco ordinarie, come raggi di origine incerta, misteriosi adesivi organici e così via. E i medici curavano tutti, ovviamente. Buono e cattivi. Va da sé che un'iniziativa simile non poteva incontrare la simpatia di tutti. Aggiungiamo un personale medico e paramedico ambiguo, tra i quali molti nascondono segreti e torbide ricerche personali, giornalisti eccentrici e gli interessi delle corporazioni farmaceutice. Persino un delitto con tanto da assassino misterioso da scoprire. Insomma, un casino di carne al fuoco. Tanto testo («Che Bendis sia con te!» fu la frase più gentile che mi sentii rivolgere), e un disegno oggettivamente non professionale, privo anche di quella leggerezza sfrontata della quale i fumetti "disegnati male" di Davide La Rosa hanno fatto la propria bandiera vincente.
Insomma, l'avventura di CHIRON si concluse dopo appena due episodi. Troppa fatica (e troppo tempo) per il sottoscritto disegnare tavole obiettivamente impresentabili. Resta l'affetto per una creatura mai nata del tutto, e per un'idea, dei personaggi e un intreccio che prometteva (almeno nei sogni dell'autore) di essere divertente, e poter fornire ispirazione anche ad altri. Ma il mondo del fumetto funziona così. Professionismo e passione, idee e talento, non si amalgamano necessariamente in un mix armonico. C'è sempre il cassetto. E ogni tanto (perché no?) vale la pena di togliere un po' di polvere e riguardare le foto di quando eravamo più giovani e ingenui. Ecco quindi, liberamente consultabile su Calaméo, il primo dei due episodi di CHIRON (esistono anche degli episodi brevissimi, pensati come materiale promozionale, e delle aggiunte mai stampate... se solo riuscissi a trovarle). Il secondo, seguirà presto. Ancora una volta, i medici dell'ospedale più pazzo (e super) del mondo vi danno il benvenuto. Per puro piacere di condivisione.
Buona lettura.
Iscriviti a:
Post (Atom)