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giovedì 11 giugno 2015

Chiron #1 [il primo episodio su Calaméo]



CHIRON
è stato un esperimento (audace e naif) di autoproduzione altroquandiana che ha impegnato il sottoscritto negli anni tra il 2007 e il 2009. Il progetto prevedeva una serie a termine (di cui esisteva uno schema di massima con tanto di finale) che si proponeva di mischiare le atmosfere da medical drama grottesco di The Kingdom (la celeberrima serie televisiva di Lars Von Trier) con un mondo supereroistico che attingeva, citando in modo più o meno esplicito, a tutti i feticci e le icone del pantheon dei comics internazionali. Alla base, un'idea non nuovissima, ma poco sfruttata nel dettaglio (vedi l'annunciato progetto DC Comics intitolato Samaritan X, che a tutt'oggi non ha visto la luce, ma che Chiron, casualmente, precede). Una struttura sanitaria destinata a curare patologie collegate con le attività superumane. Non solo, quindi, un ospedale per i supereroi, ma anche per chi restava coinvolto in situazioni poco ordinarie, come raggi di origine incerta, misteriosi adesivi organici e così via. E i medici curavano tutti, ovviamente. Buono e cattivi. Va da sé che un'iniziativa simile non poteva incontrare la simpatia di tutti. Aggiungiamo un personale medico e paramedico ambiguo, tra i quali molti nascondono segreti e torbide ricerche personali, giornalisti eccentrici e gli interessi delle corporazioni farmaceutice. Persino un delitto con tanto da assassino misterioso da scoprire. Insomma, un casino di carne al fuoco. Tanto testo («Che Bendis sia con te!» fu la frase più gentile che mi sentii rivolgere), e un disegno oggettivamente non professionale, privo anche di quella leggerezza sfrontata della quale i fumetti "disegnati male" di Davide La Rosa hanno fatto la propria bandiera vincente.

Insomma, l'avventura di CHIRON si concluse dopo appena due episodi. Troppa fatica (e troppo tempo) per il sottoscritto disegnare tavole obiettivamente impresentabili. Resta l'affetto per una creatura mai nata del tutto, e per un'idea, dei personaggi e un intreccio che prometteva (almeno nei sogni dell'autore) di essere divertente, e poter fornire ispirazione anche ad altri. Ma il mondo del fumetto funziona così. Professionismo e passione, idee e talento, non si amalgamano necessariamente in un mix armonico. C'è sempre il cassetto. E ogni tanto (perché no?) vale la pena di togliere un po' di polvere e riguardare le foto di quando eravamo più giovani e ingenui. Ecco quindi, liberamente consultabile su Calaméo, il primo dei due episodi di CHIRON (esistono anche degli episodi brevissimi, pensati come materiale promozionale, e delle aggiunte mai stampate... se solo riuscissi a trovarle). Il secondo, seguirà presto. Ancora una volta, i medici dell'ospedale più pazzo (e super) del mondo vi danno il benvenuto. Per puro piacere di condivisione.
Buona lettura.

sabato 13 aprile 2013

Edificio 17A - Unico credo


- Buonasera fratelli.
Suona falso, questo saluto. Lui vestito tutto di nero. Occhiali da sole scuri. Pelato.
Qualsiasi cosa dica suona ipocrita. Non è un prete. Non è venuto a convertire. Porta sostegno morale ai malati. Il suo sostegno morale ai malati è recitare il rosario nel corridoio. Dopo che sono stati cacciati via parenti e amici dei ricoverati. Lui attacca con la sua voce impostata... ghegheghè. Sgrana le sue avemaria con la stessa dose di noia che ci porta a scaccolarci. Alcuni si affacciano alla porta della stanza e partecipano alla preghiera. Gli altri devono subire.
Non voglio giudicare il credo, ma l'invasione e la mancanza di rispetto per gli altri.
Alla fine. Ha anche la canzoncina dedicata alla Madonna.
Il suo «Buonasera fratelli,» prima di andarsene sembra pronunciato da uno jettatore di professione.

 [Disegno di Filippo Messina]