mercoledì 26 luglio 2017

LA CURA DEI LIBRI (sembra facile...)


Argomento del giorno: LA CURA DEI LIBRI.
Prendermi cura di (ormai numerosi) libri e fumetti presso la biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio, è opportuno aggiornarsi sulla cura dei libri e soprattutto su come preservarli dai famelici "pesciolini d'argento". Un giro in rete già fiacca le mie speranze. Gli insegnamenti materni sulla canfora, oggi sono sconfessati (contiene nicotina, può far male alla carte, oltre a far bruciare gli occhi). Ci sta che tutti i rimedi consigliati oggi siano naturali. Ma qui c'è da spendere un patrimonio in erboristeria o attivarsi per coltivare una piantagione di alloro in prima persona.
L'alloro (che in teoria andrebbe messo in mezzo a ogni libro, anche se sono migliaia), è solo una delle piante suggerite. La più nota, la più facile da ricordare. E in ogni caso, per ciascuna, il quantitativo necessario sarebbe industriale (parliamo di una biblioteca che sta ancora crescendo, dopotutto). Alla fine della fiera: si accettano informazioni e suggerimenti praticabili. L'intento è proteggere libri e fumetti in modo che durino nel tempo
senza essere sgranocchiati da creaturine che esistono da molto tempo prima di noi e che sicuramente ci sopravviveranno.


Ricordo sempre che per donare libri e fumetti potete contattarmi all'indirizzo altroquandopalermo[at]gmail.com. Per donare piccole cifre (sempre per la crescita della biblioteca) c'è Paypal: http://paypal.me/altroquandopalermo

sabato 22 luglio 2017

Pinocchio di Winshluss


Pinocchio di Winshluss: una riscrittura del capolavoro di Collodi che riverbera l'amore dell'essere umano per la guerra, la prevaricazione, il profitto... e la possibilità remota di fermarsi, di trovare una casa, una famiglia. Protagonista: un'arma di distruzione di massa con le sembianze di un bambino. Vincitore al Festival di Angouleme, il fumetto di Winshluss è un capolavoro di arte visiva e concettuale, che ammanta di ansie moderne un classico immortale.
Un volume che grazie a un gentilissimo donatore, potrete trovare (e consultare gratuitamente) il prossimo autunno sugli scaffali della biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio, a Palermo.

mercoledì 19 luglio 2017

Supportare la Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio


Habemus Paypal.
Chiariamo subito. La biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio conta soprattutto sulle donazioni di libri e fumetti. Di cui volete liberarvi (purché siano in buona condizioni) o che scegliete (se potete, se volete) di acquistare appositamente per contribuire alla crescita di una biblioteca di quartiere gratuita, nata come servizio alla città di Palermo.
Titoli mancanti che stiamo cercando e che sarebbero particolarmente benvenuti? Tra la narrativa: "Il profumo" di Patrick Suskind. "Il paradiso degli orchi" di Daniel Pennac (perché da qualche parte si deve cominciare, ma anche i suoi romanzi per ragazzi). Per i fumetti, segnalo: "Dropsie Avenue" e "Vita su un altro pianeta" di Will Eisner, "Il ritorno del Cavaliere Oscuro" di Frank Miller. "In una lontana città" di Jiro Taniguchi e "Gli ultimi giorni di Pompeo" di Andrea Pazienza.
Ma adesso è possibile anche contribuire con 1 euro versato sul conto paypal destinato al fondo cassa della biblioteca: http://paypal.me/altroquandopalermo
Per fondo cassa, qui si intende anche l'acquisto di nuovi titoli mancanti in scaffale. Intanto, i lavoro di ristrutturazione continuano, e in autunno arriveranno gli orari di apertura. Ricordiamo che il servizio è gratuito.
Per informazioni potete sempre contattare Altroquando in privato alla mail altroquandopalermo[at]gmail.com.

lunedì 17 luglio 2017

Djinn Tonic: un corto di Domenico Guidetti


Nell'immaginario umano, da sempre, l'idea di poter realizzare i desideri nasconde un inquietante rovescio. Attento a ciò che desideri, perché ogni desiderio, ogni sogno, ogni aspirazione realizzata, sposta le tessere del grande mosaico della realtà, e le conseguenze possono essere imprevedibili. O un vero e proprio incubo. "Djinn Tonic" è una commedia surreale, diretta da Domenico Guidetti​, interpretata da Guglielmo Favilla​ al fianco del grande Francesco Pannofino. Una variazione divertita su un tema classico, in un cortometraggio che gioca bene tutte le carte che ha a disposizione.

Odio i coccodrilli (in morte di George Romero e Martin Landau)

Odio i coccodrilli.
Non i poveri rettili che finché non tentano di mordermi possono restare a sguazzare quanto vogliono. I cosiddetti articoli "in mortem", pubblicati (prima solo sui giornali, oggi in abbondanza sui social) delle celebrità. Li odio perché presuppongono la fine di una vita. A volte di qualcuno che ha lasciato cose belle da ricordare, e il saluto è sempre amaro. Li odio, ma a volte non ci si può semplicemente esimere. Come dico sempre, piangiamo per noi stessi, non per i grossi nomi. Come nella poesia di John Donne, è un pezzo della nostra vita che se ne va, la campana suona per noi. Ignorarla non serve a niente. Tacere è spesso opportuno. Ma oggi non ci riesco. Odio i coccodrilli. E ancora di più odio quando mi sento costretto a scriverno uno. E oggi anche di più. Perché nel giro di poche ore se ne sono andati due personaggi importanti della mia giovinezza, a livelli diversi, ma presenti con altrettanta forza nella mia memoria e nel mio immaginario. Oltre all'immenso George Romero, cineasta che ha trasformato il mito etnico degli zombi in metafora politica, generando un'icona cinematografica allegorica potentissima (non a caso, oggi li definiamo "zombi romeriani"), se ne è andato anche l'attore Martin Landau. Una presenza costante nel cinema (lavorò con Hitchcock in "Intrigo internazionale" e vinse l'oscar per il bel "Ed Wood" di Tim Burton) e icona televisiva della fantascienza. Ero un bambino quando esordì "Spazio 1999". Una cooproduzione anglo-italo-americana che per il tempo innovava parecchio la nostra concezione del serial fantascientifico. Collocandosi accanto (parallelo) al mondo più solare di "Star Trek", anticipando le tematiche del futuro "Voyager" e introducendo quegli elementi gotici e horror che Ridley Scott avrebbe portato a maturazione sul grande schermo con il suo "Alien".E' il corso naturale delle cose. Ma ogni volta dobbiamo scendere a patti, e parlare, ricordare, scrivere un coccodrillo per andare avanti. Perché con ricordi così intensi, crolla anche un pezzo del nostro passato, e avvicina anche noi al traguardo. Un saluto, a entrambi. Ognuno grande a suo modo e nel suo ambito. Entrambi amatissimi. Da me, almeno.

domenica 16 luglio 2017

Benvenuta, Dottoressa.


Da quando la serie è stata rilanciata, ogni nuova incarnazione del Dottore suscita noiose polemiche. Oggi tutti fingono di essersene dimenticati. Oppure l'hanno effettivamente rimosso, chissà. Ma io ricordo benissimo che una pioggia di critiche iniziali se le beccò pure David Tennant, ancora troppo poco noto per essere subito accettato quando subentrò a Christopher Eccleston. Il tempo di un paio di stagioni e il successo personale lo rese una delle incarnazioni del Dottore più amate di tutti i tempi. Ma le cattive abitudini sono difficili da smaltire. Mai la pazienza di attendere e vedere come funziona la performance. Lo stesso successe con Matt Smith, ritenuto troppo giovane (ma il cui carisma azzerava l'età anagrafica e lo calava perfettamente nel ruolo). Dopo Peter Capaldi, è arrivato il giro di boa che da tanto tempo si attendeva e/o temeva. Il tredicesimo Dottore è una donna, l'attrice Jodie Whittaker (Broadchurch). Ed ecco partire la consueta litania. La palla sul politicamente corretto, sul fatto che la Whittaker è una pessima attrice (ma dove? Forse non capisco niente io) e amenità varie. Per quanto mi riguarda, sapevo che prima o poi sarebbe successo. Solo non me lo aspettavo questa volta. Chissà perché poi. Comunque sono molto curioso di vedere come sarà caratterizzato il personaggio in questa veste inedita. L'unica cosa che mi lascia perplesso è come sarà gestito il doppiaggio (anche se probabilmente vedrò la prossima stagione in lingua originale come negli ultimi anni). Infatti, in inglese Dottore è un termine asessuato. In italiano no. Chissà come suonerà.

venerdì 14 luglio 2017

Rocket Balloon 09: Sogno di una Notte di Mezza Estate


Finale di stagione di Rocket Balloon prima della pausa estiva. Si parla di Wonder Woman (storia fumettistica fino al recente film diretto da Patsy Jenkins). Spider-Man: Homecoming, l'Animal Man di Grant Morrison e i suoi esperimenti metafumettistici. E per concludere: quattro chiacchiere su Shin Godzilla di Hideaki Anno.
Per commenti, suggerimenti, domande: rocketballoonruntime@gmail.com