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giovedì 25 agosto 2022

Nove anni senza


 

25 agosto 2022. Nove anni di assenza.

Si fa fatica a crederlo. Nove anni senza quelle foto scattate all'alba sul lungomare di Sant'Erasmo a Palermo. Piccoli ritratti di una città sorpresa mentre ancora indugiava nel torpore tra il buio e le prime luci. Nove anni senza quell'insonnia (e quella punta di incoscienza) che lo facevano alzare alle quattro per scendere in strada e fotografare praticamente tutto. Senza quella pazzia, quel coraggio, quella testardaggine, quell'estro indomabile. Senza la fumetteria Altroquando, e quella commistione di interessi artistici, culturali, politici che senza di lui non sarebbe mai esistita.

Tutto quello che sono diventato oggi lo devo a lui, alla sua ispirazione, alla sua tenacia, e persino alle sue imperfezioni.
Nove anni sono tanti, ma non basteranno mai a silenziare la perdita. L'impronta è troppo forte, il vuoto lasciato enorme. Per questo non bisogna darsi per vinti, e portare avanti quel sogno che sarebbe un peccato abbandonare a un angolo di strada. Quel modo di intendere la bellezza, la cultura e l'impegno civile, in modo giocoso, anche quando le porte restavano chiuse, o le orecchie sorde. Perché si sa, noi vendevamo fumetti, e sono roba per bambini o per nerd perditempo. Ma l'impegno per una realtà migliore, per una percezione critica dell'esistenza, passa anche attraverso le forme espressive più popolari. Lui se n'era accorto, e mescolava tutto, andando avanti per la sua strada, catalizzatore naturale di talenti e iniziative culturali.
Tanto cose a Palermo oggi non ci sarebbero senza di lui e senza la sua stranissima, particolare libreria.
Ci sarà sempre un altroquando. Sarebbe una grave colpa dimenticarsene e lasciare spegnere questa fiamma.

In memoria di Salvatore Rizzuto Adelfio, 5 dicembre 1951 - 25 agosto 2013

martedì 25 settembre 2018

Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio: Nuovo Logo


Diamo il benvenuto al nuovo, bellissimo logo della Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio realizzato dall'amico Marco Castagna (che ringraziamo). Per partire con i lavori, avevamo utilizzato un vecchio lavoro di Marco, sempre un ritratto vettoriale di Salvatore. Ma oggi, abbiamo un'immagine pensata appositamente per riassumere i sogni, l'allegria e la fumettosità del nostro mentore e faro culturale. Potremmo dire, la scelta più giusta per una biblioteca dedicata soprattutto ai fumetti, e contigua a culture alternative. Che sia di buono auspicio per questa nuova stagione di lavori, durante la quale il patrimonio fumettistico e librario sta crescendo grazie a generose donazioni. A presto.

sabato 18 novembre 2017

Riapre la Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio


Ci abbiamo messo un po', ma ne è valsa la pena. Domenica 26 Novembre alle ore 18 scatta l'ora X. Riapre la Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio, dopo un lungo lavoro di archiviazione dei titoli (che presto sarà possibile consultare online), di ulteriore arredo e di incremento dei titoli presenti in scaffale.
Tecnicamente, non si tratta di un'inaugurazione. Questa era già avvenuta un paio di anni fa, quando il TMO - Teatro Mediterraneo Occupato accettò di metterci a disposizione uno spazio per l'iniziativa e Zerocalcare, in quei giorni a Palermo, donò un disegno che diventò una targa tuttora affissa all'ingresso della biblioteca. Dopo qualche evento è seguito un periodo di stasi nella progettualità della biblioteca, a causa degli impegni e degli eventi nella vita del sottoscritto. Questo finché, qualche mese fa, ho deciso di mettermi personalmente al timone del progetto e farlo ripartire. Ai titoli già presenti (tutto inizia con il patrimonio di libri e fumetti di proprietà di Salvatore Rizzuto Adelfio) se ne sono strada facendo aggiunti altri. Si è così cominciato a compilare un archivio e a dare a questi volumi un ordine ragionato. Si è preso a promuovere e incoraggiare ulteriori forme di donazione, compreso l'acquisto (anche on line) di titoli mancanti in scaffale e un conto Paypal sul quale versare qualche spicciolo per sostenere la struttura. Tutte opzioni che hanno contribuito alla crescita del patrimonio librario (fumetti compresi). Nel frattempo, lo spazio fisico è stato ulteriormente manutenuto e arredato, in larga parte recuperando elementi che fanno parte della memoria storica della fumetteria Altroquando, dove Salvatore ha vissuto un lungo, importante pezzo della sua vita a Palermo.





Adesso siamo pronti per il rilancio. La biblioteca ha un logo (realizzato dal bravissimo Marco Castagna), una pagina Facebook sulla quale presto saranno leggibili i giorni e gli orari di apertura e tutti gli eventi che andrà ospitando. Stiamo invitando un po' di amici a intervenire a questa festa portando la loro storia, il loro contributo artistico, il loro estro e i loro progetti. Speriamo possa diventare in fretta un punto di incontro per chi ama condividere letture, cultura e iniziative. Passaparola, gente. Ci sarà sempre un AltroQuando a Palermo. Quello di Salvatore Rizzuto Adelfio.

lunedì 9 ottobre 2017

Ultimate Spider-Man e Ultimates alla Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio


"Ultimate Spider-Man" da nr. 1 a 40 e "Ultimates" - Prima Stagione completa. Brian Michael Bendis e Mark Bagley il primo, Mark Millar e Bryan Hitch il secondo. All'inizio degli anni 2000, la Marvel lanciò la linea "Ultimate". Un'etichetta che proponeva una serie di remake delle avventure dei suoi personaggi di punta secondo i linguaggi del nuovo millennio. In questo caso Spider-Man e gli Avengers ripartivano da zero, e le loro storie sviluppavano atmosfere e snodi narrativi citazionisti, ma sotto molti aspetti indipendenti dalle loro controparti classiche. Queste due serie sono entrate a far parte della Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio, e presto potrete leggerli gratuitamente. Una realtà palermitana che continua a crescere, in un ambiente che va somigliando sempre più al nostro amato, vecchio Altroquando. Grazie a chi ci sostiene e lo rende possibile.
Per sostenere la biblioteca autogestita potete donare libri e fumetti (contattateci alla mail altroquandopalermo@gmail.com) o fare una piccola donazione monetaria sul nostro conto Paypal: http://paypal.me/altroquandopalermo
Ma potete anche scegliere di acquistare un titolo ancora assente dallo scaffale e farlo pervenire alla nostra associazione. Grazie a tutti per l'affetto e la solidarietà che dimostrate. Ci sarà sempre un Altroquando.

lunedì 18 settembre 2017

In scaffale... alla biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio

Presto la biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio, riorganizzata e riarredata, aprirà i battenti.
Nel frattempo, diamo un primo sguardo ad alcuni dei volumi che potrete trovare in scaffale e leggere gratuitamente.


"Kobane Calling" di Zerocalcare. Il reportage a fumetti che narra del viaggio di Zerocalcare nelle vicinanze della città assediata di Kobane, tra Siria e Turchia, raccogliendo le testimonianze di vita dei difensori curdi che si oppongono allo Stato Islamico. Attualità e dramma filtrati dall'umorismo graffiante dell'autore italiano. Un atto di poesia e di testimonianza storica che restituisce umanità alla percezione della politica internazionale. 

"L'INCAL" di Jodorowsky e Moebius. Oltre la fantascienza. Oltre il fumetto. La metafisica sardonica di Alejandro Jodorowsky e il talento visionario di Moebius. Lo psicomago cileno e l'artista francese danno vita a un cult che trascende i generi. In un futuro ipertecnologico, dove tutto si compra e dove l'etica è ormai un sogno lontano, lo scalcinato detective John Difool si trova invischiato in un intrigo più grande di lui. Più grande dello stesso pianeta. Più grande di tutto. Un oggetto misterioso (ma si tratta di un oggetto?) dai poteri miracolosi. E' l'inizio di un viaggio allucinatorio e meraviglioso, psichedelico ed epico. Che soltanto il sodalizio artistico di Jodo e Moebius poteva produrre.


"MAUS" di Art Spiegelman. Il racconto di un sopravvissuto, il padre di Art Spiegelman, che ha attraversato l'inferno della Shoah passando per il campo di concentramento di Majdanek e poi di Auschwitz. Un'opera fondamentale, a suo tempo premiata con il Pulitzer, che porta la narrazione storica e la testimonianza personale nel media fumetto con una potenza mai raggiunta prima. La trasfigurazione in animali antropomorfi (topi gli ebrei, gatti i nazisti, suini i polacchi) conferisce alla cronaca di questa oscura pagina di storia una dimensione allegorica e universale che trascende il tempo e lo spazio. Da questo romanzo a fumetti è iniziato lo sdoganamento del media, portando l'opera di Spiegelman a essere forse l'esempio di nona arte più famoso presso il pubblico mainstream.



"STURIELLET" di Andre Pazienza. Un'antologia che raccoglie le storie brevi realizzare da Pazienza per le riviste "Zut" e "Tango". Storielline brevi, agrodolci, al gusto di vetriolo, che alternano episodi grotteschi di vita vissuta al resoconto, filtrato dall'ironia, di fatti di cronaca degli anni 80. Incontri epici con figure celebri, diario di trip assurdi e irriverenti sberleffi alla società del tempo. Uno dei tanti modi possibili per accostarsi (o riscoprire) una parte del lavoro di un artista che ha lasciato (troppo presto) un'impronta enorme sul panorama del fumetto d'autore italiano.


"Il pasto nudo" di William S. Burroughs. Uno dei romanzi più sperimentali e sfaccettati di Burroughs. Pubblicato prima in Francia alla fine degli anni 50 e successivamente in America in una versione precedente custodita da Allen Ginzberg. Facciamo la conoscenza degli stati immaginari di Anexia e Terra Libera e l'uso della telepatia per il controllo delle menti, mentre scorrono le vicende surreali e le riflessioni dell'autore protagonista. Una narrazione non lineare e allucinata per parlare di manipolazione culturale e mediatica. 

TEATRO MADRE – di Nino Gennaro.
L'opera di un artista corleonese, Nino Gennaro (conosciuto anche come Fufo dai suoi amici), che ha lasciato una forte impronta nella realtà culturale palermitana, sua città d'azione, e non solo. Scrittore, poeta, drammaturgo, artista provocatore e voce delle istanze LGBT nella Sicilia degli anni 70 e 80, mentre l'Italia viveva fermenti culturali che sarebbero diventati storia. Nino Gennaro scomparve prematuramente a causa dell'HIV a soli quarntasette anni, lasciando un patrimonio letterario e teatrale rimasto a lungo inedito. Per usare le sue parole «forse dopo che sarai morto ti pubblicheranno... In Italia funziona così.»
Chi ricorda i suoi primissimi happening a piazza Pretoria, a Palermo, rammenta anche l'idea innovativa del “Teatro Madre”, e la presenza fuori dagli schemi di Nino Gennaro, che aveva trasformato la sua omosessualità, e il suo carattere esuberante in un veicolo eversivo per l'arte e l'attivismo sociale. “Teatro Madre”, pubblicato da Editoria & Spettacolo nella collana Percorsi, raccoglie un'interessante porzione della produzione teatrale di Gennaro, e rappresenta la testimonianza di una personalità artistica di spicco che visse nella nostra Sicilia in un tempo in cui la creatività spontanea non disponeva degli strumenti attuali per mettersi in vetrina, inventandosi e presentandosi al suo pubblico senza mediazioni né filtri censori. Realizzando di fatto la sintesi di artista e personaggio in un individuo unico e irripetibile. 

Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov. Un capolavoro senza tempo della narrativa russa, leggibile a più livelli. Un'esplosione di divertimento, riflessione storica, satira. Satana giunge nella Mosca del XX secolo e lì si confronta con le corruzioni e ipocrisie della società russa del tempo, e con le sue resistenze culturali che afflissero in vita lo stesso autore. Parallelamente, una rinarrazione "revisionista" della passione di Cristo, e una storia di stregoneria che toglie il fiato per potenza visionaria. Un classico che tutti dovrebbero leggere, in grado di parlare a molte tipologie diverse di lettori.


"Sorgo rosso". La saga di un clan familiare distillatore di vino di sorgo che rivela la potenza narrativa del premio nobel per la letteratura cinese Mo Yan. La Cina feudale, le sue tradizioni e i suoi intrighi. I suoi amori, i sotterfugi, i briganti, le sfide e la via dei cani inselvatichiti, mentre avanza la guerra sino giapponese e le sue atrocità. Visionario, feroce, meraviglioso, sconvolgente e incantevole. Un capolavoro di un grande narratore contemporaneo.

Per sostenere la biblioteca autogestita potete donare libri e fumetti (contattateci alla mail altroquandopalermo@gmail.com) o con una piccola donazione monetaria sul nostro conto Paypal: http://paypal.me/altroquandopalermo
Ma potete anche scegliere di acquistare un titolo ancora assente dallo scaffale e farlo pervenire alla nostra associazione. Grazie a tutti per l'affetto e la solidarietà che dimostrate. Ci sarà sempre un Altroquando.

mercoledì 13 settembre 2017

Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio... ormai manca poco.


Nel vivo, i lavori di riorganizzazione e arredo della Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio a Palermo. Ormai manca poco. Ci sarà sempre un Altroquando.






lunedì 28 agosto 2017

Biblioteca autogestita: i lavori procedono e intanto si cresce

Un sincero ringraziamento ai ragazzi che ieri, in mezzo a tanti altri libri e fumetti che pian piano sveleremo e catalogheremo, hanno donato alla Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio dei pezzi importanti della storia del fumetto italiano. Andrea Pazienza, grande commentatore degli anni 80 e rappresentante di un capitolo importante per la nona arte (e tutta l'arte in generale). Davvero grazie. Potrete leggerli gratuitamente presso la nostra biblioteca, attualmente in fase di riorganizzazione, con la riapertura al pubblico il prossimo autunno. Stay tuned. Ci sarà sempre un Altroquando.
Per informarsi su Andrea Pazienza, segnalo gli interessanti video di Carlo Procaccini.

venerdì 25 agosto 2017

Quattro anni di immortalità: un pensiero a Salvatore Rizzuto Adelfio


25 Agosto 2013, quattro anni oggi.
Ciao, Salvatore. Il tuo Altroquando, con le tue idee, la tua volontà di condivisione della cultura e di sostegno alle realtà indipendenti, continuerà a esistere. Mutato, rigenerato, rinnovato. Ma cresciuto sulle tue radici. Senza quello, ogni memoria diverrebbe inutile.

giovedì 3 agosto 2017

Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio: Sempre in progress


Nonostante la calura, procedono i lavori di riorganizzazione e arredamento della Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio in via Martin Luther King 6 a Palermo presso il Teatro Mediterraneo Occupato. La mascotte (quella pelosa) si chiama Brock. GRAZIE a Marco Castagna per aver realizzato il logo della biblioteca. Vi ricordiamo che l'accesso alla biblioteca sarà di nuovo possibile dal prossimo autunno, che è un'iniziativa del tutto gratuita e che si basa sulle donazioni. Potete donare libri (narrativa, teatro, poesia, saggistica) e fumetti (purché leggibili a sé stanti o archi narrativi completi). Potete donare libri e fumetti che già possedete, potete scegliere di acquistare appositamente un titolo che manca in scaffale per donarlo. Potete anche donare un euro (simbolicamente) al fondo cassa della biblioteca sul nostro conto Paypal (http://paypal.me/altroquandopalermo). Il ricavato sarà destinato all'acquisto di nuovi libri e fumetti e alla manuntenzione della Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio.








mercoledì 19 luglio 2017

Supportare la Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio


Habemus Paypal.
Chiariamo subito. La biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio conta soprattutto sulle donazioni di libri e fumetti. Di cui volete liberarvi (purché siano in buona condizioni) o che scegliete (se potete, se volete) di acquistare appositamente per contribuire alla crescita di una biblioteca di quartiere gratuita, nata come servizio alla città di Palermo.
Titoli mancanti che stiamo cercando e che sarebbero particolarmente benvenuti? Tra la narrativa: "Il profumo" di Patrick Suskind. "Il paradiso degli orchi" di Daniel Pennac (perché da qualche parte si deve cominciare, ma anche i suoi romanzi per ragazzi). Per i fumetti, segnalo: "Dropsie Avenue" e "Vita su un altro pianeta" di Will Eisner, "Il ritorno del Cavaliere Oscuro" di Frank Miller. "In una lontana città" di Jiro Taniguchi e "Gli ultimi giorni di Pompeo" di Andrea Pazienza.
Ma adesso è possibile anche contribuire con 1 euro versato sul conto paypal destinato al fondo cassa della biblioteca: http://paypal.me/altroquandopalermo
Per fondo cassa, qui si intende anche l'acquisto di nuovi titoli mancanti in scaffale. Intanto, i lavoro di ristrutturazione continuano, e in autunno arriveranno gli orari di apertura. Ricordiamo che il servizio è gratuito.
Per informazioni potete sempre contattare Altroquando in privato alla mail altroquandopalermo[at]gmail.com.

giovedì 29 giugno 2017

Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio: Nuovi arrivi


Un sentito ringraziamento a Niccolò Pugliese, che ha donato dei titoli preziosi che vanno ad aumentare il patrimonio librario e fumettistico della Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio a Palermo. L'Eternauta, capolavoro di Hector German Oesterheld e Francisco Solano Lopez (un classico della fantascienza politica che tutti dovrebbero leggere). Lo spettacolare Pinocchio di Winshluss e un'edizione in lingua originale di Laika di Nick Abadzis. Grazie da parte di Altroquando e il Teatro Mediterraneo Occupato (via Martin Luther King 6), che ospita la struttura. La Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio è in fase di riorganizzazione e in autunno sarà pronta a ricevere - gratuitamente - i suoi lettori.
Una biblioteca autogestita, pensata come servizio alla città di Palermo, cui tutti possono contribuire. Donando libri e fumetti (che possiedono o decidono di acquistare in modo mirato) o (non appena ci saremo adeguatamente organizzati) con piccole donazioni volte sempre all'acquisto di nuovi titoli e alla manutenzione della biblioteca. Perché la cultura e la bellezza sono ricchezze da condividere. In memoria di Salvatore, sempre. Perché ci sarà sempre un Altroquando.

sabato 10 giugno 2017

Biblioteca: in progress


Alla fine, la mia scelta per la foto di Salvatore Rizzuto Adelfio da appendere nella biblioteca autogestita che porta il suo nome, è caduta su questa immagine. Ovviamente ne ho molte altre, forse meno buie, ma secondo me troppo personali, troppo familiari. E non volevo rischiare un effetto da "foto del caro estinto appesa sopra la cassa della bottega". Doveva essere una foto che documentava e rimandava alla memoria del lavoro svolto da Salvatore come uomo di cultura e attivo nel sociale. Così, quest'immagine che lo ritrae seduto nel suo negozio (la non più esistente libreria Altroquando) entrerà a far parte di un percorso di memoria da condividere con l'intera città di Palermo. Attualmente, libri e fumetti stanno crescendo grazie alle donazioni. Presto il lavoro di archiviazione e ristrutturazione sarà completato, e con l'autunno renderemo pubblici gli orari di apertura della biblioteca "Salvatore Rizzuto Adelfio". Sto anche pensando a un sistema di finanziamento a distanza, sempre contribuendo con libri, fumetti e piccole somme che costituiranno il fondo cassa della biblioteca, destinati alla sua manuntenzione e all'acquisto di nuovi titoli. Restate sintonizzati. Perché ci sarà sempre un Altroquando. E siete tutti invitati a tenerlo in vita. Perché Salvatore è vivo.

mercoledì 5 aprile 2017

Kom-Zilla: Intervista a Salvatore Rizzuto Adelfio



Due memorie storiche a confronto dal sottosuolo palermitano. Il Laboratorio Zeta, centro sociale occupato la cui avventura ha lasciato un'eco importante in città, e la libreria Altroquando, fumetteria, libreria alternativa, centro culturale, oggi divenuta l'associazione culturale no profit che portiamo avanti. Occasione di questo viaggio in un passato neppure tanto distante è il ritrovamento di questa intervista a Salvatore Rizzuto Adelfio, indimenticato fondatore di Altroquando a Palermo. Intervista realizzata da Kom-Zilla, videomagazine che era stato organo informativo indipendente gestito dal Laboratorio Zeta. Il risultato è più di un amarcord... di un'emozione proustiana. E' una testimonianza di resistenza culturale su quelle nicchie refrattarie all'omologazione di cui oggi avremmo ancora tanto bisogno. Ma la cosa più emozionante nel recupero dell'intervista di Kom-Zilla a Salvatore Rizzuto Adelfio è che ha attirato l'attenzione di un pubblico anche non palermitano, che ha apprezzato storia e parole, al punto che sono già stati prodotti dei sottotitoli per non udenti. E' probabile che presto arriveranno anche in inglese. Segno che la voce di Altroquando, a Palermo, nel ricordo del suo fondatore, echeggia ancora forte e chiaro. Anzi, ha superato i confini regionali e quei paletti tipici di una città che Salvatore stesso, nell'intervista, definisce "una cattiva madre". Insomma, ci siamo ancora. Ci sarà sempre un Altroquando, e ci facciamo sentire come possiamo. Come grida Papillon nel finale: «Sono ancora vivo, maledetti bastardi! Sono ancora vivo!»

sabato 21 gennaio 2017

Wolla Design a Palermo: nulla finisce, tutto si evolve



Wolla Design è un laboratorio di arredamento con sede a Palermo, animato da artigiani che fanno del riciclo di materiali e oggettistica una vera arte. Oggi, Altroquando li ringrazia nel vedere il risultato del loro lavoro.
Un tempo, giocattoli della collezione di 
Salvatore Rizzuto Adelfio. Oggi: luce, grazie all'impegno di abili mani. E' meraviglioso vedere come la nostra storia si trasformi e continui a confluire nelle storie e nelle creazioni di altri. Stupendo lavoro. Grazie per averlo condiviso.






mercoledì 21 dicembre 2016

...oppure un giorno sui tuoi eredi! (A volte ritornano)

«Mi vendicherò, Jor-El! Su di te... oppure un giorno... sui tuoi eredi!»
[Cit. Superman, di Richard Donner 1978] 

Ma siamo pazzi?

Dovrei sotto certi aspetti essere contento. Vedere che mi attaccano dovrebbe indurmi a pensare che in qualche modo sono riuscito a ricreare contenuti e idee che temevo andassero perse. Per tre anni ho lavorato per far continuare a far vivere Altroquando al di fuori della sua ormai conclusa esperienza commerciale, e ora... dopo tre anni di relativa quiete, ecco tornare un vecchio spettro del passato.

Questa storia ha ufficialmente rotto le palle.

La parola CENSURA vi dice niente?

Vediamo cosa dice il vocabolario Garzanti.

"Censura: controllo esercitato dall’autorità pubblica su mezzi d’informazione, testi scritti, spettacoli ecc., al fine di accertare che non contengano elementi ritenuti pericolosi per l’ordine costituito, offensivi per la religione o contrari alla morale: censura repressiva; un film tagliato dalla censura | ufficio dei funzionari addetti a questo controllo." 

Ora immaginate che qualcuno vi proponga di entrare a casa vostra, o nel vostro studio, nello spazio in cui lavorate... e vi proponga di svolgere un'attività, di promuovere un qualcosa che con voi non c'entra niente. Che avversate, magari, e che è in netta antitesi con la vostra identità. Gli dite di no, che a casa vostra non volete ospitare cose in cui non vi riconoscete per niente.

E' censura? Secondo la lingua italiana, secondo il buon senso?

Provate ora a immaginare un cineforum gestito da suore presso un istituto religioso. Qualcuno si presenta e propone loro una retrospettiva sul cinema erotico di Tinto Brass. Le suore, comprensibilmente, rifiuteranno. Perché in contrasto con la loro religione, perché inadatto al loro pubblico di elezione. E' censura? Sono a casa loro. Sono libere di scegliere quali messaggi porgere a chi la frequenta, e i culi di Tinto Brass non sono tra questi. Dovrebbe essere chiaro.

La storia che Salvatore Rizzuto Adelfio abbia rifiutato di presentare nella sua fumetteria un'opera in cui ravvisava apologia di fascismo, in quanto politicamente collocato altrove, sarebbe stata censura?

Censura, amici miei, significa avere il potere e la volontà di oscurare i tuoi contenuti ovunque tu vada sul territorio raggiunto dalla mia autorità di censore. In poche parole, per censurare qualcosa o qualcuno è necessario avere il potere di farlo. Un potere forte, esteso. Altrimenti è semplicemente un... No, non mi attrai, non vengo a letto con te. A prescindere da qualunque implicazione politica, avrebbe potuto essere un contenuto non ritenuto valido.

Il rifiuto, limitato alle mura della sua attività, era del tutto legittimo. La presentazione della medesima opera fu rifiutata per motivi identici da un centro sociale occupato (anarchici liberali, cui viene presentata un'opera che celebra un fascismo trionfante in una realtà ucronica). Ma vogliamo discutere della miopia politica e pratica che ha dettato simili proposte, tutte rivolte a soggetti sbagliati?

La cosa demenziale è che l'autore cui il fumetto si ispirava, in un'intervista, a proposito della vicenda commentò dicendo: «Si atteggiano a liberali, ma applicano gli stessi metodi di Stalin e Pol Pot.»

Benissimo, mio caro signore. Lei praticamente ha appena affermato che noi la avremmo imprigionata, torturata, assassinata e fatta sparire senza tanti complimenti. Perché tali sono i metodi dei dittatori che menziona. Se sta facendo sentire la sua voce su una fonte per lei disponibile, questo dovrebbe dimostrare da sé che lei non è vittima di nessuna censura. Ha solo sbattuto contro un limite domestico, personale, circoscritto. Ovvero il mio diritto di cittadino italiano di appoggiare o rifiutare il mio appoggio a seconda di quanto mi viene proposto. Il mio rifiuto sarebbe censura? E' la pretesa che io mi pieghi in modo acritico alla sua convenienza a far sorgere dubbi. Il problema di trovare il palcoscenico adatto è suo, non mio. E sicuramente non ho commesso i crimini di cui mi sta accusando.

A distanza di tre anni dalla morte di Salvatore, ricevere attacchi immotivati sui social (palesemente livorosi e senza ragion d'essere) per poi venire a sapere che le accuse di censura (in realtà un semplice "non sono d'accordo, non ci sto") e di autoritarismo sono ricominciate, ha dell'assurdo. Qualcuno ha avuto una brusca sveglia. E questa cantilena ha ripreso a cercare consensi. Andiamo dagli attacchi alla competenza a quelli sulla condotta sessuale... fino a tornare al vecchio mantra sulla presunta censura. Il tutto con il piglio di chi cerca in rete un braccio armato per sferrare un'insensata offensiva.

Trovo davvero triste che tanto rancore, peraltro male indirizzato, sia sopravvissuto a Salvatore. E sinceramente mi turba rendermi conto di essere oggetto di odio per essere ciò che sono, per venire da dove vengo. Ecco. Questo potrebbe (dico "potrebbe") essere definito a ragione una forma di squadrismo, con molta più attinenza della parola "censura" che mal nasconde il rancore per avere ricevuto un semplice "no", circoscritto a un individuo e al suo contesto.

E per inciso... quando la Digos entrò nel nostro negozio per la storia del famoso striscione... Quella sì che era censura. Noi eravamo a casa nostra, e l'autorità veniva a dirci cosa potevamo e non potevamo fare, perché aveva deciso così. Perché c'era un presepe cui essere omologati o si era puniti. Qualcosa di molto diverso, ma uguale per chi è sprovvisto di strumenti critici o è semplicemente in malafede.

Non è sano che questa storia torni oggi a perseguitarmi. Mi è di conforto pensare che il nome di famiglia continui a essere riconosciuto come un'identità che sopravvive.


martedì 4 ottobre 2016

Rocket Balloon: Puntata Zero

Ed è fatta! La puntata Zero (possiamo anche definirla Prima puntata, visto che il progetto è ormai approvato e avrà seguito) di Rocket Balloon è andata. Si è parlato tanto anche di Salvatore Rizzuto Adelfio, fondatore di Altroquando, senza il quale questa avventura non sarebbe neppure cominciata. Ho preso nota delle sbavature che mi riguardano e prometto di impegnarmi a migliorare (del resto, in radio sono al debutto). Ora si passa alla produzione della seconda puntata. Ogni primo Martedì del mese su http://runtimeradio.it/. Intanto, eccovi il link al podcast su Spreaker. Sulla pagina trovate anche l'indirizzo email del programma. Se volete rivolgere domande a me o a Giuseppe Saso , se volete partecipare al giochetto nerd che ho proposto alla fine, ci trovate lì. L'avventura è iniziata, e contiamo di rodarci in fretta e fare sempre meglio. Ci sarà sempre un Altroquando.

sabato 27 luglio 2013

AltroQuando: una (infinita?) storia palermitana


«Hanno fatto come Superman!»

Sono trascorsi diversi anni da quando Salvatore Rizzuto Adelfio, fondatore della fumetteria AltroQuando e mio compagno di vita, mi disse queste parole che, fuori contesto, suggeriscono una vasta serie di fantasie fanciullesche.

Cosa fa Superman? Giusto per dirne una: vola senz'ali. Chi, fuori dalle pagine di un fumetto, tra i comuni esseri umani potrebbe riuscirci? Ovviamente nessuno. E' più veloce di un proiettile,  pressocché invulnerabile. Beh, vale lo stesso ragionamento di sopra. No, chiunque avesse emulato Superman aveva fatto qualcosa di diverso. Qualcosa di inatteso, ma tuttavia possibile nel mondo reale.


In verità, Salvatore stava parlando di una libreria nota in città tra gli anni novanta e l'inizio del nuovo millennio. Un'attività che aveva annunciato la chiusura, celebrato un saluto alla Palermo che l'aveva frequentata ed effettivamente chiuso i battenti... per riaprire poco dopo. Rinnovata in parte, per proseguire un'esperienza che sarebbe durata ancora un bel po'.

«Davvero! Hanno fatto come Superman!»

Forse sarebbe stato più corretto dire che avevano fatto “come con Superman”. Ad ogni modo, l'osservazione era pertinente. E' possibile che i lettori di fumetti più giovani, quelli che si sono avvicinati all'Uomo d'Acciaio in occasione del recente riavvio della sua serie storica, non ricordino che parecchi anni fa la DC Comics annunciò al mondo che il suo personaggio di punta, il supereroe per antonomasia, sarebbe morto. In modo violentissimo e definitivo. Seguì una campagna pubblicitaria di risonanza internazionale in attesa dell'evento funesto. 
Chi ha vissuto da nerd quegli anni ricorderà sempre l'edizione degli albi con la copertina nera, in segno di lutto. In effetti Superman morì, sacrificandosi per salvare il pianeta dall'avanzare del mostruoso alieno Doomsday. Seguì un periodo di incertezza, in cui la serie spostava l'attenzione sui comprimari e sui possibili eredi di quello che era stato l'Uomo d'Acciaio, protettore di Metropolis. Si trattava ovviamente di una manovra commerciale, successivamente imitata da altri marchi editoriali fino allo  sdilinquimento, volta a richiamare l'attenzione su un'icona dei fumetti che sentiva il peso degli anni, ma che presto risorse letteralmente a nuova vita. Superman era morto. Il mondo lo aveva pianto. Superman era tornato indietro con un pieno di nuovi lettori.


AltroQuando, la prima fumetteria di Palermo in ordine di tempo, ha annunciato da qualche settimana la sua prossima chiusura. Non è una menzogna, né un piano commerciale studiato a tavolino. Gli eventi procedono del tutto fuori controllo, drammatici o incoraggianti a seconda delle giornate, e allo stato delle cose, noi che per tanti anni abbiamo considerato AltroQuando la nostra casa, non possiamo  prevedere che cosa accadrà veramente. Succederà anche a noi quello che anni fa è successo a Superman? E' ancora presto per dirlo.

Sin dall'inizio, AltroQuando è stato lo specchio dell'anima di Salvatore, il suo titolare. Un amabile disordine che mescolava un'attività commerciale, fisiologicamente ludica come può esserlo una rivendita di fumetti, con l'impegno civile, la passione per la controinformazione e la creatività libera da vincoli. In fin dei conti non è strano come può sembrare a una prima occhiata. L'amore per i fumetti... e parliamo di tutti i fumetti, con particolare attenzione a ciò che è nuovo e sperimentale, può essere riconosciuto come espressione di un entusiasmo culturale aperto a mille esperienze diverse. Militando sin dagli anni più verdi nel movimento LGBT, per Salvatore è stato naturale accostare la sua attività di libraio all'accoglienza e alla promozione della cultura omosessuale, così come offrire il proprio spazio a giovani artisti, fossero fumettisti in erba o pittori, fotografi o creativi d'altro genere, e trasformare quella che era nata come semplice fumetteria in una piccola, ma preziosa, galleria d'arte alternativa. Un'esperienza, quella del lungo ciclo di mostre intitolato “Sguardi e Visioni” che ha lasciato un ricordo vivido in chi ha preso parte alla vita culturale palermitana degli ultimi vent'anni. 


Internet era ancora giovane, e il tempo delle fanzine produceva abbondanti frutti. L'esperienza indimenticabile
del Cassonetto, rivista aperiodica e autoprodotta – ogni volta con un sottotitolo differente – che raggruppava contributi grafici e testuali di clienti e amici. Una sorta di creatura di Frankenstein cartacea di cui ogni avventore di AltroQuando aveva fornito un pezzo, tenuta insieme dal puro piacere di produrre un sogno collettivo che sarebbe sopravvissuto al trascorrere degli anni.

Le iniziative della fumetteria sono sempre nate quasi per gioco, sull'onda dell'entusiasmo del momento. Partecipatissime manifestazioni antiproibizioniste. La nascita di riviste di controcultura che ancora oggi resistono in una Palermo che si dimostra moderna e arretrata nel medesimo tempo. L'organizzazione, in collaborazione con la libreria I fiori blu, della manifestazione Vucciria 2000, convegno sulla piccola editoria italiana che può a pieno titolo definirsi un'antesignana dell'attuale Una Marina di Libri. Insieme, Salvatore e io, fondammo Woof! Magazine, la rivista dedicata al mondo degli orsi gay. Diversi tra i diversi per l'estetica anticonformista, con il loro amore per le barbe e i corpi massicci. Non tardammo a scoprire che non erano pochi, nella nostra Palermo, ad attendere che qualcuno osasse parlare per primo di certi temi sommersi per uscire finalmente allo scoperto. E la nascita del gruppo Orsi Siculi e la loro visibilità al recente Palermo Pride 2013 è anche un po' “colpa” nostra. 

Il cenacolo che AltroQuando si è trovato a diventare, grazie soprattutto alla competenza e all'attitudine all'accoglienza di Salvatore e di quanti lo sono andati affiancando nel corso del tempo, ha rappresentato il terreno di coltura per una generazione di giovani fumettisti oggi impegnati professionalmente nel settore. La crisi dell'attività prospettatasi nel 2010 è stata scongiurata da una vera e propria adunanza cittadina, nata spontaneamente dalla clientela, dagli artisti palermitani e dalla gente del quartiere. 
L'asta organizzata presso il circolo Malusséne, dove molti fumettisti  misero a disposizione propri lavori originali per salvare la fumetteria dalla chiusura, compreso il popolarissimo autore di Rat-Man, Leo Ortolani, che firmò per l'occasione una tavola inedita, resterà sempre uno dei capitoli più significativi nel cammino della nostra libreria. La domanda sorgeva spontanea. Che cosa avevamo fatto per essere amati così tanto? Cosa, oltre a vendere e suggerire fumetti, proporre iniziative che ritenevamo di interesse culturale e sostanzialmente divertirci? Non esiste una sola risposta. Forse non ne esiste nessuna. Magari AltroQuando aveva finito col diventare qualcosa di talmente unico nella sua eccentricità da fare apparire inaccettabile ai palermitani l'idea della sua scomparsa.



 

Oggi ci risiamo. Superman sta per per essere ucciso ancora. E non sappiamo se, quando e come potrà ritornare. La malattia di Salvatore, iniziatore morale e materiale di questa avventura, ha rappresentato sicuramente un colpo al cuore dell'attività. Nello stesso tempo, la crisi che tutto macina ha stretto la fumetteria in una morsa inesorabile. Le nuove generazioni, cresciute navigando sul web, fanno fatica a restare fedeli a una sola libreria, e le regole del mercato, così come le case editrici e le catene di distribuzione, non rendono facile la vita del rivenditore, considerato ormai l'utilizzatore finale del prodotto fumetto più che un tramite per diffonderlo alla clientela sparsa sul territorio. Un letale cocktail di degrado sociale, frutto del generico impoverimento culturale italiano, e della progressiva morte della capacità di collaborare. Tutto questo ha portato all'annuncio della chiusura di AltroQuando, in attività da oltre vent'anni sul Cassaro di Palermo. Una notizia che ancora una volta buona parte della città ha accolto con un grido di dolore e di protesta. Ma anche con la consueta, commovente ondata di solidarietà.

Quando, anni fa, Superman cessò di vivere bagnato dalle lacrime della sua amata Lois, quattro personaggi si fecero avanti per raccogliere la sua eredità. Alcuni di essi sostenevano di esserne la nuova incarnazione, e l'enigma sulla loro identità durò dei mesi prima del definitivo ritorno del vero, unico Uomo d'Acciaio. 

 


A questo punto: che ne sarà di AltroQuando? Ancora non siamo in grado di prevederlo, ma sicuramente non
ci stiamo dando per vinti. E' possibile che qualcuno rilevi l'attività, magari trattenendo alle sue dipendenze volti storici che hanno caratterizzato il rapporto con il pubblico. E' auspicabile (e in fase di studio) la nascita di un'associazione culturale che prosegua idealmente il percorso intenso e variegato che ha caratterizzato oltre vent'anni di avventure. Sono possibili molte soluzioni. Forse qualcuna vedrà la luce. Forse no. O forse entrambe o qualcos'altro ancora. Chi può dirlo?

Perché nei fumetti non esiste il solo Superman. Anni fa i tormentati mutanti X-Men vissero una saga definita dagli autori “Distruzione e Rinascita”. Un lungo ciclo di avventure funeste, costellate di morti e inaspettati ritorni, di trasformazioni e colpi di scena. Gli X-Men si disgregarono per poi tornare insieme più forti di prima, articolati in più squadre e... più serie a fumetti, per la gioia dei loro lettori e soprattutto del loro editore.

Sarà così per anche per AltroQuando? In questo frangente non possiamo e non vogliamo dirlo.

Diremo solo che fino alla fine saremo qui, a difendere il forte. E che se mai dovessimo cadere, sarà al grido di «Ditelo a Sparta...» (è anche il titolo di una storia degli X-Men, pensa un po'!). Una resistenza che per la città di Palermo, dove tutte le attività storiche stanno chiudendo una dopo l'altra, ha un'importanza anche simbolica.

Comunque vada, AltroQuando ha già lasciato un'impronta sulla città che non sarà dimenticata facilmente. L'affetto che in questi giorni circonda la fumetteria e chi ci lavora lo dimostra oltre ogni pessimistica previsione.

E per citare, per una volta, non un fumetto, ma un classico della letteratura inglese: morire e scoprire cosa c'è dopo, è la più grande, la più entusiasmante delle avventure.

Per questo AltroQuando esisterà sempre, e continuerà a testa alta il suo viaggio.

Dritto fino al mattino.

 
Filippo Messina 


Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta sul sito Il Convivio