«Hanno fatto come Superman!»
Sono trascorsi diversi anni da quando Salvatore Rizzuto Adelfio,
fondatore della fumetteria AltroQuando e mio compagno
di vita, mi disse queste parole che, fuori contesto,
suggeriscono una vasta serie di fantasie fanciullesche.
Cosa fa Superman? Giusto per dirne una: vola senz'ali. Chi,
fuori dalle pagine di un fumetto, tra i comuni
esseri umani potrebbe riuscirci? Ovviamente nessuno.
E' più veloce di un proiettile, pressocché invulnerabile. Beh, vale lo stesso
ragionamento di sopra. No, chiunque avesse emulato
Superman aveva fatto qualcosa di diverso. Qualcosa
di inatteso, ma tuttavia possibile nel mondo reale.
In verità, Salvatore stava parlando di una libreria nota
in città tra gli anni novanta e l'inizio del nuovo
millennio. Un'attività che aveva annunciato la
chiusura, celebrato un saluto alla Palermo che
l'aveva frequentata ed effettivamente chiuso i
battenti... per riaprire poco dopo. Rinnovata
in parte, per proseguire un'esperienza che sarebbe
durata ancora un bel po'.
«Davvero! Hanno fatto come Superman!»
Forse sarebbe stato più corretto dire che avevano fatto “come
con Superman”. Ad ogni modo, l'osservazione
era pertinente. E' possibile che i lettori di
fumetti più giovani, quelli che si sono avvicinati
all'Uomo d'Acciaio in occasione del recente riavvio
della sua serie storica, non ricordino che parecchi
anni fa la DC Comics annunciò al mondo che il
suo personaggio di punta, il supereroe per antonomasia,
sarebbe morto. In modo violentissimo e definitivo.
Seguì una campagna pubblicitaria di risonanza
internazionale in attesa dell'evento funesto.
Chi ha vissuto da nerd quegli anni ricorderà sempre
l'edizione degli albi con la copertina nera, in
segno di lutto. In effetti Superman morì, sacrificandosi
per salvare il pianeta dall'avanzare del mostruoso
alieno Doomsday. Seguì un periodo di incertezza,
in cui la serie spostava l'attenzione sui comprimari
e sui possibili eredi di quello che era stato
l'Uomo d'Acciaio, protettore di Metropolis. Si
trattava ovviamente di una manovra commerciale,
successivamente imitata da altri marchi editoriali
fino allo sdilinquimento,
volta a richiamare l'attenzione su un'icona dei
fumetti che sentiva il peso degli anni, ma che
presto risorse letteralmente a nuova vita. Superman
era morto. Il mondo lo aveva pianto. Superman
era tornato indietro con un pieno di nuovi lettori.
AltroQuando, la prima fumetteria di Palermo in ordine di
tempo, ha annunciato da qualche settimana la sua
prossima chiusura. Non è una menzogna, né un piano
commerciale studiato a tavolino. Gli eventi procedono
del tutto fuori controllo, drammatici o incoraggianti
a seconda delle giornate, e allo stato delle cose,
noi che per tanti anni abbiamo considerato AltroQuando
la nostra casa, non possiamo
prevedere che cosa accadrà veramente. Succederà
anche a noi quello che anni fa è successo a Superman?
E' ancora presto per dirlo.
Sin dall'inizio, AltroQuando è stato lo specchio dell'anima
di Salvatore, il suo titolare. Un amabile disordine
che mescolava un'attività commerciale, fisiologicamente
ludica come può esserlo una rivendita di fumetti,
con l'impegno civile, la passione per la controinformazione
e la creatività libera da vincoli. In fin dei
conti non è strano come può sembrare a una prima
occhiata. L'amore per i fumetti... e parliamo
di tutti i fumetti, con particolare attenzione
a ciò che è nuovo e sperimentale, può essere riconosciuto
come espressione di un entusiasmo culturale aperto
a mille esperienze diverse. Militando sin dagli
anni più verdi nel movimento LGBT, per Salvatore
è stato naturale accostare la sua attività di
libraio all'accoglienza e alla promozione della
cultura omosessuale, così come offrire il proprio
spazio a giovani artisti, fossero fumettisti in
erba o pittori, fotografi o creativi d'altro genere,
e trasformare quella che era nata come semplice
fumetteria in una piccola, ma preziosa, galleria
d'arte alternativa. Un'esperienza, quella del
lungo ciclo di mostre intitolato “Sguardi e
Visioni” che ha lasciato un ricordo vivido
in chi ha preso parte alla vita culturale palermitana
degli ultimi vent'anni.
Internet era ancora giovane, e il tempo delle fanzine produceva
abbondanti frutti. L'esperienza indimenticabile
del Cassonetto, rivista aperiodica e autoprodotta
– ogni volta con un sottotitolo differente – che
raggruppava contributi grafici e testuali di clienti
e amici. Una sorta di creatura di Frankenstein
cartacea di cui ogni avventore di AltroQuando
aveva fornito un pezzo, tenuta insieme dal puro
piacere di produrre un sogno collettivo che sarebbe
sopravvissuto al trascorrere degli anni.
Le iniziative della fumetteria sono sempre nate quasi per
gioco, sull'onda dell'entusiasmo del momento.
Partecipatissime manifestazioni antiproibizioniste.
La nascita di riviste di controcultura che ancora
oggi resistono in una Palermo che si dimostra
moderna e arretrata nel medesimo tempo. L'organizzazione,
in collaborazione con la libreria I fiori blu,
della manifestazione Vucciria 2000, convegno
sulla piccola editoria italiana che può a pieno
titolo definirsi un'antesignana dell'attuale Una
Marina di Libri. Insieme, Salvatore e io,
fondammo Woof! Magazine, la rivista dedicata
al mondo degli orsi gay. Diversi tra i diversi
per l'estetica anticonformista, con il loro amore
per le barbe e i corpi massicci. Non tardammo
a scoprire che non erano pochi, nella nostra Palermo,
ad attendere che qualcuno osasse parlare per primo
di certi temi sommersi per uscire finalmente allo
scoperto. E la nascita del gruppo Orsi Siculi
e la loro visibilità al recente Palermo Pride
2013 è anche un po' “colpa” nostra.
Il cenacolo che AltroQuando si è trovato a diventare, grazie
soprattutto alla competenza e all'attitudine all'accoglienza
di Salvatore e di quanti lo sono andati affiancando
nel corso del tempo, ha rappresentato il terreno
di coltura per una generazione di giovani fumettisti
oggi impegnati professionalmente nel settore.
La crisi dell'attività prospettatasi nel 2010
è stata scongiurata da una vera e propria adunanza
cittadina, nata spontaneamente dalla clientela,
dagli artisti palermitani e dalla gente del quartiere.
L'asta organizzata presso il circolo Malusséne,
dove molti fumettisti
misero a disposizione propri lavori originali
per salvare la fumetteria dalla chiusura, compreso
il popolarissimo autore di Rat-Man, Leo Ortolani,
che firmò per l'occasione una tavola inedita,
resterà sempre uno dei capitoli più significativi
nel cammino della nostra libreria. La domanda sorgeva spontanea. Che cosa avevamo fatto per
essere amati così tanto? Cosa, oltre a vendere
e suggerire fumetti, proporre iniziative che ritenevamo
di interesse culturale e sostanzialmente divertirci?
Non esiste una sola risposta. Forse non ne esiste
nessuna. Magari AltroQuando aveva finito col diventare
qualcosa di talmente unico nella sua eccentricità
da fare apparire inaccettabile ai palermitani
l'idea della sua scomparsa.
Oggi ci risiamo. Superman sta per per essere ucciso ancora.
E non sappiamo se, quando e come potrà ritornare. La malattia di Salvatore, iniziatore morale e materiale di
questa avventura, ha rappresentato sicuramente
un colpo al cuore dell'attività. Nello stesso
tempo, la crisi che tutto macina ha stretto la
fumetteria in una morsa inesorabile. Le nuove
generazioni, cresciute navigando sul web, fanno
fatica a restare fedeli a una sola libreria, e
le regole del mercato, così come le case editrici
e le catene di distribuzione, non rendono facile
la vita del rivenditore, considerato ormai l'utilizzatore
finale del prodotto fumetto più che un tramite
per diffonderlo alla clientela sparsa sul territorio.
Un letale cocktail di degrado sociale, frutto
del generico impoverimento culturale italiano,
e della progressiva morte della capacità di collaborare.
Tutto questo ha portato all'annuncio della chiusura
di AltroQuando, in attività da oltre vent'anni
sul Cassaro di Palermo. Una notizia che ancora
una volta buona parte della città ha accolto con
un grido di dolore e di protesta. Ma anche con
la consueta, commovente ondata di solidarietà.
Quando, anni fa, Superman cessò di vivere bagnato dalle lacrime
della sua amata Lois, quattro personaggi si fecero
avanti per raccogliere la sua eredità. Alcuni
di essi sostenevano di esserne la nuova incarnazione,
e l'enigma sulla loro identità durò dei mesi prima
del definitivo ritorno del vero, unico Uomo d'Acciaio.
A questo punto: che ne sarà di AltroQuando? Ancora non siamo
in grado di prevederlo, ma sicuramente non
ci
stiamo dando per vinti. E' possibile che qualcuno
rilevi l'attività, magari trattenendo alle sue
dipendenze volti storici che hanno caratterizzato
il rapporto con il pubblico. E' auspicabile (e
in fase di studio) la nascita di un'associazione
culturale che prosegua idealmente il percorso
intenso e variegato che ha caratterizzato oltre
vent'anni di avventure. Sono possibili molte soluzioni.
Forse qualcuna vedrà la luce. Forse no. O forse
entrambe o qualcos'altro ancora. Chi può dirlo?
Perché nei fumetti non esiste il solo Superman. Anni fa i
tormentati mutanti X-Men vissero una saga definita
dagli autori “Distruzione e Rinascita”.
Un lungo ciclo di avventure funeste, costellate
di morti e inaspettati ritorni, di trasformazioni
e colpi di scena. Gli X-Men si disgregarono per
poi tornare insieme più forti di prima, articolati
in più squadre e... più serie a fumetti, per la
gioia dei loro lettori e soprattutto del loro
editore.
Sarà così per anche per AltroQuando? In questo frangente
non possiamo e non vogliamo dirlo.
Diremo solo che fino alla fine saremo qui, a difendere il
forte. E che se mai dovessimo cadere, sarà al
grido di «Ditelo a Sparta...» (è anche
il titolo di una storia degli X-Men, pensa un
po'!). Una resistenza che per la città di Palermo,
dove tutte le attività storiche stanno chiudendo
una dopo l'altra, ha un'importanza anche simbolica.
Comunque vada, AltroQuando ha già lasciato un'impronta sulla
città che non sarà dimenticata facilmente. L'affetto
che in questi giorni circonda la fumetteria e
chi ci lavora lo dimostra oltre ogni pessimistica
previsione.
E per citare, per una volta, non un fumetto, ma un classico
della letteratura inglese: morire e scoprire
cosa c'è dopo, è la più grande, la più entusiasmante
delle avventure.
Per questo AltroQuando esisterà sempre, e continuerà a testa
alta il suo viaggio.
Dritto fino al mattino.
Filippo Messina
Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta sul sito Il Convivio