lunedì 5 marzo 2018
sabato 3 marzo 2018
In diretta dal Golgota, di Gore Vidal
IN DIRETTA DAL GOLGOTA, di Gore Vidal. In un futuro prossimo venturo, i viaggi del tempo sono diventati una realtà ordinaria. Tanto che il flusso temporale stesso non è più diviso tra passato, presente e futuro. Ma è considerato in un unico quadro simultaneo in cui i diversi atti storici hanno tra loro scambi commerciali. Per questo si organizza una grande diretta dal Golgota per trasmettere in mondovisione la crocifissione di Gesù Cristo. C'è un problema, però. Il Messia è scomparso dal suo tempo e nessuno sa dove si trovi. Mentre un misterioso hacker sta diffondendo un virus volto a distruggere ogni traccia delle sacre scritture. Gore Vidal firma un romanzo satirico e fantastico che è nello stesso tempo un mistery fantascientifico. Una caricatura del mondo dello spettacolo e delle religioni istituzionalizzate. Un gioco di fuoco letterario, un libro straordinario. Potete leggerlo gratuitamente alla Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio di Palermo presso il TMO - Teatro Mediterraneo Occupato. E con un piccolissimo contributo sul conto http://paypal.me/altroquandopalermo potete aiutarci a fare crescere questo servizio alla città. Grazie a tutti coloro che ci sostengono. Ci sarà sempre un AltroQuando.
martedì 27 febbraio 2018
Uzumaki (Spirale) di Junji Ito
C'è una forma nascosta tra le pieghe della realtà. Quella forma è la spirale. Studiata nei secoli, è considerata da alcuni la prova di una geometria ragionata all'interno della natura. Ma è davvero benevola? E se fosse invece l'occhio di qualcosa che ci spia, che gioca con le vite e i fenomeni del mondo in modo cinico e mostruoso? Uzumaki di Junji Ito esprime una visione oscura dell'esistenza in uno dei manga più sconvolgenti e strani che siano mai stati scritti e disegnati.
sabato 24 febbraio 2018
giovedì 22 febbraio 2018
Daniel Pennac: Il Caso Malaussène (...la prima parte)
Daniel Pennac ormai è per me come un caro amico. Lo ricordo ancora durante il suo primo incontro con i lettori al Teatro Biondo di Palermo. Sono passati diversi anni. Presentava "Signori Bambini", e il ciclo della tribù Malaussène sembrava concluso (non ci credeva nessuno neanche allora) con la sbornia letteraria di "Signor Malaussène". In realtà seguirono il racconto "Cristianos Y Moros" e "La passione secondo Terèse", in cui la dinastia si allungava ulteriormente. E ora Pennac e la sua tribù tornano (ancora) con "Il caso Malaussène: Mi hanno mentito". Ennesimo ultimo (maddai!) capitolo della saga. Un ultimo capitolo diviso in due parti alla maniera di "Kill Bill", con tanto di esasperante "CONTINUA..." nell'ultima pagina.
Durante l'incontro palermitano con i lettori di tanti anni fa, una signora tra il pubblico gli disse «E' colpa sua. Ci ha fatto amare troppo i Malaussène. E' normale che oggi noi se ne voglia ancora, e se racconta di altro le chiediamo di tornare sui suoi passi.» In realtà la tribù non è mai stata abbandonata. Daniel Pennac ha edificato un mondo e un linguaggio tutti suoi. Bizzarro il suo successo popolare considerata la prosa non proprio lineare. Una ricetta che a suo modo a conquistato tutti e continua a farlo. E' una delizia e un po' una pena, ricordare la nascita di Verdun negli anni 80 e ritrovarla oggi, quasi trentenne, nel ruolo di giudice istruttore. Inquietante upgrade del bebè inquietante che è stata. Così come vedere gli altri piccoli Malaussène, molti dei quali nati sotto gli occhi dei lettori, cresciuti e promossi al ruolo di protagonisti. Protagonisti di un'epica umoristica e fantastica, poliziesca e sociale che difficilmente si può trovare in altre pagine. Perché nel mondo dei Malaussène è possibile di tutto, ed è possibile trovare di tutto. Compreso l'orrore che suscita una risata, o la denuncia più sferzante, quella che si ammanta di ironia. E Benjamin, il Caprio Espiatorio per antonomasia, ingrigisce ma non invecchia. Ormai è un archetipo, una maschera. Come il nome Malussène è una fucina di personaggi dirompenti, che non deludono mai e ne generano sempre di nuovi. Una vera mitologia moderna, sarcastica e profondissima.
Non farci aspettare troppo la seconda parte, monsieur Pennac.
martedì 20 febbraio 2018
Purché siano pantere...
Ieri ho visto "Black Panther". Arrivo al cinema, scorgo da lontano una lunga fila che arriva fino all'esterno e mi sento gelare. Poi scopro che è tutta per "50 sfumature di rosso" e mi rassicuro un po' (per la mia fobia della folla in sala. Per l'umanità, meno). Noto che molte sono donne che hanno superato la mezza età, ma non ho voglia di perdermi in analisi sociologiche. In sala (guarda tu) mi trovo seduto accanto a una coppia di coniugi settantenni. Mi scopro a pensare "Non avranno sbagliato ingresso?". Lui attende il film giocando a solitario sullo smartphone. Poi partono i trailer. Soprattutto quello di "Avengers: Infinity War". Quando lo spot finisce lui commenta tra i denti "Minchia, fino ad Aprile dobbiamo aspettare". Alla fine inizia il film. Lui ripone lo smart e segue diligentemente. La moglie ogni tanto commenta qualcosa e lui "Sì, sì. Ma ora stai zitta.". Hanno seguito il film attentamente e con passione, ridacchiando tra loro e commentando qualche scena. Il film? Caruccio. Vagamente atipico. L'ambientazione africana e il contrasto tribale-tecnologico gli conferisce una curiosità in più. Ma la ricetta (ameno per me) mostra la corda, e risulta comunque fin troppo prevedibile. Presentazione dell'eroe. Inizio dell'avventura. Lo scontro centrale. La caduta. La rivincita. Il trionfo. Magari sto invecchiando. Ma accanto ho seduti due esempi di irriducibile nerdaggine. Quindi alla fine: Viva le pantere. Grigie.
venerdì 16 febbraio 2018
The Authority: i primi cicli storici alla Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio
La Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio continua a crescere grazie alle donazioni di tutti. Bastano anche pochi spiccioli sul contro http://paypal.me/altroquandopalermo per aiutarci a realizzare un sogno di condivisione culturale. Oggi arriva in scaffale "The Authority". 8 volumi che raccolgono i primi, storici cicli di Warren Ellis, Bryan Hitch, Mark Millar, Frank Quitely e successori. Un cult del revisionismo supereroistico degli anni 2000. Un gruppo di supereroi estremi che decidono di porsi al di sopra dei governi per raddrizzare il mondo. Una saga che ha sovvertito il genere osando e provocando. La storia d'amore omosessuale tra Apollo e Midnighter (controfigure di Superman e Batman). L'invasione da una dimensione alternativa di una stirpe di ibridi alieni-siciliani imperialisti. La guerra contro Dio (in una versione malvagia di stampo lovecraftiano) tornato a riprendersi la terra che ha creato millenni fa. Un trip supereroistico come non si era mai visto prima. La fantasia allucinatoria di Warren Ellis, l'irriverenza di Mark Millar, e le meravigliose matite di Bryan Hitch e Frank Quitely.
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