Grazie davvero. Le donazioni Paypal (http://paypal.me/altroquandopalermo) stanno permettendo alla Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio di crescere rapidamente. Ecco arrivato "HELLBOY: IL SEME DELLA DISTRUZIONE", il punto di partenza della saga del ragazzo dell'inferno creato da Mike Mignola. Tra suggestioni gotiche ampi tributi alla narrativa di Lovecraft. Un rito misterioso messo in atto dai nazisti durante la seconda guerra mondiale spalanca le porte degli inferi, e lascia passare... qualcosa. Un piccolo essere che crescerà (come nella leggenda su Merlino) imparando ad amare gli umani e a scegliere la strada della rettitudine. Magia e fantascienza, fantasy e poliziesco. Uno stile incantevole per uno dei fumetti più belli di sempre.
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venerdì 12 gennaio 2018
Nuovi arrivi in Biblioteca: Hellboy 1: Il seme della distruzione
Grazie davvero. Le donazioni Paypal (http://paypal.me/altroquandopalermo) stanno permettendo alla Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio di crescere rapidamente. Ecco arrivato "HELLBOY: IL SEME DELLA DISTRUZIONE", il punto di partenza della saga del ragazzo dell'inferno creato da Mike Mignola. Tra suggestioni gotiche ampi tributi alla narrativa di Lovecraft. Un rito misterioso messo in atto dai nazisti durante la seconda guerra mondiale spalanca le porte degli inferi, e lascia passare... qualcosa. Un piccolo essere che crescerà (come nella leggenda su Merlino) imparando ad amare gli umani e a scegliere la strada della rettitudine. Magia e fantascienza, fantasy e poliziesco. Uno stile incantevole per uno dei fumetti più belli di sempre.
giovedì 11 gennaio 2018
La biblioteca cresce grazie a voi: ecco Lo Sconosciuto di Magnus
Grazie alle vostre gentili donazioni su Paypal (http://paypal.me/altroquandopalermo), alla Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio è appena arrivato "LO SCONOSCIUTO - L'INTEGRALE" di Magnus, edizioni Lizard. L'opera completa dei primi sei volumetti e delle storie successive, compreso "L'uomo che uccise Che Guevara". Con "Lo Sconosciuto", Magnus innovò profondamente il fumetto italiano degli anni 70, introducendo una componente di attualità e crudezza fino a quel momento latitanti. Erano gli anni di piombo, e nelle avventure dell'ex mercenario in giro per il mondo emergevano tutte le realtà spinose del suo tempo: i conflitti nei paesi arabi (e già!), il narcotraffico e le sue collusioni, il terrorismo, in uno scenario noir che inizialmente fu relegato ai pocket erotici per via delle poche scene di sesso esplicito. In realtà, l'opera di Magnus è qualcosa di ben più complesso. Roberto Raviola qui dà la stura anche al suo talento di narratore, mentre il suo pennello regala virtuosismi dettagliati. Un gioiello che va ricordato, letto, conosciuto.
lunedì 27 novembre 2017
Riapertura della Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio
La serata di rilancio della Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio è stata un evento partecipato, interessante e per me commovente. Grazie a tutti. Lo spazio sta già continuando a crescere, nello spirito che era quello dell'Altroquando di Salvatore. Speriamo di riuscire a farne un nuovo luogo di cultura e condivisione a Palermo. Grazie al TMO - Teatro Mediterraneo Occupato, grazie a AniMa Nerd Family - Palermo, a Claudio Iemmola, ad Arcigay Palermo, ad L'Abattoir... e scusate se mi sfugge qualcuno. Grazie per i bellissimi doni, libri, fumetti e anche altro, che avete continuato a portare durante la serata. Siete stati grandi. E' bello crescere insieme a voi.
La biblioteca è aperta il pomeriggio nei giorni di Giovedì, Venerdì e Sabato dalle ore 16:30 alle ore 20:00. E' comunque possibile convenire visite su appuntamento anche per le Domeniche o nelle mattinate contattandoci con la messaggistica di questa pagina o inviando una mail a altroquandopalermo@gmail.com.
sabato 18 novembre 2017
Riapre la Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio
Ci abbiamo messo un po', ma ne è valsa la pena. Domenica 26 Novembre alle ore 18 scatta l'ora X. Riapre la Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio, dopo un lungo lavoro di archiviazione dei titoli (che presto sarà possibile consultare online), di ulteriore arredo e di incremento dei titoli presenti in scaffale.
Tecnicamente, non si tratta di un'inaugurazione. Questa era già avvenuta un paio di anni fa, quando il TMO - Teatro Mediterraneo Occupato accettò di metterci a disposizione uno spazio per l'iniziativa e Zerocalcare, in quei giorni a Palermo, donò un disegno che diventò una targa tuttora affissa all'ingresso della biblioteca. Dopo qualche evento è seguito un periodo di stasi nella progettualità della biblioteca, a causa degli impegni e degli eventi nella vita del sottoscritto. Questo finché, qualche mese fa, ho deciso di mettermi personalmente al timone del progetto e farlo ripartire. Ai titoli già presenti (tutto inizia con il patrimonio di libri e fumetti di proprietà di Salvatore Rizzuto Adelfio) se ne sono strada facendo aggiunti altri. Si è così cominciato a compilare un archivio e a dare a questi volumi un ordine ragionato. Si è preso a promuovere e incoraggiare ulteriori forme di donazione, compreso l'acquisto (anche on line) di titoli mancanti in scaffale e un conto Paypal sul quale versare qualche spicciolo per sostenere la struttura. Tutte opzioni che hanno contribuito alla crescita del patrimonio librario (fumetti compresi). Nel frattempo, lo spazio fisico è stato ulteriormente manutenuto e arredato, in larga parte recuperando elementi che fanno parte della memoria storica della fumetteria Altroquando, dove Salvatore ha vissuto un lungo, importante pezzo della sua vita a Palermo.
Adesso siamo pronti per il rilancio. La biblioteca ha un logo (realizzato dal bravissimo Marco Castagna), una pagina Facebook sulla quale presto saranno leggibili i giorni e gli orari di apertura e tutti gli eventi che andrà ospitando. Stiamo invitando un po' di amici a intervenire a questa festa portando la loro storia, il loro contributo artistico, il loro estro e i loro progetti. Speriamo possa diventare in fretta un punto di incontro per chi ama condividere letture, cultura e iniziative. Passaparola, gente. Ci sarà sempre un AltroQuando a Palermo. Quello di Salvatore Rizzuto Adelfio.
giovedì 16 novembre 2017
RANX - EDIZIONE INTEGRALE
RANX
– EDIZIONE INTEGRALE, edito da Comicon, raccoglie tutta la
produzione riguardante il personaggio di Ranxerox firmata da
Tamburini e Liberatore, comprese le storie successive alla prematura
scomparsa di Tamburini e scritte da Alain Chabat e Jean-Luc
Fromental, che completano la saga iniziata sulla rivista underground
Cannibale, proseguita su Frigidaire e successivamente uscita in
Francia. E' uno dei volumi che la Biblioteca Salvatore Rizzuto
Adelfio ha potuto acquistare grazie alle vostre donazioni sul conto
Paypal: http://paypal.me/altroquandopalermo,
e che contribuiscono a fare crescere il nostro progetto di una
biblioteca che integri libri e fumetti per un servizio gratuito alla
città di Palermo.
Ranx...
Molto
prima che l'ultraviolenza nei comics diventasse trendy, molto prima
dell'americano
Lobo, in un contesto tutto italiano, Stefano Tamburini creava Rank
Xerox (divenuto poi Ranxerox a seguito della diffida dell'omonima
casa produttrice di fotocopiatrici).
Sdoganato dall'underground
all'olimpo del fumetto internazionale, grazie anche al sodalizio
grafico con Tanino Liberatore, le avventure dell'androide coatto
creato
da uno "studelinquente" ribelle
che ha usato parti di fotocopiatrice,
sullo sfondo di una Roma distopica (il 1986, allora là da venire,
non rimandava ad altro che al 1968, alla maniera del 1984-1948 di
George Orwell), che si sballa col vinavil (V come Vinavil!) e ama
ossessivamente una tredicenne perversa e tossica, è un esempio di
fumetto italiano che non esiste davvero più. L'uso
del romanesco in chiave gergale avveniristica anticipa parte del
linguaggio che oggi troviamo, con una variante allo slang nerd, sulle
pagine di Zerocalcare. Le sue provocazioni, l'uso del turpiloquio e
del politicamente scorretto (quando ancora il politically correct
neppure esisteva) è di molto precedente agli eccessi di Garth Ennis
e della sua scuola anglofona. Ranx è un pezzo di storia della
controcultura italiana per quanto riguarda i fumetti e non solo. E'
la testimonianza di un periodo di grande fermento creativo, e di come
la furia artistica che non guardava al marketing poteva finire col
generare un successo internazionale e diventare icona.
Tempi
eroici, quelli di Stefano Tamburini e soci. Un
piede nel presente, un occhio che guarda al futuro, una follia
creativa libera da qualunque vincolo.
[Per sostenere la biblioteca autogestita potete donare libri e fumetti (contattateci alla mail altroquandopalermo@gmail.com) o fare una piccola donazione monetaria sul nostro conto Paypal: http://paypal.me/altroquandopalermo
Ma potete anche scegliere di acquistare un titolo ancora assente dallo scaffale e farlo pervenire alla nostra associazione. Grazie a tutti per l'affetto e la solidarietà che dimostrate. Ci sarà sempre un Altroquando.]
giovedì 21 settembre 2017
Palermo Comic Convention 2017: ai nastri di partenza
Ok, siamo arrivati. Domani inizia il Palermo Comic Covention. Venerdì potrete incontrarmi in giro per la fiera. Sabato alle 15,30 nel padiglione 20 area Youtube, faremo due chiacchiere sulla mia visione del Grande Tubo, di come è fatto di sopra, di sotto e di come, a mio parere sta cambiando. Ma anche di come un soggetto bizzarro come me sia finito lì a parlare di fumetti (Quando non c'entro un tubo... appunto, come s'intitola la conferenza). Domenica, invece, sempre padiglione 20, sempre area Youtube, alle 16, 30 parleremo di serie TV, cinema e animazioni in compagnia di un personaggino con cui di norma ci vediamo soltato in hangout e tanta altra bella gente.
Lo so. Quello che "non c'entra un tubo" sono io. Per tanti motivi. Ma il contrasto a volte è chic. Ci vediamo in fiera, terrestri.
giovedì 7 settembre 2017
Voice Anatomy
“L'eco spesso è più bella della voce da esso ripetuta” diceva Oscar Wilde.
“Non
è la voce che comanda la storia: sono le orecchie” rispondeva
Italo Calvino.
Insomma,
diamo “voce” a un'iniziativa cui tengo e per la quale vi invito
ad aprire le orecchie. E a leggere. Anche se il testo è lungo.
Io
non sono un attore. Non sono un doppiatore. E probabilmente non sono
neanche uno “youtuber”.
Mi
hanno tolto le adenoidi che ero già abbastanza grande, e la mia voce
è rimasta nasale. Pur facendo un po' di teatro amatoriale da
ragazzo, non ho fatto alcun tipo di studio in materia, e quindi resto
la cornacchia gracchiante che sono. Nonostante questo, vi ronzo nelle
orecchie cercando di dare voce ai fumetti, leggendol, “recitandoli”
e cercando di farne l'oggetto di un gioco mediatico che possa andare
oltre la fruizione più canonica di questo mezzo, di norma
prettamente visivo.
Rimango
comunque un soggetto improvvisato, un naif, e vorrei in questa
occasione ringraziare e supportare un amico conosciuto proprio a
causa di questa avventura. Un aspirante doppiatore che, a differenza
del sottoscritto, ha già iniziato un cammino di studio e di
formazione tecnica, e che più volte mi ha fatto sentire appoggiato e
consigliato nel mio “abbaiare” sul Grande Tubo e in radio.
Altroquandiani,
vi presento Alfredo Dino Capuano e il suo viaggio nel mondo delle voci
che ci accompagnano nelle edizioni italiane di film e serie
televisive, e il suo sogno che, considerato il potenziale che ben
conosco, merita la vostra attenzione. Per questo, lascio ora la
parola a lui, confidando che possa presto farvi sentire direttamente
la sua... voce.
------------------------
Ciao,
mi chiamo Alfredo, per gli amici più confidenzialmente Dino. Da
circa due anni, mi sono dedicato con molta passione e amore, alla
realizzazione di un sogno. Lavorare con la voce e nello specifico
diventare doppiatore. Studio molto affinchè questo difficile
obiettivo, un giorno, possa diventare realtà. Forse ance tu potresti
aiutarmi, basta davvero poco. Domenica 10 settembre, parteciperò ad
un contest indetto da Pino Insegno; doppiatore nonchè conduttore,
della trasmissione Voice Anatomy. La trasmissione va in onda dalle
14:00 circa, sulle frequenze di Radio 24. Nel corso delle puntate
verranno provinati dei talent, dai 6 ai 10 a puntata. Che reciteranno
un monologo tratto da un film, la cui durata dovrà essere di circa 1
minuto. Verso novembre, più o meno, cioè dopo aver ascoltato un
centinaio di aspiranti doppiatori; ne verranno selezionati 4 (due
uomini e due donne). I vincitori avranno la possibilità di poter
lavorare in altrettanti ruoli, PICCOLI RUOLI, in due film che alcune
case di distribuzione (verranno rivelate allinterno del programma)
hanno messo a disposizione. Naturalmente sara fondamentale il
giudizio di una commissione interna, presieduta dallo stesso Pino
Insegno, a decretare ci saranno i più meritevoli. Tuttavia avrà un
certo peso anche il gradimento dei radio ascoltatori. Che attraverso
un commento sulla pacina facebook della trasmissione (basta cercare
appunto Voice Anatomy, potranno contribuire al successo di un talent
preferito. Tutto qua! Se ti va di darmi una mano, e sopratutto se
ascoltandomi ti piacerà il mio intervento, sarebbe importante per me
avere un tuo feedback positivo sulla suddetta pagina tramite
messaggio o attraverso un SMS al seguente numero dedicato di Voice
Anatomy: 3492386666 . Non so esattamente quando ci sarà la mia
esibizione, posso rivelare però che reciterò un monologo tratto dal
film il "Miglio verde". Ringrazio tutti per l'attenzione.
lunedì 17 luglio 2017
Odio i coccodrilli (in morte di George Romero e Martin Landau)
Odio i coccodrilli.
Non i poveri rettili che finché non tentano di mordermi possono restare a sguazzare quanto vogliono. I cosiddetti articoli "in mortem", pubblicati (prima solo sui giornali, oggi in abbondanza sui social) delle celebrità. Li odio perché presuppongono la fine di una vita. A volte di qualcuno che ha lasciato cose belle da ricordare, e il saluto è sempre amaro. Li odio, ma a volte non ci si può semplicemente esimere. Come dico sempre, piangiamo per noi stessi, non per i grossi nomi. Come nella poesia di John Donne, è un pezzo della nostra vita che se ne va, la campana suona per noi. Ignorarla non serve a niente. Tacere è spesso opportuno. Ma oggi non ci riesco. Odio i coccodrilli. E ancora di più odio quando mi sento costretto a scriverno uno. E oggi anche di più. Perché nel giro di poche ore se ne sono andati due personaggi importanti della mia giovinezza, a livelli diversi, ma presenti con altrettanta forza nella mia memoria e nel mio immaginario. Oltre all'immenso George Romero, cineasta che ha trasformato il mito etnico degli zombi in metafora politica, generando un'icona cinematografica allegorica potentissima (non a caso, oggi li definiamo "zombi romeriani"), se ne è andato anche l'attore Martin Landau. Una presenza costante nel cinema (lavorò con Hitchcock in "Intrigo internazionale" e vinse l'oscar per il bel "Ed Wood" di Tim Burton) e icona televisiva della fantascienza. Ero un bambino quando esordì "Spazio 1999". Una cooproduzione anglo-italo-americana che per il tempo innovava parecchio la nostra concezione del serial fantascientifico. Collocandosi accanto (parallelo) al mondo più solare di "Star Trek", anticipando le tematiche del futuro "Voyager" e introducendo quegli elementi gotici e horror che Ridley Scott avrebbe portato a maturazione sul grande schermo con il suo "Alien".E' il corso naturale delle cose. Ma ogni volta dobbiamo scendere a patti, e parlare, ricordare, scrivere un coccodrillo per andare avanti. Perché con ricordi così intensi, crolla anche un pezzo del nostro passato, e avvicina anche noi al traguardo. Un saluto, a entrambi. Ognuno grande a suo modo e nel suo ambito. Entrambi amatissimi. Da me, almeno.
venerdì 14 luglio 2017
Cittacotte: PER TERRA E PER MARE...
Letteralmente.
A stendere le braccia tra la terra e il
mare è stata la Santuzza, ieri, inaugurando la nuova vetrina creata
per questo 2017 da mastro Vincenzo Vizzari nella sua bottega
“Cittacotte” in via Vittorio Emanuele 120 a Palermo. E potremmo
dire: ce n'era bisogno. Oggi più che mai.
Santa Rosalia, patrona del capoluogo
siciliano celebrata nella ricorrenza estiva del Festino e condotta in
effige, come nella leggenda che la vede protagonista, per le strade
della città, su un carro che di anno in anno ha perso ogni fascino
in un progressivo decadere del gusto.
Eppure, ogni anno, basta l'estro di
Vizzari a confezionare riletture della Santuzza in chiavi non
scontate. A volte provocatorie, ma sempre animate da un messaggio che
arriva forte e chiaro. Sociale più che mistico. Poetico più che
agiografico. Talmente personale e intelligente da diventare iconico a
sua volta, producendo un ramo del Festino vissuto sottotraccia da
molti palermitani come un appuntamento imperdibile. Perché non c'è
solo perizia artigianale nelle opere di Vizzari. Ma una forza
interiore dirompente. E chi se non la Santuzza, celebrata in questi
giorni estivi da una città intenta a gozzovigliare, sarebbe potuta
essere portavoce di un grido a favore dell'accoglienza?
Ogni disvelamento di una nuova
composizione esposta presso Cittacotte ha sempre luogo con piccoli,
agili accorgimenti teatrali. E ad accompagnare l'alzata della tela,
stavolta, è stato il rumore ipnotico e minaccioso del mare,
accompagnato dal campionamento di suoni provenienti realmente da
barconi di migranti. Voci disperate. Rumoreggiare di una massa di
esseri umani in agoscia, invocazioni, sono l'atroce e vera colonna
sonora di quelle mani che chiedono grazia, emergendo sia dall'acqua
che sta per inghiottire i corpi sia dal barcone, che non mostra
direttamente i profughi, ma anche qui solo le loro mani protese verso
l'alto, prigionieri sottocoperta di qualcosa che suggerisce la bolgia
di un inferno dantesco. Le figure intere non sono meno potenti. Una
tragedia in tre atti riassunta in un'unica composizione plastica.
Sulla sinistra, un uomo piange con il volto nascosto tra le mani. I
piedi ancora sulla terra, un istante prima di imbarcarsi verso una
flebile speranza di sopravvivenza. L'unica figura umana visibile per
intero sul barcone sventola un fazzoletto, aggrappata a un brandello
di imbarcazione che ricorda la sagoma di una zattera che lo regge a
malapena. Poi ci sono i profughi in mare, che affondano a poca
distanza dalla riva, sforzandosi di tenere un bambino fuori
dall'acqua. Almeno affinché respiri per qualche istante ancora. A
terra, un pugno di uomini seminudi si sforzano di tirare in secco
l'imbarcazione con delle corde. Non ci sono tratti marcatamente
distintivi tra migranti e soccorritori. Nessuna etnia definita, come
a sottolineare l'insensatezza di etichette davanti alla tragedia
umana.
E su tutto, Santa Rosalia. Una Rosalia che forse si lancia nel vuoto dal suo antico rifugio su monte Pellegrino. Forse volerà, sorretta dai gabbiani che la attorniano. Forse precipiterà, decretando la caduta di Palermo e la morte della sua anima morale, giù in mare, in compagnie di quelle vittime che non è riuscita a salvare. Ma il gesto della mano e l'espressione angosciata dicono tutto. Un'esortazione ancestrale a restare umani. L'urlo di un'empatia che si rifiuta di lasciarsi soffocare da ignoranza e fascismi. Una Palermo che sprofonderebbe nel Mediterraneo piuttosto che continuare a esistere senza la pietà umana.
E su tutto, Santa Rosalia. Una Rosalia che forse si lancia nel vuoto dal suo antico rifugio su monte Pellegrino. Forse volerà, sorretta dai gabbiani che la attorniano. Forse precipiterà, decretando la caduta di Palermo e la morte della sua anima morale, giù in mare, in compagnie di quelle vittime che non è riuscita a salvare. Ma il gesto della mano e l'espressione angosciata dicono tutto. Un'esortazione ancestrale a restare umani. L'urlo di un'empatia che si rifiuta di lasciarsi soffocare da ignoranza e fascismi. Una Palermo che sprofonderebbe nel Mediterraneo piuttosto che continuare a esistere senza la pietà umana.
PERTERRAEPERMARE è il titolo di questa
composizione di Vincenzo Vizzari per il Festino 2017. Forse la più
esplicitamente politica. Per coloro che per “politica” intendono
la vita della gente, da qualunque parte essa provenga, e la mettono
al primo posto. L'iscrizione nel cielo che fa da sfondo alla scultura
leggiamo le parole: “L'umanità è la migliore delle religioni”.
Frase pronunciata nella realtà da un migrante giunto in un centro
accoglienza siciliano, e che Vizzari ha deciso di far sua,
scolpendola e accostandola coraggiosamente alla figura della santa
patrona di Palermo.
Contro i facili populismi e gli slogan
ignoranti, contro gli “aiutiamoli a casa loro” (si sarebbe potuta
dire la stessa cosa degli ebrei che tentavano di fuggire dalla
Germania nazista, ma la giornata della memoria è diventata solo
un'altra data sul calendario).
Nello stesso tempo, quella di
quest'anno è comunque una Rosalia anche metafisica. Forse più degli
altri anni, in quanto riconducibile al senso di carità sommerso da
ciarpame ormai riconducibile più alla superstizione che al senso
religioso. Una Santuzza che ha compreso il senso di appartenenza
all'umanità, e che ricusa il suo ruolo di vessillo in una città che
chiude le sue mura ai bisognosi. Una Rosalia che lancia un appello
accorato. Un grido umano e artistico che vibra nella vetrina di
Cittacotte, e che meriterebbe (come ogni anno) molta visibilità in
più.
Viva Palermo e Santa Rosalia.
giovedì 29 giugno 2017
Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio: Nuovi arrivi
Un sentito ringraziamento a Niccolò Pugliese, che ha donato dei titoli preziosi che vanno ad aumentare il patrimonio librario e fumettistico della Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio a Palermo. L'Eternauta, capolavoro di Hector German Oesterheld e Francisco Solano Lopez (un classico della fantascienza politica che tutti dovrebbero leggere). Lo spettacolare Pinocchio di Winshluss e un'edizione in lingua originale di Laika di Nick Abadzis. Grazie da parte di Altroquando e il Teatro Mediterraneo Occupato (via Martin Luther King 6), che ospita la struttura. La Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio è in fase di riorganizzazione e in autunno sarà pronta a ricevere - gratuitamente - i suoi lettori.
Una biblioteca autogestita, pensata come servizio alla città di Palermo, cui tutti possono contribuire. Donando libri e fumetti (che possiedono o decidono di acquistare in modo mirato) o (non appena ci saremo adeguatamente organizzati) con piccole donazioni volte sempre all'acquisto di nuovi titoli e alla manutenzione della biblioteca. Perché la cultura e la bellezza sono ricchezze da condividere. In memoria di Salvatore, sempre. Perché ci sarà sempre un Altroquando.
venerdì 3 febbraio 2017
Paperotten - Paperi, letture, pitture e musica al Montevergini di Palermo
10 FEBBRAIO ORE 17,30 - TEATRO MONTEVERGINI PALERMO
PAPEROTTEN
Come sevizia Paperino?
Presentazione-Reading-Jam musicale della trilogia "Paperi" dei fratelli Rincione.
Paperi. Paperi marci. Brutti, sporchi e pennuti. Sono nati così... Paperi. Che cosa ci vogliamo fare?
“Paperi” di Marco e Giulio Rincione è una trilogia (oggi raccolta in un volume edito da Shockdom, impreziosito da un prologo in prosa) che sta facendo discutere, ma soprattutto sta riscuotendo un successo di pubblico trasversale. Segno che il perturbante, la rappresentazione estrema di ciò che è sgradevole, malato, riesce tutt'oggi a comunicare a più livelli. I personaggi iconici di Walt Disney hanno accompagnato l'infanzia di più generazioni, piantando nello stesso tempo, profonde radici nell'animo dell'individuo che in età adulta continua a riconoscerli come totem immutabili di uno status quo rassicurante quanto ipocrita. Non è strano che la controcultura abbia attinto spesso all'iconografia disneyana per veicolare messaggi di forte critica alla società dei consumi, fino a giungere agli atroci pennuti dei fratelli Rincione.
Tre capitoli a fumetti, tre passi sull'orlo melmoso di un abisso nichilista in fondo al quale non è garantita nessuna consolazione. Una lettura crudele e pessimista, dove la profanazione delle icone infantili lacera la maschera sul volto di un'industria spietata, e denuncia i segreti dietro gli usci di una città-stato la cui economia si fonda sull'intrattenimento e dove la classe dominante sono i Topi, simbolo di un profitto rapace abituato a prevaricare con il sorriso sulle labbra. Da dove provengono questi paperi lerci, perversi, sconfitti? E perché sembrano piacere tanto? Attraverso il fumetto di Marco e Giulio Rincione, ci proponiamo di discutere il senso artistico del perturbante nei vari media, e lo strumento dell'eccesso come veicolo di temi sociali, in grado di suscitare nel lettore-spettatore una risposta emotiva che possa durare oltre il tempo circoscritto dell'opera in questione.
Paperi, parole, pittura, musica, proiezioni e letture. Per confrontarsi con lo specchio di una fantasia deforme. Un riflesso rivelatore che forse preferiremmo non vedere, ma che siamo comunque tentati di sbirciare con la sensazione di commettere un piacevole peccato. Come sbirciare nella vita privata di Paperino, così irascibile, sfortunato, a suo modo cattivo... senza neppure immaginare quanto.
Magari stiamo per scoprirlo.
Letture a cura di Altroquando
Musiche di Giancarlo Caviglia
venerdì 18 novembre 2016
A presto con la nuova puntata di Rocket Balloon
A
presto con la nuova puntata di Rocket Balloon, dove parleremo del
Doctor Strange cinematografico diretto da Scott Derrickson, di evoluzioni animalesche nella
storia dei fumetti... dalla preistoria, passando per i più celebri e
l'underground, fino a certi... Paperi. Ma anche di cultura Furry.
Insomma, ce ne sarà per tutti.
Vi
ricordo che Rocket Balloon va in onda su http://runtimeradio.it. ogni
primo martedì del mese alle ore 10 (almeno per ora, se ingrana
faremo puntate con maggiore frequenza, già ci stiamo pensando).
Quando la trasmissione è on air, esiste anche una chat dove è
possibile commentare in tempo reale. Finora il riscontro è stato
positivo, ma soprattutto potete comodamente recuperare gli episodi
precedenti in formato podcast su Spreaker a questo indirizzo:http://www.spreaker.com/show/rocket-balloon
Potete
anche scriverci, per farci domande, proposte, pernacchie (cui
risponderemo a tono in trasmissione, comunque) inviando una mail
all'indirizzo rocketballoonruntime@gmail.com. Se vi incuriosiscono i
fumetti e le tematiche geek (o nerd, fate voi), veniteci a trovare. A
un altroquando.
mercoledì 2 novembre 2016
Rocket Balloon - Seconda Puntata
E due! Rocket Balloon è tornato (con un giorno di ritardo sui tempi previsti a causa della festività). Che dire? La trasmissione di approfondimento sui fumetti e argomenti nerd confinanti gestita dal sottoscritto (Filippo di Altroquando) e Peppe Saso, sembra raccogliere consensi. Stavolta si parla di supereroi e del loro rapporto con il concetto di realismo, della serie cinematografica dedicata a Batman di Christopher Nolan, di Marvel's Luke Cage, Lo chiamavano Jeeg Robot e altro ancora.
Il prossimo appuntamento sarà tra un mese, il primo Martedì di Dicembre sempre alle ore 10:00 su Runtime Radio, dunque. Ecco qui la versione podcast, da ascoltare comodamente con i vostri tempi. Vi ricordiamo anche che c'è una rubrica della posta cui potete scrivere e porci domande cui risponderemo in trasmissione. L'indirizzo è rocketballoonruntime@gmail.com.
Buon ascolto e grazie a tutti per l'attenzione e l'affetto che dimostrate.
Il prossimo appuntamento sarà tra un mese, il primo Martedì di Dicembre sempre alle ore 10:00 su Runtime Radio, dunque. Ecco qui la versione podcast, da ascoltare comodamente con i vostri tempi. Vi ricordiamo anche che c'è una rubrica della posta cui potete scrivere e porci domande cui risponderemo in trasmissione. L'indirizzo è rocketballoonruntime@gmail.com.
Buon ascolto e grazie a tutti per l'attenzione e l'affetto che dimostrate.
giovedì 13 ottobre 2016
Scrivete a Rocket Balloon
Cari terrestri, stiamo preparando la scaletta per la seconda puntata di "Rocket Baloon" la trasmissione di approfondimento fumettistico (e nerdacchioso in generale) che (vi ricordiamo) va in onda su Runtime Radio ogni primo Martedì del mese alle ore 10:00 (ma che è anche possibile recuperare in versione podcast su Spreaker).
L'appello, stavolta, è: SCRIVETECI. La trasmissione ha un indirizzo email ufficiale, eccolo qui:
Il buon Giuseppe Saso e il sottoscritto vi risponderanno in trasmissione. Dateci una mano a far crescere questo appuntamento e a farne un piacevole appuntamento per tutti.
giovedì 22 settembre 2016
Procioni in progress...
Work in progress...
C'è un procione che bolle in pentola. Ma tranquilli. Ne uscirà bello vispo e saltellante (almeno spero).
martedì 12 luglio 2016
CITTACOTTE: Estate 2016: L'incantesimo del fuoco
Un fistinu racchiuso in un piccolo
spazio, angusto eppure enorme. Scoppiettante, luminoso. Sullo sfondo
i fuochi (un piccolo schermo) salutano la resurrezione della
Santuzza. Rosalia, mostrata defunta, sepolta dai peccati di una città
sofferente, nella precedente vetrina (“Pietas”, estate del
2015) e avvolta nel gelido sudario della noncuranza, è risorta. E'
la nuova vetrina (tradizione palermitana ormai di lunghissima data)
che mastro Vincenzo Vizzari ha inaugurato ieri sera presso la sua
popolare bottega “Cittacotte” in corso Vittorio Emanuele, a un
passo da piazza Marina.
Una Rosalia che infrange il velo
minimalista e la plastica staticità che l'avevano vista soccombere
lo scorso anno, per rinascere, nuova luce di speranza, in un
caleidoscopio di pop art e tradizione siciliana, contaminate con
immaginari variegati e una spruzzata di kitsch che rendono la
santuzza internazionale e figlia di un'iconografia che affonda le
radici nel nostro Sud, ma senza accettare confini di sorta.
Il sudario dello scorso anno è caduto,
abbandonato in un angolo della vetrina. La santa emerge, braccia
rivolte al cielo, la bocca spalancata di un neonato che prende il suo
primo respiro e forse urla, come Papillon, alla fine del film, dopo
l'evasione: «Sono ancora vivo maledetti, bastardi! Sono ancora
vivo!»
Il profilo della
Palermo storica cinge la statua come un abito, ma anche come il cono
di un inferno dantesco che finalmente la lascia emergere. O come un
vulcano, che nuovamente attivo erutta la sua vera anima: la santuzza.
Non a caso l'opera di mastro Vizzari s'intitola quest'anno
“L'incantesimo del fuoco”. Fuoco come dono di Prometeo
all'umanità, affinché possa progredire, fuoco per squarciare le
tenebre dell'ignoranza. Fuoco come passione che vinca sull'ignavia.
Una lingua di fuoco vitale, un'eiaculazione fiorita, dove le
infiorescenze color cristallo dell'abito-montagna lasciano il posto a
un vivace manto di rose. Cascata di florida opulenza. Una criniera
floreale che incorona la santuzza conferendole valenze paniche e
dionisiache. Una Palermo che è stanca di giacere, che anela alla
vita, e dal gelo della morte vuole accedere alla vitalità danzante
del fuoco.
Un augurio, per il
festino alle porte e per la città di Palermo tutta. Forse, quella di
mastro Vizzari, è una delle poche voci realmente artistiche rimaste,
in cui la festa patronale di Palermo è vissuta come spunto creativo
per produrre bellezza e metafore non omologate, aldilà delle
implicazioni popolari e religiose ormai intrappolate in logiche
commerciali che girano a vuoto. Un appuntamento per il quartiere che
meriterebbe maggiore attenzione e di essere vissuta come parte
integrante di una festa sempre più vicina a una sagra del cibo e
avara di genuini spunti culturali.
domenica 17 aprile 2016
Lui & l'Orso - incontro da Games Academy con Salvatore Callerami
Cari tutti e tutte... è UFFICIALE (...e gentiluomo!).
Il 28 Aprile alle ore 18: dalla collaborazione di Altroquando con la fumetteria Games Academy Palermo (e presso la stessa, in via Narciso Cozzo a Palermo) presentiamo "Lui e L'orso" di Salvatore Callerami.
Amanti dei fumetti in generale, simpatizzanti dell'allegra orsaggine... siate presenti. Perché "Lui & l'Orso" non è un fumetto come tutti gli altri. E' una ventata di novità per la Sicilia e il fumetto italiano tutto, in un panorama sempre uguale a se stesso. Altroquando continua il suo cammino a fianco della Bear Culture e vi propone di scoprirne questa giovane, freschissima lettura italiana, fatta di verve goliardica, spunti da sitcom e bonaria provocazione.
Salvatore Callerami sarà con noi per parlare della sua grossa creatura e disegnare dal vivo.
Uscite dal letargo e marciate fino a noi. Woof!
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