domenica 1 gennaio 2017

Buon 2017 con Grizzly


Buon anno con un video di Grizzly. E un augurio (a lui, a me, a tutti) che il suo canale con il nuovo anno cresca in popolarità. Che il tubo scopra finalmente il garbo, la capacità narrativa, la simpatia e la vera creatività di uno degli youtuber italiani più estrosi, più preparati e... più sottovalutati. Tra diari di viaggio (i video in auto) e Vita da tecnico (le bizzarrie in un centro assistenza informatico) e molto altro, il canale di Grizzly è un'oasi che merita di espandersi. Vederlo crescere sarebbe una luce di speranza in un tubo distratto e superficiale. Speranza che il trend una buona volta cambi, e che il merito, la costanza, l'umanità di chi si impegna per arricchirlo, possa finalmente emergere. Quindi visitatelo. Fategli gli auguri. Iscrivetevi. Supportatelo. Un Grizzly per il primo dell'anno è davvero un bel regalo.

sabato 31 dicembre 2016

Buon 2017... da un Altroquando


In un primo momento, avevo scartato questa immagine, tra quelle fumettistiche a tema "anno nuovo" cercate in questo 2016, perché velata di un'amarezza che poteva risultare fuori luogo. Ma ci ho ripensato. Quanti non si sentono al loro meglio in queste ore? Per quanti un augurio di buon anno può suonare irritante se non inopportuno? E' legittimo, in fondo. E l'augurio migliore che si può fare è quello di ritrovarsi, tra un anno, per dire: siamo ancora qui. Resistiamo. Una montagna alla volta. Semplicemente per guardarsi negli occhi, e dirsi a vicenda che non si è soli. 
Lo so. Sembra poco.
Ma magari per qualcuno non lo è.
Speriamo di essere ancora qui, tra un anno... e di avere ancora la forza e la voglia di dirci: facciamo un altro giro di giostra.

Buon Anno con il video Youtube Entertainment Rewind 2016


Buon anno, con il video corale del gruppo Facebook Youtube Entertainment, con il quale è sempre un piacere collaborare. Un gruppo che raduna youtuber piccoli, medi e grandi, ma soprattutto (è il caso di dirlo) si distingue da molti altri per il garbo, la cooperazione e il senso di comunità che riesce a trasmettere anche a un trombone come me. Ragazzi, è il secondo anno che sono in mezzo a voi per gli auguri di buone feste, ed è sempre un onore. Ci sarà sempre un Altroquando. Buon anno a tutti.

mercoledì 28 dicembre 2016

Quando una principessa è splendente: in memoria di Carrie Fisher


"Sulla mia lapide leggerete solo due parole: A presto!" LEO ORTOLANI Lasciando da parte tutte le inutili chiacchiere sul 2016, anno assassino, e glissando sul determinismo (biologico in parte, in parte legato agli eccessi dilaganti nel mondo dello spettacolo) che questo è sembrato applicare, vorrei ricordare brevemente Carrie Fisher con un aneddoto inelegante. Ma che per me è legato alla percezione di quello che è stato il suo personaggio più celebre (potremmo dire quasi l'unico) sullo schermo. Naturalmente la principessa Leila (o Leia, nell'originale) di Guerre Stellari (che oggi, anche in Italia, sempre più anglofonizzati, tutti chiamiamo Star Wars). Ricordo il senso di straniamento che il suo personaggio suscitava. Il fantasy travestito da fantascienza (anche questa espressione è oggi in voga, ma all'epoca era molto meno scontata) presentava a noi giovanissimi spettatori una protagonista femminile abbastanza fuori dai canoni. Carrie Fisher (all'epoca in pochi sapevano che fosse figlia dell'attrice ballerina Debbie Reynolds, partner di Gene Kelly in "Cantando sotto la pioggia", o almeno non lo sapevo io) non era una bellezza convenzionale. Risultava meno affascinante di sua madre (eravamo una generazione che era cresciuta con il cinema della vecchia hollywood in prima serata televisiva), dai lineamenti più marcati e irregolari. Insomma, era una ragazza praticamente normale, non un volto da modella. Un viso tondo, da bambola, ulteriormente evidenziato dalla sua iconica acconciatura. E poi c'era quel carattere e quel modo di apparire. Vestita di bianco come una creatura angelica, indifesa, ma che si rivelava tostissima e capace anche di battute sarcastiche. Le mie due preferite? «Siete arrivati con quella? Avete più coraggio di quel che credessi!» «Il tuo braccio non è sufficiente a farmi eccitare.»

Insomma, per il tempo in cui uscì il primo Guerre Stellari (ma anche i successivi) Carrie non era un volto cinematografico canonico. Non propriamente. Il suo essere "principessa della porta accanto", però, rappresentava un valore aggiunto. Non credo che Leila avrebbe potuto essere Leila se al posto di Carrie Fisher ci fosse stata una diva dal sex appeal indiscutibile, come Jessica Lange, Carole Bouquet o la presto dimenticata Lois Chiles, che esordivano in quegli anni. Ricordo anche il primo passaggio televisivo di Guerre Stellari. La famiglia riunita intorno alla tavola per la cena. E il commento impietoso, in dialetto siciliano di mio padre, riferito a Leila. «Picchì a ficiru accussì laria a sta principessa?!» Si direbbe che, per un maschio alfa eterosessuale maturo e non cinefilo, Carrie Fisher era BRUTTA.

Le cose non erano molto cambiate qualche anno dopo, quando si era giunti al Ritorno dello Jedi e quindi alla fine della trilogia classica. Io ero ormai grandetto, la mia percezione era andata mutando. E già cominciavo a non identificare il fascino con la prima impressione che può regalare una generica armonia delle forme, ma con tutto un insieme di elementi, spesso influenzati dalla personalità dell'interprete (o dell'essere umano, fuori dal mondo dello spettacolo). La famosa scena di Leila in catene ai piedi di Jabba acquistava carica erotica non perché stavolta mostrasse più pelle nuda, ma per la grinta e la carica aggressiva che il personaggio tirava fuori. Nonostante questo, ai tempi, quando mi capitò di parlare di Carrie Fisher con un'amica (sì, una donna) mi capitò di sentirmi arrivare in faccia il commento: «La Fisher è orribile!» Ci rimasi un po' male, anche perché in verità stavo per dire che negli anni, a mio parere, maturando era molto migliorata. Dunque anche le donne (o almeno una parte di donne) potevano percepirla come qualcosa di fuori posto. Addirittura al punto di esagerare notevolmente il giudizio sul suo aspetto fisico. Non potei fare a meno di notarlo e non posso fare a meno, oggi, di ricordarlo. Paradossalmente, sebbene per me non sia mai stata un simbolo erotico, oggi mi trovo a pensare a Carrie Fisher come un esempio di felice contrasto agli stereotipi di un genere. Una variazione coraggiosa per la sua epoca, che avrebbe potuto facilmente affidare il suo ruolo a una classica sexy donna. La principessa Leila mostrava una bellezza fatta di impavidità, di ironia, di ribellione al maschio, senza essere ancora una delle virago che avrebbero impazzato nei decenni successivi, raggiungendo una delle sue punte più celebri con un'altra principessa guerriera, la Xena di Lucy Lawless (in realtà anche lei dotata di un fascino poco convenzionale, dovuto alla simpatia più che all'armonia dei lineamenti). Una bellezza che andava scoperta poco per volta, episodio dopo episodio, a mano a mano che il suo personaggio emergeva e si definiva. Un motivo in più, per me, di omaggiare un'icona della mia adolescenza. Una principessa che non mostrava la sua bellezza, ma se la prendeva con la forza, conquistandola con le sue avventure e il suo carattere. E alla fine era comunque bellissima... giusto perché non aveva bisogno di essere bella. Era già la principessa Leila.

[I disegni nel post sono di Sudario Brando (1) e Gianluca Manna (2)]

sabato 24 dicembre 2016

Buon Natale 2016


E buon Natale anche quest'anno. Da un Altroquando. Da uno spazio che cerca di fare dei sogni uno spunto per parlare di realtà. Impresa ardua, certamente. Ma non impossibile. E' di nuovo Natale, l'anno è agli sgoccioli. Ecco l'ennesimo tiro alla fune tra chi nonostante tutto rimane legato a questa ricorrenza e chi ne è fortemente infastidito. Ognuno ha le sue ragioni. Ma ci si può anche mettere d'accordo. Neppure questo è impossibile. Basta un po' di buona volontà, basta non voler fare gli stronzi a oltranza.

Infatti ci possono essere anche modi trasgressivi di intendere il Natale. Vivendolo in un modo meno incravattato e più goliardico. Laico, sereno. Facendo risuonare risate al posto delle campane. Per me, il Natale è principalmente la festa dell'infanzia. O se vogliamo, della riscoperta dell'infanzia. Il problema è riuscirci. Se possibile, lasciamo da parte la commercializzazione, le polemiche, e facciamo un regalo al bambino che è ancora dentro di noi. Prendiamocela alla leggera... almeno una volta all'anno.

Pan di miele e goliardia. Non è che cambi molto, dopotutto. In comune c'è la volontà (la scelta) di stare insieme. Come dice il mio amico Carlo Gubitosa (giornalista satirico, direttore della rivista Mamma!): spesso certe posizioni sono chiamate Buonismo. E neppure a me piace il "buonismo". Ma lo preferisco decisamente al Cattivismo. Che non è il politicamente scorretto, ma l'assoluta assenza di empatia, il trionfo dell'ignoranza e del cinismo. 
Fucking Merry Christmas!

Un buon piccolo Natale a tutti.


BAMF - VintagErotika/Evilsex: progetto crowdfunding


Annexia, associazione culturale e casa editrice indipendente ligure lancia un crowdfunding dedicato a un revival d'eccezione. Le eroine sexy dei pocket d'epoca che hanno accompagnato la pubertà dei vostri padri (forse anche qualche nonno) e magari qualcuno dei più maturi tra noi, tornano per una festa all'insegna della nostalgia, del cult, della sfida e delle sperimentazione. Un squadra di autori contemporanei sta producendo una serie di albi che riproducono i formati e le atmosfere trasgressive di una volta, ma con la consapevolezza e l'estro di oggi. Un crowdfunding per appassionati e curiosi. Un progetto da seguire per chi ricorda o vuole conoscere meglio quel capitolo di storia del fumetto italiano di cui qualcuno oggi, forse, si vergogna un po'. Ma è come scoprire dei vecchi amici. Zora, Jacula, Lucifera e le altre sexy eroine che nascondevamo ai nostri genitori, premono dal passato e vi chiamano affinché le aiutiate a tornare tra noi... per danzare ancora con il diavolo.

Il progetto è curato da Luca (Laca) Montagliani, che mi perdonerà la papera, notata a video ormai montato.


giovedì 22 dicembre 2016

Rocket Balloon Speciale Natale

Ascolta Rocket Balloon Ep 4: SPECIALE NATALE" su Spreaker.

In occasione delle feste natalize, ecco il primo speciale di Rocket Balloon dedicato al Natale, qui in versione podcast su Spreaker (dove è possibile recuperare l'intera serie della trasmissione). Si parla ovviamente di fumetti a tema Natalizio, ma anche di cinema (natalizio), di incarnazioni più o meno trasgressive di Babbo Natale e persino del recente trailer di Spider-Man: Homecoming, che riporterà l'Uomo Ragno al cinema con il volto del giovane attore Tom Holland. Il tutto servito da Runtimeradio.it e sempre condotto dal sottoscritto e dallo spumeggiante Peppe Saso. 
Buon ascolto e buone feste.