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mercoledì 5 aprile 2017

Kom-Zilla: Intervista a Salvatore Rizzuto Adelfio



Due memorie storiche a confronto dal sottosuolo palermitano. Il Laboratorio Zeta, centro sociale occupato la cui avventura ha lasciato un'eco importante in città, e la libreria Altroquando, fumetteria, libreria alternativa, centro culturale, oggi divenuta l'associazione culturale no profit che portiamo avanti. Occasione di questo viaggio in un passato neppure tanto distante è il ritrovamento di questa intervista a Salvatore Rizzuto Adelfio, indimenticato fondatore di Altroquando a Palermo. Intervista realizzata da Kom-Zilla, videomagazine che era stato organo informativo indipendente gestito dal Laboratorio Zeta. Il risultato è più di un amarcord... di un'emozione proustiana. E' una testimonianza di resistenza culturale su quelle nicchie refrattarie all'omologazione di cui oggi avremmo ancora tanto bisogno. Ma la cosa più emozionante nel recupero dell'intervista di Kom-Zilla a Salvatore Rizzuto Adelfio è che ha attirato l'attenzione di un pubblico anche non palermitano, che ha apprezzato storia e parole, al punto che sono già stati prodotti dei sottotitoli per non udenti. E' probabile che presto arriveranno anche in inglese. Segno che la voce di Altroquando, a Palermo, nel ricordo del suo fondatore, echeggia ancora forte e chiaro. Anzi, ha superato i confini regionali e quei paletti tipici di una città che Salvatore stesso, nell'intervista, definisce "una cattiva madre". Insomma, ci siamo ancora. Ci sarà sempre un Altroquando, e ci facciamo sentire come possiamo. Come grida Papillon nel finale: «Sono ancora vivo, maledetti bastardi! Sono ancora vivo!»

martedì 21 marzo 2017

C'era una volta a Palermo... il Laboratorio Zeta


16 anni fa, 21 Marzo a Palermo, il Laboratorio Zeta veniva occupato, dando inizio a un cammino politico e culturale che, con tutte le sue fisiologiche imperfezioni, è contato molto e tuttora ha un valore storico importante per chi ha vissuto quegli anni. Appena sette anni fa, lo Zetalab (altro nome con cui l'esperienza sarebbe diventata nota in città) veniva fatto sgombrare con la forza, ma di lì a poco era nuovamente occupato e in attività. Non prima di una consistente manifestazione di solidarietà. Per le vicende successive che portarono alla conclusione del percorso, rimando alla dettagliata intervista a Salvatore Cavaleri a cura del Centro Zabut. Condivido con piacere questo video dove rivedo tante facce... com'erano. Era lo stesso anno del primo Pride a Palermo, l'anno in cui Altroquando (quello vero!), quando ancora era una fumetteria, rischiò la chiusura e in tanti si adoperarono per salvare l'attività. Sette anni non sono pochi. Ma non rimpiango nessuna scelta. Fare rete cittadina, allora, era forse più facile. In un periodo in cui i social erano nati da poco, ma in cui la volontà (non sempre praticabile) di inclusione vinceva su tutto. Sono ricordi come questo che, oggi, con tutte le amarezze del presente, le delusioni, i fallimenti, mi ricordano il retaggio che mi tiene in piedi. Perché la funzione delle utopie non è essere raggiunte, ma essere eternamente inseguite, corteggiate, amate.
«Non smettere mai di cercarmi...»
I REC U [film di Federico Sfascia]