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domenica 23 febbraio 2014
Altroquando ...e ora dritto fino al mattino!
Un abbraccio a tutti quelli che erano presenti venerdì alla Mondadori di Palermo per la presentazione del nuovo corso altroquandiano. Grazie a chi, pur da lontano, ci supporta. E' stato un evento bellissimo che ci riempie di ottimismo e entusiasmo. Perché ci sarà sempre un Altroquando a Palermo. Quello di Salvatore Rizzuto Adelfio. Fatto di fumetti, di battaglie per i diritti, e amore per le culture senza frontiere.
Prestro divulgheremo un calendario della nostra reperibilità, molte associazioni e locali palermitani stanno accogliendo amichevolmente il corso di Altroquando 2.0 (come al sottoscritto piace chiamarlo). Presto sarà possibile, per i soci tesserati, acquistare fumetti con uno sconto del 20% sui prezzi di copertina, e altri eventi sono già in fase di studio. Altroquando è ancora qui. Grazie a tutti voi.
mercoledì 9 novembre 2011
Sarà sempre un Altro Quando...
AltroQuando vive. Sono passati cinque giorni da quando La Repubblica di Palermo ha pubblicato la falsa notizia della nostra chiusura. Oggi, 9 Novembre 2011, sullo stesso quotidiano esce la smentita, dal titolo “Scusate, AltroQuando è Viva!”, sempre a firma di Mario Genco, già autore del pezzo in cui si affermava la nostra presunta scomparsa.
La notizia sulla chiusura di AltroQuando aveva suscitato un discreto subbuglio presso il nostro giro di conoscenze, e tutt’ora continuamo a ricevere messaggi che ci chiedono conto di tale drammatica comunicazione. Per scongiurare l’influenza negativa di una notizia errata, abbiamo dunque dato il via a una campagna virale volta a dimostrare che la fumetteria AltroQuando è ancora aperta e funzionante. In tanti, spontaneamente o dietro invito, hanno iniziato a farsi fotografare davanti al negozio aperto esibendo un quotidiano del giorno. Esattamente come nelle foto usate dai rapitori per dimostrare che la vittima è in mano loro ed è ancora viva. Un’iniziativa che in queste ore sta facendo il giro di Facebook, Google+ e Twitter, e sta riscuotendo un discreto successo, trasformando l’incidente giornalistico in un ritorno di visibilità per il nostro esercizio, già sofferente come molte altre attività cittadine. Lo stesso giornalista Mario Genco si è prestato (simpaticamente, abbiamo scritto sulla nostra bacheca Facebook) al gioco, diventando uno dei tanti testimonial improvvisati del nostro attaccamento alla vita nonostante le avversità. Un gesto che, insieme alle sue sincere scuse, abbiamo molto apprezzato. Come apprezziamo la sua signorile autocritica e la smentita oggi apparsa sul quotidiano per cui scrive.
Tuttavia, c’è un dettaglio che ancora ci preme puntualizzare. Mario Genco apre il suo nuovo articolo parlando di “pubblica gogna”, che da qualche giorno lo espone a ludibrio sulla pubblica piazza. Mi spiace, signor Genco. Ma ancora una volta dobbiamo dissentire.
Già nel nostro primo comunicato abbiamo voluto sottolineare che non portavamo astio nei confronti di chi ha firmato l’articolo, ma che ci sconcertava la generale superficialità redazionale che aveva prodotto un simile abbaglio. Oggi sentiamo la necessità di precisare che, non solo nella nostra campagna virale la parola “gogna” non è mai stata né pronunciata né suggerita, ma che se di berlina si tratta, Mario Genco la condivide con molti nostri amici e clienti, prestatisi alla campagna riparatrice ben prima di lui, e presenti in rete con le loro facce, i loro sorrisi e il quotidiano scelto, sin dalla prima mattina dello scorso Lunedì. Si tratta soltanto di una campagna virale, che ha coinvolto e continua a coinvolgere quanti scelgono di sostenere la nostra attività, e non di una punizione come l’articolo di Genco, pubblicato in data odierna, sembra sottintendere.
Grazie, pertanto, a Mario Genco per la sua disponibilità. Come abbiamo già scritto altrove, sui social network, non è da tutti riconoscere i propri errori. Dal canto nostro, abbiamo voluto rispondere a questo scivolone giornalistico con la creatività e il coinvolgimento della cittadinanza a noi vicina, senza rancore e senza l’ombra di pomodori marci.
Per questo il nostro virale va avanti. Perché ci aiuta a spazzare via le nubi più scure e ci fa sentire vicini alle persone. Anche a Mario Genco, anche a La Repubblica di Palermo.
In un momento di crisi come questo, è meglio collaborare e affidarsi all’estro. Tutto quello che chiedevamo era una smentita visibile quanto il precedente errore. Per il resto, seguitiamo ad affidarci alla nostra passione, affinché il momento di chiudere e andare via sia sempre un Altro Quando.
martedì 8 novembre 2011
Ofelia per AltroQuando
Un sentito ringraziamento a Giulio Macaione (e alla sua Ofelia) per questo disegno, realizzato appositamente per ricordare a tutti che AltroQuando è ancora aperto (checcé ne dica La Repubblica di Palermo).
lunedì 7 novembre 2011
Lettera aperta a La Repubblica di Palermo
[Il testo della seguente lettera è stato inviato a La Repubblica di Palermo, in risposta all'articolo firmato da Mario Genco il 5 Novembre 2011, intitolato "Una città che perde un pezzo alla volta", in cui si afferma che la nostra fumetteria avrebbe chiuso i battenti.]
AltroQuando è ancora qui. La prima fumetteria di Palermo, quella aperta da vent’anni, resiste ancora. Ci sembra il modo più appropriato per rispondere a chi già cantava, pur lodandoci, la nostra dipartita. Non ci capacitiamo di questa falsa notizia che, dal tono dell’articolo firmato da Mario Genco su La Repubblica di Palermo del 05.11.11, dà la nostra attività per chiusa già da tempo. Né si tratta solo di fare i relativi scongiuri, giacché affermare la nostra scomparsa dal territorio su uno dei quotidiani più letti in città non ci aiuta certo a sollevare le sorti di un esercizio commerciale che, come tanti altri a Palermo, sopravvive sul filo del rasoio. E’ vero che la crisi globale ha messo in ginocchio anche noi, e che a Giugno del 2010, in un’ora particolarmente nera, è stata organizzata presso il circolo Malussène una manifestazione volta a salvare la fumetteria, nel corso della quale sono state messe all’asta opere grafiche di disegnatori emergenti e già noti. Da quell’iniziativa, svoltasi ormai più di un anno fa, e dall’aiuto di sostenitori privati, AltroQuando è riuscito a trarre le energie sufficienti per restare aggrappato alla zattera, e a resistere, faticosamente, in un centro storico sempre più vuoto e agonizzante. La nostra fumetteria, però, è ancora aperta, e oggi si vede costretta a valutare il danno di un’imprecisione giornalistica che lascia sconcertati. Uno sconcerto tanto più grande dal momento che parliamo de La Repubblica, quotidiano da noi seguito e normalmente apprezzato. Ci suscita irritazione pensare che sarebbe stata sufficiente una breve telefonata per evitare un’inesattezza, potenzialmente dannosa per terzi, di tali proporzioni. Uno dei punti fermi di chi lavora nel settore notizia dovrebbe essere soprattutto la verifica delle fonti, prassi che in questo caso sembra non essere stata seguita. Non ne vogliamo personalmente a chi ha firmato l’articolo, ma ci rende perplessi il fatto che le consuete dinamiche redazionali non siano bastate ad arginare un errore così marchiano.
Si rende dunque necessaria un’urgente smentita. Affinché i nostri sforzi quotidiani per tenere in vita quella che l’articolo di Mario Genco definisce “un’attività storica” non siano compromessi dalla leggerezza di chi sembra conoscere il nostro esercizio e le sue vicissitudini solo per sentito dire.
La fumetteria AltroQuando deve il suo nome a una celebre storia di Dylan Dog, in cui il pianeta terra è visto da alieni come un mondo popolato da creature mostruose. In quell’episodio, la Morte stessa si congeda dal protagonista e dal lettore con una frase che oggi sembra fare al caso nostro: «Non chiedermi quando tornerò. Perché sarà sempre un ALTRO quando.»
Così è per noi della prima, storica fumetteria palermitana. Siamo aperti, vivi. E il nostro QUANDO è tuttora un ALTRO.
Lo staff della fumetteria AltroQuando
AltroQuando è ancora qui. La prima fumetteria di Palermo, quella aperta da vent’anni, resiste ancora. Ci sembra il modo più appropriato per rispondere a chi già cantava, pur lodandoci, la nostra dipartita. Non ci capacitiamo di questa falsa notizia che, dal tono dell’articolo firmato da Mario Genco su La Repubblica di Palermo del 05.11.11, dà la nostra attività per chiusa già da tempo. Né si tratta solo di fare i relativi scongiuri, giacché affermare la nostra scomparsa dal territorio su uno dei quotidiani più letti in città non ci aiuta certo a sollevare le sorti di un esercizio commerciale che, come tanti altri a Palermo, sopravvive sul filo del rasoio. E’ vero che la crisi globale ha messo in ginocchio anche noi, e che a Giugno del 2010, in un’ora particolarmente nera, è stata organizzata presso il circolo Malussène una manifestazione volta a salvare la fumetteria, nel corso della quale sono state messe all’asta opere grafiche di disegnatori emergenti e già noti. Da quell’iniziativa, svoltasi ormai più di un anno fa, e dall’aiuto di sostenitori privati, AltroQuando è riuscito a trarre le energie sufficienti per restare aggrappato alla zattera, e a resistere, faticosamente, in un centro storico sempre più vuoto e agonizzante. La nostra fumetteria, però, è ancora aperta, e oggi si vede costretta a valutare il danno di un’imprecisione giornalistica che lascia sconcertati. Uno sconcerto tanto più grande dal momento che parliamo de La Repubblica, quotidiano da noi seguito e normalmente apprezzato. Ci suscita irritazione pensare che sarebbe stata sufficiente una breve telefonata per evitare un’inesattezza, potenzialmente dannosa per terzi, di tali proporzioni. Uno dei punti fermi di chi lavora nel settore notizia dovrebbe essere soprattutto la verifica delle fonti, prassi che in questo caso sembra non essere stata seguita. Non ne vogliamo personalmente a chi ha firmato l’articolo, ma ci rende perplessi il fatto che le consuete dinamiche redazionali non siano bastate ad arginare un errore così marchiano.
Si rende dunque necessaria un’urgente smentita. Affinché i nostri sforzi quotidiani per tenere in vita quella che l’articolo di Mario Genco definisce “un’attività storica” non siano compromessi dalla leggerezza di chi sembra conoscere il nostro esercizio e le sue vicissitudini solo per sentito dire.
La fumetteria AltroQuando deve il suo nome a una celebre storia di Dylan Dog, in cui il pianeta terra è visto da alieni come un mondo popolato da creature mostruose. In quell’episodio, la Morte stessa si congeda dal protagonista e dal lettore con una frase che oggi sembra fare al caso nostro: «Non chiedermi quando tornerò. Perché sarà sempre un ALTRO quando.»
Così è per noi della prima, storica fumetteria palermitana. Siamo aperti, vivi. E il nostro QUANDO è tuttora un ALTRO.
Lo staff della fumetteria AltroQuando
domenica 28 novembre 2010
Le Fumetterie migliori del mondo
La Bao Publishing, giovane casa editrice cui si deve l'edizione italiana di titoli molto apprezzabili tra cui Chew , I Kill Giants e prossimamente l'edizione integrale di Bone, lancia un'interessante iniziativa: Le fumetterie migliori del mondo. Una via di mezzo tra il concorso e il sondaggio, in cui i lettori di fumetti italiani sono invitati a segnalare all'editore in questione quelle che ritengono le librerie specializzate nella vendita di fumetti sparse su tutto il territorio italiano. Nel bando della Bao Publishing si legge: "Una fumetteria è un posto fantastico, nutrito dall'entusiasmo e dall'impegno di persone che hanno fatto della loro passione un mestiere e che hanno un solo, vero tesoro da difendere e far crescere: i loro clienti."
I lettori dovranno rispondere a poche, semplici domande: Qual'è la fumetteria di fiducia e perché? Chi, tra lo staff del negozio, merita una menzione speciale? E così via. Il tutto dovrà pervenire agli indirizzi email della casa editrice chiedi@baopublishing.it e per conoscenza a lefumetteriemiglioridelmondo@gmail.com, entro l'15 Gennaio 2011. Il giornalista Diego Malara della rivista XL le raccoglierà e se ne farà garante. A concorso ultimato, saranno scelte tre fumetterie classificate. I premi in palio sono forniture di fumetti delle edizioni Bao Publishing per l'ammontare di diverse somme e la visita in fumetteria, nel corso del 2011, di un autore internazionale. Inoltre, le prime venti fumetterie selezionate entreranno nella classifica Le fumetterie migliori del mondo 2011, e si gioveranno della visibilità stampa offerta dall'editore.
Un'iniziativa interessante che in questo momento di crisi può contribuire a promuovere il settore, le fumetterie che giudicate migliori e a far crescere la cultura del fumetto nel nostro paese. Brava, Bao! Ottima idea!
C'è da aggiungere altro? Pensateci un po'. Qual è la vostra fumetteria preferita? Noi siamo ovviamente di parte... ma il bando dell'iniziativa lo trovate un rigo più sotto. Il resto è affidato alla vostra scelta. Grazie per tutto l'appoggio passato, presente e futuro. E ricordate sempre: Salva AltroQuando! Salva il mondo!
venerdì 23 luglio 2010
RAT-MAN Prima Edizione in vendita da AltroQuando
RAT-MAN [Prima Edizione autoprodotta]
Numeri da 1 a 12 (Collezione indivisibile)
€ 1250
RAT-MAN: ORIGINI
[Prima Edizione autoprodotta]
€ 350
RAT-MAN VS. ERINNI
[Prima Edizione]
€ 150
RAT-MAN VS. ERINNI - Speciale Lucca 97
(Contiene Cartolina)
[Prima Edizione]
€ 250
LA LUNGA NOTTE DELL'INVESTIGATORE MERLO
[Prima Edizione]
€ 200
lunedì 12 luglio 2010
A qualcuno piace Makkox...
L'esilarante, conturbante, interessante, sfiancante, nevrotizzante, affascinante, edificante, effervescente presenza di Makkox da AltroQuando. Una ciurma di canemucchi adottivi e ululanti è corsa a raccogliersi intorno al loro padre spirituale. Caponata, vino bianco e allegria a tignité. Un caloroso grazie a Marco e Valeria per la loro simpaticissima visita.
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