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giovedì 13 settembre 2012

(F)Orse... di Mattia Surroz


La
Ren Books, casa editrice bolognese dedicata alla promozione delle tematiche LGBT in quella provincia culturale che si chiama fumetto (ricordiamo, tra gli altri titoli Baciando il Cielo, Shirtlifter, Virtus), continua coraggiosamente a proporre, tra le altre declinazioni della cultura gay, quell'orma ursina che nel nostro paese mancava. Il fumetto Bear, dedicato all'estetica degli omoni paffuti e pelosi, finora assente nel nostro paese. Almeno per quanto riguarda l'editoria ufficiale, più incline a dare spazio a ben altre tipologie del sentire omosessuale. Tra i fumetti leggibili onlinee gratuitamente (tra i quali continuamo a segnalare il nipponico e divertente Insieme al capo di Okura e She Said di Kris Dresen) è oggi disponibile anche (Attenzione: contiene immagini di nudo maschile, quindi se vi creano problemi tenetelo presente) (F)Orse dell'emergente Mattia Surroz, che qualcuno ricorderà per avere illustrato il volume scritto da Bepi Vigna Pinelli e Calabresi - la storia sbagliata, pubblicato dalle edizioni 001.

Dopo il gusto amaro della storia italiana recente e del racconto di denuncia, Surroz presenta la propria visione dell''omosessualità ursina con una scelta minimale e accattivante, decisamente al servizio della sua arte di illustratore. Due orsi, nudi, probabilmente dopo un torrido amplesso, fumano una sigaretta discutendo tra loro dei feticci gay bear e delle loro applicazioni nel quotidiano. Un'impostazione spartana della tavola, priva di fondali e interamente basata sui corpi e le loro angolature. Un taglio da web comic che ricorda le sperimentazioni di lettura verticale tenute a battesimo da Makkox e oggi in via di espansione. Quello di Mattia Surroz è un tratto che si colloca a metà strada tra il pittorico e l'iperrealista, debitore per certi versi alla fisicità illustrativa di Riccardo Mannelli, ma curiosamente ibridata con la spigolosità cara ad Angelo Stano. Una cifra stilistica molto interessante e in evoluzione per un biglietto da visita (meglio, un antipasto) che lascia la voglia di vedere e leggere di più. Non a caso Surroz sta lavorando a una raccolta di racconti a fumetti che presto vedrà la luce proprio sotto l'etichetta Ren Books.


(F)Orse... per noi di AltroQuando che abbiamo sempre inteso il movimento bear come forma di controcultura oltre che semplice attitudine (ed è in fondo una questione di progetti e di individui)... noi che teniamo molto a una distinzione matura tra trend e linguaggio, diciamo... forse, questo primo approccio di Mattia Surroz all'argomento potrebbe trovarci leggermente polemici sul versante concettuale (come una volta abbiamo ampiamento scritto). Ma si è qui per discutere, e lo faremo volentieri quando l'artista presenterà la sua opera bear più compiuta. Cosa della quale, in verità, non vediamo l'ora.

Attenzione: il fumetto qui linkato presenta immagini di nudo maschile




lunedì 6 agosto 2012

Insieme al capo: i fumetti online della Ren Books


Tencho toissho (Insieme al capo) di Okura è una delle ulteriori tappe della scommessa (finora in buona parte già vinta) della Ren Books, la giovane casa editrice bolognese specializzata in fumetti a tematica LGBT. Dopo aver fatto innamorare l'Italia con Baciando il cielo di Kotaro Takemoto, sdoganato il manga lesbo con Rika'tte Kanji?!, osato affrontare le torbide atmosfere sadomaso di Gengoro Tagame con Virtus e proposto l'estetica Bear con Shirtlifter, Ren Books ha iniziato a presentare anche fumetti online, leggibili gratuitamente sul sito dell'editore. 
Una scelta varia e interessante per contenuti e stili che sicuramente premierà gli sforzi di una casa editrice la cui passione in tutto ciò che fa è chiaramente percepibile. Abbiamo visto così Finn e Charlie arehitched di Tony Breed, il primo episodio di LoveRevolution, scritto dallo spagnolo Javi Cuho e disegnato dall'italianissimo Giulio Macaione (che ricordiamo, tra le altre cose, per l'incantevole Ofelia), e l'interessante She Said dell'americana Kris Dresen, candidata al premio Eisner.


Inizia, ora, la serializzazione di Insieme al capo, una commedia gaia che presenta tutti quei criteri di leggerezza ed espressività codificati dal sottogenere slice of life (fetta di vita) nel paese del Sollevante. Racconti che presentano in una manciata di vignette spaccati di esistenze di gente spesso comune, catturandone i tic, palesandone pensieri e timori, con risultati espressivi e frizzanti. In Insieme al capo, faremo la conoscenza di Mikio Kimoto, omone dall'aspetto truce gestore di una caffetteria disertata proprio a causa del suo aspetto imponente e minaccioso. La ricerca di un aiuto sul lavoro che gli permetta di interfacciarsi con la clientela in modo più accattivante, porterà Kimoto a incontrare e assumere Edano, che dovrebbe rappresentare il volto femminile, sorridente e invitante del bar finora rimasto deserto. Solo che Edano non è proprio quel che sembra, e il suo interesse per quella montagna barbuta e perennemente corrucciata potrebbe  non essere semplicemente lavorativo.


Ren Books continua a proporci esperimenti editoriali coraggiosi e coinvolgenti che meritano senz'altro attenzione. I suoi fumetti online, come già i volumi editi e quelli che seguiranno, sono l'ennesimo tassello di una piccola rivoluzione nel panorama del fumetto reperibile sul suolo italiano. Una ventata di novità e freschezza di cui c'era davvero un gran bisogno.
Buona lettura. 






lunedì 26 marzo 2012

Shirtlifter - di Steve MacIsaac


Derek e Michael portano avanti il loro rapporto di coppia in Giappone, dove il secondo lavora per una grossa azienda. Se Michael è convinto di agire per il futuro di entrambi, Derek vive una lacerante insoddisfazione che gli rende difficile integrarsi nel paese straniero e far parte veramente dell'ambiente del compagno. Uomini, giovani e maturi, si sfiorano, incrociando le loro vite per attimi che possono durare secoli senza significare nulla. A volte si amano, a volte si perdono, secondo uno schema variegato eppure fatalmente riconoscibile. Tra occidente e oriente, l'universo interiore degli Shirtlifter, parola slang anglosassone che indica gli omosessuali maschi, echeggia una mitologia che sembra incisa nella pietra. Un'esistenza fatta di sussulti, timori, emozioni, epifanie, tormenti e gioie. Come lo è per tutti, così simili eppure così diversi...


L'ancora giovane casa editrice bolognese Ren Books, specializzata per coraggiosa scelta in fumetti a tematica LGBT, dopo una prima infornata di perle nipponiche, presenta il suo primo autore occidentale. Steve MacIsaac, fumettista canadese finora apparso in Europa solo per i tipi di Bruno Gmunder con il volume Sticky, su sceneggiatura di Dale Lazarov. Shirtlifter presenta MacIsaac nella sua versione di autore completo, in larga parte autobiografico, scrittore e illustratore d'eccezione venerato sulla scena gay bear statunitense. L'edizione italiana di Shirtlifter presenta i primi due numeri di una serie attualmente giunta in America al quarto. Un racconto lungo (Letti disfatti) e una raccolta di dieci novelle più o meno fulminanti, dove l'ampio spettro della vita omosessuale è sviscerato con intelligenza e una capacità di sintesi che potremmo definire ai limiti del virtuosismo. Sicuramente, per Shirlifter, un valore aggiunto è rappresentato dall'attenta descrizione della vita svolta dai gay occidentali nel paese del Sollevante (MacIsaac ha realmente vissuto in Giappone) e delle influenze che cultura e norme straniere possono avere sulle loro esistenze.


Come scrivono gli stessi editori nella nota d'apertura del volume, commentare Shirtlifter è un'impresa ardua. Troppa è la precisione e l'intensità con cui Steve MacIsaac riesce a fotografare ogni dettaglio di vita, ogni tappa, ogni rito di passaggio dell'uomo omosessuale. Shirtlifter è un'opera parlante, dove una sceneggiatura minimale e tagliente è proposta tramite disegni altrettanto asciutti e privi di fronzoli, e proprio per questo incredibilmente veri ed espressivi. Come le scene di sesso presenti in questi racconti a fumetti. Esplicite, ma descritte in modo distaccato ed essenziale, dettagli di un unico affresco da ammirare in blocco. Sarebbe facile, ma anche scontato, ripetere che il lavoro di Steve MacIsaac si commenta da sé, e chiuderla lì. Eppure ogni opera, per essere visibile, per esistere nelle menti dei suoi potenziali lettori, ha sempre bisogno di essere discussa. Magari rilevando proprio l'incantevole capacità di riassumere in poche pagine e senza alcun artifizio retorico o provocatorio un intero mondo di emozioni, legato a una categoria umana spesso associata all'eccesso e al bizzarro.


Shirtlifter è un'opera esistenzialista, ed è un'opera d'autore, che pizzica corde nascoste nell'animo dell'essere umano nella sua complessità prima ancora che nell'individuo orientato affettivamente verso il proprio sesso. Steve MacIsaac, con la sua narrazione sintetica e parzialmente autobiografica, individua con grande candore quelli che potremmo definire i nodi nevralgici nell'esistenza di un gay, tessendo racconti dal sapore universale sia pure con una forte caratterizzazione formale. Vicino alla comunità degli orsi, gli omosessuali corpulenti e irsuti spesso attratti dai propri omologhi, MacIsaac la omaggia donando a più personaggi le fattezze a essa gradite. Ma Shirtlifter è lontano anni luce dall'essere un fumetto erotico, intenzionato a titillare i fantasmi della propria categoria d'elezione. E questo a dispetto delle disinvolte nudità villose e delle brevi scene di sesso. L'elemento dell'estetica gay bear si amalgama agli altri ingredienti diventando funzionale al senso di realtà che Shirtlifter trasuda da ogni pagina. Un mondo dove l'omosessuale può essere uno qualunque degli uomini incrociati per strada, a prescindere dalla postura, dagli interessi, e persino dalle sue stesse affermazioni. E' vero che in racconti come In bella vista e Attraverso il confine si accenna a codici e look specifici dell'ambiente gay, ma sempre in un modo molto pratico, su un palcoscenico dove sono del tutto assenti i più diffusi stereotipi.

Shirtlifter e il suo autore lasciano davvero paralizzati per l'ammirazione. Ammirazione per il linguaggio codificato da quello che si dimostra, pagina dopo pagina, uno scrittore di grande classe in grado di illustrarsi in modo perfettamente coerente. Un must non solo per la comunità omosessuale, ma anche per quanti provano la sincera spinta a confrontarsi e comprendere un angolo di mondo che forse ritengono estraneo, ma che la lettura appassionata e schietta, profondamente umana, offerta da Steve MacIsaac potrebbe fargli apparire molto più familiare.

 [Articolo di Filippo Messina]

Questa recensione è stata pubblicata anche su Fumettidicarta.
 
 

martedì 8 novembre 2011

Ofelia per AltroQuando

Un sentito ringraziamento a Giulio Macaione (e alla sua Ofelia) per questo disegno, realizzato appositamente per ricordare a tutti che AltroQuando è ancora aperto (checcé ne dica La Repubblica di Palermo).





giovedì 18 agosto 2011

Baciando il Cielo - di Kotaro Takemoto


Uomini che s’incontrano, si lasciano, si amano, si capiscono... si scontrano. Ma forse non è importante. Non quanto lo stare insieme, e condividere, anche solo per un breve periodo, qualcosa di intenso e meraviglioso...

Con Baciando il Cielo di Kotaro Takemoto, esordisce in Italia la Renbooks, marchio editoriale bolognese che si propone di presentare nel nostro paese fumetti a tematica LGBT, cioè storie di argomento omosessuale, finora frequentate in modo spurio e frammentato dall’editoria nostrana. Un esordio, potremmo aggiungere, particolarmente ispirato, felice. E che ha tutte le carte in regola per rendere altrettanto felici i lettori di qualunque orientamento sessuale, tanto intense e affascinanti sono le pagine del maestro Takemoto, in grado di far breccia nell’anima e lasciare un segno profondo.

Baciando il Cielo è una raccolta di dieci racconti brevi, dieci storie d’amore dalle sfumature diverse, spesso commoventi e fulminanti come piccole parabole morali. Storie d’amore o – se vogliamo – storie “sull’amore”, dove la particolarità omosessuale (raccontata da Takemoto con una naturalezza magistrale) diventa chiave per accostarsi alla selva intricata dei sentimenti umani, quei meccanismi sfuggenti e mutevoli che ci spingono verso gli altri, a volte inducendoci anche a fuggire, in un confronto che sia pure penoso è sempre irrinunciabile per il cuore umano.


La genialità degli editor della neonata Renbooks, i giovani Nino Giordano e Fabio Freddi, consiste nell’aver scoperto direttamente in Giappone un fiore raro che il nostro paese, con molta probabilità, avrebbe ignorato ancora a lungo. Se i meccanismi commerciali hanno fatto sì che in occidente il fumetto a tematica gay nipponico fosse identificato quasi esclusivamente con opere dal contenuto pornografico, in certi casi estremo e virato al sadomaso, il debutto di questa giovane casa editrice dimostra quanto possa, in realtà, essere florido e profondo il genere in questione se affidato a un mangaka della sensibilità di Kotaro Takemoto. Un approccio essenziale che ricorda per alcuni aspetti la novellistica minimalista del Raymond Carver dell’ultimo periodo, quello pacificato di Cattedrale. Ma anche, e più propriamente, la leggerezza di un’autrice aggraziata come Banana Yoshimoto, capace di raccontare la vita di ogni giorno con lo stupore di un bambino alla scoperta di un mondo meraviglioso.  

Baciando il Cielo, deve il suo titolo al primo racconto della raccolta, e al nome del suo protagonista, che per l’appunto si chiama Sora, cioè Cielo in lingua giapponese. Il delizioso gioco di parole fa da sigillo a uno scrigno di novelle dal sapore delicatissimo, dove il sesso è confinato per lo più fuori scena o in un paio di sequenze stilizzate. Una sinfonia di sentimenti dove ogni racconto è un tassello che sembra integrare un disegno generale abilmente orchestrato. Il grande mistero dell’amore tra uomini, dove passione e amicizia si confondono in un tutt’uno dai confini non sempre chiari, e dove emozioni come complicità e affetto giocano a rimpiattino. Un sentimento che – abbiamo detto – Takemoto porta in scena con sconfinato candore, parlandoci di un amore globale, che non sarà mai uguale a sé stesso, mai prevedibile o definito secondo regole riconoscibili, a prescindere che si parli di rapporti omosessuali o eterosessuali. Un amore totale che ha valore in sé, e dà colore all’esistenza anche se vissuto solo per un breve arco di tempo, aiutando chi lo ha provato a diventare migliore, più maturo e forse, un giorno, pronto ad amare in modo completo.

Quel che Kotaro Takemoto racconta è la poesia dei sentimenti con tutte le sue contraddizioni. Le sue domande laceranti per le quali può non esistere una vera risposta. Le sue tavole dal tratto pulitissimo rendono alla perfezione il suo elogio poetico, dedicato forse, più che all’amore di coppia, a tutti quegli istanti di tenerezza che possono legare due esseri umani, aiutandoli ad affrontare la propria quotidianità, e conducendoli, se la sorte vorrà, al vero grande amore. Gli orsetti di Takemoto, così definiti per via della loro fisicità massiccia, piuttosto distante dalle caratterizzazioni snelle e spesso androgine presenti in altri manga, contribuisce a conferire realtà ai suoi racconti, dove i sentimenti scaturiscono da corpi maschili più vicini a una tipologia quotidiana, sia pure toccati da quell’espressività tutta giapponese riconoscibile negli occhi grandi e malinconici. Un’opera a fumetti, in definitiva, che ha l’effetto di una carezza sul cuore, grazie anche a illustrazioni luminose di notevole impatto espressivo. Una dolcezza non stucchevole, che a tratti suscita una lacrima speziata di gioia viva. Come l’aver ricevuto una cortesia inattesa, il cui ricordo  – se ben custodito – potrà darci conforto nei giorni in cui l’umanità sembrerà riservarci il peggio.
Un libro, quello di Kotaro Takemoto, sicuramente da regalare. A chi si ama, a chi è innamorato o dovrebbe esserlo. Una lettura entusiasmante per la sua ineffabile delicatezza, che lascia una piacevole sensazione di calore una volta chiuso il volume.


Questa recensione è stata pubblicata anche su Fumettidicarta.

[Articolo di Filippo Messina]

martedì 19 luglio 2011

Renbooks: Queer as Comics

Si chiama Renbooks. Ed è giovane. Appassionata. Italiana. Una nuova realtà editoriale con sede a Bologna che sarà dedicata ai fumetti LGBTQ, selezionati in mezzo alla variegata produzione mondiale. Una fetta del pianeta delle nuvole parlanti che noi italiani abbiamo finora intravisto solo di scorcio, da lontano, o al massimo su volumi in lingua originale.
La situazione, adesso, sta per cambiare. Grazie a uno staff di giovani, ma esperti creativi del settore, già attivi da parecchi anni. I bravi e preparati Nino Giordano e Fabio Freddi, certo non gli ultimi arrivati in materia di fumetto sia giapponese che occidentale, hanno saltato il fosso e lanciato quella che sarà un’avvincente sfida. Importare in Italia l’opera di Kotaro Takemoto Baciando il Cielo, una raccolta di Bara Manga (cioè fumetto a tema omosessuale) delicati e romantici, in questi giorni presentata in anteprima sul sito dell’editore www.renbooks.it.
Non mancheranno neppure i fumetti a tema lesbo (con i manga Rika Takashima), e non sarà soltanto il paese del sollevante a tenere banco.

Già il bello e intrigante Ofelia, di Giulio Macaione, presentato online, ha sdoganato la giovane casa editrice presso un pubblico eterogeneo, toccando argomenti vari – compresa l’omosessualità, con la presenza di un simpatico personaggio Bear – e dimostrando una buona conoscenza del crescendo narrativo. Oggi, altro colpo messo a segno dalla neonata casa editrice, è quello di portare a casa (nostra!) un autore come Steve MacIsaac, illustratore canadese noto negli Stati Uniti per i suoi racconti a tema gay bear, rivolti cioè al pubblico omosessuale che apprezza gli uomini massicci e irsuti (di MacIsaac è molto noto il volume intitolato Sticky, realizzato a quattro mani insieme a Dale Lazarov, altro artista di punta nella comunità degli orsi). La Renbooks proporrà ai lettori italiani Shirtlifter, una serie autoprodotta in patria dallo stesso MacIsaac di cui esistono attualmente tre numeri.

A suggellare la nascita della Renbooks, gioverà sicuramente anche la presenza a Favarama, mostramercato del fumetto che avrà luogo a Bologna il prossimo 27 Luglio presso i Giardini Fava. Un evento piccolo, ma grande nelle intenzioni, che si propone come alternativa ai grandi eventi annuali come la fiera del fumetto di Lucca e il Cartoomics di Milano. L’organizzazione è spontanea, nessuna selezione, nessun curatore. Quanti espongono sono chiamati ad allestire personalmente il proprio spazio nel modo più libero e sotto la propria personale responsabilità.
In questo quadro estivo, che sfida i tempi e i modi codificati dalle più comuni leggi commerciali, la Renbooks completerà il proprio esordio, presentando i suoi primi titoli e incontrando quelli che diventeranno i loro primi lettori e acquirenti.
Un inizio coraggioso in un settore fino a ieri tristemente deserto. Un grande in bocca al lupo, quindi allo staff della Renbooks. E grazie per starci provando, in questo paese dove la cultura egemonica ristagna inamovibile e i cambiamenti – quando si manifestano – hanno il sapore di un piccolo miracolo.




 
 

mercoledì 9 marzo 2011

Ren Studio presenta: OFELIA, di Giulio Macaione


Giulio Macaione è un autore che non dovrebbe aver bisogno di presentazioni. Catanese di nascita e bolognese per adozione, avendovi frequentato l’Accademia di Belle Arti, si è fatto notare per le sue esperienze con la Kappa Edizioni, soprattutto disegnando le graphic novel sceneggiate da Massimiliano De Giovanni, The Fag Hag e il suo recente seguito, Innamorarsi a Milano.
Oggi Giulio Macaione ci presenta un lavoro tutto suo: Ofelia, attraverso la nuova esperienza di Ren Studio, il servizio curato da Nino Giordano e Fabio Freddi, pensato per fornire consulenze grafiche ed editoriali (conta già numerose collaborazioni con Comma 22, GP Publishing e Ronin Manga) ed evolutosi nel progetto Ren Comics, dedicato alla cura e alla presentazione di opere a fumetti pensate per il web. I fumetti, infatti, possono essere letti online con un pratico sistema che permette di sfogliare le tavole come in un vero albo cartaceo.

Proprio per il progetto Ren Comics, esordisce Ofelia, l’eroina “casual” e surreale di Giulio Macaione, con una storia breve che contiene già tutti i semi di una serie intrigante, e sfoggia una delicatezza di stile e di toni non proprio frequenti nei fumetti italiani contemporanei. Il mondo di Ofelia, ragazzina dalla fluente chioma fucsia, è stregato e vagamente pop. Scaldato da quella magia variopinta e leggera che potrebbe scaturire dalla fantasia di un bambino. Ofelia dialoga con la propria ombra, vera e propria estensione della sua coscienza pronta a tenerla in riga, e con il suo gatto, anch’esso parlante e dotato di un potere mimetico che gli fa cambiare colore di continuo. La casa della nonna dove Ofelia vive con il cugino gay, Orso, e il di lui compagno, è da considerare come un ulteriore personaggio della saga. La nonna, autrice di romanzi per l’infanzia, aveva nomea di quasi maga, e per suo espresso volere una stanza, dopo la sua morte, è sempre rimasta sigillata. Persino Ofelia e i suoi amici, tra cui l’irritante fidanzato Oscar, ignorano cosa si cela dietro la porta da così tanti anni, ma sembra che qualcuno – giunto dall’esterno – ne sappia qualcosa e sia molto interessato...


Ofelia è una storia mistery dove i lettori più maturi riscopriranno qualche elemento delle atmosfere familiari care a Grazia Nidasio, sature di garbata ironia e di colori allegri, ma in un contesto dove l’ingrediente surreale ed enigmatico prevale pian piano (benché si stia parlando di una storia molto breve pensata per il web) e lascia il lettore desideroso di continuare a seguire l’intreccio. Per la Ren Studio, ma soprattutto per Giulio Macaione, Ofelia è un biglietto da visita gradevolissimo, che lascia intendere di essere stato pensato bene prima ancora di essere confezionato professionalmente. Una simpatica sorpresa che salutiamo con piacere, augurando a Giulio Macaione e a Ren Studio di proseguire su questa promettente strada.




[Articolo di Filippo Messina]