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sabato 18 febbraio 2012
ARRIVI FUMETTERIA DAL 13/02/12 AL 18/02/12
ALLAGALLA
Gino D'antonio, Sergio Toppi - Magda e Moroni € 15,00
BECCO GIALLO
Il piccolo, piccolo principe - Silvio nei panni del Piccolo Principe € 7,90
BONELLI
Dylan Dog Collezione Book 189 € 4,00
Maxi Dylan Dog 16 € 5,80
Tex nuova ristampa 298 € 2,70
Brendon 83 € 3,00
Nathan Never 249 € 2,70
Tex Stella d'Oro 15 € 5,80
COCONINO PRESS
Daniel Clowes - David Boring € 24,00
GAZZETTA DELLO SPORT
Supereroi - Le leggende Marvel 41: Ghost rider: Rivelazioni € 9,99
PK - il Mito 2 € 9,99
GP PUBLISHING
GP Fiction 24: Devil & Devil, la spada del demonio 8 € 3,90
GP Manga 28: Luck Stealer 2 € 3,90
IF EDIZIONI
Mister No - Riedizione 58 € 6,00
LA REPUBBLICA
Tex Speciale a Colori 25 € 6,90
Zagor Collezione Storica a Colori 1 € 6,90
LIZARD
Lamia Ziadé - Bye Bye Babylon (Un romanzo disegnato) € 20,00
MAX BUNKER PRESS
Alan Ford Tnt gold 192 € 5,00
PANINI
Fiabe Marvel € 13
Ultimate Comics Spider-Man 13 € 3,30
X-Men deluxe Presenta 203: L'incredibile X-Force € 6,00
Devil e i Cavalieri Marvel 1 € 3,50
Devil e i Cavalieri Marvel 1 Edizione Variant Ghost Rider € 3,50
Devil e i Cavalieri Marvel 1 Edizione Variant Metallizzata € 5,00
Devil e i Cavalieri Marvel Superpack [Contiene: Devil e i Cavalieri Marvel 1 Edizione Variant Metallizzata - MARVEL MASTERWORKS DEVIL 1 - Marvel Saga: Devil 1 con cofanetto] € 34,50
Marvel Saga 9 - Devil 1 € 6,00
Marvel Saga 9 - Devil 1 con cofanetto € 8,90
Marvel Gold - Spider-Man 2099: L'Inizio € 20
Crossed € 20,00
Collezione 100% Marvel - Punisher (Max) 20 € 13,00
Collezione 100% Marvel - Deadpool Corps 2 € 13,00
Ultimate Comics 10: ULTIMATE FALLOUT 1 € 3,00
Fantastici Quattro 329 FF - Fondazione Futuro 5 € 3,50
PLANET MANGA
City Hunter - Complete Edition 17 € 7,90
Monster deluxe 9 € 12,90
Hime-Chan No Ribbon 4 € 5,90
All Rounder Meguru 6 € 5,90
Homunculus 14 € 7,00
Manga Top 119: Evangelion Shinji Ikari Raising Project 11 € 4,30
Vampire Knight 14 € 5,50
Planet Manga Presenta 45: I Signori dei Mostri 12 € 3,90
Berserk Collection - Serie Nera 31 € 5,00
Manga Kiss 13: Kiss of Rose Princess 7 € 4,30
Manga Graphic Novel 86: Blue Exorcist 7 € 3,90
RW - LION
Superman 57 € 3,95
Il Mondo di Flashpoint 1: Lanterna Verde € 11,95
100 Bullets 1 € 5,95
Batman e Robin 1 € 12,95
Superman: L'anello nero 2 € 12,95
STAR COMICS
Express 149: Buster Keel! 4 € 4,20
Point Break 146: Mirai Nikki 2 € 4,20
Techno 213: To Love Ru 13 € 4,20
Dr. Morgue 6 € 2,70
Greatest 145: Toriko 1 € 4,20
Action 220: Steel Ball Run 24 € 4,20
domenica 2 settembre 2018
Batgirl: del sessismo e altri demoni
La storia, i cambiamenti culturali,
sono tanti e possono essere strani. E certi episodi di oggi
richiamano alla memoria episodi di ieri. A volte simili, a volte
diametralmente opposti. Può capitare, nell'ambito del fumetto
americano, pensando al personaggio di Batgirl. Protagonista, qualche
tempo fa, di una polemica sorta in rete a causa della cover (ritirata
in seguito alle accuse di sessismo) disegnata da Rafael Albuquerque
che raffigurava Barbara (Batgirl) in balìa del Joker, intento a
disegnarle il suo iconico ghigno sulla faccia. La copertina intendeva
essere un rimando al classico racconto “A killing Joke” di Alan
Moore, in cui il Joker storpiava l'eroina condannandola a una sedia a
rotelle sulla quale sarebbe rimasta per molti anni. Dopo la sua
guarigione e il rilancio della sua serie, Batgirl si sarebbe di nuovo
confrontata con il terribile criminale, e tutti i suoi traumi
sarebbero (come è normale che sia) riemersi.
La cover di Albuquerque
non faceva che sintetizzare questo, oltre a collocarsi in una
tradizione classica di copertine supereroistiche che vedono l'eroe (o
l'eroina) in difficoltà, spesso alla mercé di un avversario che
appare vincente per ragioni di climax.
Nello stesso periodo, analoghe
polemiche sorsero per uno dei poster pubblicitari del film “X-Men:
Apocalypse” che vedeva il personaggio di Mystica (interpretato da
Jennifer Lawrence) strozzato dal villain del film. I significati
erano i medesimi di sopra. Le copertine degli albi di supereroi
tendono a mostrare il protagonista (o alcuni tra essi) in seria
difficoltà, per sottolineare la drammaticità dello scontro e la
loro possibilità di perdere. Anche nel caso del poster promozionale
scoppiò la polemica, e si sentì dire che istigava alla violenza
sulle donne. Ma torniamo a Batgirl.
E' buffo ricordare come nel 1968, su “Detective Comics 371 (episodio pubblicato anche in Italia nei primi anni 70), Batgirl sia stata protagonista di una scena davvero ferocemente sessista. Passata inosservata tanto nell'America degli anni sessanta che da noi, dove gag del genere (aimé) tendono pericolosamente a riemergere. La situazione era classica. Batman e Robin stanno lottando contro un gruppo di criminali. I malfattori sono tanti e i due giustizieri rischiano di avere la peggio. Sopraggiunge Batgirl, ma... la sua tuta attillata si scuce e la donzella sconvolta si sente persa. Sulla copertina originale, Batman chiede esplicitamente l'aiuto della ragazza dicendo «Qui abbiamo un problema!». La risposta di lei lascia di stucco: «Ne ho uno più grande. Mi si è scucita la tuta!»
E' buffo ricordare come nel 1968, su “Detective Comics 371 (episodio pubblicato anche in Italia nei primi anni 70), Batgirl sia stata protagonista di una scena davvero ferocemente sessista. Passata inosservata tanto nell'America degli anni sessanta che da noi, dove gag del genere (aimé) tendono pericolosamente a riemergere. La situazione era classica. Batman e Robin stanno lottando contro un gruppo di criminali. I malfattori sono tanti e i due giustizieri rischiano di avere la peggio. Sopraggiunge Batgirl, ma... la sua tuta attillata si scuce e la donzella sconvolta si sente persa. Sulla copertina originale, Batman chiede esplicitamente l'aiuto della ragazza dicendo «Qui abbiamo un problema!». La risposta di lei lascia di stucco: «Ne ho uno più grande. Mi si è scucita la tuta!»
Pertanto, anziché correre i aiuto dei
colleghi, la ragazza pipistrello si china a contemplare preoccupata
la lunga smagliatura sulla sua gamba, flettendola come solo una star
del Crazy Horse saprebbe fare. Il risultato (altrettanto grottesco) è
la reazione dei maschi criminali, subito distratti dalle grazie della
femmina (e infatti gridano: «Che gambe!»), e per questo sopraffatti
dal dinamico duo.
L'episodio, realizzato da Carmine
Infantino e Gil Kane, è davvero imbarazzante. E dimostra il suo
contenuto sessista con una circolarità a suo modo esemplare. La
storia si apre con un flashforward fuorviante (all'epoca era una
pratica diffusa), cioè un anticipazione della trama in cui però le
cose non andranno esattamente così (un po' come in certe copertine).
Nella prima, emblematica, vignetta vediamo già Batman e Robin
combattere contro i criminali, e Batgirl, in disparte, passarsi
serenamente il rossetto sulle labbra mentre si guarda civettuola in
uno specchietto. La didascalia di apertura recita così: “Quando
una donna è una donna? In ogni momento del giorno e della notte.
Persino Batgirl. Anche quando combatte il crimine, si preoccupa del
suo aspetto.”
Quando l'incidente del costume
strappato (e della rissa con i criminali) si sarà concluso, la
pietra tombale sulla parità dei sessi sarà messa dai commenti di
Batman.
«Stavolta la tua femminilità si è
risolta a nostro vantaggio e a discapito dei delinquenti. E' stata
una fortuna che il tuo costume si sia strappato proprio in quel
momento.»
La storia si conclude con Barbara in
borghese che ripensa all'accaduto, e ci rivela di avere strappato
deliberatamente la sua tuta per distrarre i criminali e dare ai suoi
alleati la possibilità di sopraffarli. Non è che la sostanza cambi
molto. Anzi, conferisce epicità e ragion d'essere a fumetti
successivi, esplicitamente grotteschi e provocatori come la Kekko
Kamen di Go Nagai, la guerriera che nasconde il volto, ma mostra il
corpo, combattendo nuda. Il sessismo di base si taglia con il
coltello. Ma erano altri tempi. O forse no?
Da un lato oggi potremmo scandalizzarci
nel vedere la donna guerriera troppo presa dalla cura del suo
aspetto, o usare le sue forme femminili per confondere dei criminali
evidentemente guidati solo dagli ormoni (che succedeva se tra questi
c'era un gay, magari armato di pistola?). Da un altro, assistiamo a
un'alzata di scudi causata da una copertina come quella di
Albuquerque, in cui l'eroina subisce un trattamento paritario
(peraltro già visto) con quello suoi omologhi maschili. E' paradossale considerare come alla
fine degli anni sessanta, una descrizione decisamente inopportuna del
personaggio sia passata inosservata (del resto erano quegli anni lì)
mentre oggi, una lettura contestualizzata e codificata dell'eroe in
tuta (sia uomo che donna) sia stata vista da alcuni come qualcosa da
condannare.
Questa specifica polemica risale già a
qualche tempo fa, ma è rappresentativa di un sentire che ultimamente
riguarda sempre più spesso i comics americani, e soprattutto quelli
supereroistici. Recentemente, in una storia di Superman su Action
Comics, lo sceneggiatore Brian Michael Bendis, dopo un'onda polemica,
è stato costretto a modificare il termine “autistico” usato da
un villain per insultare un sottoposto. Ripulire il linguaggio dei
personaggi negativi lascia perplessi, in quanto condurrebbe a un
impoverimento delle caratterizzazioni. Ma evidentemente sta
succedendo qualcosa. L'industria che produce certo fumetto sta
cambiando e si adatta a un sentimento popolare indifferenziato che
ormai, nell'era di Internet, trova ovunque bersagli cui mirare. Non
si parla di politicamente corretto, espressione abusata e spesso
confusa con scelte di marketing volte a catturare nuove fette di
lettori (e spettatori) presso etnie un tempo poco rappresentate. Non
c'entra neppure la cura del linguaggio, ma una trasformazione
dell'intrattenimento influenzata dal megafono (democratico?) della
rete. C'è da chiedersi se la rete non abbia dato forma (anche) a
forme isteriche, che insieme ad altre logiche di mercato stanno
plasmando l'industria del comics popolare come un prodotto per
famiglie, anestetizzato e purgato da tutto ciò che può suscitare
discussione.
E' solo un interrogativo, non un elogio
del politicamente scorretto. Altra questione e altra etichetta,
spesso a sua volta mitizzata.
martedì 26 marzo 2013
Liebster Award
Una piccola, piacevole sorpresa... nel mare magno della rete esistono anche i Liebster Award, e il blog di AltroQuando ne ha appena vinto uno. Ad assegnarcelo è stato l'amico Federico del blog ADF - Angolo di Fox, che ringraziamo.
Liebster è una parola tedesca che potrebbe essere tradotta come un superlativo di "caro"... Insomma, un appellativo come quando scriviamo a un amico e inziamo dicendo Carissimo...
Un premio tra amici, volto a dare visibilità a blog che stimiamo, ma che contano meno di 200 followers (questa la regola di partenza). Un'amichevole catena in cui i blog, valutati come apprezzabili da chi li segue, assegnano il premio a loro volta, incoraggiando i propri lettori a consultare, gradire e seguire gli altri blog coinvolti.
Diamo un'occhiata alle regole del gioco.
1) ringraziare chi ha assegnato il premio citandolo nel post.
2) rispondere alle undici domande poste dal blog che ti ha premiato.
3) scrivere undici cose su di te.
4) premiare undici blog che hanno meno di 200 followers.
5) formulare altre undici domande a cui dovranno rispondere gli altri blogger.
6) informare i blog del premio.
Ringraziando doverosamente il già citato ADF - Angolo di Fox, passiamo a soddisfare gli altri requisiti di questo premio-gioco di solidarietà tra bloggers.
Le 11 domande
1. come ti senti nel realizzare che ti ho infilato in una catena?
Di norma non amo le catene. Di nessun tipo, e in particolare quelle di Sant'Antonio. Fanno ovviamente eccezione le catene di solidarietà e reciproco appoggio, e questo è uno dei casi. Pertanto, ancora grazie.
2. Film. Fumetto. Romanzo. Serie televisiva preferita.
Lo squalo. Sandman. Sorgo Rosso. Being Human UK.
3. Fringe, A che serie l’avete interrotta?
Più che interrotta l'ho sospesa. Mi manca l'ultima stagione, la quinta. Ancora non vista solo per ragioni di tempo (e francamente perché altre serie gli passano avanti nel gradimento generale).
4. Siete certi di aver capito bene il finale di Lost?
Ritengo di averlo capito a sufficienza. Magari non apprezzato fino in fondo. Ad ogni modo, sono contrario agli spiegoni e apprezzo quando qualche elemento è lasciato all'interpretazione dello spettatore.
5. Brunetta, Scilipoti, Gasparri, sono motivi abbastanza validi per abbracciare la clandestinità, riempire uno zaino di plutonio instabile e dissolversi in un fungo atomico in quel di Roma.
Posso solo commentare (più che rispondere) che questo elenco e la stessa formulazione della domanda, già dimostra quanto siamo in sintonia. Per il resto, preferisco non rovinarmi la giornata pensando troppo a questi personaggi.
6. L’inferno di Dante Alighieri, qual è il vostro canto preferito.
"Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza". Il canto dedicato a Ulisse.
7. Continuerete Lanterna verde quando Johns lascerà la serie?
Di Lanternan Verde ho letto (e apprezzato) storie e cicli saltuari. Non lo seguo con regolarità, quindi il problema non si pone.
8. Quale superpotere vorreste avere?
Ti dirò, me lo chiedo spesso. Un potere che mi ha sempre affascinato è il controllo sugli agenti atmosferici di Tempesta degli X-Men. Ma potendo scegliere, specie con l'età che avanza, credo che sarebbe più pratico il fattore rigenerante di Wolverine.
9. Non vorresti chiedere a Berlusconi l’ubicazione di almeno uno di questi famosi orfanotrofi che stava costruendo in Thailandia o in Africa, poco prima di decidersi a ritornare in politica (leggi pure approfittare un altro po’ del legittimo impedimento).
Gli chiederei direttamente di togliersi dalle scatole perché ha già fatto danni a sufficienza.
10. Sei riuscito a scampare dalla Ruzzle-mania?
La mia risposta può suonare provocatoria, ma anche chiara: che cos'è?
11. Chi è più forte? Superman o Hulk?
La saga Marvel vs DC di qualche tempo fa ha senteziato (sulla carta) che il più forte è Superman. Io comunque continuo a fare il tifo per Hulk.
Le 11 cose su di me
Ok vediamo un po' senza troppe farraggini...
1 - Il curatore di questo blog si chiama Filippo, ha 49 anni e ama i fumetti, il cinema e le nerdaggini praticamente da sempre.
2 - Sono gay, sto con il mio compagno da tredici anni, e siamo entrambi attivisti del movimento LGBT.
3 - Ho due gatti. Una signorina di sette anni, nera, molto riservata. Nell'ultimo anno e mezzo ho adottato anche un giovane micio che ho chiamato Santino prima di scoprire di essermi messo in casa un vero diavolo.
4 - Amo anche leggere libri. Amo Daniel Pennac, i grandi autori russi (Gogol, Bulgakov). Ma anche il puro intrattenimento. Tra i tanti, i libri di Joe R. Landsdale.
5 - Da giovane ho cantato da basso in un coro di chiesa. Poi sono uscito dal gregge. Ma ho scoperto di recente che modulare la voce con i toni lirici bassi è l'unico modo per far percepire autorità al mio gatto discolo.
6 - Sono una personalità ossessivo compulsiva, controllo sempre tutto mille volte. Ricordate il monologo di Giorgio Gaber ha proposito della chiusura del gas?
7 - In questo momento della mia vita, ho fatto mia una battuta di un serial televisivo che seguo attualmente (Being Human, versione originale inglese): «Ho capito che l'umanità non è una specie... ma una condizione da conquistare.»
8 - Mi sono trovato coinvolto in questo impegno (un blog che supporta una fumetteria) due volte per amore. I fumetti, e l'uomo che li vende. Il mio compagno è titolare, io il supporter.
9 - Sono irascibile, e perdo facilmente la tramontana. Ma credo (o mi illudo) di conservare sempre un fondamentale senso di giustizia.
10 - Ho delle idiosincrasie alimentari che spesso mi causano problemi in società... visto che di solito la gente tende a mettere formaggio (e salumi) un po' dappertutto. Per questo quando qualcuno che mi conosce ancora poco mi invita a cena, di solito la mia prima reazione è di imbarazzo.
11 - In fatto di musica sono onnivoro e disordinato. Apprezzo tanto la musica classica (e sono appassionato di opera) che il jazz e gli altri generi. Quale che sia la musica, deve soltanto farmi vibrare una corda nel cuore.
Premiare 11 blog con meno di 22 followers
Non è facilissimo... per il semplice fatto che non tutti i blog rendono visibile il numero di eventuali followers. Ci provo, sperando di non sbagliare nei confronti di nessuno.
Le 11 domande per altri bloggers
1 - Quale libro (romanzo) suggeriresti a un amico?
2 - Quanto ritieni importante o utile, secondo la tua soggettività, tenere un blog oggi?
3 - Se poteste essere un personaggio immaginario (letteratura, fumetti, film, telefilm) quale scegliereste?
4 - Una domanda molto nerd. Quale serie di fantascienza televisiva mettereste in cima alla classifica scegliendo tra Star Trek (le varie serie), Spazio 1999, Battlestar Galactica (la serie moderna)?
5 - Leggendo le uscite attuali: Marvel o DC Comics?
6 - Che atteggiamento di massima hai nei confronti dei recenti cinefumetti?
7 - I supereroi hanno ancora qualcosa da dire, a tuo parere?
8 - Quanto, secondo te, incide nella qualità di un fumetto la sceneggiatura e quanto il disegno?
9 - Come vedi le trasposizioni e spin off a fumetti di serie televisive?
10 - C'è, a tuo avviso, qualcosa che manca (nel senso di contenuti) nel fumetto italiano, attualmente?
11 - C'è a tuo parere un autore di fumetti (italiano o straniero) che ha già detto tutto e forse farebbe meglio a smettere di scrivere (o anche a cambiare musica)?
Spero di non aver tirato fuori troppe sciocchezze, ma il tempo è scarsino e devo correre.
Informare i blogger inclusi nel premio
Cosa che ora mi accingo a fare.
A un Altro Quando.
lunedì 21 gennaio 2013
AltroQuando: un fiore per il Palermo Pride 2013
Sia chiaro una volta per tutte: non siamo malati.
Questa affermazione iniziale, aggressiva e per qualcuno (non
tutti, temiamo) forse datata, ha una sua ragion d'essere che sarà presto
chiara. Parliamo del Pride, anzi, del Palermo Pride LGBT, che dal 2010 la
nostra città, amata e ferita, ospita con un successo che fino a pochi anni fa
quasi nessuno osava sperare. Lo sforzo concentrato di più associazioni lgbt,
pur con qualche fisiologica incertezza, è riuscito a produrre un piccolo
miracolo catartico. Se Palermo oggi è un po' cresciuta oltre l'orizzonte del
suo provincialismo cronico è anche grazie all'impegno di tutti questi uomini e
donne, capaci di sfidare la secolare immobilità cittadina e persino i propri
limiti. Perché il Pride è una festa per tutti e nello stesso tempo una marcia
per dei diritti fondamentali. Occasione per ricordare la resistenza alle
arbitrarie persecuzioni della polizia da parte degli avventori del club gay americano
Stonewall nell'ormai lontano 1969, e continuare - oggi più che mai - a
reclamare un'uguaglianza sociale tuttora inesistente nel nostro paese. Il Pride è uno strumento di lotta politica in quanto evento popolare, fatto per
coinvolgere, nel tempo, i cuori prima ancora delle menti con la sua componente
gioiosa, contribuendo a plasmare una cultura delle differenze e quindi della
crescita culturale e civile. Un evento che in questo 2013 avrà la qualifica di
nazionale e rappresenterà un'ennesima tappa per il movimento lgbt siciliano.
Detto questo, è il momento di spendere qualche parola sul
ruolo di AltroQuando nelle vicende legate al Pride, e spiegare in
sintesi le ragioni del nostro parziale allontanamento. Una dissidenza che, sia
ben chiaro, riguarda solo alcuni aspetti formali e certi atteggiamenti
circoscritti, non la sostanza della manifestazione e tanto meno le sue finalità
profonde. Pertanto, AltroQuando appoggerà oggi come ieri il Palermo
Pride, e contribuirà come può alla sua promozione. Solo, lo farà a modo
proprio, con un approccio personale.
Perché?
Perché i simboli per noi sono importanti e vanno considerati
con cura. Fare attivismo politico sottovalutando (o gestendo con
superficialità) la componente mediatica, è a nostro avviso un errore serio che
nei lunghi tempi potrebbe presentare il conto. Ed è proprio in questo che
troviamo un retrogusto amaro nella bella avventura che il Pride lgbt di Palermo
ha iniziato tre anni fa. Un evento politico pienamente riuscito, ma bacato da
un dettaglio che, per quanto all'apparenza insignificante, è per noi campanello
d'allarme di una debolezza formale che non riusciamo proprio a digerire.
Ci disturba il fatto che di tutto l'atlante degli asterischi
sia stato scelto proprio quello. Quello che per tre anni ha spopolato su
striscioni, spille, sulla pelle dipinta dei partecipanti in festa. Ignari o
indifferenti del suo significato basico. Sì, giacché è la Storia (quella con la
maiuscola) a fare della croce uncinata l'orrido ricordo di un'immensa tragedia,
e non certo il simbolo buddista che oggi, in occidente, sono pochissimi a
ricordare. Parliamo di quell'asterisco, oggi color fuxia, quello che già dagli
anni sessanta è stato adottato per essere la Star of Life, simbolo
internazionale dei paramedici presente su ogni ambulanza del pianeta, in ogni
ambulatorio, sul camice di ogni infermiere, di ogni ausiliario addetto al
trasporto delle salme, spesso anche nelle insegne delle farmacie. Colorato di rosa negli Stati Uniti come marchio dell'impegno femminile nelle forze paramediche, con sfondo rainbow dagli infermieri gay durante i Pride americani, ma sempre e comunque riferito al mondo degli operatori sanitari, di cui rappresenta il simbolo per antonomasia ormai da decenni.
Nel 2010, mentre il primo, fortunato Pride palermitano
prendeva forma, ci accorgemmo dell'ambiguità inopportuna del simbolo che stava
venendo acclamato e consultammo a nostra volta un grafico professionista (la
cui schietta opinione sul logo scelto terremo per noi, per non scatenare
inutili risse). Chiedemmo più volte che la silhouette dell'asterisco fosse
modificata, in modo che si allontanasse dal suo omologo blu sui mezzi di
soccorso pubblico, ma evidentemente... non riuscimmo a essere abbastanza
persuasivi.
La questione non si esaurisce semplicemente qui. Innanzitutto
perché un simbolo dovrebbe unire, non
dividere in base alle emozioni che suscita, ma anche per via dell'approccio
dialettico al problema. D'accordo, eravamo... siamo una minoranza. Ma la verità
non può essere ridotta a una mera questione di gradimento. Non è che quel logo
non ci piaccia. In realtà, ci offende, in quanto troppo vicino per forma e
rimandi concettuali (è da sempre identificato con la sintesi grafica del
caduceo: il bastone di Ermes con i serpenti attorcigliati, vessillo della
scienza farmaceutica) a temi inerenti la salute che stridono ideologicamente
con le lotte per i diritti lgbt.
Ma come? ci siamo detti. Abbiamo trascorso decenni a gridare
che non siamo malati... e per il Pride di Palermo, la prima volta che la nostra
città ospita la manifestazione, si sceglie proprio un simbolo con echi storici
e culturali così dissonanti? Né ci consola (anzi, ci irrita) sentirci
rispondere che tanto nessuno sembra farci caso. Per la nostra mentalità, chi si
propone di fare politica e si avvede che il proprio uditorio ha un immaginario
collettivo così fragile, dovrebbe prendersi il disturbo di svegliarlo, non
mettersi comodo sulla generale distrazione. Ci spiace doverlo dire, ma questo
atteggiamento ci ricorda più una strategia di marketing volta a vendere un prodotto
che una campagna mirata alla maturazione sociale della propria gente.
La storia
della grafica è zeppa di simboli nati con un significato e divenuti strada
facendo tutt'altro. Ed è in base alla storia se la croce runica, eletta a
simbolo delle SS naziste, oggi non può che evocare ricordi sinistri. Se la
croce celtica è oggi indiscutibilmente uno dei vessilli della destra estrema,
si dovrebbe riflettere prima di riutilizzarla per scopi differenti. Ci sono
impronte storiche indelebili, che nessuna dissertazione può lavare via.
Esistono, inoltre, simboli assai generici e del tutto innocui. Come, ad esempio, lo stemma sul
petto di Superman, che privato della S si rivela un comunissimo scudo
araldico, non dissimile da quello di molte famiglie nobiliari anche italiane, e
persino dal vecchio logo della Democrazia Cristiana. Tuttavia, nessun
simbolo araldico – neppure quello dei Savoia – è mai stato accostato a medici e
malati. Questo è toccato in sorte a omosessuali, lesbiche e transessuali per molto, troppo
tempo. E così è per l'asterisco squadrato
e a sei punte scelto dall'assemblea che ha dato vita al primo Palermo Pride. Non un piccolo segno di interpunzione, arrotondato dal canonico corpo
tipografico, ma un logo associato alla sanità a livello internazionale e visibile con cadenza
quotidiana nei luoghi e momenti meno felici della vita. E' vero che la maggior
parte delle persone non hanno realizzato subito questa (per noi) sciagurata
sovrapposizione. Ma è vero anche che ci sarà sempre, in mezzo alla folla del
Pride, qualcuno che ha da poco lasciato un ospedale, messo un infermo su
un'ambulanza, visto trasportare la salma di un congiunto da barellieri con quel
logo sulla divisa. Sempre. E'
inevitabile. E tale difetto di sensibilità (e di attenzione) è a nostro parere
una mancanza non da poco.
Vedendo nel logo ciò che realmente è, noi di AltroQuando
abbiamo sofferto per non poter essere più presenti nella promozione dell'evento
negli anni trascorsi. Scusateci, ma a noi l'idea di mettere addosso la spilla
con la paramedic cross ricolorata, dà i brividi. Lo troviamo macabro e
decisamente inopportuno se accostato con le tematiche lgbt. Uno scivolone
semantico che si sarebbe potuto evitare, soprattutto quando (come sembra) si
vuol fare del logo una costante negli anni per il Pride cittadino. Non ce la
sentiamo di esporre materiale promozionale con quel marchio, che oltretutto se
girato assume la sagoma crudele di una croce di Sant'Andrea. Qualcuno ci ha
detto che ormai è impossibile tornare indietro. Sarà, ma si può ancora andare
avanti, e raddrizzare il tiro.
Crediamo profondamente nel significato dei simboli. Pensiamo
che la gente vada avvertita, non abbandonata nella propria distrazione. E a
dispetto di tutto, vogliamo, oggi più che mai, essere parte di questa festa, di
questa lotta, di questo Pride...
Per questo, in attesa del Palermo Pride Nazionale 2013, AltroQuando
ha deciso di promuovere la manifestazione a modo proprio, utilizzando materiale
alternativo (non usiamo più la parola dissidente, per favore) ed elaborando un
asterisco che - pur richiamando per
colore e angoli il logo degli anni passati - possa essere un simbolo pacifico e
distante da temi imbarazzanti: un fiore.
Nel corso del 2013, quindi, useremo i nostri strumenti di
lavoro (i fumetti) e il nostro asterisco-fiore (anch'esso scelto nell'affollato
atlante degli asterischi) per spingere e divulgare le attività preparatorie per
il Palermo Pride Nazionale e la manifestazione finale. A modo nostro, senza
sentirci costretti a ricordare momenti dolorosi, malattie e accostamenti
offensivi. Non ci aspettiamo nulla, se non l'indifferenza che ci ha circondato
sin dall'inizio. Eppure saremo qui, a parlare del Pride, a contribuire
idealmente alla manifestazione e a incoraggiare tutti e tutte a parteciparvi.
Nel nostro piccolo, nel nostro “non professionismo”, con i nostri brutti
caratteri che ci fanno, secondo alcuni, tenere il broncio come bambini... Noi
ci saremo, come ci siamo sempre stati.
Il Pride, tra le altre cose, è una festa delle differenze.
Differenze senza le quali l'umanità non avrebbe potuto evolversi, perché spesso
sono le mosche bianche che si azzardano a volare più lontano. Andremo avanti,
fieri del nostro essere diversi, fieri di partecipare a un evento come il
Pride. Fieri di offrire un fiore a chiunque vorrà accettarlo.
sabato 22 ottobre 2011
ARRIVI FUMETTERIA DAL 17/10/11 AL 22/10/11
001 EDIZIONI
Enrique Vegas - Capitan Testone 1 € 3,00
ALESSANDRO
Blueberry 11: La miniera del tedesco € 14,99
ASTORINA
Diabolik Swiisss 209 € 2,20
AUREA EDITORIALE
Dago Anno XVII Nr. 10 € 2,70
BONELLI
Nathan Never 245 € 2,70
Tex nuova ristampa 290 € 2,70
Brendon 81 € 3,00
Dampyr Speciale 7 € 4,80
D/BOOKS
Ken il Guerriero 21 € 9,30
DOUBLE SHOT
Jaques Tardi - Jean Vautrin - L'Urlo del Popolo Volume 1 € 30,00
GAZZETTA DELLO SPORT
Supereroi - Le leggende Marvel 24: Iron Man: La guerra delle armature € 9,90
GP MANGA
Dreamworks Comics 8: Megamind 3 € 3,00
IF EDIZIONI
Grande Blek 104 € 5,40
LA REPUBBLICA
Tex Speciale a Colori 8 € 6,90
MONDADORI
Diabolik - Gli anni del terrore 11 € 6,90
PANINI
X-Men deluxe 199 € 4,50
L'incredibile X-Force .1 € 1,00
Thor e i Nuovi Vendicatori 151 € 4,00
Ultimate Comics 7: New Ultimates 3 / X-Men: Ultimate X: Origini 1 € 3,00
Fantastici Quattro 325: FF - Fondazione Futuro 1 € 3,50
Variant Cover Fantastici Quattro 325: FF - Fondazione Futuro 1 € 5,00
Collezione 100% Panini Comics - Magdalena 1 € 12,00
Collezione 100% Marvel- Omega 2 € 12,00
Collezione 100% Panini Comics - Lo Scorpione 4 € 13,00
Marvel Crossover 71: Chaos War 1 € 6,00
PLANET MANGA
Manga legend 142: I Cavalieri dello Zodiaco - The Lost Canvas - Il mito di Ade 44 € 2,20
All Rounder Meguru 5 € 5,90
Manga Kiss 9: Kiss of Rose Princess 5 € 4,30
Bleach GOLD DeLuxe 31 € 5,90
Bleach GOLD 31 € 4,50
Manga Graphic Novel 83: Blue Exorcist 5 € 3,90
Planet Manga Presenta 41: I Signori dei Mostri 10 € 3,90
Monster deluxe 7 € 12,90
Blame! Ultimate DeLuxe Collection 1 € 12,90
Knights of Sidonia 1 € 5,90
PLANETA DEAGOSTINI
Starman Omnibus 4 € 38,00
Batman: Alla ricerca di Batman € 13,95
Nel Giorno più Splendente 10 € 3,95
Superman - Nuova Serie 53 € 3,95
STAR COMICS
Dr. Morgue 4 € 2,70
Techno 209: To Love Ru 9 € 4,20
Greatest 141: One Piece (New Edition) 45 € 3,90
Must 10: Thermae Romae 1 € 5,90
Action 216: Vinland Saga 10 € 5,50
Starlight 227: Utsuho 1 € 4,20
sabato 30 ottobre 2010
ARRIVI FUMETTERIA DAL 25/10/10 AL 30/10/10
ALESSANDRO
Enki Bilal - Trilogia Nikopol € 29,99
ASTORINA
Diabolik Anno XLIX nr. 11 € 2,00
AUREA EDITORIALE
John Doe - Nuova Serie 1 € 3,00
Dago Anno XVI nr. 10 Dago € 2,70
BD EDIZIONI
Freakangels 1 € 13,00
BONELLI
Dylan Dog € 2,70
Brendon 75 € 3,00
Tex nuova ristampa 267 Tex € 2,70
COMMA 22
Il vento tra i salici € 22,00
CONIGLIO EDITORE
Scuola di Fumetto 76 € 5,70
CORRIERE DELLA SERA
Corto Maltese - Collezione a Colori 18 € 6,99
Super-Eroi: Le Grandi Saghe 84 - Iron Man Classic € 9,99
GAZZETTA DELLO SPORT
Gli Anni d'Oro di Topolino 32 € 9,99
GP Maniac 8: XBlade 5 € 3,90
GP MANGA
Cat Paradise 2 € 5,90
Alice in Heartland 4 € 5,90
GP Rival 14: Blazer Drive 6 € 3,90
GP Hero 13: Holy Talker 3 € 3,90
IL GIORNALINO
Toppi - Il viaggiatore immobile 1: Africane € 9,90
J-POP
Miyuki in Wonderland € 5,90
Clamp - X vol. 1 € 5,90
KAPPA EDIZIONI
Ralf Konig - Vita da Genio € 13,00
LA REPUBBLICA
Tex - Collezione storica a Colori 196 € 6,90
LIZARD
Scott Pilgrim 1 € 9,90
Scott Pilgrim 2 € 9,90
Scott Pilgrim 3 € 9,90
Luis Royo - Prohibited Book € 22,00
MAX BUNKER PRESS
Alan Ford 497 € 3,00
PANINI
Wolverine 250 € 3,80
Wolverine Variant 1 [Coolidge] € 3,80
Wolverine Variant 2 [Dalì] € 3,80
Wolverine Variant 3 [Van gogh] € 3,80
Marvel Gold - Nuovi Mutanti: Caccia mortale € 18,00
Collezione 100% Panini Comics - Thorgal 2 € 17,00
L'Uomo Ragno - Spider-Man 544 € 3,00
Comics U.S.A. 45 - La torre nera: La battaglia di Jericho Hill 3 € 3,00
Naruto Illustration Book 2: Masashi Kishimoto € 16,90
PLANET MANGA
Manga Sun 77: Eyeshield 21 nr. 28 € 3,90
Naruto GOLD deLuxe 32 € 5,90
Ayashi no Ceres - La fiaba del cielo 14 € 5,50
Mille Emozioni 94: Miss 1 € 4,30
Monster deluxe 1 € 12,90
All Rounder Meguru 2 € 5,90
Angel Heart 61 € 2,20
Kyo 3 € 4,90
Manga love 116: Bugie d'Amore 1 € 4,30
PLANETA DEAGOSTINI
Bigg Time € 10,95
Un mondo contro Superman 1 € 16,95
Segreti Sei 2 € 14,95
RONIN MANGA
Giant Robot - Il giorno in cui la terra bruciò 1 € 5,90
Giant Robot - Il giorno in cui la terra bruciò 2 € 5,90
Giant Robot - Il giorno in cui la terra bruciò 3 € 5,90
Giant Robot - Il giorno in cui la terra bruciò 4 € 5,90
STAR COMICS
Kilari 8 € 4,20
Turn Over 125: Papillon 4 € 3,90
Le bizzarre avventure di JoJo 11 - Stardust Crusaders 4 € 6,00
Amici 156: Cosplay Animal 13 € 3,90
Storie di Kappa 185: Mebius Gear 1 € 5,00
San Michele 1 € 2,70
Harry Moon 4 € 3,90
Cornelio - Speciale 13 € 2,70
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