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sabato 17 settembre 2011
ARRIVI FUMETTERIA DAL 12/09/11 AL 17/09/11
001 EDIZIONI
Lady S 1 € 14,00
AUREA EDITORIALE
Dago Anno XVII nr. 9 € 2,70
BAO PUBLISHING
Chew 3: Ammazzacaffè € 13,00
BLACK VELVET
I Puffi e il Libro che tutto sa € 9,90
BONELLI
Cassidy 17 € 2,70
Mister No - Riedizione 53 € 5,40
Tex Stella d'Oro 14 € 5,80
Dylan Dog Collezione Book 184 € 4,00
Nathan Never 244 € 2,70
CORRIERE DELLA SERA
La Storia Universale Disney 30: Paperi e motori e altre storie € 7,99
GAZZETTA DELLO SPORT
Supereroi - Le leggende Marvel 19 - Fantastici Quattro: I più grandi eroi del mondo € 9,90
IF EDIZIONI
Capitan Miki - Collana Grandi Storie 48 € 6,00
J-POP
Blade of the Phantom Master 15 € 6,00
Superior 3 € 4,80
Demon King 31 € 5,50
Sumomomo Momomo 12 € 5,90
LA REPUBBLICA
Tex Speciale a Colori 3 € 6,90
LIZARD
12 Settembre, l'America dopo € 22,50
MAGIC PRESS
Love to the Utmost € 6,90
MAX BUNKER PRESS
Alan Ford Tnt gold 187 € 5,00
NONA ARTE
Michel Vaillant 69: Fuori pista all'inferno € 14,90
PANINI
Marvel Collection 15: Fantastici Quattro 3 € 6,00
Collezione 100% Panini Comics - Lo Stupefacente Testa a Vite e altri bizzarri oggetti € 12,00
Marvel Miniserie 117: Astonishing Spider-Man e Wolverine 3 € 3,00
Iron Man e i Vendicatori 42 (Allegato Iron Man .1) € 4,00
Iron Man .1 - Com'è successo, com'è stato, come va adesso € 1,00
Capitan America 16 (Allegato Capitan America .1) € 3,50
Capitan America .1 € 1,00
Thor e i Nuovi Vendicatori 150 (Allegato Thor .1) € 3,50
Thor .1 - La città d'oro € 1,00
L'Uomo Ragno - Spider-Man 565 € 3,30
Collezione 100% Panini Comics: Star Wars - Tempi Oscuri 1 € 12,00
X-Men 255 € 4,00
Collezione 100% Marvel - I Vendicatori: Le Origini € 12,00
Spider-Man - Calendario Ufficiale 2012 € 7,90
Marvel Vintage - Calendario Ufficiale 2012 € 7,90
Milo Manara - Calendario Ufficiale 2012 € 7,90
Rat-Man - Calendario Ufficiale 2012 € 7,90
PLANET MANGA
Planet Manga 107: Naruto 54 € 3,90
Manga Mega 8: Shangri-La 4 € 4,30
Fullmetal Alchemist GOLD DELUXE 26 € 5,90
City Hunter - Complete Edition 12 € 7,90
Manga Storie Nuova Serie 44: Il Mondo di Naruto: La guida ufficiale a manga - Vol. 4 € 6,50
PLANETA DEAGOSTINI
Nel Giorno più Splendente 9 € 3,95
Superman 52 € 3,95
REN BOOKS
Rica'tte Kanji?! - Una novellina a Tokyo € 12,00
RW/GOEN
Yoichi, professione samurai 7 € 4,50
SALDAPRESS
Leo Pulp - Investigatore privato 1 € 23,50
STAR COMICS
Techno 208: To Love Ru 8 € 4,20
N.O.X. - Squadra Speciale Europa 3 € 2,70
Action 215: Peacemaker 2 € 5,50
Greatest 140: One Piece (New Edition) 44 € 3,90
Manhwa 5: Aflame Inferno 3 € 5,50
mercoledì 31 agosto 2011
All Star Superman
Non sono mai stato e non credo che sarò mai un fan di Superman, ma non c’è dubbio che rappresenta una pietra miliare della storia del fumetto e dei supereroi. Leggo alcune storie dell’uomo d’acciaio più che altro per avere un quadro completo dell’universo DC, dove sicuramente gioca un ruolo di protagonista e spesso compare in eventi legati ad altri personaggi. Vi chiederete allora perché io abbia deciso di comprare un volume che raccoglie una miniserie fuori collana e fuori continuty, senza nessun aggancio a particolari saghe o eventi attuali o passati. Beh, sarò onesto, l’unica ragione iniziale è rappresentata dal team creativo. Grant Morrison per me fa parte di una trinità inviolabile del mondo del fumetto, anche con i suoi alti e bassi narrativi (gli altri due sono Alan moore e Neil Gaiman). Senza nulla togliere ad altri autori di grande levatura, sia del passato che del presente panorama fumettistico americano, questi tre riescono sempre a trovare motivi narrativi che non posso fare a meno di ammirare e invidiare. Quando accade che Morrison si unisce a Frank Quitely, la cosa acquista ancora di più un carattere imperativo, perché, sebbene il mio gusto per il disegno sia più legato a un’impostazione classica del fumetto (uno stile fratelli Kubert, per capirci), e le tavole di Quitely possono dirsi tutto fuorché classiche, i due insieme formano un’accoppiata vincente sotto tutti i punti di vista. Sarà per una questione geografica (entrambi scozzesi, entrambi di Glasgow), non lo so, fatto sta che già sugli X-Men, e adesso in questa miniserie di Superman, così come in altre opere forse meno note, quali Flex Mentallo e We3, i due insieme acquistano uno storytelling armonioso e coinvolgente nonostante si discostino molto, narrativamente il primo, graficamente il secondo, dalla tradizione.
Tuttavia, mi è bastato arrivare in fondo all’introduzione per sospettare che ci doveva essere qualcosa di più. questo sospetto è sorto quando ho letto che un certo Mark Waid, firmatario di questa introduzione, affermava di aver letto ogni storia mai scritta di Superman e di non averne mai lette di migliori. Considerando che il buon Mark ha praticamente scandito la sua intera vita a colpi di storie dell’universo DC, credo che la sua frase sia ben più di un’opinione. Poi l’ho letto. E credo di poter dire che questo è un volume che non può mancare nella libreria di nessun appassionato dell’uomo d’acciaio. Come al solito, con Grant Morrison niente è facile, quindi non mi sentirei di consigliare questa storia agli amanti di letture lineari, o con ampi spazi per l’azione pura e semplice. Qui abbiamo a che fare con una storia sottile e complessa, e a volte ci sembrerà di non capire certe frasi, certi scambi di battute, avremo la sensazione di aver saltato una pagina. È una storia che va letta, metabolizzata, e poi riletta con grandissima attenzione ai più piccoli dettagli, sia narrativi che grafici, che si intrecciano oltrepassando il limite fisico del capitolo in corso, tanto che una frase delle prime pagine può essere compresa solo dopo aver letto le ultime due. Tutta la storia è ricca di questi artifici, che la impreziosiscono anche dal punto di vista del messaggio generale. Mi sentirei di poter dire, da non appassionato dell’eroe in questione, che questa storia spiega a tutti chi è Superman, che cosa rappresenta per il mondo e che cosa il mondo rappresenta per lui. Leggetela. E non vi preoccupate se Superman sta morendo. Come dice Lois Lane nell’ultimo capitolo, quando avrà finito di fare quello che sta facendo, Superman tornerà.
[Articolo di Filippo Longo]
Questa recensione è stata pubblicata anche su Cose Preziose
lunedì 7 marzo 2011
JOHN BYRNE’S NEXT MEN Vol. 1
Cinque misteriosi ragazzi fuggono da una base segreta negli Stati Uniti. Sono braccati come animali e ovunque vadano li seguono morte e distruzione. Dicono di venire da un luogo perfetto, sicuro e asettico. Lo chiamano “il mondo reale” e sono convinti di stare vivendo in un orribile incubo. Sembrano solo cinque ragazzi spaventati, ma chi sono veramente? Qual è l’origine dei loro straordinari poteri? Loro per primi non sanno rispondere, e quei pochi che conoscono la verità non hanno alcuna intenzione di lasciarla trapelare...
Direttamente dalla ristampa americana in volume, John Byrne’s Complete Next Men, tornano in Italia, grazie alla 001 Edizioni, i supereroi decostruzionisti di John Byrne, in una serie di tomi in bianco e nero che riproporranno la saga in versione integrale. Next Men di John Byrne era stato pubblicato nel nostro paese solo parzialmente all’inizio degli anni novanta, prima sulla rivista antologica Hyperion, e in seguito su Star Magazine, tutte della Star Comics. Rileggere oggi Next Men significa scoprire una volta di più quanto il revisionismo supereroistico che ha tenuto banco negli ultimi anni si sia nutrito di spunti potenti seminati in opere figlie dei decenni precedenti, non ancora incanalate in trend commerciali, e quindi spesso dimenticate dal vasto pubblico.
Con Next Men, nel 1991, John Byrne introdusse i primi elementi di quello che sarebbe stato definito in seguito il “tono adulto” del racconto di supereroi, come l’intreccio cospirativo e una discreta componente di sadismo nella rappresentazione della violenza, un tempo del tutto stilizzata nelle storie di eroi in tuta. Eppure in Next Men, se possibile, si va anche oltre, ed è possibile scorgere diversi archetipi di un immaginario fantastico che sfiora passato e futuro senza mancare di intuizioni per il suo tempo brillanti. Se i ragazzi spensierati e ingenui che incontriamo all’inizio della saga possono ricordare gli Eloi della Macchina del Tempo di H. G. Wells (creature innocenti e apatiche, in realtà riserva di cibo per i terribili Morlock), la realtà virtuale nella quale sono sempre vissuti anticipa, per certi versi, il concetto alla base del film Matrix.
Il risveglio alla cruda e violenta realtà sembra quindi una metafora della caduta dalla grazia. La fine di una beata ignoranza che scaraventa l’essere umano (o post-umano, in questo caso) in un’esistenza cupa e dolorosa.
Per John Byrne, la saga definitiva dei supereroi inizia così. Con la perdita dell’Eden e una corsa senza respiro per la sopravvivenza. Il contesto complottistico da cui hanno origine i protagonisti, oggi potrebbe apparire per alcuni versi scontato. Ma nelle figure dei villains, spigolose eppure tridimensionali, si possono ravvisare rivisitazioni personali di Lex Luthor e Brainiac, i due avversari fondamentali di Superman, qui già sottoposti a un moderno lifting che ha visibilmente influenzato molte successive letture, anche televisive, di questi personaggi. Collocandolo nel momento storico che lo ha prodotto, cioè i primissimi anni novanta, Next Men è sicuramente una pietra miliare nel lungo cammino della decostruzione-ricostruzione del mito del supereroe. Un approccio fantascientifico duro e spietato che ridefinisce elementi dell’età classica degli eroi con poteri, ripresentando archetipi fondamentali, ma lasciando sostanzialmente spazio a una narrazione corale. Non è certo un caso se la pronunzia inglese della lettera X ricorda molto la parola “next”. Nella saga di Byrne, però, i mutanti sono stati creati dall’uomo e non è affatto detto che sia stata una buona idea. John Byrne suggerisce una malvagità di base nella genesi di coloro che potrebbero diventare gli dei di domani. Un miracolo genetico bacato da un progetto diabolico (sorvoliamo sul nome fin troppo stereotipato del villain principale) e la totale esclusione del libero arbitrio. I supereroi di Byrne sono il frutto di uno scenario antiutopistico, e più che dedicarsi alla salvezza dell’umanità hanno il loro bel da fare a mettere in salvo se stessi.
L’edizione della 001 presenta il ciclo storico di Next Men preceduto dalla graphic novel 2112. Una miniserie in cui John Byrne torna a raccontare il mondo dei Next Men in un contesto avveniristico, dove i post-umani sono ormai una realtà conclamata e dove si consumano nuovi sanguinari conflitti. Di fatto concepito come un seguito, 2112 si presta comunque a un’ottima funzione di prologo. La presentazione di eventi posteriori all’avventura principale e di una scenario cupo ed enigmatico, introduce il lettore all’esordio dei protagonisti con un carico non indifferente di domande. Domande che riceveranno una risposta solo con l’evolversi della trama, arricchendo di interesse i capitoli successivi, letti in una prospettiva chiarificatrice che allargherà sempre più l’affresco fantastico ideato da John Byrne.
La scelta della pubblicazione in bianco e nero può lasciare perplessi (ma è una prassi abituale per i volumi essential americani), tuttavia le tavole dettagliatissime di John Byrne si difendono egregiamente da sole, sfoggiando il loro stile ben noto, piacevolmente classico e riconoscibile. Next Men di John Byrne potrebbe essere definito un fumetto di confine, che ben rappresenta il tessuto connettivo tra lo standard supereroistico di un tempo passato e le attuali linee guida negli sviluppi del genere.
Ingenuo come i suoi protagonistio. Crudele come la realtà.
Questa recensione è stata pubblicata anche su FantasyMagazine.
sabato 30 ottobre 2010
ARRIVI FUMETTERIA DAL 25/10/10 AL 30/10/10
ALESSANDRO
Enki Bilal - Trilogia Nikopol € 29,99
ASTORINA
Diabolik Anno XLIX nr. 11 € 2,00
AUREA EDITORIALE
John Doe - Nuova Serie 1 € 3,00
Dago Anno XVI nr. 10 Dago € 2,70
BD EDIZIONI
Freakangels 1 € 13,00
BONELLI
Dylan Dog € 2,70
Brendon 75 € 3,00
Tex nuova ristampa 267 Tex € 2,70
COMMA 22
Il vento tra i salici € 22,00
CONIGLIO EDITORE
Scuola di Fumetto 76 € 5,70
CORRIERE DELLA SERA
Corto Maltese - Collezione a Colori 18 € 6,99
Super-Eroi: Le Grandi Saghe 84 - Iron Man Classic € 9,99
GAZZETTA DELLO SPORT
Gli Anni d'Oro di Topolino 32 € 9,99
GP Maniac 8: XBlade 5 € 3,90
GP MANGA
Cat Paradise 2 € 5,90
Alice in Heartland 4 € 5,90
GP Rival 14: Blazer Drive 6 € 3,90
GP Hero 13: Holy Talker 3 € 3,90
IL GIORNALINO
Toppi - Il viaggiatore immobile 1: Africane € 9,90
J-POP
Miyuki in Wonderland € 5,90
Clamp - X vol. 1 € 5,90
KAPPA EDIZIONI
Ralf Konig - Vita da Genio € 13,00
LA REPUBBLICA
Tex - Collezione storica a Colori 196 € 6,90
LIZARD
Scott Pilgrim 1 € 9,90
Scott Pilgrim 2 € 9,90
Scott Pilgrim 3 € 9,90
Luis Royo - Prohibited Book € 22,00
MAX BUNKER PRESS
Alan Ford 497 € 3,00
PANINI
Wolverine 250 € 3,80
Wolverine Variant 1 [Coolidge] € 3,80
Wolverine Variant 2 [Dalì] € 3,80
Wolverine Variant 3 [Van gogh] € 3,80
Marvel Gold - Nuovi Mutanti: Caccia mortale € 18,00
Collezione 100% Panini Comics - Thorgal 2 € 17,00
L'Uomo Ragno - Spider-Man 544 € 3,00
Comics U.S.A. 45 - La torre nera: La battaglia di Jericho Hill 3 € 3,00
Naruto Illustration Book 2: Masashi Kishimoto € 16,90
PLANET MANGA
Manga Sun 77: Eyeshield 21 nr. 28 € 3,90
Naruto GOLD deLuxe 32 € 5,90
Ayashi no Ceres - La fiaba del cielo 14 € 5,50
Mille Emozioni 94: Miss 1 € 4,30
Monster deluxe 1 € 12,90
All Rounder Meguru 2 € 5,90
Angel Heart 61 € 2,20
Kyo 3 € 4,90
Manga love 116: Bugie d'Amore 1 € 4,30
PLANETA DEAGOSTINI
Bigg Time € 10,95
Un mondo contro Superman 1 € 16,95
Segreti Sei 2 € 14,95
RONIN MANGA
Giant Robot - Il giorno in cui la terra bruciò 1 € 5,90
Giant Robot - Il giorno in cui la terra bruciò 2 € 5,90
Giant Robot - Il giorno in cui la terra bruciò 3 € 5,90
Giant Robot - Il giorno in cui la terra bruciò 4 € 5,90
STAR COMICS
Kilari 8 € 4,20
Turn Over 125: Papillon 4 € 3,90
Le bizzarre avventure di JoJo 11 - Stardust Crusaders 4 € 6,00
Amici 156: Cosplay Animal 13 € 3,90
Storie di Kappa 185: Mebius Gear 1 € 5,00
San Michele 1 € 2,70
Harry Moon 4 € 3,90
Cornelio - Speciale 13 € 2,70
martedì 12 ottobre 2010
sabato 2 ottobre 2010
ARRIVI FUMETTERIA DAL 27/09/10 AL 02/10/10
001 EDIZIONI
Fog 2 € 14,00
ASTORINA
Diabolik Swiisss 196 € 2,00
Diabolik Anno 49 Nr. 10 € 2,00
BONELLI
Almanacco Avventura 2011 € 5,70
Storie da Altrove 13 € 4,80
Tutto Tex 474 € 2,70
Julia 145 € 3,20
Zagor 594 € 2,70
CONIGLIO EDITORE
Il Canemucco - The Paper Show 3 € 4,50
Touch 2 € 7,90
CORRIERE DELLA SERA
Super-Eroi: Le Grandi Saghe 80 - Il guanto dell'Infinito € 9,99
Corto Maltese - Collezione a Colori 14 € 6,99
GAZZETTA DELLO SPORT
Gli Anni d'Oro di Topolino 28 € 9,99
GP MANGA
Dorothea 6 € 5,90
Alice in Heartland 1 € 5,90
Alice in Heartland 2 € 5,90
LA REPUBBLICA
Tex - Collezione storica a Colori 192 € 6,90
LIZARD
Le Straordinarie Avventure di Adèle Blanc-sec € 18,00
MAX BUNKER PRESS
Alan Ford 496 € 3,00
MONDADORI
Alan Ford Story 48 € 7,90
PANINI
Marvel Collection - Capitan America 3 € 6,00
Panini Comics Mix 14: God of War 1 € 3,00
L'Uomo Ragno - Spider-Man 542 € 3,00
PLANET MANGA
Naruto GOLD deLuxe 31 € 5,90
Manga love 115: Seiho HighSchool Men's - Anche i Ragazzi sognano l'Amore 8 € 4,30
Ayashi no Ceres - La fiaba del cielo 13 € 5,50
Manga Sun 76: Eyeshield 21 Nr. 27 € 3,90
Mille Emozioni 93: Yubikiri - La promessa € 4,30
Dogs, pallottole e sangue 5 € 7,00
Manga Dream 115: Il diavolo custode 1 € 4,90
Un frammento di te 7 € 5,50
All Rounder Meguru 1 € 5,90
Manga Graphic Novel 73: Ga-Rei, il divoratore di spiriti 10 € 4,30
Naoki Urasawa Pack (Contiene Monster Deluxe #1 e Happy! #1) € 19,90
Happy! 1 € 10,90
PLANETA DEAGOSTINI
Titani: La notte più profonda € 4,95
Universo DC: Superman 5 € 15,95
Superman: Mai più Kryptonite € 22,00
Hellblazer di Garth Ennis 2 € 20,00
Classici DC - The House of Mystery 2 € 11,95
Kelly's Eye 1 € 14,95
STAR COMICS
Young 197: Fairy Tail 17 € 3,90
Action 204: Vinland Saga 5 € 4,90
Neverland 234: Inuyasha - New Edition 12 € 3,90
Dragon 148: Psyren 1 € 3,90
giovedì 1 gennaio 2009
Hero Squared - Eroe al quadrato
«Nya-Ha-Haaaa!!!»
«...non rideva davvero così...?»
«Oh, assolutamente. Quando i criminali ridono, è sempre ‘Nya-Ha-Haaaa!!!’. E quando ridono gli eroi è ‘Bwah-Ha-Haaa!’. E’ una specie di regola non scritta.»
I lettori rideranno a modo loro. Secondo l’umore e il carattere. Ma rideranno. Parola della premiata ditta Keith Giffen e J.M. DeMatteis, che sembra non sbagliare un colpo. Quanti avevano apprezzato quel gioiellino di demenza intitolato Quelli che un tempo erano la Justice League, scopriranno in Hero Squared – Eroe al quadrato un ulteriore sviluppo del potenziale comico di questi autori che potremmo definire i Monty Python del fumetto supereroistico. Prodotto dalla neonata e rampante Boom! Studios, cui già si deve il truce Irredeemable, e pubblicato nel nostro paese da ItalyComics, Hero Squared è la dimostrazione che gli eroi in tuta possono ancora divertire. E farlo in modo arguto, intrecciando l’omaggio affettuoso con un irrefrenabile umorismo.
Milo Stone è un giovane loser che vive a New York. Sciatto, privo di ambizioni. Trascorre le sue giornate giocando ai videogames e coltiva il sogno di realizzare un film, ma è arenato da tempo sul progetto di un improbabile cortometraggio sulla vita di uno zio operatore ecologico. La sua vita cambia quando nel suo appartamento irrompe Capitan Valor, eroe in calzamaglia dai sorprendenti poteri. Un personaggio che Milo era abituato a vedere sulle inoffensive pagine dei suoi fumetti preferiti. Solo che questo Capitan Valor è reale, ha il suo stesso volto, e soprattutto afferma di essere anche lui Milo Stone. L’universo da cui proviene, dice, è stato totalmente distrutto dal terribile Caliginous, sua nemesi. L’avversario assetato di vendetta lo sta braccando, e il mondo in cui si trova adesso rischia di fare la stessa fine. Peccato che il suo alter ego in questo universo abbia avuto una vita differente, sia privo di poteri e anche piuttosto riluttante all’idea di diventare un eroe. In verità, sono in pochi a pensare che il Milo Stone di questa terra non sia un perfetto idiota. Tra questi c’è Stephie, la sua pragmatica e innamoratissima ragazza. Il fatto inquietante è che il terribile Caliginous è proprio la Stephie di una realtà alternativa, furiosa con Valor per ragioni ancora tutte da scoprire.
L’idea di base deve molto a un sottogenere che la fantascienza ha praticato a lungo. Quella degli universi possibili o paralleli. Il tono scanzonato ricorda alcune pagine di Assurdo Universo, celebre romanzo di Fredric Brown, dove il protagonista, redattore di un magazine di science fiction, veniva proiettato in un mondo generato dalla mente infantile e fantasiosa di un giovane lettore, ed era messo a confronto con la versione tangibile di tutti i cliché con i quali aveva sempre lavorato. Qui abbiamo l’ennesima controfigura di Superman, il più grande eroe del suo mondo (come spesso egli ama immodestamente definirsi) specchiato nella negazione di tutto ciò che rappresenta. L’anonimato, la quotidianità e l’apatia. Gli esilaranti dialoghi da commedia di Hero Squared varrebbero da soli la lettura della serie. Tuttavia, andando avanti ci si accorge che la carne al fuoco è ben più consistente di quanto sembrasse all’inizio. Hero Squared è un fumetto che riesce a formalizzare nella propria cornice i veri intenti del suo narrare. Se i primi botti sono dovuti al confronto tra le due diverse versioni del medesimo protagonista, i veri giochi di fuoco sono rappresentati dal costante omaggio al genere supereroistico e ai tanti mutamenti che questo ha subito nel corso degli anni. Si inizia parlando di universi paralleli e di sensibili variazioni al loro interno. Valor spiega la sua presenza nei fumetti come una lontana influenza della propria realtà, un flusso di informazioni che raggiunge il mondo di Milo come manifestazione dell’inconscio collettivo. Ma i diversi punti di vista di più personaggi possono rappresentare una realtà pirandelliana altrettanto alternativa. I racconti di Capitan Valor evocano tavole a fumetti dallo stile classicheggiante e dal piglio ingenuo. Una realtà avventurosa piena di falle logiche che suscita in chi lo ascolta fondatissimi dubbi.
«Un intero isolato di edifici abbandonati... nel cuore di New York? Lo trovo estremamente difficile da credere.»
«Oh, saresti sorpresa di quanto spesso succedeva. Praticamente ogni volta che mi ritrovavo in una battaglia mortale con qualche folle supercriminale, in qualche modo finivamo per scontrarci attraverso un isolato di edifici abbandonati.»
Il passaggio di Capitan Valor nel mondo “reale” è quindi occasione per elencare e sbeffeggiare le tante ingenuità del fumetto supereroistico più classico. Ma il punto di vista può cambiare, e mostrarci una realtà ancora differente. Un mondo di supereroi cinici, violenti e moralmente controversi. Dichiarata strizzata d’occhio a titoli come Authority, Ultimates e al cattivismo che tutt’oggi tiene banco su alcune serie dedicate agli eroi in tuta. Potremmo dire che con Hero Squared, Giffen e DeMatteis mettono il supereroe a nudo, come provetti dermatologi individuano ogni neo sul corpo e ne canzonano le forme bislacche. Il disegnatore Joe Abraham, mette il suo tratto giocoso al servizio di una storia che vive soprattutto nei dialoghi. Particolare che potrebbe scoraggiare qualche lettore più avvezzo a tavole pirotecniche che a un buon crescendo narrativo. Lo stile di Abraham è semplice e geniale nello stesso tempo. Comunica all’istante che Milo e Valor non sono la stessa persona pur assomigliandosi come gocce d’acqua. La caratterizzazione di Caliginous, la Stephie malvagia, e del suo lacchè Sloat è deliziosamente cartoonesca. Il tono generale della serie potrebbe ricordare, per certi versi, una versione politicamente più scorretta de Gli Incredibili. Stesso vortice di citazioni e felice cocktail di avventura e ironia.
Una precisazione. Il primo numero della testata Hero Squared - Eroe al quadrato pubblicata dalla ItalyComics presenta le avventure dei due Milo a partire dal primo numero della miniserie in tre albi che in America ha seguito l’uscita di quello che si può definire il numero zero della serie. Edita negli Stati Uniti dalla Atomeka Press, la primissima storia di Hero Squared (quella che mostra l’incontro tra Milo e Valor) è uscita nel 2004 ed è stata pubblicata in Italia dalla Star Comics sul numero 15 della rivista Star Magazine New, tutt’ora disponibile come arretrato. Due anni più tardi, la Boom! Studios fa suo il progetto di Giffen e DeMatteis, dando il via alla miniserie attualmente in corso di pubblicazione nel nostro paese. A questa seguirà la serie regolare, che vedremo sempre sotto il marchio ItalyComics. Le fila del racconto sono ben riassunte nelle prime tavole della miniserie, dove è possibile vedere la reazione allibita dei media del nostro mondo davanti l’improvvisa apparizione di un uomo volante e di strampalate minacce aliene.
La Boom! Studios conferma dunque il suo approccio alternativo ai supereroi e il modo fresco di realizzare fumetti. Un altro mondo rispetto a titoli storici che ultimamente languono nel ripetersi di situazioni già viste e in uno stile frusto, spesso ammantato di falsa trasgressione. Hero Squared ci rivela una volta di più che il garbo e la verve possono ancora essere carte vincenti.
Anche nel nostro stanco universo annoiato.
«...non rideva davvero così...?»
«Oh, assolutamente. Quando i criminali ridono, è sempre ‘Nya-Ha-Haaaa!!!’. E quando ridono gli eroi è ‘Bwah-Ha-Haaa!’. E’ una specie di regola non scritta.»
I lettori rideranno a modo loro. Secondo l’umore e il carattere. Ma rideranno. Parola della premiata ditta Keith Giffen e J.M. DeMatteis, che sembra non sbagliare un colpo. Quanti avevano apprezzato quel gioiellino di demenza intitolato Quelli che un tempo erano la Justice League, scopriranno in Hero Squared – Eroe al quadrato un ulteriore sviluppo del potenziale comico di questi autori che potremmo definire i Monty Python del fumetto supereroistico. Prodotto dalla neonata e rampante Boom! Studios, cui già si deve il truce Irredeemable, e pubblicato nel nostro paese da ItalyComics, Hero Squared è la dimostrazione che gli eroi in tuta possono ancora divertire. E farlo in modo arguto, intrecciando l’omaggio affettuoso con un irrefrenabile umorismo.
Milo Stone è un giovane loser che vive a New York. Sciatto, privo di ambizioni. Trascorre le sue giornate giocando ai videogames e coltiva il sogno di realizzare un film, ma è arenato da tempo sul progetto di un improbabile cortometraggio sulla vita di uno zio operatore ecologico. La sua vita cambia quando nel suo appartamento irrompe Capitan Valor, eroe in calzamaglia dai sorprendenti poteri. Un personaggio che Milo era abituato a vedere sulle inoffensive pagine dei suoi fumetti preferiti. Solo che questo Capitan Valor è reale, ha il suo stesso volto, e soprattutto afferma di essere anche lui Milo Stone. L’universo da cui proviene, dice, è stato totalmente distrutto dal terribile Caliginous, sua nemesi. L’avversario assetato di vendetta lo sta braccando, e il mondo in cui si trova adesso rischia di fare la stessa fine. Peccato che il suo alter ego in questo universo abbia avuto una vita differente, sia privo di poteri e anche piuttosto riluttante all’idea di diventare un eroe. In verità, sono in pochi a pensare che il Milo Stone di questa terra non sia un perfetto idiota. Tra questi c’è Stephie, la sua pragmatica e innamoratissima ragazza. Il fatto inquietante è che il terribile Caliginous è proprio la Stephie di una realtà alternativa, furiosa con Valor per ragioni ancora tutte da scoprire.
L’idea di base deve molto a un sottogenere che la fantascienza ha praticato a lungo. Quella degli universi possibili o paralleli. Il tono scanzonato ricorda alcune pagine di Assurdo Universo, celebre romanzo di Fredric Brown, dove il protagonista, redattore di un magazine di science fiction, veniva proiettato in un mondo generato dalla mente infantile e fantasiosa di un giovane lettore, ed era messo a confronto con la versione tangibile di tutti i cliché con i quali aveva sempre lavorato. Qui abbiamo l’ennesima controfigura di Superman, il più grande eroe del suo mondo (come spesso egli ama immodestamente definirsi) specchiato nella negazione di tutto ciò che rappresenta. L’anonimato, la quotidianità e l’apatia. Gli esilaranti dialoghi da commedia di Hero Squared varrebbero da soli la lettura della serie. Tuttavia, andando avanti ci si accorge che la carne al fuoco è ben più consistente di quanto sembrasse all’inizio. Hero Squared è un fumetto che riesce a formalizzare nella propria cornice i veri intenti del suo narrare. Se i primi botti sono dovuti al confronto tra le due diverse versioni del medesimo protagonista, i veri giochi di fuoco sono rappresentati dal costante omaggio al genere supereroistico e ai tanti mutamenti che questo ha subito nel corso degli anni. Si inizia parlando di universi paralleli e di sensibili variazioni al loro interno. Valor spiega la sua presenza nei fumetti come una lontana influenza della propria realtà, un flusso di informazioni che raggiunge il mondo di Milo come manifestazione dell’inconscio collettivo. Ma i diversi punti di vista di più personaggi possono rappresentare una realtà pirandelliana altrettanto alternativa. I racconti di Capitan Valor evocano tavole a fumetti dallo stile classicheggiante e dal piglio ingenuo. Una realtà avventurosa piena di falle logiche che suscita in chi lo ascolta fondatissimi dubbi.
«Un intero isolato di edifici abbandonati... nel cuore di New York? Lo trovo estremamente difficile da credere.»
«Oh, saresti sorpresa di quanto spesso succedeva. Praticamente ogni volta che mi ritrovavo in una battaglia mortale con qualche folle supercriminale, in qualche modo finivamo per scontrarci attraverso un isolato di edifici abbandonati.»
Il passaggio di Capitan Valor nel mondo “reale” è quindi occasione per elencare e sbeffeggiare le tante ingenuità del fumetto supereroistico più classico. Ma il punto di vista può cambiare, e mostrarci una realtà ancora differente. Un mondo di supereroi cinici, violenti e moralmente controversi. Dichiarata strizzata d’occhio a titoli come Authority, Ultimates e al cattivismo che tutt’oggi tiene banco su alcune serie dedicate agli eroi in tuta. Potremmo dire che con Hero Squared, Giffen e DeMatteis mettono il supereroe a nudo, come provetti dermatologi individuano ogni neo sul corpo e ne canzonano le forme bislacche. Il disegnatore Joe Abraham, mette il suo tratto giocoso al servizio di una storia che vive soprattutto nei dialoghi. Particolare che potrebbe scoraggiare qualche lettore più avvezzo a tavole pirotecniche che a un buon crescendo narrativo. Lo stile di Abraham è semplice e geniale nello stesso tempo. Comunica all’istante che Milo e Valor non sono la stessa persona pur assomigliandosi come gocce d’acqua. La caratterizzazione di Caliginous, la Stephie malvagia, e del suo lacchè Sloat è deliziosamente cartoonesca. Il tono generale della serie potrebbe ricordare, per certi versi, una versione politicamente più scorretta de Gli Incredibili. Stesso vortice di citazioni e felice cocktail di avventura e ironia.
Una precisazione. Il primo numero della testata Hero Squared - Eroe al quadrato pubblicata dalla ItalyComics presenta le avventure dei due Milo a partire dal primo numero della miniserie in tre albi che in America ha seguito l’uscita di quello che si può definire il numero zero della serie. Edita negli Stati Uniti dalla Atomeka Press, la primissima storia di Hero Squared (quella che mostra l’incontro tra Milo e Valor) è uscita nel 2004 ed è stata pubblicata in Italia dalla Star Comics sul numero 15 della rivista Star Magazine New, tutt’ora disponibile come arretrato. Due anni più tardi, la Boom! Studios fa suo il progetto di Giffen e DeMatteis, dando il via alla miniserie attualmente in corso di pubblicazione nel nostro paese. A questa seguirà la serie regolare, che vedremo sempre sotto il marchio ItalyComics. Le fila del racconto sono ben riassunte nelle prime tavole della miniserie, dove è possibile vedere la reazione allibita dei media del nostro mondo davanti l’improvvisa apparizione di un uomo volante e di strampalate minacce aliene.
La Boom! Studios conferma dunque il suo approccio alternativo ai supereroi e il modo fresco di realizzare fumetti. Un altro mondo rispetto a titoli storici che ultimamente languono nel ripetersi di situazioni già viste e in uno stile frusto, spesso ammantato di falsa trasgressione. Hero Squared ci rivela una volta di più che il garbo e la verve possono ancora essere carte vincenti.
Anche nel nostro stanco universo annoiato.
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