Abituati alle trasgressioni tarantiniane di Garth Ennis (Preacher)... Alla scoperta della satira anticattolica demenziale di Davide La Rosa (Suore Ninja, La Bibbia 2)... Che effetto farebbe oggi, in Italia, l'inedito, eretico, irriverente, bizzarro Son-o-God?
Di cosa stiamo
parlando? Del Figlio di Dio, naturalmente... L'archetipo del Supereroe
che getta la maschera per rivelarsi quel che è: un salvatore di
ispirazione religiosa... anche se forse non nel modo che tanti si
aspetterebbero.
Son-o-God esordisce sulla rivista National Lampoon nel 1972, in America, e si presenta come una sorta di Shazam (il Capitan Marvel della Fawcett in seguito acquisito dalla DC Comics). Un nerdacchioso trentenne di cultura ebraica di nome Benny David, vive ancora con i genitori
(oggi qualcuno lo chiamerebbe "bamboccione") conducendo una vita apparentemente piatta e noiosa. Ha tuttavia un segreto. Gridare la
parola "Jee-Zuz" lo trasforma in una versione nerboruta del Cristo, con
tanto di aureola, mantello alla Superman e colomba bianca come sidekick (Billy Batson, gridando "Shazam" acquista invece i poteri di personaggi mitologici).
Creato
dall'umorista Michel Choquette, Sean Kelly e disegnato nientemeno che
da Neil Adams, il superfiglio di Dio si scontra con le storture del
cattolicesimo e un arcinemico (l'Anticristo in persona) che ha le
fattezze del Papa (che comanda orde di fanatici religiosi, palese
metafora di una religione deviata).
Un
fumetto satirico che ovviamente in Italia non ha mai trovato spazio, e
che conserva una dirompente forza iconoclasta soprattutto se collocato
negli anni che lo anno prodotto.
Una curiosità nerd tutta da scoprire, rigorosamente in lingua originale.