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lunedì 7 gennaio 2013

Before Watchmen - Osservazioni - Parte 2


Ok, abbiamo buttato un'altra occhiata al prequel-apocrifo che ci accompagnerà anche per la prima metà del prossimo anno. Before Watchmen va avanti... e le sensazioni iniziali, finora almeno, sono confermate. Vediamo un po'.


NITE OWL #1 (DI 4): Un ritmo lento che non fa sperare in una veloce ripresa. Il senso di già visto impera, e soprattutto sono in agguato paragoni scomodi (ma necessari) con altre opere che per riffa o per raffa si sono rapportate, negli ultimi decenni, con il capolavoro di Alan Moore. Vedere il giovanissimo Daniel tampinare Hollis Mason, il primo Nite Owl, e cantargli le lodi dei suoi gadget, non può che far pensare all'inizio del film Gli Incredibili. Il gioco di riprendere scene madri dell'opera originale e mostrarla attraverso la soggettiva di eroi singoli non aggiunge un'atmosfera veramente fresca. Anzi, dà rilievo a quanto il soggetto sia derivativo. Insomma, questo Nite Owl non ci ha entusiasmato gran che. J.M. Straczynski ha brillato altrove di luce più intensa, e la sola vera ragione di sfogliare questa miniserie (a giudicare dal primo numero, almeno) sono i disegni del grande Joe Kubert (affiancato dal figlio Andy). Qui alla sua ultima prova prima della recente scomparsa.





OZYMANDIAS #1 (DI 6): L'origine di uno dei più enigmatici tra i protagonisti dell'originale Watchmen, e del quale - in effetti - abbiamo sempre saputo poco (se non per linee molto generali). Il sapore della pietanza non cambia in modo sostanziale. Ma per una volta, l'eroe è poco convenzionale, come le sue abilità e le sue motivazioni. Non è facile provare empatia per un protagonista cosiderato l'uomo più intelligente del mondo, che per scelta narcisistica segue le orme di Alessandro Magno e dei faraoni. Qualche curiosità da gossip sulla sua giovinezza e sulla sua singolare origine di vigilante. Ma Len Wein, alla sceneggiatura, non si sforza più di tanto per brillare di luce propria, e una delle principali ragioni per leggere questo albo - anche in questo caso - sono i disegni di un sempre suggestivo Jae Lee. Una curiosità. Da tempo immemore, gli esegeti del Watchmen di Moore hanno sempre suggerito l'omosessualità di Adrian, indicandolo come uno dei primi supereroi esplicitamente gay. Noi ci siamo sempre chiesti quali fossero gli indizi cruciali (forse lo spiccato senso estetico del personaggio?). Ad ogni modo, questo Before Wahtchmen, sin dal primo capitolo, ci rivela che si trattava solo di gossip.


MINUTEMEN #2 (di 6): Senza impegno, ok? Non significa che leggeremo le miniserie per intero. Ma giusto un'occhiata ai secondi numeri, per avere un quadro d'insieme più preciso, ci può stare. La marcia ingranata non cambia rispetto al primo capitolo (e ci sono ben altre quattro uscite, eh!). Si pretende di fornire qualche dettaglio in più sul passato di Hollis Mason e dei vigilanti che lo circondavano nella prima fase delle loro apparizioni. Episodi imbarazzanti, torbidi segreti. Nostalgico, d'accordo, ma anche noioso e fondamentalmente inutile.
C'è veramente poco da fare, e la prima osservazione che viene in mente è: Ok, vuoi produrre un prequel omaggio a Watchmen. Scrivi una miniserie. UNA. E fatti venire un'idea decente per celebrare queste icone, piuttosto che pretendere di approfondire qualcosa che ha già detto tutto. Mah! Vedremo che cosa hanno da offrire gli altri numeri uno in uscita, ma le aspettative - a questo punto - sono davvero basse.

Alla prossima.




martedì 4 dicembre 2012

Before Watchmen: osservazioni - Parte 1

    

Before Watchmen è qui. E' arrivato, o meglio... «E' incominciato!» come dice il Numero 6, il gelido Cylone biondo all'inizio della miniserie che fa da prologo a Battlestar Galactica. Calendario Maya e meteroriti in cerca di compagnia permettendo, questa ulteriore calamità commerciale sta attraversando anche il nostro paese, e già lascia tracce di devastazione, suscitando caos più che clamore. Del resto, come si poteva supporre, questo prequel attira la curiosità anche di quanti hanno appena sbirciato il capolavoro di Alan Moore attraverso la riduzione cinematografica diretta da Zak Snyder. Pubblico che – spesso – non ha mai maneggiato un fumetto (e si vede!). Così la confusione seguente (credeteci) non è da sottovalutare. Le numerose miniserie e i due speciali stanno mietendo vittime anche tra i nostri già ammaccati neuroni. Curiosità? Malattia? Necessità professionale? Nerdaggine acuta?


Ne vogliamo proprio parlare? Fare paragoni con il Watchmen classico di Moore è ovviamente la cosa più inutile del mondo. Possiamo spigolare tra i primi numeri delle miniserie finora giunte in Italia e commentare quanto l'operazione nostalgia stia dando i suoi frutti. Anche perché, in un certo senso, l'attesa nei confronti di questo Before Watchmen non era molto dissimile da quella creatasi quando la scrittrice americana Alexandra Ripley annunciò che stava scrivendo un seguito di Via col vento per regalare ulteriori tribolazioni a Rossella O'Hara e ai lettori di Margaret Mitchell.
Ok, il paragone farà storcere il naso a molti, ma torniamo a Watch... a Before Watchmen.

Vediamo un po'...

MINUTEMEN #1 (DI 6): Mason Hollis, il primo Nite Owl, sta già scrivendo il libro di memorie che strapperà la maschera agli uomini del mistero e narrerà la nascita della supersquadra per antonomasia nell'universo di Watchmen: i Minutemen. Darwyn Cooke ha esperienza come pochi per evocare atmosfere retrò, e avergli affidato sia i testi che le illustrazioni per questo segmento celebrativo della saga si rivela un'idea azzeccata. Tuttavia, di nuovo non c'è nulla. Solo la volontà di guardare indietro, a un Hollis più giovane, ma non abbastanza, affinché svolga il medesimo ruolo di memoria storica già rivestito nell'opera di Moore. L'effetto nostalgia presente nel classico Watchmen è qui riproposto con un tentativo di imitazione parzialmente riuscito, ma anche privo di una propria identità. L'effetto è quello di un'eco più che di un'opera autonoma. Riuscito come la copia pittorica che un talentoso imitatore può realizzare del pezzo di bravura di un artista dal carisma immenso. Chissà cosa avranno da dirci le uscite successive.

 

IL COMICO #1 (di 6): Il personaggio di Edward Blake, il vigilante conosciuto come il Comico, non è ancora stato in Vietnam. Le esperienze belliche sono di là da venire, non porta dunque ancora lo sfregio che lo deturperà fino alla fine della sua vita. Eppure la sua anima è già nera e segnata in profondità. Il suo ruolo è perlomeno ambiguo. Difensore della patria o semplice sicario? Le sue relazioni amichevoli con la famiglia Kennedy ci suggeriranno qualcosa in più sui suoi trascorsi di “eroe” governativo, sul suo rapporto con Jacqueline Kennedy e... una celebre, misteriosa morte. Sfiorando (a nostro parere) il ridicolo, Brian Azzarello tenta in questo primo numero la carta della dietrologia, ma i disegni corposi di J.G. Jones non lo aiutano a confezionare una partenza convincente. Certo, siamo soltanto al primo numero... ma se il buon giorno si vede dal mattino...


SILK SPECTRE #1 (DI 4): Il passaggio di consegne tra una controversa ex supereroina, Sally Jupiter, e la sua riluttante figlia, Laurie. Un conflitto familiare che porterà alla genesi di una nuova eroina, sicuramente diversa e forse migliore. Silk Spectre, almeno in questo primo numero, sembrerebbe il tassello più riuscito dell'operazione commerciale targata Before Watchmen. Forse perché le dinamiche tra una madre prigioniera di un passato glorioso (e pieno di segreti torbidi) e una giovane figlia che vorrebbe soltanto vivere la propria vita, riesce ad affascinare per le sue atmosfere crepuscolari, che potrebbero funzionare anche se svincolate dall'ingombrante parentela con il capolavoro di Alan Moore. Due caratteri forti a confronto, due differenti modi di intendere l'eroismo. Due donne di epoche diverse... Insomma, non ce l'aspettavamo. Ma aspettiamo di leggere il secondo capitolo di Silk Spectre con più impazienza degli altri. Darwyn Cooke tesse dialoghi leggeri e Amanda Conner è in ottima forma. 


Il resto è da vedere. Non parleremo de La Maledizione del Corsaro Cremisi, il racconto in stile Vascello Nero che farcisce ulteriormente la frittata commerciale con la sua programmazione (identica a quella statunitense) spezzettata (e incasinata) tra le varie uscite. Becchettare briciole di qua e di là, forse, un giorno ci farà sentire sazi. Ma allo stato delle cose non sappiamo ancora che cosa stiamo mangiando, e la pietanza non ha destato il nostro interesse più di tanto. Il brodo è troppo, troppo allungato.

Alla prossima!



giovedì 29 novembre 2012

Before (prima)... di perdersi (che poi i Watchmen ti vengono a prendere...)


«Vorrei abbonarmi a Before Watchemen. Posso prenotare il nr. 1?»

«Sì, certo. Ma ha presente com'è impostata l'operazione? Sono tante miniserie parallele, ognuna con una sua numerazione...»

Aggrottando le sopracciglia: «Prego?»

«Dovrebbe dirmi gentilmente se vuole seguire una miniserie soltanto o tutte, sono otto miniserie più due speciali.»

«Cosa? Ummmm! Pensavo fosse una sola. Mah! Quanto costano?»

«2,50 euro ad albo. Poi ogni miniserie ha una durata diversa. Allora, le interessa sempre?»

«Mmmmm... facciamo così. Visto che mandate un sms, quando arrivano gli albi... non appena arrivano i primi numero uno a mio nome, mi mandi un messaggio con il preventivo. I primi numeri li prendo senz'altro. Poi deciderò.»

«Ok...»

[Passano i giorni, escono i primi tre titoli della saga Before Watchmen (Minutemen, Silk Spectre, il Comico). Viene inviato un sms: usciti tre numeri 1, totale euro 7,50. Dopo qualche giorno... il ritorno.]

«Ma questi io li ho già presi!!!» [davanti a Minutemen, Silk Spectre, Il Comico numeri 1.]

?!!!


Voi ci capite qualcosa? Noi gettiamo la spugna. A volte sembra di trovarsi in un paese straniero dove la lingua è incomprensibile, o di avere a che fare con stranieri dalle attitudini culturali molto distanti.
Prima (Before...) di smarrirsi in qui pro quo imbarazzanti e poco pratici, presentiamo quindi uno specchietto dell'opera nel tentativo di fare ulteriore chiarezza. Se siete anime innocenti, ancora non avvezze alle perversioni commerciali del fumetto statunitense, ribadiamo che Before Watchmen è una saga celebrativa del capolavoro di Alan Moore, ambientata prima degli eventi di quest'ultimo (un Prologo o Prequel, va!). La saga (nota bene) è articolata in otto (8) miniserie di durata tra loro differente, più due speciali che fanno da epilogo. Per completezza, specifichiamo che in appendice a quasi ogni albo sarà presente un episodio relativo al Vascello Nero (la storia di pirati maledetti presente nel Watchmen classico). Questi episodi non sono autoconclusivi, e per leggere il racconto nella sua interezza si dovrebbe raccogliere l'intero parco testate di Before Watchmen.
Inoltre, esiste un'edizione dei vari numeri uno che si accompagna a un cofanetto (prezzo € 9,95) volto a raccogliere l'intera saga (non la singola miniserie, attenzione! Ma tutto quello che è uscito, sta uscendo e uscirà sotto il marchio Before Watchmen). Fino a nuove comunicazioni editoriali (non si può mai sapere) un po' tutti questi albi avranno il prezzo di copertina di euro 2,50. Ecco, quindi, il piano dell'opera:


  • Before Watchmen: Minutemen (6 numeri)
  • Before Watchmen: Silk Spectre (4 numeri)
  • Before Watchmen: Comedian (6 numeri)
  • Before Watchmen: Nite Owl (4 numeri)
  • Before Watchmen: Ozymandias (6 numeri)
  • Before Watchmen: Rorschach (4 numeri)
  • Before Watchmen: Doctor Manhattan (4 numeri)
  • Before Watchmen: Moloch (2 numeri)
  • Before Watchmen: Dollar Bill (numero unico)
  • Before Watchmen: Epilogue (numero unico)