Before Watchmen è qui. E'
arrivato, o meglio... «E' incominciato!» come dice
il Numero 6, il gelido Cylone biondo all'inizio della miniserie che
fa da prologo a Battlestar Galactica. Calendario Maya e
meteroriti in cerca di compagnia permettendo, questa ulteriore
calamità commerciale sta attraversando anche il nostro paese,
e già lascia tracce di devastazione, suscitando caos più
che clamore. Del resto, come si poteva supporre, questo prequel
attira la curiosità anche di quanti hanno appena sbirciato il
capolavoro di Alan Moore attraverso la riduzione cinematografica
diretta da Zak Snyder. Pubblico che – spesso – non ha mai
maneggiato un fumetto (e si vede!). Così la confusione
seguente (credeteci) non è da sottovalutare. Le numerose
miniserie e i due speciali stanno mietendo vittime anche tra i nostri
già ammaccati neuroni. Curiosità? Malattia? Necessità
professionale? Nerdaggine acuta?
Ne vogliamo proprio parlare? Fare
paragoni con il Watchmen classico di Moore è ovviamente
la cosa più inutile del mondo. Possiamo spigolare tra i primi
numeri delle miniserie finora giunte in Italia e commentare quanto
l'operazione nostalgia stia dando i suoi frutti. Anche perché,
in un certo senso, l'attesa nei confronti di questo Before
Watchmen non era molto dissimile da quella creatasi quando la
scrittrice americana Alexandra Ripley annunciò che stava
scrivendo un seguito di Via col vento per regalare ulteriori
tribolazioni a Rossella O'Hara e ai lettori di Margaret Mitchell.
Ok, il paragone farà storcere il
naso a molti, ma torniamo a Watch... a Before Watchmen.
Vediamo un po'...
MINUTEMEN #1 (DI 6): Mason
Hollis, il primo Nite Owl, sta già scrivendo il libro di
memorie che strapperà la maschera agli uomini del mistero e
narrerà la nascita della supersquadra per antonomasia
nell'universo di Watchmen: i Minutemen. Darwyn Cooke ha
esperienza come pochi per evocare atmosfere retrò, e avergli
affidato sia i testi che le illustrazioni per questo segmento
celebrativo della saga si rivela un'idea azzeccata. Tuttavia, di
nuovo non c'è nulla. Solo la volontà di guardare
indietro, a un Hollis più giovane, ma non abbastanza, affinché
svolga il medesimo ruolo di memoria storica già rivestito
nell'opera di Moore. L'effetto nostalgia presente nel classico
Watchmen è qui riproposto con un tentativo di
imitazione parzialmente riuscito, ma anche privo di una propria
identità. L'effetto è quello di un'eco più che
di un'opera autonoma. Riuscito come la copia pittorica che un
talentoso imitatore può realizzare del pezzo di bravura di un
artista dal carisma immenso. Chissà cosa avranno da dirci le
uscite successive.
IL COMICO #1 (di 6): Il
personaggio di Edward Blake, il vigilante conosciuto come il Comico,
non è ancora stato in Vietnam. Le esperienze belliche sono di
là da venire, non porta dunque ancora lo sfregio che lo
deturperà fino alla fine della sua vita. Eppure la sua anima è
già nera e segnata in profondità. Il suo ruolo è
perlomeno ambiguo. Difensore della patria o semplice sicario? Le sue
relazioni amichevoli con la famiglia Kennedy ci suggeriranno qualcosa
in più sui suoi trascorsi di “eroe” governativo, sul suo
rapporto con Jacqueline Kennedy e... una celebre, misteriosa morte.
Sfiorando (a nostro parere) il ridicolo, Brian Azzarello tenta in
questo primo numero la carta della dietrologia, ma i disegni corposi
di J.G. Jones non lo aiutano a confezionare una partenza convincente.
Certo, siamo soltanto al primo numero... ma se il buon giorno si vede
dal mattino...
SILK SPECTRE #1 (DI 4): Il
passaggio di consegne tra una controversa ex supereroina, Sally
Jupiter, e la sua riluttante figlia, Laurie. Un conflitto familiare
che porterà alla genesi di una nuova eroina, sicuramente
diversa e forse migliore. Silk Spectre, almeno in questo primo
numero, sembrerebbe il tassello più riuscito dell'operazione
commerciale targata Before Watchmen. Forse perché le
dinamiche tra una madre prigioniera di un passato glorioso (e pieno
di segreti torbidi) e una giovane figlia che vorrebbe soltanto vivere
la propria vita, riesce ad affascinare per le sue atmosfere
crepuscolari, che potrebbero funzionare anche se svincolate
dall'ingombrante parentela con il capolavoro di Alan Moore. Due
caratteri forti a confronto, due differenti modi di intendere
l'eroismo. Due donne di epoche diverse... Insomma, non ce
l'aspettavamo. Ma aspettiamo di leggere il secondo capitolo di Silk
Spectre con più impazienza degli altri. Darwyn Cooke tesse
dialoghi leggeri e Amanda Conner è in ottima forma.
Il resto è da vedere. Non
parleremo de La Maledizione del Corsaro Cremisi, il racconto
in stile Vascello Nero che farcisce ulteriormente la frittata
commerciale con la sua programmazione (identica a quella
statunitense) spezzettata (e incasinata) tra le varie uscite.
Becchettare briciole di qua e di là, forse, un giorno ci farà
sentire sazi. Ma allo stato delle cose non sappiamo ancora che cosa
stiamo mangiando, e la pietanza non ha destato il nostro interesse
più di tanto. Il brodo è troppo, troppo allungato.
Alla prossima!
Nessun commento:
Posta un commento