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martedì 21 luglio 2015

Festa della Solidarietà - 30 Luglio Giardino di Handala a Palermo


Giovedì 30 Luglio AltroQuando e L'Abattoir vi invitano a una FESTA DELLA SOLIDARIETA' a sostegno della campagna di beneficenza #unbacinoperahmed!
A partire alle 19,30 ci troverete al GIARDINO DI HANDALA (via G. Barbieri, Palermo, quartiere Ballarò) per proiezioni, reading, musica, social bar e apericena solidale a prezzi popolarissimi.

Hanno aderito all'iniziativa حنظله handalaBooqAssociazione MutazioniAhmed Barkhia, Jack AloneStudio, i musici degli Nkantu d'Aziz, delle Camere dello scirocco e dei MusiCantieri e ancora molti altri collaboratori!

Vi annunciamo che l'INGRESSO è LIBERO, ma che poiché questo evento è una vera e propria festona di beneficenza avremo da bere e mangiare a prezzi bassissimi: Bar a cura del F.I.G.A. (Federazione Italiana Giovani Avvinazzati di Antonio Scrima)! 


LISTINO:

1 Piatto Apericena € 4
1 Piatto + Birra (o Tinto de Verano) € 5
1 Birra € 2
1 Tinto de Verano € 1,50
1 Gin/vodka lemon o tonic € 3,50
Acqua € 1
Lemon/tonic € 1
OFFERTONA PREVENDITA: 10 € 2 Piatti aperitivo + 2 cocktail (per le prevendite contattate Noemi: 3899617605 o Filippo Messina: cerebro63@tiscali.it prima possibile!).





Punto di riferimento: Casa Professa. Attraversate la piazza, passate davanti alla chiesa e procedete per via Casa Professa, percorrendola tutta fino ad arrivare a Piazza Ballarò (c'è pure il cartello turistico marrone con il nome della piazza). Sulla destra di Piazza Ballarò c'è la via Porta di Castro. La riconoscete perché c'è una tabaccheria-ricevitoria che fa angolo con la suddetta strada. Imboccate la via Porta di Castro e la percorrete fino al numero civico 61. A quel punto girate subito a sinistra e sarete in via Gianluca Barbieri, a pochissmi passi dal Giardino di Handala, che riconoscerete dal suo cancelletto, dalle mura dipinte, dal suo cartello azzurro, dall'aiuola di fronte con i cactus, e dai tanti gatti che ci stazionano.


martedì 2 giugno 2015

booq: prima festa di compleanno


Bellissima festa, ieri, per il primo compleanno di booq, la bibliofficina occupata di quartiere in Vicolo della Neve a Palermo. Una delle presenze e delle iniziative più affascinanti ed empatiche è stata l'intervento del maestro calligrafo Vincenzo Bongiorno, che ha utilizzato foglie di ficus magnolioides per donare un ricordo a tanti, piccoli e grandi. Il nome di ciascuno in splendida grafia con inchiostro dorato su foglie da conservare gelosamente in mezzo a un libro. Grazie per l'amichevole partecipazione e per l'intensità poetica del momento regalato a tutti noi.

martedì 3 marzo 2015

Capoeira al booq di Vicolo della Neve


L'arte marziale come strumento educativo. La lotta e le sue regole, i principi di onore e rispetto per il recupero dal degrado... la Capoeira: uno sport ispirato da una pagina nera della Storia che ci parla di riscatto, voglia di libertà, indipendenza e... rispetto. Senza la velocità, senza l'agilità... la forza non conta nulla. E per essere agili, per essere veloci, bisogna essere vigili, attenti, ricettivi.


Dopo esperienze positive svolte in altri quartieri difficili di Palermo (Falsomiele, Guadagna), gli insegnanti dell'istruttore C'è Roda (il gruppo Capoeira da Bahia) intervengono e si inseriscono nell'avventura sociale del booq, la bibliofficina occupata di quartiere, in prima linea dallo scorso Giugno 2014 nella resistenza culturale della nostra città. Ieri, in Vicolo della Neve, la prima lezione. Un'esperienza ancora all'inizio per poterne parlare in modo concreto, ma sicuramente incoraggiante, visto il coinvolgimento della gioventù del quartiere che ha mostrato un notevole interesse e una sensibilità insospettabile davanti al linguaggio fisico (e occultamente intellettuale) dell'arte della Capoeira.

La Capoeira è un'arte marziale creata dai discendenti degli schiavi africani vissuti in Brasile, e consiste nella somma di rituali di varie forme di lotta di comunità africane (che contenevano anche elementi di danza) già nati in colonie portoghesi prima della deportazione in schiavitù. Una voce storica non confermata afferma che la Capoeira fosse un sistema ideato dai neri in cattività per allenarsi e affinare l'arte del combattimento (coltivando il loro sogno di libertà) ma dissimulando il tutto con quella che a occhi non avvertiti poteva apparire come una semplice danza. Pare anche che la Capoeira fosse stata, a un certo punto, vietata agli schiavi, così come altre pratiche che ne avrebbero favorito l'aggregazione e il nascere di iniziative pericolose per i loro carcerieri. Dopo il 1888, anno di abolizione della schiavitù, la Capoeira fu praticata da molti ex schiavi per difesa personale, e spesso per sopravvivere in una realtà sociale che ancora non li accettava benché liberi cittadini. Questo e altro, in quegli anni, resero la Capoeira nota principalmente come un combattimento associato alla vita da strada, e sarebbe dovuto passare un po' di tempo perché venisse definitivamente sdoganata come sport onorevole. Nel 1932 nasce a Bahia la prima accademia di Capoeira, dove l'arte marziale viene associata a un ordine di regole d'onore e stile di vita volte a riscattarne l'immagine, fino a quel momento negativa. Nel 1974 la Capoeira è stata riconosciuta come sport nazionale brasiliano, e nei decenni successivi ha preso a diffondersi anche in Europa.


Questa, molto in breve, l'origine di un'arte marziale che oggi è usata anche come strumento educativo, di aggregazione e di crescita. Non è un caso che di frequente essa sia praticata presso i centri sociali e si associ al lavoro di educatori di strada. Il corso di Capoeira al booq di Vicolo della Neve continuerà ogni Lunedì alle 17,30. E ci auguriamo che questo scambio culturale possa farci crescere tutti, almeno un poco, al di là delle utopie e del sempre comodo disincanto.

[L'illustrazione in alto, "Capoeira Bending" è dell'artista Jo-yumegari]


giovedì 23 ottobre 2014

Wu Ming da booq: L'armata dei sonnambuli



Per i meno informati, Wu Ming ("Senza Nome" in cinese mandarino, formula usata dai cinesi quando desiderano firmarsi in modo anonimo come gesto che si appella alla libertà di parola) è un collettivo di quattro scrittori nato dall'esperienza nota come Luther Blissett Project. Figure significative nell'ambito della cultura alternativa, autori di romanzi d'eccezione, i Wu Ming non sono del tutto anonimi come può sembrare (e come il loro pesudonimo collettivo suggerirebbe). Le loro generalità sono note, ma la loro scelta politica è quella di non lasciare traccia visibile dei loro volti su media che documentano le loro apparizioni pubbliche. Scelta dettata da un rifiuto formale (e fortemente simbolico) dei meccanismi divistici che imperversano nel mondo dell'editoria.



Per questo, trovate qui solo la registrazione sonora dell'incontro svoltosi presso la piazzetta adiacente booq, la biblio officina occupata di quartiere, di Vicolo della Neve all'Alloro a Palermo. Incontro molto partecipato che ha visto presenti Wu Ming 2 (Giovanni Cattabriga), Wu Ming 4 (Federico Guglielmi) con la partecipazione del filosofo/scrittore Franco Berardi (detto Bifo), per presentare la loro nuova opera pubblicata da Einaudi: L'armata dei sonnambuli. Il romanzo, ambientato durante il Regime del Terrore della Rivoluzione Francese, è il secondo tomo di una trilogia che gli autori definiscono "Trittico Atlantico" e che ha per oggetto vicende ambientate durante gli ultimi trent'anni del XVIII secolo. Una riflessione fantastica a allucinata sui concetti di sovversione e partecipazione popolare. L'evento, organizzato dal collettivo del booq nell'ambito della rassegna letteraria intitolata "Booquinista - I libri e la strada" è stato un bagno di folla dai risvolti molto interessanti, che è opportuno condividere anche con chi - per causa di forza maggiore - non è potuto essere presente. In questo post trovate dunque incorporato l'audio dell'incontro condotto da Totò Cavaleri con le voci degli "invisibili" Wu Ming e di Bifo.
Buon ascolto.


sabato 20 settembre 2014

Un anno con Pee Show



Serata partecipata (e gratificata dalla compagnia, dal cibo buono e tanti bellissimi disegni) da booq, ieri 19 Settembre. Altroquando e la bibliofficina occupata di quartiere ringraziano Pee Show per la bella mostra e per l'energia dimostrata. Un cammino corale durato (finora) un anno, e che lascia intravedere all'orizzonte panorami ancora più stimolanti. Al di là degli ami mediatici lanciati in principio per emergere ed esistere in un panorama affollato come quello del fumetto italiano (anche nell'ambito dei web comics), quello che colpisce del collettivo Pee Show (Luciop, Prenzy e Batawp) è la freschezza delle idee e l'atteggiamento in realtà duttile, spontaneo che ha permesso al gruppo di crescere artisticamente nel corso di questi dodici mesi di esistenza. E' piacevole scoprire una realtà dove la passione del fare prevale e vince sulle imperanti logiche del mercato. Complimenti, Lucio, Giulio e Francesco. Aspettiamo di scoprire la seconda fase della vostra crescita, e vi auguriamo di maturare liberi e selvaggi come siete nati. 



















 

lunedì 8 settembre 2014

Giovedì 11 Settembre: "Dylan Dog - la morte puttana" al booq di Palermo



«La morte, la morte... la morte villana! La morte a Venezia... La morte puttana!»

Giovedì 11 Settembre 2014, da booq alle 20,30: "Dylan Dog - La morte puttana" il lungometraggio fanmade di Denis Frison che manda a casa l'obbrobrio hollywooddiano che ha sprecato su schermo la figura dell'indagatore dell'incubo di casa Bonelli. Ormai manca poco all'inizio di FanZinema, la piccola rassegna di cinefumetti amatoriali organizzata da Altroquando Palermo, e l'occasione non poteva essere sprecata per usare una delle tante belle immagini realizzate dal grafico Luigi Mennella per pubblicizzare l'evento. Vi ricordiamo che la manifestazione continuerà il 18 Settembre, sempre da booq, sempre alle 20,30, con la seconda fase: Piccoli FanZ, maratona di corti amatoriali.
La rete è una grande piazza, ma nel suo marasma certe perle non sono visibili a tutti. Riscoprire le produzioni indipendenti su grande schermo, nel buio di una sala in compagnia di più persone, a ingresso del tutto gratuito, è un ulteriore modo per contribuire a diffondere una cultura alternativa alle comuni leggi di mercato, e a capirne il vero potenziale attraverso un evento che permetta anche il confronto e la socializzazione.
Venite con Altroquando, dunque, a scoprire come la pura passione possa produrre cinefumetti affascinanti e curati che forse non vi sognate neppure.


sabato 30 agosto 2014

FanZinema: vi aspettiamo da booq


Settembre incombe, e così la ripresa dei lavori presso booq, bibliofficina di Vicolo della Neve all'Allora, a Palermo. Vi ricordiamo l'appuntamento con Altroquando e la rassegna di cinefumetti amatoriali FanZinema, che si aprirà l'11 Settembre alle 20,30 con la proiezione del lungometraggio di Denis Frison "Dylan Dog - La morte puttana" e proseguirà la settimana successiva, 18 Settembre, sempre al booq e sempre alle 20,30 con la maratona di corti intitolata Piccoli Fanz, che presenterà numerosi cortometraggi amatoriali dedicati al mondo dei fumetti. Un'occasione per stare insieme, per scoprire (o riscoprire) personaggi amati attraverso la visione spontanea e viscerale di chi ama l'arte per l'arte, senza grossi numeri, ma con tanta passione e fantasia.
Qui la pagina Facebook dell'evento.






sabato 9 agosto 2014

FanZinema: 11 e 18 Settembre la rassegna da booq


FanZinema, sarà il titolo di una piccola rassegna (articolata in due serate) che Altroquando Palermo presenterà presso booq (la biblio-officina autogestita di vicolo della Neve, vicino piazza Marina) i prossimi 11 e 18 Settembre alle ore 20,30. Le proiezioni (a ingresso libero) riguarderanno la visione amatoriale dei fumetti trasposti in film. La prima serata (11 Settembre, ore 20,30) sarà dedicata a Dylan Dog: La Morte Puttana, fanmovie di Denis Frison. Lungometraggio amatoriale che ha davvero poco da invidiare alle produzioni cinematografiche più blasonate, e che sicuramente vince a mani basse sull'orrido prodotto hollywoodiano interpretato da Brandon Routh. La seconda serata (18 Settembre, ore 20,30) presenterà invece Piccoli Fanz, una maratona di cortometraggi (italiani ed esteri), sempre realizzati in ambito no profit e amatoriale, ma spesso da crew che col cinema ci lavorano e sono in grado di proporre icone fumettistiche libere da condizionamenti commerciali, e quindi esteticamente più intriganti. Vi aspettano, quindi, il sempreverdi Batman e Superman, ma anche il marvelliano Daredevil, il dirompente Lupin III e un'interessante Rat-Man animato che vorremmo tanto ricevesse la sovvenzione congrua a produrre una serie televisiva. L'appuntamento è a Settembre, con Altroquando, booq... e tanta voglia di coltivare liberamente i propri sogni. Vi aspettiamo.


mercoledì 30 luglio 2014

Aprire spazi o sgomberare libri? - Lettera aperta di booq all'Amministrazione Comunale



Lunedì 28 luglio due agenti della Polizia Municipale sono venuti a booq per identificare gli occupanti, operando di fatto il primo passo per intraprendere una procedura di sgombero.
L'identificazione quel pomeriggio non è avvenuta, ma le operazioni sono state soltanto rinviate.

Quando abbiamo aperto booq abbiamo scelto di compiere un atto esplicitamente illegale come l'occupazione, rivendicando una pratica di disobbedienza di fronte ad un'ingiustizia palese come l'abbandono del patrimonio pubblico.
Solo nelle immediate vicinanze della nostra biblioteca ci sono infatti decine di altri spazi inutilizzati e chiusi, per non parlare dei servizi interrotti da anni come la Ludoteca di Villa Garibaldi.
Occupare dal nostro punto di vista risponde non solo all'esigenza di aprire uno spazio in cui svolgere varie attività, ma ancor prima nasce dalla volontà di dare vita ad un luogo di aggregazione e partecipazione autonomo, in cui gli abitanti possano prendersi cura in modo diretto della propria città e la socialità non debba passare esclusivamente attraverso il consumo.

In soli due mesi possiamo già raccontare il piacere e la fatica di un'opera di autorecupero, la
ristrutturazione di un posto che dopo anni di abbandono e saccheggio era del tutto fatiscente. Nel recuperarlo abbiamo usato criteri eco-sostenibili e rispettosi dell'ambiente. Lo abbiamo fatto autofinanziandoci e restituendo al posto enorme valore.
Abbiamo così inaugurato una biblioteca contenente circa 7.000 volumi e stiamo costruendo una ciclofficina ed una biblioteca degli oggetti: uno spazio sociale in cui mettere in comune conoscenze e strumenti.
Da settembre sono in programma dibattiti e rassegne in collaborazione con associazioni culturali ed editori, e presentazioni di libri con alcuni tra i più importanti scrittori del panorama nazionale.

booq è nato da appena due mesi, ma la sua storia è antica.
È figlio dei movimenti per i beni comuni che hanno rivendicato un piano terzo di riappropriazione di ciò che è di tutti, superando la dicotomia tra privatizzazione e burocrazia statuale.
booq nasce dai percorsi di solidarietà che hanno supplito all'assenza di politiche sull'accoglienza in città.
Noi siamo quelli che hanno lottato per la riapertura dei Cantieri della Zisa.
Noi siamo quelli che nel decennio devastante di Cammarata hanno messo un freno al dilagare dello squallore.

Noi siamo antichi eppure siamo del tutto nuovi.
booq è nato per rompere gli schemi, per sradicare appartenenze, per dare vita a nuove ibridazioni. Ma soprattutto, booq nasce per generare spazi di partecipazione all'altezza della città contemporanea. Spazi in cui mettere in comune idee e pratiche per costruire tutele solidali al dilagare della crisi.

Ci chiediamo se di tutto ciò dobbiamo parlarne con la Polizia Municipale.
O dovrebbe piuttosto essere l'Amministrazione a pronunciarsi pubblicamente su come intende rapportarsi a booq.
Si tratta, insomma, di un problema di ordine pubblico o di una questione politica?
Le istanze portate avanti dai movimenti rappresentano per la città linfa vitale o devono essere derubricate dietro un vuoto paradigma legalitario?
Il fatto che dei cittadini aprono una biblioteca di quartiere è un atto che richiede l'intervento delle Forze dell'Ordine?
Il Comune candidato a Capitale europea della Cultura vuole davvero sgomberare dei libri?

Su questo vorremmo che gli amministratori, Sindaco ed Assessori, fossero chiari e che esplicitassero il modo in cui intendono affrontare la questione booq.
Per questo abbiamo chiesto al Sindaco un incontro per intraprendere nel modo più appropriato un confronto pubblico.



martedì 3 giugno 2014

Booq: benvenuto a Palermo


Assemblea publica molto partecipata, ieri, alle 17, 30 nel cortile adiacente vicolo della Neve a Palermo, dove da pochi giorni è nato un nuovo spazio autogestito: Booq. Iniziativa spontanea che si propone con la suggestiva sigla di Biblio Officina Occupata di Quartiere. Una luce che senza preavviso squarcia il fitto velo di tenebra che negli ultimi tempi sembrava avere avvolto il capoluogo siciliano, smoccolando spazi alternativi e realtà culturali come candele ormai a corto di ossigeno. L'iniziativa è sorta dall'azione coesa tra residenti del quartiere, soggetti attivi nell'esperienza oggi conclusa dello Zetalab e nuova linfa generazionale, insofferente al fatalismo che pare affliggere Palermo come una malattia cronaca.

Il Caffè Letterario Tomasi di Lampedusa, locale di proprietà del comune, chiuso e in stato di abbandono già da anni, è stato trovato dagli occupanti in condizioni fatiscenti e devastato dai saccheggi. Uno spazio comunque dalle potenzialitàio notevoli, anche per la collocazione topografica, nel cuore di un quartiere affascinante ma anch'esso in stato di letargo. In questi giorni fervono lavori di riparazione volti a rendere agibile l'ex caffè letterario nel più breve tempo possibile, mentre in pochissime ore l'occupazione ha conquistato via web una quantità notevole di consensi, e l'assemblea pubblica organizzata il 2 Giugno di fronte ai locali del ribattezzato Booq ha rappresentato il punto di partenza ufficiale per qualcosa che si prospetta come un'iniezione di vitalità al centro storico e alla città di Palermo tutta.


«Di recente, abbiamo visto troppe realtà cittadine spegnersi,» dice Pietro. «Libreria Garibaldi, Left, libreria Altroquando e altri ancora. E' vitale, in questo frangente, prendere in mano la città e dare inizio a un lavoro di condivisione che possa darle una salutare spinta. Da questa esigenza è nata l'occupazione dei locali abbandonati di vicolo della Neve. Il progetto è realizzare una risorsa a cui tutti possano contribuire. Condivisione di oggetti, libri, ma anche di competenze, e di esperienze. Tutti sono invitati a collaborare con Booq, portando oggetti di utilità comune, anche guasti dai quali si possano ricavare pezzi riciclabili, materiale librario, ma anche collaborazione attiva. Competenze in muratura, elettronica e tutto quello che può essere utile affinché questo spazio autogestito possa presto partire a pieno regime».

Booq eredita idealmente un patrimonio di circa 7000 libri, raccolti nell'arco di una decina d'anni nella biblioteca del Laboratorio Zeta. I principali classici moderni, narrativa di genere, saggistica, storia contemporanea e anche fumetti. Una biblioteca condivisa che si spera possa crescere ulteriormente con il sostegno della cittadinanza. La biblio officina occupata si propone come spazio di lettura, di studio e di scambio, ma un ulteriore progetto è quello della ciclofficina, sul modello che si va diffondendo in Europa. Un luogo dove imparare a manutenere e riparare da soli la propria bicicletta, ma possibilmente anche altri attrezzi di uso comune, là dove le competenze tecniche verranno condivise, sempre nell'ottica dello scambio e della crescita comune. 


L'intenzione è quella di aprire al pubblico almeno una parte dei locali entro la fine di Giugno. Per questo l'appello principale è rivolto a quanti possono fornire aiuto pratico, mettendo a disposizione perizie operaie e le energie personali. I rapporti con il quartiere (via Alloro e dintorni) sono partiti sotto ottimi auspici, stabilendo da subito un rapporto giocoso e cordiale con i bambini della zona. La densità dei partecipanti all'assembela pubblica fa ben sperare. Se Palermo è stata colpita duramente dalla chiusura di tante realtà culturali, se i suoi polmoni sono stati sgonfiati e il suo cuore ha perso colpi, l'occupazione dell'ex caffè letterario e la conseguente nascita di Booq va vista come un sorso d'acqua fresca in un deserto torrido, una scarica di adrenalina propositiva che non va sottovalutata, ma sostenuta e coltivata come un fiore in serra.


La chiusura dell'assemblea con l'esibizione dell'artista da strada Jonathan Marquis è un altro segnale simbolico di un dialogo appena partito ma intenzionato a durare nel lungo termine. Lo spettacolo, l'elemento ludico condiviso, così come lo studio e le competenze intellettuali e pratiche, sono elementi di un cammino comune che la città di Palermo deve intendere come un gradito corteggiamento sociale. L'invito a iniziare una storia d'amore che può fare la differenza e aprire orizzonti che sembravano, negli ultimi anni, essersi troppo allontanati.

Auguriamo buon lavoro a tutto lo staff del Booq confidando di vederlo presto crescere, alzarsi in piedi e guadagnare tutto l'appoggio che merita. Ricordiamo sempre che i sogni modellano la realtà, soprattutto – come in questo caso – se sono condivisi. Il sogno di tanti è un unico sogno. Un unico sogno è a un passo dal diventare una concreta realtà.

E ora, al lavoro. Benvenuto a Palermo, Booq.


 
BOOQ - Biblio Officina Occupata di Quartiere
Vicolo Della Neve all'Alloro, Palermo