A
proposito della questione Scorsese vs cinecomics...
L'espressione
"Non è vero cinema" andrebbe riportata con i piedi per
terra. Non presa alla lettera, insomma. E soprattutto bisognerebbe
imparare a non offendersi per questo genere di cose. Io non ne ho
memoria, ma è stato mai detto che i cinepanettoni non sono vero
cinema? In ogni caso qualcuno potrebbe dirlo. E anche in quel caso
sarebbero solo parole. Perché persino i cinepanettoni sono cinema.
Un brutto cinema. Un'espressione deteriore del cinema, che a lungo il
botteghino ha premiato. Dire che qualcosa "non è cinema",
ma anche "non è musica" o altro, è da intendere
semplicemente come "non lo condivido. Non lo apprezzo. Non lo
capisco. Non lo pratico. Per me la vera arte si esprime in modi
diversi". E' tutto qui, e penso proprio fosse quello che Martin
Scorsese intendesse dire, che lo si condivida o meno. Anche il
paragone con i luna park è scontato. Quanti film kolossal, nel corso
della storia, sono stati paragonati a baracconi? E' solo un modo di
dire, per affermare che il proprio interesse e il proprio rispetto si
focalizza su altri aspetti di quella forma d'arte. Ed è soprattutto
legittimo, anche se può non piacere.
Prendete
"Avengers: Endgame", film che ha emozionato molti
spettatori e irritato altri. Io stesso sono un fruitore del Marvel
Cinematic Universe, e per primo a mio modo apprezzo alcuni (non
tutti) di questi film, compreso l'ultimo Avengers.
Eppure,
se qualcuno, metodicamente, mi spiega che la sceneggiatura è piena
di buchi logici e tante cose non funzionano, non posso fare a meno di
dire a me stesso: «Minchia! E' vero!»
Ciò
non toglie che il film possa essere apprezzato. Anche da me che ne
vedo i limiti. Perché gli stessi limiti logici, le stesse pecche e
contraddizioni, sono il pane quotidiano dei fumetti seriali (per loro
natura caotici e pasticciati) che questi film traspongono al cinema.
Richiedono la disponibilità ad accettare l'inaccettabile (parliamo
di supereroi e di universo condiviso). Un tipo di sospensione
dell'incredulità che non va bene per tutti. Un tipo di suggestione
che ignora la logica narrativa a beneficio di altri tipi di
suggestione, legati al carisma di personaggi e dinamiche che non
tutti possono, e soprattutto sono tenuti, a gradire. Sentir dire
pertanto che i cinecomics "non sono cinema" non è una
bestemmia, non è un'offesa alle nostre madri. Ma solo una formula di
chi cerca la suggestione cinematografica prevalentemente altrove.
Prendiamo la frase come un classico “nun me piace 'o presepe".
E ricordiamo che c'è gente, ancora oggi, che dice che certi tipi
d'amore non sono vero amore. E certi tipi di famiglia non sono una
vera famiglia. E questo, se permettete, è veramente grave e richiede
la nostra attenzione. Cerchiamo di dare il giusto peso alle cose e a
prendere i diversi modi di fruire il cinema con più leggerezza.
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