LOST si è ormai concluso. Dopo sei anni e sei stagioni, la serie televisiva più innovativa degli ultimi tempi ha salutato il suo pubblico lasciando dietro di sé una lunga eco di entusiasmi e critiche feroci per il suo finale non consueto, non per tutti, sicuramente spiazzante. Resta la certezza di un successo senza precedenti e di un approccio alla narrazione televisiva destinato a fare discutere ancora. La recente uscita in cofanetto della serie su dvd e la presentazione di quella scena inedita, intitolata The New Man in Charge, che aggiunge alcuni tasselli alla conclusione della vicenda, ha riattizzato in parte l'interesse per questa moderna epica televisiva. Accanto all'immancabile merchandising, relativo a ogni serie di successo, si colloca anche una produzione spontanea, opera degli appassionati, in qualche caso più interessante dei prodotti commerciali sfornati in serie da aziende blasonate. Abbiamo scoperto l'arte di Jared Stumpenhorst e del suo progetto intitolato LOST 365 dal blog di Jorge Garcia, diario on line che l'attore ha tenuto durante tutta la sua permanenza alle Hawaii, sul set della serie. Il progetto di Jared Stumpenhorst, illustratore di indubbio talento, consisteva nel proprorre ogni giorno un suo lavoro grafico dedicato a LOST nel corso della sesta e ultima stagione dello show. Leggendo i suoi post più recenti, scopriamo che non è riuscito esattamente a mantenere fede a un impegno così costante. Ma non importa. Abbiamo sotto gli occhi un artista dalla personalità intrigante, con influenze derivate dalla pop art e dall'underground, che merita sicuramente attenzione per questo e per i progetti che seguiranno. Le sue sintesi grafiche (vogliamo chiamarle così?) di LOST sono caratterizzate da un'asciuttezza formale suggestiva e dalla capacità estrema di riassumere in pochi elementi un concetto, una scena, un personaggio. Chi ha visto e amato LOST e la sua mitologia non potrà che essere d'accordo. Se alcuni personaggi sono presentati sotto forma di ritratti appena convenzionali, in molti casi sono suggeriti da dettagli che rendono ben presente la loro essenza e il loro destino. Altre volte è un oggetto, la zoommata su un particolare sfuggente, una semplice frase a richiamarci alla memoria una situazione o uno snodo della vicenda seguita in televisione.
Date un'occhiata al bellissimo lavoro di Jared Stumpenhorst, anche quello che non ha a che fare con LOST. E' un artista da tenere d'occhio.
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