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giovedì 15 ottobre 2015

La Nona Scelta: si comincia il 22 Ottobre presso il TMO di Palermo


TMO - Teatro Mediterraneo Occupato, Alibi e Altroquando uniscono le forze e presentano "La Nona Scelta": una rassegna di tre serate dedicate allo strumento del documentario che esplora il fumetto, i suoi segreti, il suo potenziale. Anche quello inespresso. Si comincia il prossimo 22.10 presso il TMO, con la proiezione di "Jodorowsky's Dune", pellicola che ci racconterà "come avrebbe, sarebbe, potuto essere il romanzo di Frank Herbert se trasposto sul grande schermo dal regista cileno con la collaborazione di Moebius e HR Giger ai costumi e alle scenografie. La storia (del cinema) andò diversamente (con il "Dune" non riuscito di David Lynch del 1984, film costosissimo che causò il fallimento della De Laurentis production), e del progetto di Jodo rimase soltanto un sogno con cui far baloccare cinefili e appassionati di fantascienza.



Ma non si pensi che l'unico legame con la Nona Arte (il fumetto) sia solo la presenza incidentale di Jean Giraud - Moebius nel progetto mai realizzato. Jodorowsky stesso avrebbe presto intrapreso una fiorente carriera di sceneggiatore di fumetti, e la saga fantascientifica di Herbert deve molto a feticci e suggestioni che provengono dal mondo delle tavole disegnate. Avremo modo di parlarne insieme, e iniziare una riflessione più ampia sul fumetto come strumento-pretesto-ispiratore di molte altre espressioni artistiche. La manifestazione continuerà il 26.10 con la proiezione di "Come Tex nessuno mai", documentario dedicato all'istituzione bonelliana, e il 5 Novembre con  “The mindscape of Alan Moore”, dedicato alle riflessioni, le follie e il mondo fumettistico del bardo di Northampton, autore di Wahtchmen, From Hell, V for Vendetta.



martedì 13 maggio 2014

Addio, H.R. Giger



L'ennesimo detestabile coccodrillo. Così si chiamano, in gergo giornalistico, gli articoli scritti per commemorare la scomparsa di qualcuno. Hans Rudolf Giger è stato un pittore, uno scultore e un designer influenzato dal surrealismo. Prolifico e dotato di una personalità caratteristica che rendeva le sue opere inconfondibili. Proverbiale la contaminazione carne-metallo che è riuscito a rendere in modo plastico più di chiunque altro, superando i confini del mostruoso e regalando alle sue creazioni disturbanti qualcosa di molto vicino alla più pura forma di bellezza. Il pubblico generalista, però, lo ricorderà sicuramente per avere creato graficamente il mostro di Alien (realizzato meccanicamente da Carlo Rambaldi) e per avere ispirato l'intera estetica del capolavoro di Ridely Scott e di tutto l'universo narrativo che avrebbe fatto seguito al primo, fortunato film.
Se da allora, la parola alieno non è suonata più nello stesso modo, una ragione c'è. E quella ragione era proprio H.R. Giger. Qualcosa di alieno, Giger lo aveva sicuramente. Un linguaggio, il suo, che non era di questo mondo, capace di far scaturire sensualità da ciò che è per sua natura freddo, forse persino minaccioso. E di dare corpo all'angoscia e all'immensità che tutto avvolge. Insomma, un genio.

Signori... H. R. Giger (1940-2014).