Facebook. Un grande progresso nelle
comunicazioni per alcuni, un vizio tecnologico e una distrazione
dalla vita reale per altri. Un potente strumento di divulgazione o un'idra a mille teste che si nutre dei nostri dati? Prezioso veicolo per
nuove amicizie o per cocenti delusioni? Il dibattito, tutt'altro che
vicino a una risposta definita, va avanti. In ogni caso, c'è
chi ci scherza su. E chi lo ha fatto (ignoriamo la fonte, o l'avremmo
riportata con piacere) ideando dei memi: una serie di immagini
parlanti che definiscono in modo ironico (ma tagliente e verosimile)
molte tipologia di comportamento sul social network più
popolare del momento. Potremmo definirli mostri informatici, personaggi grotteschi generati dalla
rete e dalle sue tentazioni, spesso in grado di amplificare le
debolezze come i narcisismi di persone altrimenti normalissime, a prescindere dalla reale qualità degli individui che si trovano dall'altra parte del computer. Vi
presentiamo questi quadretti satirici dopo averli liberamente tradotti in italiano (la fonte è
anglofona) e averne (ebbene sì) aggiunto qualcuno di inedito (gli infomostri sono prolifici, e soprattutto sui social network hanno frequenti upgrade). Per quanto riguarda la traduzione: alcuni giochi di parole e riferimenti hanno richiesto una
modifica per risultare comprensibili, ma ci siamo sforzati di
conservarne lo spirito umoristico. Tanti tra noi, almeno una volta,
affacciandosi su Facebook si sono trasformati in una di queste
caricature. Ridiamone per un momento. Giusto per rammentare che la
comunicazione immediata di un social network è potenzialmente
una cosa utile, mentre il senso del limite, l'educazione e il rispetto degli
altri, sono gli unici elementi che meriteranno sempre di essere
conservati ovunque andremo. I soli a poter impedire la nostra
graduale trasformazione in patetici pagliacci, su Facebook come per la strada.
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