mercoledì 15 dicembre 2010

"Sdisonorata Società" di Gianpiero Caldarella: il 20 Dicembre da AltroQuando



Da AltroQuando, in corso Vittorio Emanuele 143, il prossimo 20 Dicembre alle ore 18, presentiamo il libro Sdisonorata Società di Gianpiero Caldarella edito da Navarra Editore


Gianpiero (scritto così, con la "n"... cosa che gli causa costanti grattacapi burocratici) Caldarella è un giovane giornalista e autore satirico siciliano che può già vantare un curriculum di tutto rispetto. Ha fondato la rivista Pizzino, premiata nel 2006 a Forte dei Marmi come migliore pubblicazione satirica italiana. L'anno successivo, a Fucecchio (FI), riceve il premio Montanelli giovani. Inoltre, in collaborazione con Sergio Staino, dirige per due anni il settimanale di satira Emme, supplemento de L'Unità. Alla radio, invece, cura  la rubrica U pizzinu - su Radio24 - dal 2007 al 2009 con cadenza settimanale. A lui si devono iniziative come la Barca di Cammarate per il Festino, per l'edizione 2010 del Festino di Santa Rosalia, e la mostra La Papamobile del Futuro, in occasione della visita di Benedetto XVI a Palermo. Sua la mente che ha ideato il famigerato striscione I Love Milingo, affisso nel corso della mostra all'interno della fumetteria AltroQuando e subito sequestrato dagli agenti della Digos. Sdisonorata Società, che sarà presentato il 20 Dicembre da AltroQuando alla presenza dell'autore, è la raccolta dei suoi interventi radiofonici realizzati per la trasmissione U pizzinu


Note sul libro dalla bandella di copertina:

Nella primavera del 2007 nasceva il “Pizzino” radiofonico, su Radio24, in qualche modo “compare” dell'omonimo mensile di satira cartaceo fondato a Palermo.
Per due anni, ogni fine settimana è andata in onda una strana rubrica di un paio di minuti dove, spesso marcando l'accento siculo, veniva raccontato un fatto, un affare, uno stato d'animo, un imbroglio, un'epopea burocratica senza quel distacco passionale, quella “distanza” che è propria del tipo di discorso giornalistico. Va bene prendere per il culo il politico, il mafioso, il grande imprenditore o il potente uomo di chiesa, ma a questa satira non poteva sfuggire l'uomo qualunque, il burocrate, il conducente di autobus, il medico di famiglia, tutti coloro con cui si entra in contatto nella quotidianità. Piccoli comportamenti, insomma, non importa se penalmente rilevanti. In fondo sono i piccoli gesti -come accettare o rifiutare un caffè ad esempio- quelli che creano i modelli di comportamento fondanti di una società. Anche la mafia non sfugge a questa regola. Questo libro raccoglie gran parte di quelle rubriche radiofoniche e racconta un po' di questa “sdisonorata società” a partire da sud, risalendo verso un nord che si sta lentamente meridionalizzando, pur continuando a detenere il primato economico. Non si spiegherebbero altrimenti i consigli comunali sciolti per infiltrazioni mafiose in Veneto, i palazzi nuovi crollati a L'Aquila perché imbottiti di cemento depotenziato, la ricerca diffusa di una raccomandazione per lavorare, l'imbarazzo che accompagna il lancio di quella grande opera che è l'Expo a Milano. Neanche fosse il ponte sullo stretto di Messina.
A poco a poco stiamo diventando tutti una cosa.


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