Breve storia di vita vissuta. Al cinema, vedendo "JoJo Rabbit". Dietro di me, nel buio della sala, sento le voci di una coppia. Lui sembra un po' annoiato. Lei, invece, molto interessata.
Intanto arriva l'intervallo.
Lui: E' un po' lento, però.
Lei: No, non è vero. E poi che ne sai. Hai dormito tutto il tempo. Ahahaha!
Il film riprende. Ci si avvicina al finale. Ora... se ritenete questo uno spoiler, vuol dire che siete potenzialmente il concorrente medio de "L'Eredità" o "La pupa e il secchione", di quelli che scambiano Stalin per Mussolini.
Arriva la notizia che Hitler è morto e si è sparato in testa (falso storico! La notizia della morte di Hitler fu tenuta segreta a lungo. Ma non importa, il film ha molto di fiabesco). Ad ogni modo... dietro di me...
Lui: Chi? Chi è che è morto? Chi si è sparato?
Lei: (sospirando) Hitler! Hitler si è sparato.
Lui: Aaaah! E' lento, però.
Il film finisce. Iniziano a scorrere i titoli di coda. Dietro di me.
Lui: Eh, che succede?!
Lei: Dai, sveglia. Il film è finito. Possiamo andare via.
Anch'io mi alzo per andare via. Le luci ora sono accese. Realizzo che non mi sono voltato neanche per un momento, neppure durante l'intervallo. Ora lo faccio e scopro una realtà che non mi aspettavo.
Nella mia testa, avevo visto una coppia, con un lui accompagnatore recalcitrante e annoiato, e una ragazza che alzava gli occhi al cielo. Oddio, quasi. Ma non proprio come me l'ero immaginata.
"Lei", dalla voce bianca, era un bambino di circa tredici o quattordici anni.
Lui, era il nonno (non credo fosse il padre, per l'età) cui il ragazzo spiegava il film che faticava a seguire. Mi sembrava un'usuale, antipatica dinamica di coppia, invece, forse, era una cosa carina.
Comunque "JoJo Rabbit" è questo. Un film pedagogico per bambini. Nel senso che parla all'infanzia e la educa. Anche un'infanzia anagraficamente cresciuta, magari. Può non essere perfetto. Anzi, non lo è. Ma di questi film, e di questi bambini (intendo come quello seduto dietro di me, che aveva evidentemente scelto il film da vedere) oggi ne abbiamo un gran bisogno.
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