martedì 16 gennaio 2018
DC comics, Bronze Age e Vecchi ganci...
Nel corso del tempo, le copertine dei fumetti supereroistici hanno spesso barato (bonariamente) con il lettore, dandogli in pasto qualcosa di ambiguo, in cui un semplice dettaglio può cambiare tutto. "Batman walks the last mile" (vale a dire Batman condotto alla sedia elettrica) uscì in America alla fine degli anni 60 e da noi nei primi 70, ingannando e sconvolgendo il bambino che ero. La storia, scritta da Frank Robbins e disegnata da Irv Novick, introduceva un villain nuovo, fuori di testa e dalla vita editoriale molto corta.
Certo, era già facile pensare che alcuni eventi in una storia di supereroi non si sarebbero verificati mai, o che le cose non erano quelle che sembravano. Eppure certi ganci effettistici funzionavano, come nel caso di questa cover, pensandoci bene poco plausibile in ogni caso.
Era anche un periodo in cui fioccavano tante storie immaginarie (non ancora definite così), e il lettore abituale sapeva che poteva aspettarsi di tutto. Insomma, erano altri tempi, e la nostra ingenuità era premiata da facili espedienti che esaltavano quello che oggi definiamo hype. In questo caso svolti da una storia che si poneva tra una copertina (che in un certo senso fungeva da flashforword, altra espressione non ancora in uso) e la tavola finale che svelava i giochi. Con un pizzico di cerebralità perversa. Giusto per dire che i fumetti cambiano come andiamo cambiando noi, e che storie e lettori sono in fondo vasi comunicanti.
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