martedì 5 settembre 2017

Riguardo "Alien Covenant" (e scusate il ritardo)

E... che dire?
Mi è piaciuto. Mi trovo risucchiato nel partito dei bastian contrari, dal momento che su quest'ultima fatica di Scott se ne sono dette davvero tante, spesso non proprio in termini positivi.
Certamente, è un film che porta il fardello di un'eredità pesante. Dal prototipo dello stesso regista ai vari seguiti, è ormai difficile che alcune situazioni non risultino già viste. Ma potremmo anche definirle "iconiche". Io l'ho trovato diretto benissimo. Ho apprezzato la componente horror più spiccata del solito e interessante la performance di Michael Fassbender.


Rammento (io c'ero) quando vidi il primo "Alien" nuovo in sala, e le prime recensioni. Quel primo film non fu subito acclamato dalla critica, e noto con un certo smarrimento che le critiche che sento oggi riguardo "Alien covenant" sono in linea di massima le stesse che allora furono mosse al film da cui tutto ebbe inizio. Interessante ricorso storico e sociologico sul quale mi sto interrogando. Diciamo che se "Prometheus" poteva non risultare gradito a una parte di pubblico per i suoi contenuti "ellittici" (possibilmente anche per la sceneggiatura cui contribuiva Damon Lindelof di Lostiana memoria), in cui molti dettagli venivano indicati con le immagini e non spiegati, "Alien covenant" mette le carte in tavola e poi le butta all'aria. Curioso, ma per una volta le chiacchiere in negativo mi hanno preparato alla visione del film facendomelo apprezzare di più (e chi mi conosce sa che non amo andare in controtendenza per il puro gusto di farlo).

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