Basil Wolverton. Uno dei pilastri (a mio avviso) di quel modo di disegnare un fumetto che, durante il secolo scorso, ha costruito un lungo ponte tra presente e futuro, arrivando tanto presto (è scomparso nel 1978) da risultare in anticipo sui tempi. Il suo stile si confaceva all'horror e alla fantascienza, ma si diede generosamente anche alla comicità (su Mad) e a suo modo esplorò il genere supereroistico alla Timely (la futura Marvel) con il suo Powehouse Pepper (che doveva qualcosa a Popeye). Un tratto che oggi ci sembra quasi di sapore indie, e che sicuramente ispirò artisti che avrebbero fatto faville tanto nell'underground che nel mainstream. Peccato che i revival di oggi ce lo facciano vedere così poco.
lunedì 5 dicembre 2016
Vedute: Basil Wolverton
Basil Wolverton. Uno dei pilastri (a mio avviso) di quel modo di disegnare un fumetto che, durante il secolo scorso, ha costruito un lungo ponte tra presente e futuro, arrivando tanto presto (è scomparso nel 1978) da risultare in anticipo sui tempi. Il suo stile si confaceva all'horror e alla fantascienza, ma si diede generosamente anche alla comicità (su Mad) e a suo modo esplorò il genere supereroistico alla Timely (la futura Marvel) con il suo Powehouse Pepper (che doveva qualcosa a Popeye). Un tratto che oggi ci sembra quasi di sapore indie, e che sicuramente ispirò artisti che avrebbero fatto faville tanto nell'underground che nel mainstream. Peccato che i revival di oggi ce lo facciano vedere così poco.
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