«C'è aria di casa...»
«Intendi dire che...»
«Sì, della vecchia vita!»
Le parole più belle ascoltate oggi. Dette da una ragazza che visitava spesso il vecchio Altroquando, quando questa parola era il nome della prima fumetteria sorta a Palermo nel lontano 1991. Parole che oggi, 3 Giugno 2016, sono state pronunciate durante l'inaugurazione della Biblioteca Autogestita Salvatore Rizzuto Adelfio, presso il Teatro Mediterraneo Occupato di via Martin Luther King a Palermo.
Le parole più belle ascoltate oggi. Dette da una ragazza che visitava spesso il vecchio Altroquando, quando questa parola era il nome della prima fumetteria sorta a Palermo nel lontano 1991. Parole che oggi, 3 Giugno 2016, sono state pronunciate durante l'inaugurazione della Biblioteca Autogestita Salvatore Rizzuto Adelfio, presso il Teatro Mediterraneo Occupato di via Martin Luther King a Palermo.
La targa dedicata da Zerocalcare alla
memoria di Salvatore è stata scoperta. Un pezzo dell'anima di chi ha
fatto tanto per la cultura spontanea, vera e viva, quella degli
umili, e per la sua condivisione, è stata restituita alla città,
con la donazione della sua biblioteca personale, libri e un gran
numero di fumetti. Uno spazio autogestito all'interno di un teatro
antagonista, politicamente schierato come lo era il fondatore di
Altroquando. Un peculio di libri non ancora esposto nella sua
interezza (grande è la mole), ma già prezioso e accogliente, cui ha
fatto da cornice la presentazione di “Kobane Calling”, la
più recente fatica di Zerocalcare che racconta, nel suo linguaggio
fatto di fumetti e fantasia a briglia sciolta, i suoi viaggi in
Kurdistan e le testimonianze di vita rivoluzionaria raccolte.
Un bel momento per Palermo, che ha
bisogno più che mai di controcultura e attività artistiche
indipendenti. Bisogno di persone come Salvatore Rizzuto Adelfio, nato
intellettuale ribelle, divenuto artista quasi suo malgrado, e
operatore culturale oltre i suoi stessi progetti iniziali. Dedicargli
questa Biblioteca autogestita è stato un atto dovuto in una città
che spesso dimostra una memoria troppo corta, e che se ricorda,
ricorda solo la superficie delle cose, trascurandone il cervello e il
cuore. Ma come ripetono gli Uomini delle Isole di Ferro nel “Trono
di Spade”: «Ciò che è morto non muoia mai!»
La Biblioteca Autogestita Salvatore
Rizzuto Adelfio avrà i medesimi orari del TMO. Aperta con cadenza
pressocché quotidiana, fino a sera inoltrata. Non saranno effettuati
prestiti. Troppo complesso gestire volumi in uscita. Ma sarà
possibile la consultazione e la lettura presso la stessa biblioteca,
che sarà anche spazio di conversazione, spazio per la presentazione
di libri, incontri e scambio culturale. Sarà possibile anche fissare
appuntamenti per la fruizione della biblioteca.
Per l'occasione, il collettivo del TMO
ha aperto un'area finora inutilizzata del padiglione occupato,
costruito mensole e tavolini in modo del tutto autarchico, decorato
le pareti con materiale grafico underground (in parte anche questo di
proprietà di Salvatore se non firmato da lui stesso).
Oggi, a Palermo, è nata una cosa bella. Che speriamo cresca e tanti possano apprezzare. La targa realizzata affettuosamente da Zerocalcare fa suo quello che è diventato il nostro grido di battaglia. Certo, lo sappiamo. La parola “Altroquando” in Italia è ormai abusata, ed esistono tante realte differenti che la usano a modo proprio. Ma a Palermo ci sarà sempre un solo Altroquando. Quello legato al nome di chi per primo ha usato questa parola nella sua città: Salvatore Rizzuto Adelfio. Più che un libraio. Un uomo grande, capace di trasmettere vitalità ed essere catalizzatore di impulsi creativi per quanti erano in grado di coglierli.
Oggi, a Palermo, è nata una cosa bella. Che speriamo cresca e tanti possano apprezzare. La targa realizzata affettuosamente da Zerocalcare fa suo quello che è diventato il nostro grido di battaglia. Certo, lo sappiamo. La parola “Altroquando” in Italia è ormai abusata, ed esistono tante realte differenti che la usano a modo proprio. Ma a Palermo ci sarà sempre un solo Altroquando. Quello legato al nome di chi per primo ha usato questa parola nella sua città: Salvatore Rizzuto Adelfio. Più che un libraio. Un uomo grande, capace di trasmettere vitalità ed essere catalizzatore di impulsi creativi per quanti erano in grado di coglierli.
Quindi oggi, più che mai, a Palermo
(ma ovunque) «...ci sarà sempre un Altroquando!»
E sarà quello sognato e fortemente
voluto da Salvatore Rizzuto Adelfio.
Grazie al TMO, grazie a Zerocalcare,
grazie a tutti quelli che non si arrendono.
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