domenica 12 aprile 2015

Daredevil Netflix - Pilota: prime impressioni



I trailer avevano fatto ben sperare, ma la visione dell'episodio pilota ha spazzato via gli ultimi dubbi. La vera "casa" di Daredevil (noto in Italia dai primi anni settanta solo come Devil) è la dimensione televisiva, seriale. Un teatro articolato in più atti brevi che possa permettere una graduale costruzione della sua ramificata e affascinante mitologia. Era solo questione di tempo prima che i supereroi di nuova generazione (parliamo di moda e mezzi, non di classe) sbarcassero in Tv. Anzi, in qualche modo lo avevano già fatto con la serie Agents of Shield. Netflix ha realizzato un colpaccio. Prendere uno dei personaggi meno riusciti sul grande schermo, ma molto amato sui fumetti (sia pure da un pubblico che rispetto a quello di Spider-Man e X-Men è quasi di nicchia) e infondergli vita, stavolta in modo credibile. Non solo fedele alla sua controparte cartacea, ma credibile.

Per quanti ancora non lo sapessero, Netflix è la piattaforma che ha legalizzato e sdoganato (almeno in terra statunitense) il concetto di visione in streaming. Un'offerta dietro abbonamento di numerose serie trasmesse on demand, molte delle quali prodotte in proprio, e anche con tutti le carte al posto giusto (ci si perdoni il gioco di parole con House of Cards, il political drama interpretato da Kevin Spacey che è uno dei titoli di punta dell'azienda in questione).


Tornando a Daredevil, l'episodio pilota funziona alla grande. Senza avere nessuna pretesa di completezza (cosa ottima, in quanto rimanda spiegoni che sarebbero risultati fin troppo frettolosi), introduce lo spettatore a una conoscenza graduale del protagonista e dei suoi comprimari, tenendo (almeno all'inizio) il villain principale fuori scena. E' probabile che scopriremo poco per volta la genesi di questo eroe, il funzionamento delle sue capacità, le esperienze che ne hanno forgiato il carattere. Gli interpreti, Charlie Cox su tutti, rendono benissimo. Deborah Ann Wool, reduce da True Blood, sembra davvero brava, e tratteggia una Karen Page non scontata, un personaggio che potrà crescere e prendere qualunque direzione. Attendiamo ancora con ansia la sortita di Vincent D'Onofrio nella parte della nemesi del protagonista (il gangster Kingpin) e Rosario Dawson (l'Infermiera di notte). Insomma, se il buon giorno si vede dal mattino, Daredevil, la serie Netflix, potrebbe rivelarsi uno dei migliori adattamenti di sempre da un fumetto supereroistico.

La scena di apertura, nella sua essenzialità, è un colpo da maestro. Una sequenza di "origine dell'eroe" interrotta sul più bello. Fatta per agganciare, per suggerire, non per sbalordire sul momento. E mentre la vista del giovanissimo Matt si appanna e si oscura del tutto, percepiamo la tenebra che sta invadendo New York e il quartiere di Hell's Kitchen. I semi di un'epica metropolitana che sarà un piacere vedere maturare e prendere vita.

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