Noi di AltroQuando abbiamo un sogno...
Noi abbiamo un sogno...
che dopo la chiusura della bottega,
AltroQuando rinasca, magari sotto forma di un'associazione culturale
che prosegua, idealmente, il cammino già intrapreso. Magari con il
sostegno di quanti lo hanno amato e sono cresciuti tra le sue mura.
Che l'eredità sia raccolta da chi possiede ancora forze e passione,
in modo che le istanze principali che hanno fatto battere il cuore di
questa attività sopravvivano.
Noi abbiamo un sogno...
la fondazione di una biblioteca del fumetto che sappia
passare sopra a mode e meccanismi commerciali, e possa spaziare tra i
generi come in tanti anni ha fatto la nostra libreria, senza
fossilizzarsi, ma tenendo desta l'attenzione su ciò che è nuovo,
sperimentale, controtendenza, a volte economicamente debole, ma
culturalmente forte e degno di supporto.
Abbiamo un sogno...
che le mostre bizzarre, imprevedibili,
che hanno donato visibilità ad artisti esordienti, possano
continuare, spigolando in quell'humus culturale antagonista che di
solito non trova spazio nei canali ufficiali. Che le produzioni
alternative, di fumetti e riviste di controcultura, possano
ripartire, sia in cartaceo che in formato digitale, come forma di
resistenza a un mercato omologante che tutto soffoca e appiattisce,
sostenendo nuovi talenti che hanno cose da dire e forse sono ancora
in cerca di un posto da poter chiamare casa. Che si continui a
promuovere etichette musicali fuori dal coro, piccoli grandi libri,
piccole grandi performance, piccole grandi idee.
Abbiamo un sogno...
che la divulgazione della cultura LGBT
e l'accoglienza relativa a questo tema sociale possa proseguire più
agguerrito che mai. Sempre contro ogni forma di omologazione, sempre
caratterizzata da una vena creativa e dall'attenzione offerta alle
realtà meno ascoltate anche all'interno dello stesso mondo
omosessuale. Che si continuino a osservare e a promuovere le arti gay
e si mantenga la militanza politica nel movimento.
Noi di AltroQuando abbiamo un sogno...
che questo messaggio, affidato alla
corrente, possa fungere da spunto per nuove voci, nuove proposte, e
che la linea di allegra follia, di imprevedibilità, con tutto il suo
carico di iniziative eterogenee non si spenga mai, ma che continui ad
ardere... sebbene in un altro quando.
E non ce ne voglia il reverendo King
per l'audace citazione.
Anche questi sono sogni da tenersi ben stretti e da condividere con chi ne abbia voglia. Non sono stata una assidua frequentatrice di Altoquando per il semplice motivo che non sono stata mai particolarmente appassionata di fumetti, tranne qualche classico. Ma tutte le volte che sono stata lì, era come se fosse un posto sicuro. Un luogo dove anche se non trovavo ciò di cui ero alla ricerca, c'era comunque un'alternativa, un modo diverso di scoprire le cose. E per questo Altroquando resterà comunque uno dei luoghi più affascinanti di Palermo.Altroquando, Altrodove, ma sempre qui.
RispondiElimina