martedì 8 maggio 2012

Cinema Free: Il cervello che non voleva morire


Una delle svolte significative di Internet, oltre all'abbattimento delle barriere residue nel campo della comunicazione, è rappresentato dall'emergere del sommerso, in tutti i campi. Bibliofili, fumettofili, cinefili, hanno di che gioire, mettendo - per l'appunto - in rete il proprio bagaglio di esperienze e dando vita a una miniera di informazioni che riporta a galla curiosità assortite e un tempo sepolte. E' così che anche il cinema di serie z (come a volte è affettuosamente chiamato) ha scoperto una sua nuova primavera. Un museo virtuale in cui fanno bella mostra di sé non solo pellicole infime, goffe o decisamente brutte, ma anche piccoli gioielli degni di essere riscoperti, magari sotto la polvere degli anni e l'estrema povertà di mezzi. Titoli che a molti hanno fatto scoprire il piacere dell'imperfezione (a volte marchiana come nelle pellicole infami di Ed Wood) e l'estatico sollazzo del trash.

Un blog esemplare al riguardo è Odorama, retto dal preparato Dottor Satana, che propone una quantità di bizzarre creature paracinematografiche, nonché un'interessante cavalcata nella storia dello spettacolo che fu. Inauguriamo, con questo post, uno spazio nuovo chiamato Cinema Free, dedicato a quelle pellicole i cui diritti sono ormai decaduti e sono oggi considerate di pubblico dominio, e quindi visionabili in rete gratuitamente in versione integrale. Partiamo con Il cervello che non voleva morire, film di Joseph Green del 1962. Una vera chicca in bianco e nero appartenente a un cinema horror come oggi non si vede più. Un consiglio. Primo di vedere il film, date uno sguardo alla recensione su Odorama linkata in questo post. Vi fornirà chiavi di letture per accostarvi in modo idoneo alla visione del film e cogliere dettagli che altrimenti potrebbero sfuggirvi. Buona visione.

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