venerdì 24 giugno 2011

LE RUGHE SULLA FRONTIERA - LAMPEDUSA: RESTIAMO UMANI!



Martedì 28 giugno alle 18.30 presso la fumetteria Altroquando in Corso Vittorio Emanuele 143, si inaugura la mostra di vignette e illustrazioni dal titolo “Le rughe sulla Frontiera / Lampedusa: restiamo umani!”.
La mostra, che rientra nell'organizzazione del “Lampedusa in Festival”, in programma dal 19 al 23 luglio, è stata curata da Gianpiero Caldarella ed è stata promossa dai ragazzi dell'Associazione Askavusa di Lampedusa insieme a Legambiente Lampedusa, Recosol, Arci, Asgi.
Sono in mostra le tavole di Gianni Allegra, Altan, Mauro Biani, Lelio Bonaccorso, Ellekappa, Bicio Fabbri, Giorgio Franzaroli, Frago, Simon Frosini, Giuliano, Kanjano, Giuseppe Lo Bocchiaro, Makkox, Mario Natangelo, Marco Pinna, Filippo Ricca, Giacomo Schinco e Luciana Manco, Sergio Staino, Vincino ed altri ancora che si aggiungeranno per la presentazione all'interno del “Lampedusa in Festival”.
Disegnatori e illustratori di tutt'Italia che hanno offerto il loro lavoro, talvolta poetico, talvolta dissacratore, talvolta inedito, talvolta no, manifestando così la loro vicinanza con la causa dei lampedusani che sono stanchi di sentire parlare di continue emergenze e facili soluzioni.
La mostra è dedicata alla memoria di Vittorio Arrigoni.
All'inaugurazione sarà presente anche il cantautore di Lampedusa Giacomo Sferlazzo, che interpreterà qualche brano tratto dall'album “Il figlio di Abele”.

Dal testo di presentazione della mostra:
“La frontiera, come la fronte, non è una linea che permette di stare o al di qua o al di là. Quelle linee sono le rughe che scavano la fronte, o i muri e le recinzioni che si innalzano sulla terra, violandola, come una corona di spine poggiata sulla frontiera.
Alle volte le frontiere non si attraversano, si vivono, magari tutta la vita, come accade a molti lampedusani, sperando magari un giorno di vederle crollare sotto il peso della storia, come fu per il muro di Berlino. Lampedusa è una di queste frontiere, attraversata da rughe che ci informano del tanto tempo passato a ritrovarsi nel mezzo del Mediterraneo. “



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