martedì 28 settembre 2010

La Sindrome del Comic a Tergo



Una nuova sindrome misteriosa serpeggia in fumetteria, falciando lettori come spighe mature in Agosto. Già in passato, il nostro piccolo grande mondo è stato teatro del manifestarsi di morbi bizzarri. Esplosioni di follia più o meno temporanee. Compulsioni alla ricerca di titoli che non si riesce in nessun modo a ricordare. Ostilità feroci tra coniugi innescate solo dall'apparizione di un albo a fumetti. AltroQuando, al pari del marvelliano Osservatore, ha assistito nei suoi non pochi anni di attività al sorgere e al tramontare di epidemie subculturali tra le più bizzarre, trend alieni e sindromi psichedeliche spettacolari (forse più per chi vi assiste che per chi le vive).


Da qualche mese (più di un anno in verità) un nuovo inquietante morbo ha alzato la testa tra i nostri scaffali e si manifesta con preoccupante frequenza. Lo abbiamo spiato. Seguito. Documentato fotograficamente. Lo temiamo, giacché chiunque potrebbe esserne affetto senza sospettarlo. E ci chiediamo con sgomento che cosa si nasconde dietro esso. Nella miniserie originale dedicata ai Visitors (quella degli anni ottanta, per capirci) i terrestri cui era stato praticato il lavaggio del cervello sviluppavano una sorta di inconsapevole mancinismo. Segno che li rendeva riconoscibili come potenziali agenti asserviti al nemico. Davanti all'irriducibile reiteratezza del femomeno "a tergo", ci chiediamo: che sia in atto un'occulta invasione aliena? L'invasore ci sta manipolando, spingendoci a comportamenti compulsivi che appaiono privi di senso ma largamente condivisi come i sintomi di un'epidemia particolarmente virulenta?


Mah!

Che sia questa l'origine della sindrome del Comic a Tergo? Il bubbone rivelatore di un morbo extraterrestre che colpisce i lettori di fumetti? Non riusciamo, ahimé, a trovare nessun altra spiegazione. Eppure, non è un sogno. Non è fantasia. E' realtà. Realtà quotidiana. Rigorosamente attesa, osservata e immortalata su supporto digitale.

Perché? Perché? Perché?


Perché con ritmo regolare, tre avventori su quattro, dopo aver consultato un fumetto esposto sullo scaffale (se non lo acquistano... e succede spesso), cedono alla compulsione inspiegabile di... riporlo capovolto?

Sì, cioè... Vogliamo dire... Ma sì, capovolto! GIRATO. Con la quarta di copertina bene in vista. Con il lato B offerto ai venti, insomma. DI SPALLE. Di culo. Con la quarta di copertina, solitamente anonima, promossa a prima. Il dietro davanti, va'! Eccola, la Sindrome del Comic a Tergo. Né è possibile tranquillizzarsi dicendo che la cosa riguarda per lo più i manga (i più sfogliati, in effetti) nei quali, spesso, lato A e B sono confondibili per ragioni tipografiche. Nossignori, succede a tutti i fumetti, compresi quelli dove una confusione del genere è risolvibile con una semplice occhiata. La conseguenza immediata, per chi lavora in fumetteria, è la necessità di raddrizzare i prodotti in vendita in modo che tornino a essere riconoscibili, magari per clienti più interessati all'acquisto di un prodotto che messo “a tergo” potrebbero non notare. Un fastidio da poco, d'accordo. Ma è il sinistro mistero dietro a una compulsione così precisa e largamente condivisa che suscita una discreta inquietudine.


Fateci caso, ragazzi. Pensateci mentre sfogliate un fumetto che non pensate seriamente di acquistare. E se notate che una forza aliena dentro di voi vi sta inducendo a posizionarlo “a tergo”, interrogatevi sul perché e su quali interconnessioni questo potrebbe avere con la vostra personalità. Se non trovate una ragione apprezzabile, forse è il momento di organizzare un gruppo di sostegno e scavare nell'enigma della sindrome dilagante. Forse una qualche forza conquistatrice venuta dallo spazio profondo vuole indurci poco per volta a voltare le spalle e a non guardare. A non osservare le asperità del mondo, a ignorare quel che potremmo fare andare meglio con il minimo sforzo. E' solo un sintomo, ma potrebbe essere l'inizio di qualcosa di peggio. Forse siamo davvero schiavi degli invisibili. Soggetti a condizionamenti che ci rendono sempre meno ordinati, sempre più superficiali e sempre meno attenti alla realtà intorno a noi.


Meditate gente. La Sindrome del Comic a Tergo potrebbe essere solo uno dei segni che urlano a un mondo sempre più superficiale quanto siamo ormai anestetizzati rispetto le nostre responsabilità, piccole e grandi... e pronti a mostrare automaticamente le terga davanti alla complessità del mondo.





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