sabato 27 luglio 2013

AltroQuando: una (infinita?) storia palermitana


«Hanno fatto come Superman!»

Sono trascorsi diversi anni da quando Salvatore Rizzuto Adelfio, fondatore della fumetteria AltroQuando e mio compagno di vita, mi disse queste parole che, fuori contesto, suggeriscono una vasta serie di fantasie fanciullesche.

Cosa fa Superman? Giusto per dirne una: vola senz'ali. Chi, fuori dalle pagine di un fumetto, tra i comuni esseri umani potrebbe riuscirci? Ovviamente nessuno. E' più veloce di un proiettile,  pressocché invulnerabile. Beh, vale lo stesso ragionamento di sopra. No, chiunque avesse emulato Superman aveva fatto qualcosa di diverso. Qualcosa di inatteso, ma tuttavia possibile nel mondo reale.


In verità, Salvatore stava parlando di una libreria nota in città tra gli anni novanta e l'inizio del nuovo millennio. Un'attività che aveva annunciato la chiusura, celebrato un saluto alla Palermo che l'aveva frequentata ed effettivamente chiuso i battenti... per riaprire poco dopo. Rinnovata in parte, per proseguire un'esperienza che sarebbe durata ancora un bel po'.

«Davvero! Hanno fatto come Superman!»

Forse sarebbe stato più corretto dire che avevano fatto “come con Superman”. Ad ogni modo, l'osservazione era pertinente. E' possibile che i lettori di fumetti più giovani, quelli che si sono avvicinati all'Uomo d'Acciaio in occasione del recente riavvio della sua serie storica, non ricordino che parecchi anni fa la DC Comics annunciò al mondo che il suo personaggio di punta, il supereroe per antonomasia, sarebbe morto. In modo violentissimo e definitivo. Seguì una campagna pubblicitaria di risonanza internazionale in attesa dell'evento funesto. 
Chi ha vissuto da nerd quegli anni ricorderà sempre l'edizione degli albi con la copertina nera, in segno di lutto. In effetti Superman morì, sacrificandosi per salvare il pianeta dall'avanzare del mostruoso alieno Doomsday. Seguì un periodo di incertezza, in cui la serie spostava l'attenzione sui comprimari e sui possibili eredi di quello che era stato l'Uomo d'Acciaio, protettore di Metropolis. Si trattava ovviamente di una manovra commerciale, successivamente imitata da altri marchi editoriali fino allo  sdilinquimento, volta a richiamare l'attenzione su un'icona dei fumetti che sentiva il peso degli anni, ma che presto risorse letteralmente a nuova vita. Superman era morto. Il mondo lo aveva pianto. Superman era tornato indietro con un pieno di nuovi lettori.


AltroQuando, la prima fumetteria di Palermo in ordine di tempo, ha annunciato da qualche settimana la sua prossima chiusura. Non è una menzogna, né un piano commerciale studiato a tavolino. Gli eventi procedono del tutto fuori controllo, drammatici o incoraggianti a seconda delle giornate, e allo stato delle cose, noi che per tanti anni abbiamo considerato AltroQuando la nostra casa, non possiamo  prevedere che cosa accadrà veramente. Succederà anche a noi quello che anni fa è successo a Superman? E' ancora presto per dirlo.

Sin dall'inizio, AltroQuando è stato lo specchio dell'anima di Salvatore, il suo titolare. Un amabile disordine che mescolava un'attività commerciale, fisiologicamente ludica come può esserlo una rivendita di fumetti, con l'impegno civile, la passione per la controinformazione e la creatività libera da vincoli. In fin dei conti non è strano come può sembrare a una prima occhiata. L'amore per i fumetti... e parliamo di tutti i fumetti, con particolare attenzione a ciò che è nuovo e sperimentale, può essere riconosciuto come espressione di un entusiasmo culturale aperto a mille esperienze diverse. Militando sin dagli anni più verdi nel movimento LGBT, per Salvatore è stato naturale accostare la sua attività di libraio all'accoglienza e alla promozione della cultura omosessuale, così come offrire il proprio spazio a giovani artisti, fossero fumettisti in erba o pittori, fotografi o creativi d'altro genere, e trasformare quella che era nata come semplice fumetteria in una piccola, ma preziosa, galleria d'arte alternativa. Un'esperienza, quella del lungo ciclo di mostre intitolato “Sguardi e Visioni” che ha lasciato un ricordo vivido in chi ha preso parte alla vita culturale palermitana degli ultimi vent'anni. 


Internet era ancora giovane, e il tempo delle fanzine produceva abbondanti frutti. L'esperienza indimenticabile
del Cassonetto, rivista aperiodica e autoprodotta – ogni volta con un sottotitolo differente – che raggruppava contributi grafici e testuali di clienti e amici. Una sorta di creatura di Frankenstein cartacea di cui ogni avventore di AltroQuando aveva fornito un pezzo, tenuta insieme dal puro piacere di produrre un sogno collettivo che sarebbe sopravvissuto al trascorrere degli anni.

Le iniziative della fumetteria sono sempre nate quasi per gioco, sull'onda dell'entusiasmo del momento. Partecipatissime manifestazioni antiproibizioniste. La nascita di riviste di controcultura che ancora oggi resistono in una Palermo che si dimostra moderna e arretrata nel medesimo tempo. L'organizzazione, in collaborazione con la libreria I fiori blu, della manifestazione Vucciria 2000, convegno sulla piccola editoria italiana che può a pieno titolo definirsi un'antesignana dell'attuale Una Marina di Libri. Insieme, Salvatore e io, fondammo Woof! Magazine, la rivista dedicata al mondo degli orsi gay. Diversi tra i diversi per l'estetica anticonformista, con il loro amore per le barbe e i corpi massicci. Non tardammo a scoprire che non erano pochi, nella nostra Palermo, ad attendere che qualcuno osasse parlare per primo di certi temi sommersi per uscire finalmente allo scoperto. E la nascita del gruppo Orsi Siculi e la loro visibilità al recente Palermo Pride 2013 è anche un po' “colpa” nostra. 

Il cenacolo che AltroQuando si è trovato a diventare, grazie soprattutto alla competenza e all'attitudine all'accoglienza di Salvatore e di quanti lo sono andati affiancando nel corso del tempo, ha rappresentato il terreno di coltura per una generazione di giovani fumettisti oggi impegnati professionalmente nel settore. La crisi dell'attività prospettatasi nel 2010 è stata scongiurata da una vera e propria adunanza cittadina, nata spontaneamente dalla clientela, dagli artisti palermitani e dalla gente del quartiere. 
L'asta organizzata presso il circolo Malusséne, dove molti fumettisti  misero a disposizione propri lavori originali per salvare la fumetteria dalla chiusura, compreso il popolarissimo autore di Rat-Man, Leo Ortolani, che firmò per l'occasione una tavola inedita, resterà sempre uno dei capitoli più significativi nel cammino della nostra libreria. La domanda sorgeva spontanea. Che cosa avevamo fatto per essere amati così tanto? Cosa, oltre a vendere e suggerire fumetti, proporre iniziative che ritenevamo di interesse culturale e sostanzialmente divertirci? Non esiste una sola risposta. Forse non ne esiste nessuna. Magari AltroQuando aveva finito col diventare qualcosa di talmente unico nella sua eccentricità da fare apparire inaccettabile ai palermitani l'idea della sua scomparsa.



 

Oggi ci risiamo. Superman sta per per essere ucciso ancora. E non sappiamo se, quando e come potrà ritornare. La malattia di Salvatore, iniziatore morale e materiale di questa avventura, ha rappresentato sicuramente un colpo al cuore dell'attività. Nello stesso tempo, la crisi che tutto macina ha stretto la fumetteria in una morsa inesorabile. Le nuove generazioni, cresciute navigando sul web, fanno fatica a restare fedeli a una sola libreria, e le regole del mercato, così come le case editrici e le catene di distribuzione, non rendono facile la vita del rivenditore, considerato ormai l'utilizzatore finale del prodotto fumetto più che un tramite per diffonderlo alla clientela sparsa sul territorio. Un letale cocktail di degrado sociale, frutto del generico impoverimento culturale italiano, e della progressiva morte della capacità di collaborare. Tutto questo ha portato all'annuncio della chiusura di AltroQuando, in attività da oltre vent'anni sul Cassaro di Palermo. Una notizia che ancora una volta buona parte della città ha accolto con un grido di dolore e di protesta. Ma anche con la consueta, commovente ondata di solidarietà.

Quando, anni fa, Superman cessò di vivere bagnato dalle lacrime della sua amata Lois, quattro personaggi si fecero avanti per raccogliere la sua eredità. Alcuni di essi sostenevano di esserne la nuova incarnazione, e l'enigma sulla loro identità durò dei mesi prima del definitivo ritorno del vero, unico Uomo d'Acciaio. 

 


A questo punto: che ne sarà di AltroQuando? Ancora non siamo in grado di prevederlo, ma sicuramente non
ci stiamo dando per vinti. E' possibile che qualcuno rilevi l'attività, magari trattenendo alle sue dipendenze volti storici che hanno caratterizzato il rapporto con il pubblico. E' auspicabile (e in fase di studio) la nascita di un'associazione culturale che prosegua idealmente il percorso intenso e variegato che ha caratterizzato oltre vent'anni di avventure. Sono possibili molte soluzioni. Forse qualcuna vedrà la luce. Forse no. O forse entrambe o qualcos'altro ancora. Chi può dirlo?

Perché nei fumetti non esiste il solo Superman. Anni fa i tormentati mutanti X-Men vissero una saga definita dagli autori “Distruzione e Rinascita”. Un lungo ciclo di avventure funeste, costellate di morti e inaspettati ritorni, di trasformazioni e colpi di scena. Gli X-Men si disgregarono per poi tornare insieme più forti di prima, articolati in più squadre e... più serie a fumetti, per la gioia dei loro lettori e soprattutto del loro editore.

Sarà così per anche per AltroQuando? In questo frangente non possiamo e non vogliamo dirlo.

Diremo solo che fino alla fine saremo qui, a difendere il forte. E che se mai dovessimo cadere, sarà al grido di «Ditelo a Sparta...» (è anche il titolo di una storia degli X-Men, pensa un po'!). Una resistenza che per la città di Palermo, dove tutte le attività storiche stanno chiudendo una dopo l'altra, ha un'importanza anche simbolica.

Comunque vada, AltroQuando ha già lasciato un'impronta sulla città che non sarà dimenticata facilmente. L'affetto che in questi giorni circonda la fumetteria e chi ci lavora lo dimostra oltre ogni pessimistica previsione.

E per citare, per una volta, non un fumetto, ma un classico della letteratura inglese: morire e scoprire cosa c'è dopo, è la più grande, la più entusiasmante delle avventure.

Per questo AltroQuando esisterà sempre, e continuerà a testa alta il suo viaggio.

Dritto fino al mattino.

 
Filippo Messina 


Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta sul sito Il Convivio
 

2 commenti:

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  2. Bello il parallelismo morte/rinascita dei fumetti e morte/(speriamo)/rinascita di AltroQuando.

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