La saga veterinaria della mia Shuri non vuole saperne di concludersi.Sembra ormai sicuro, anche perché non si trova nessun altra spiegazione. La povera micia ha una sorta di allergia stagionale che si manifesta con la primavera causandole pruriti che la inducono a grattarsi fino a generare delle vere piaghe. Si comincia con piccole lesioni autoprodotte, praticamente invisibili, ma che producono un siero trasparente e quindi dei grumi nel pelo. Segue l'eliminazione dei nodi con gli artigli, strappando lembi di tessuto e originando ferite sanguinanti che graffio dopo graffio tendono a non guarire più fino a trasformarsi in ulcere.
Già l'anno scorso, la piccola ha subito un intervento plastico volto a escindere la piaga. Ora si ricomincia. Stesso periodo, stessa musica. Una vera soluzione ancora non si trova.
Le iniezioni di cortisone non avevano sortito nulla. Shuri rifiuta qualunque tipo di farmaco per via orale. Impossibile anche solo provare a curarla mischiando medicine al cibo, che peraltro costano l'ira di dio. Quel poco che ha accettato di mandare giù non ha fatto effetto.
E allora che si fa?
Si può solo tentare di impedirle fisicamente di ferirsi. Il colletto gonfiabile stavolta non è bastato. Non solo la ferita è più bassa sulla schiena, e pertanto la micia arriva comodamente a perpetuarla con gli artigli, ma il collarino le ha causato anche un'irritazione intorno al collo. Pare infatti che in questa stagione la sue epidermide diventi particolarmente delicata.
Insomma, un incubo senza via d'uscita.
Il veterinario, contrarissimo a spuntare gli artigli ai piccoli felini, ha suggerito dunque una bizzarria di cui non conoscevo l'esistenza. Unghie finte per gatti in silicone, di colore vario. Nella confezione ce ne sono persino glitterate. Pare che siano state create per gioco, a scopo "estetico" e siano anche state al centro di dibattiti animalisti. Tuttavia sono in commercio. Praticamente delle guaine in cui incapsulare gli artigli grazie a un adesivo naturale che dovrebbe dissolversi da solo nel giro di circa un mesetto.
La prima prova è stava un fallimento. Shuri, di norma così docile, si è trasformata in Black Panther, e ha tentato di uccidere il suo medico quando ha provato a metterle le "scarpine".
Allora... sedazione. Una cosa leggera, dice il dottore, di appena venti minuti. Le fa l'iniziezione, ma niente. Lei non si addormenta.
Ricordo ancora quando ho dovuto portarla di corsa in clinica veterinaria dopo che aveva ingerito un ciclamino, fiore per lei tossico. Prima di procedere con la lavanda gastrica, in quell'occasione, provarono prima a somministrale un emetico per farla vomitare. Anzi, due emetici. Due tipologie diverse, una più potente dell'altra.
Nulla. Non ha voluto saperne di rimettere e si è dovuti procedere con i metodi più estremi.
Anche stavolta, la micia non rispondeva al farmaco. Anestetizzata, non si addormentava.
Il veterinario era cereo in faccia.
«Ora le faccio un prelievo e vendo il suo sangue alla scienza!»
Testuali parole di chi non aveva mai visto niente di simile.
Shuri non è un gatto normale, è una mutante. Magari si rigenerasse da sola. No, è fragile, ma resiste alle cure.
Allora l'addormentiamo col gas, che stavolta fa effetto. Io propongo di scommettere su due tavoli. Una volta che è addormentata, facciamole indossare un body protettivo, di quelli che gli si mettono addosso dopo gli interventi chirurgici per non fargli toccare le ferite. Io ho passato la notte a cucire sul dorso del cappottino, fatto di tessuto leggerissimo, una tasca di jeans in modo da rinforzarlo e impedirle di lacerarlo subito con gli artigli. Il veterinario acconsente e le fa il servizio completo. Vestitino e unghiette finte. Colorate, ma glitterate no, per favore, chiedo io. Quelle magari un'altra volta, quando la porterò con me al Pride. Ok, facciamo verde speranza, pregando San Francesco d'Assisi o chi per lui che almeno una delle cose funzioni.
Shuri esce dall'ambulatorio con indosso il piagiamino rinforzato e le unghie delle zampe posteriori calzate di silicone. Il veterinario mi avvisa che non appena si riprenderà potrebbe mettersi a fare come una pazza e provare a togliersi tutto. Sono preparato al peggio.
Un'ora dopo, a casa, la vedo sgusciare fuori dalla tutina con la disinvoltura di un Harry Houdini dei gatti.
Niente, il body ha fallito. Restano le unghiette verdi che dovrebbero durare un po'. Si spera abbastanza affinché la ferita sulla schiena guarisca.
Finora le sta tollerando abbastanza bene. Non si è neanche indispettita più di tanto. Ma chi sa quanto durerà? Io ho esaurito le risorse e non saprei più come aiutarla. Posso solo intrecciare anche le dita dei piedi e pregare che questo periodo passi in fretta. Tenendo presente che il problema si ripresenterà ogni anno.
Comunque... non so chi abbia inventato queste unghie finte per gatti a scopo "estetico", ma era sicuramente un cretino.
Sono orribili.