17 maggio: Giornata internazionale per il contrasto all'omolesbobitransfobia.Chi si aspettava qualcosa di diverso dal nuovo pontefice Leone XIV, è rimasto deluso. Ma questo non sposta niente. Il Papa è il capo della chiesa cattolica. I diritti riguardano tutti e tutte, appartenenti (o estranei) a qualunque fede. La politica dovrebbe... no: DEVE tutelare i diritti di chiunque. E questo è il primo punto.
Neppure, però, è possibile nascondersi dietro un dito, e negare che gli atteggiamenti papali abbiano influenze culturali di un certo rilievo. Ma sotto il sole, di nuovo non c'è nulla.
Anche gli atteggiamenti di Papa Bergoglio, peraltro blandissimi, rimanevano qualcosa di confinato alla sua persona, tra l'altro criticata dalla parte più conservatrice della sua stessa chiesa.
Il Papa, chiunque sia, non può modificare sostanzialmente la dottrina. Non è un monarca, ma risponde a meccanismi millenari. Non è una giustificazione. Questa consapevolezza deve spingerci a collocarlo nel suo giusto spazio, e a fare il nostro cammino in modo indipendente.
E poi, Papa Francesco, con le sue timide aperture, non faceva che riprendere paro paro passaggi dei Vangeli. Sull'accoglienza, sulla tolleranza, sulla carità. Ripeto: i Vangeli. La cosa più "woke" della storia umana, prima che questa parola del cavolo fosse inventata. Anche se molti fingono di non accorgersene.
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