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lunedì 15 giugno 2015

Taverna Azzurra chiusa la notte?



La Taverna Azzurra di Palermo fa un annuncio epocale. 

D'ora in avanti, dopo anni di onorata veglia notturna, chiuderà alle ore 22, lasciando orfana la movida palermitana di una delle sue principali punte di diamante. 
Le motivazioni, leggibili tra le righe delle dichiarazioni dei gestori e dei vari articoli dedicati, sono il degrado generalizzato delle notti di festa nel centro storico, di cui la Taverna Azzurra è solo lontanamente e parzialmente responsabile. Intorno a essa, infatti, sono andate sorgendo numerose realtà commerciali, la maggior parte delle quali abusive, che si sono allargate a macchia d'olio cavalcando il successo delle affollate notti palermitane.

E' probabile che la recente aggressione al regista Paolo Mannina (rapinato da un manipolo di ubriachi e poi letteralmente inseguito quasi fin dentro casa) ha dato l'ulteriore spinta a porre dei limiti. Almeno per il momento. Viene istintivo chiedersi se gli autori della bravata non stiano subendo il trattamento descritto da Fritz Lang nel suo "M, il Mostro di Dusseldorf" (dove la malavita bracca e distrugge un serial killer che ha innescato una forte risposta repressiva) da parte di quanti, negli ultimi anni, hanno affidato alle attività abusive una fetta consistente della loro sopravvivenza. Sicuramente gli episodi di violenza non giovano a nessuno in un territorio che ormai prospera di commercio illegale. Ma è già abbastanza grave che la fantasia ci induca a pensare a una pax mafiosa più che a un fisiologico intervento delle strutture preposte (di fatto, da sempre assenti, come se nel centro storico vigesse una sorta di extraterritorialità). Il problema è complesso e i social network non sono di sicuro il posto ideale per discuterne. Ma non si può fare a meno di rispondere almeno a un commento. Uno solo che tra i tanti, in queste ore su Facebook, imprecano contro la liberticida decisione della Taverna Azzurra di non tenere più aperti i battenti durante la notte. Il commento più sciocco, più superficiale, più indicativo di quanto il rave in città sia rappresentativo di un degrado che va oltre il semplice chiasso delle ore piccole. Il commento che recita:  "Chiudono perché disturba i residenti. Anche se mi sono sempre chiesto... ma chi cazzo ci abita in quella zona?"

Sarebbe veramente necessario rispondere? Ma soprattutto, è una domanda che prevede la possibilità di una risposta sensata?


Ci proviamo lo stesso. Io. In mezzo a tanti altri, coglione. Io. Che pago le tasse e ho il diritto a vivere in pace quanto te. Non so se la scelta dei gestori della Taverna Azzurra cambierà qualcosa nelle abitudini ormai inveterate del quartiere, della cittadinanza tutta e delle forze dell'ordine (pronte a sequestrare uno striscione esposto dentro un'attività privata in occasione della visita del Papa, ma latitanti in una zona calda come il centro storico). Anzi, ne dubito. 
Ma la rispetto e voglio interpretarla come una scelta di civiltà. 
E per questo ringrazio.