" I Trapped the devil" è un film horror che più indipendente non si può, diretto nel 2019 dall'esordiente Josh Lobo.
Matt e Karen si recano in visita per le feste natalizie a casa di Steve, fratello di Matt, che ha vissuto una dramma personale del quale non sappiamo niente, e che da sempre - pare - ha dato segni di instabilità. La visita di cortesia si trasforma molto presto in un incubo, quando Steve afferma di essere riuscito a catturare il diavolo in persona, che adesso si trova rinchiuso nella sua cantina. Il delirio di un folle paranoico? O dietro quella porta sprangata con più lucchetti e bloccata da una croce di legno si nasconde davvero qualcosa di strano e terribile?
Il film è tutto qui. Liberamente ispirato a un episodio della serie classica di "Ai confini della realtà" ("Ululati nella notte"), il racconto si basa per gran parte del tempo sull'ambiguità della situazione e poggia tutto sulle spalle di tre (tre!) interpreti, coadiuvati solo da qualche comparsa. Un film breve e poverissimo, che deve molto all'interpretazione inquietante del televisivo Scott Poythress. Un horror di situazione lontano dall'essere perfetto, che dilata uno spunto difficile da far reggere nella canonica tempistica di un lungometraggio. Ma funzionante di sicuro in tutta la prima parte, quando il clima di paranoia è crescente, e tutto si affida al non visto e a alla voce implorante di qualcuno prigioniero dietro una porta che diventa la vera protagonista del racconto. Avvolta da una spettrale luce cremisi, e che in qualche momento sembra addirittura respirare.
Nel complesso, un piccolo esperimento gradevole, per chi ama il cinema indipendente fatto di suggestioni. Gli altri, forse è meglio che ne stiano alla larga.
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