Forse non vedremo mai Belluscone,
una storia siciliana nelle tv commerciali o sui
canali rai, in prima serata, fra qualche tempo, ma il nuovo lavoro di
Franco Maresco a prescindere da meriti e demeriti è un film "sui
generis" davvero godibile e a tratti anche esilarante. Le
interviste fatte del cineasta palermitano in prima persona sono in
molti casi esilaranti, come quando chiede ad uno degli intervistati
di qualificarsi, e il tizio risponde di essere un cantante
neomelodico. Alla domanda successiva, ossia «sì ma che cos'è la
musica neomelodica?», il tizio resta di sasso e risponde «Questo
non lo so...».
Belluscone è un film fatto da un
siciliano e per i siciliani e non si pone come un film politico
biografico di Silvio Berlusconi, ma cerca di andare oltre, fino alle
risate, alla ritrosia ad ammettere certe derive, le prese di distanza
molto acute e dirette. Un popolo quello siciliano è ciò che è in
quel determinato momento in cui lo si prende in esame, non valendo
ciò che fu né ciò che potrebbe o addirittura dovrebbe essere.
Questo film diventa un banco di prova importante anche per chi quella
realtà la respira, l'ha respirata o gli è comunque
familiare.
Quella di Belluscone, una storia siciliana, è una parabola sulla Sicilia. Il progetto nasce come un film sull'Italia contemporanea, anzi sulla Sicilia contemporanea, vista sotto la lente che è più congeniale al signor Maresco. Senonché una serie di imprevisti ed ostacoli vari hanno assodato la depressione (clinica, non uno stato d'animo passeggero) di un Maresco che nel giro di poco tempo ha dovuto incassare anche la dolorosa separazione con Daniele Ciprì, ad oggi insanabile. Il film, manco a dirlo, non si è concretizzato. Tuttavia di materiale non ne mancava, e da attento osservatore di siffatti fenomeni qual è Tatti Sanguineti, il protagonista principale e voce narrante del film - quest'ultimo cosi' spaesato ma davvero encomiabile per la sua capacita' di collegare la storia di Belluscone attraverso la canzone neomelodica del quartiere di Brancaccio di Palermo e i tanti voti conquistati in terra siciliana - il film è giunto al traguardo a pieni voti.
Per concludere o per farla breve consiglio a tutti,siciliani e non, di vedere questa storia siciliana.
[Recensione di Salvo D'Apolito]
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