Per una volta diciamo la nostra. Giusto un commentino... Se di questa 63esima edizione del Festival di Sanremo abbiamo visto qualcosa anche noi (giusto qualche pezzetto, l'intera maratona era francamente troppo) un motivo dovrà esserci. Erano anni che non riuscivamo a seguirne più di pochissimi minuti, e dell'intero festival nella nostra memoria non restava proprio nulla. Non sarebbe necessario ripetere che la confezione data alla manifestazione canora da Fabio Fazio (con tutti gli autori che normalmente si porta dietro, tra cui Michele Serra) deve molto alle sue ultime trasmissioni di successo (contenitori popolari di divulgazione, impegno sociale e intrattenimento) se non per aggiungere che, in un modo o nell'altro, è riuscito in parte ad agganciare anche chi era diventato da tempo refrattario a queste maratone televisive. Luciana Littizzetto, con il suo carisma comico e la sua mente aperta ha contribuito sicuramente alla metamorfosi del festival.
Ad ogni modo... un solo commento. A noi è piaciuta la performance di Daniele Silvestri, e la sua canzone A bocca chiusa, a nostro parere avrebbe meritato più attenzione. Non a caso abbiamo parlato di performance prima ancora che di pezzo musicale, in quanto il connubio tra il testo e l'interpretazione nella Lis, lingua italiana dei segni, a opera del veterano Renato Vicini, ha reso tutta l'esibizione qualcosa di diverso dal solito, producendo uno spettacolo musicale intrigante e magico. La Lis, infatti, è un territorio affascinante da esplorare, uno strumento che permette ai non udenti di cantare, di recitare poesie con grande trasporto, e di colpire al cuore con la loro carica espressiva.
Tutto qui. Ci sarebbe soltanto piaciuto che il brano ricevesse un riconoscimento formale in più, magari più attenzione da parte della critica. Ma sono i mesi successivi alla conclusione del festival quelli che fanno entrare nella storia le canzoni e gli interpreti più meritevoli. Il video ufficiale, inoltre, è fantastico. Pertanto, chissà!
sono d'accordo!
RispondiEliminaSilvestri non è nuovo a performance che completano le sue doti di cantante_comunicatore: ricordo anni fa quando portò sullo stesso palo "l'uomo col megafono" che ricalcava alla maniera di Bob Dilan la sequenza di cartelloni con testo sfogliati e gettati a terra prorio per dare risalto al testo.
Sanremo è uno spettacolo popolare e di ogni cosa che vediamo in tv o sul web, credo stia a noi prendere il meglio.