venerdì 13 luglio 2012

Cittacotte 2012: La caduta degli dei


12 Luglio 2012 ore 21, inaugurazione della vetrina di Cittacotte, di Vincenzo Vizzari. Una piccola bottega in corso Vittorio Emanuele 120 che è già storia, e rappresenta (con le sue cicliche inaugurazioni) un appuntamento curioso e decisamente diverso dal solito. Una tradizione (interrotta per un po' e ora fortunatamente ripresa) che giustamente, quest'anno, si è voluto inserire come parte integrante nel programma del Festino, la festa patronale che impazza ogni estate nella città di Palermo spesso, purtroppo, con manifestazioni ben più pacchiane.


Il titolo scelto dall'artista Vincenzo Vizzari, stavolta, è La caduta degli dei. Frase che echeggia il cinema di Luchino Visconti e fantasmi di guerra, ma che nelle intenzioni del mastro terracottaio è emblema del degrado cittadino e di un generale senso di disfacimento. Nell'opera dell'artista, Santa Rosalia appare umiliata piuttosto che glorificata. Il suo carro principesco lascia posto a cassonetti dell'immondizia, eletti a ricettacoli del suo corpo esanime, sconfitto, e di noti monumenti di una Palermo mai così bella eppure così malata. Un concetto provocatorio di grande potenza e significato. Un momento di festa, quello dedicato alla Santuzza, che non deve (e non può) nascondere la reale miseria in cui la città sta sprofondando. Una denuncia artistica che affida alla bellezza e all'inventiva la critica sociale contro l'ubriacatura festiva, fortemente voluta, ma di frequente espressione ipocrita di una città in costante stato di abbandono.
Anche stavolta, tutto si è svolto come in un piccolo teatro. Un doveroso ricordo a Rosario La Duca, storico dell'arte scomparso nel 2008, fino alla fine ospite puntuale e sostenitore dell'arte insolita e ipnotica che si forgia nella bottega delle Cittacotte. La musica drammatica, il sipario che si apre lentamente, gli effetti visivi, e l'arte plastica e potente di Vincenzo Vizzari a illuminare quella che oggi è probabilmente la vetrina più affascinante del cassaro di Palermo.






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