sabato 10 marzo 2012

Adieu, monsieur Jean Giraud. Au revoir, Moebius...


Non fa mai piacere dover scrivere un coccodrillo. Perciò tanto vale farlo di getto, e togliersi il pensiero. Per i non addetti ai lavori, nel gergo giornalistico, i "coccodrilli" sono gli articoli che si scrivono per comunicare la morte di un personaggio noto e celebrarne gli eventuali meriti.  Gli ultimi due anni sono stati veramente inclementi, sotto questo punto di vista, con il mondo delle nuvole parlanti e non solo. A lasciarci oggi, all'età di 73 anni, dopo una lunga malattia, è stato Jean Giraud, in arte Moebius. L'artista francese che ha regalato al mondo prima il west colorato e vitale di Blueberry, poi l'affresco fantascientifici dell'Incal (uno dei punti pià alti della sua ricca collaborazione con Alejandro Jodorowsky) è sceso dal treno lasciandoci un po' più soli di ieri, e con un'altra leggenda del fumetto da ricordare per sempre. Una carriera fitta di produzioni mai scontate, con voli pindarici tra generi narrativi che solo un grande interprete dell'illustrazione come Moebius poteva fare, regalando ai lettori i deliri grotteschi di La pazza del Sacro Cuore, passando per la sua personale visione del marvelliano Silver Surfer.

Di Jean, di Moebius, si potrebbe dire tanto, e tanto certamente si dirà nei prossimi giorni, quando coccodrilli più addestrati e pasciuti saranno sguinzagliati sulle varie testate. Noi, per celebrarlo, ricorderemo il grande progetto cinematografico fallito cui Moebius partecipò, come in seguito con Il Quinto Elemento di Luc Besson, in qualità di scenografo e ideatore del look dei personaggi. Parliamo del famoso progetto filmico di Jodorowsky dedicato a Dune, la celebre saga fantascientifica di Frank Herbert. Progetto destinato a non vedere la luce (lasciando posto a diversissimo film firmato da David Lynch) . Qualcosa di più che incompiuto, eppure tuttavia leggendario per gli estimatori del maestro, che produsse una quantità di affascinanti bozzetti in cui è riconoscibile il suo stile elegante e spettacolare.
Con questo tributo, salutiamo Jean Giraud. Non ce ne accorgiamo ancora, ma l'universo, d'ora in avanti, sarà un po' più angusto senza i suoi magnifici disegni.

Adieu, monsieur Jean Giraud. Au revoir, Moebius...

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