giovedì 22 dicembre 2011

Beartoncity: I superorsi di Daniel Mainé


E’ da un po’ che volevamo parlare di Daniel Mainé, giovane artista emergente sulla scena della Bear Art. Talento spagnolo in fase di sviluppo, dotato di uno stile immediatamente riconoscibile, tenero e fresco, in grado di coniugare suggestioni erotiche con la spontaneità innocente del genuino appassionato di fumetti, quale Daniel evidentemente è. Ne parliamo oggi all’indomani della consacrazione di Daniel nel mondo dei disegnatori professionisti, celebrati alle fiere, corteggiati dalla stampa, subito dopo la pubblicazione della sua prima opera cartacea El Abominable Hombre del Cuarto Oscuro (ovvero L’Abominevole Uomo venuto dalla dark room) sotto l’etichetta Diabolo Ediciones. Un lavoro curato, vivace e più che mai deliziosamente Bear. La carriera sembra iniziare sotto i migliori auspici per il bel Daniel (che è anche un orsetto di grande fascino) e aprirgli le porte per un futuro artistico di tutto rispetto.


Uno dei suoi primi blog, Flashes Before your Eyes (dove ogni riferimento alla serie televisiva Lost è decisamente voluto), è stato il biglietto da visita di una mano in via di maturazione, e la vetrina intrigante di un esperto delle mitologie Marvel e DC, sensibile alla maggior parte dei fenomeni dell’immaginario popolare, attento alle trasformazioni mediatiche, e soprattutto capace di filtrare ogni contenuto attraverso un umorismo non scontato. E’ seguito presto l’esordio di Beartoncity, blog con il quale Daniel si è fatto presto conoscere in rete con la sua personale interpretazione di un classico: la rilettura in chiave Bear delle principali icone supereroistiche. Immaginario fumettistico che Daniel dimostra di conoscere benissimo, realizzando irresistibili versioni personali degli eroi di carta più noti, quali Lanterna Verde, Iron Man, Thor e molti altri. Una versione ursina degli eroi dove dove la morbidezza del tratto e la ricerca della simpatia prevalgono sulla sensualità, comunque presente e palpitante, nella lettura sempre a metà strada tra tenera goffaggine e desiderio erotico solitamente rappresentate dalla Bear Art.


Il vero giro di boa, Daniel lo ha compiuto, però, da poco, con la pubblicazione del suo primo vero fumetto El Abominable Hombre del Cuarto Oscuro, presentato presso la libreria Generación-X di Madrid, all’inizio di Dicembre. Un evento baciato dal successo, dove un emozionato, ma felice Daniel si è espresso così:
«Ogni autore mette qualcosa di proprio nel suo lavoro. Nel mio caso, l’intento era quello di raccontare una storia omosessuale dimostrando come il tema possa essere sviluppato in qualsiasi contesto, e non soltanto in una scontata stagnazione erotica, come spesso vediamo nei bara giapponesi. Mi premeva fare un passo in più, e ricorrere a tutta la mia passione fumettistica, in particolare al mio amore per i supereroi, per offrire una storia fantastica piena di mistero e divertimento. Sforzandomi nello stesso tempo di realizzare un buon racconto, che chiunque possa leggere con piacere.»

El Abominable Hombre del Cuarto Oscuro è ambientato nell’immaginaria città di Bearton. Un luogo dove la popolazione è in prevalenza omosessuale, e dove l’integrazione con la popolazione etero non sembra essere un problema. A vigilare sulla città è un bizzarro gruppo di supereroi conosciuto come la Bearton Iniziative, una sorta di accademia per metaumani, dove gli eroi si addestrano per difendere la loro amata città e lo stile di vita tollerante e spensierato che in questa regna. Tra questi si segnala il leader della squadra, Vincent Schwarz, noto come Ironbear (ovviamente ispirato a Iron Man), il semidio esule Bhor, che si dice possegga l’arma più possente del cosmo (sarà il martello?), l’Accendino Verde (Green Lantern), unico membro eterosessuale della squadra di cui fanno parte anche le nuove leve Rainbow Kid e Bestia. La loro prima avventura consiste nell’affrontare una misteriosa forza brutale che sta mietendo vittime nelle saune e nelle dark room dell’intera città, il tutto alla vigilia dell’inaugurazione della più grande sauna del mondo. Evento che, afferma lo stesso Daniel, attirerebbe più gay di un concerto di Liza a Disneyworld .
Questa sinossi, già di per sé intrigante e divertente, è sufficiente a dimostrare sia l’entusiasmo che la grande competenza fumettistica di Daniel Mainé, con la presentazione di un cosmo eroico che ibrida spunti avventurosi e grotteschi che ci ricordano il tedesco Ralf Konig, ma con una solarità tutta spagnola, capace di rivisitare in chiave umoristica e gaia la maggior parte dei cliché di un mondo abitato da persone con superpoteri. Daniel è, inoltre, un grafico molto versatile, in grado di sconfinare, dal fumetto, nell'illustrazione più variegata, con concessioni al pop e al liberty, per dedicarsi anche ad accattivanti progetti destinati a rallegrare le moderne teconologie per iPhone e altro ancora. Un giovane artista completo, rampante (e attraente) che merita attenzione. Beartoncity ha tutte le carte in regola per diventare una serie regolare di successo, espandendo il proprio caratteristico universo nel corso di più avventure. Auguriamo con tutto il cuore a Daniel che la sua stella diventi sempre più brillante, sdoganando la sua poetica allegra dove i supereroi sfrecciano nel cielo di città popolate da gay ed eterosessuali che convivono serenamente, e dove l’ursinità è un segno di bellezza riconosciuto. La sua recente partecipazione al Expocomic 2011, a Madrid, sembra confermare che la sua popolarità è in ascesa. E questo, al mondo bear internazionale, non può che fare piacere.Visitate i suoi blog, lasciatevi prendere dall'allegria davanti ai suoi coloratissimi superorsi, leggete il suo fumetto e lasciatevi affascinare dalla strabordante simpatia dell'autore. Chissà che, in una fase di cambiamenti come questa, l'opera di Daniel Mainé non possa giungere anche nella nostra Italia grazie a qualche giovane editore coraggioso.









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