venerdì 4 novembre 2011

DC Comics Reboot: Osservazioni - Parte 3


Stiamo continuando a leggere l'ondata di nuovi numeri 1 targati DC Comics, in uscita in queste settimane in occasione del tanto pubblicizzato reboot che ormai è noto con il nome di The New 52. Ancora una volta, solo piccole osservazioni, espresse a caldo subito dopo la lettura.


Catwoman nr. 1 – La gatta non perde il vizio, ma rinuncia a una buona parte di pelo e mostra la ciccia. In questo primo episodio della sua nuova serie, Selina Kyle entra in scena per seconda. E' preceduta da una panoramica ravvicinata delle sue tette che aprono il racconto per rivelarsi, pagina dopo pagina, le vere protagoniste dell'avventura, insieme a tutte le altre curve della famosa ladra. Catwoman salta nel vuoto, fa spaccate come qualcuno che tra le gambe ha spazio da vendere, si esibisce in spogliarelli e strappa letteralmente la tuta di dosso a Batman per farci sesso furioso. Più che un fumetto supereroistico, sembra un prodotto per i fans di Playboy. Stucchevole, per galletti arrapati.

Swamp Thing nr. 1 – Albo introduttivo, ma dall'atmosfera niente male. Quel che lascia perplessi è l'apparente riciclaggio, da parte dello sceneggiatore Scott Snyder, di una trovata narrativa già sfruttata in qualche modo da Morrison e Millar all'inizio della loro gestione del personaggio. Nondimeno la lettura intriga. Inizia a farsi tangibile la compattazione tra l'universo Vertigo (nato proprio dal classico Swamp Thing di Alan Moore) e il cosmo ufficiale DC popolato dai supereroi più popolari.


The Fury of Firestorm - The Nuclear Men nr. 1 – Il nuovo corso dell'Uomo Nucleare di casa DC esordisce con un ritmo discontinuo che intreccia toni noir e la cruda violenza andata tanto di moda nell'ultimo decennio con farragini fantascientifiche pasticciate quanto prevedibili. Un numero uno più autentico di altri, giacché presenta un nuovo corso e nuove declinazioni del personaggio. Ma anche un albo che annoia. Inoltre, infastidisce l'inevitabile associazione con super-sayan resi celebri da Dragon Ball. Prescindibile.

Red Lanterns nr. 1 – E' poco... ma si vorrebbe averne di più. E questo può essere considerato già un risultato positivo. Peter Milligan (Shade, Enigma) prende in mano il neonato Corpo delle Lanterne Rosse, animate dall'emozione della rabbia e dalla sete di vendetta, e inizia a tessere una trama che potrebbe rivelarsi epica. Atrocitus è un personaggio con qualcosa di shakespeariano, e l'idea della setta di “punitori” intergalattici ha indubbio carisma. Il disegnatore Ed Benes è a suo agio tra alieni dalle sembianze zoomorfe e pirotecnici scontri spaziali. Particolare e promettente.


Continuando a leggere...

Action Comics nr. 2 – L'attenzione del lettore conquistata da Grant Morrison con il primo numero è confermata. Il nuovo giovane Superman è diverso dalla maggior parte delle sue precedenti caratterizzazioni. Più vulnerabile, più terreno. Si definiscono la malvagità del villain Lex Luthor e il suo modo di operare. E' sempre Superman... eppur si muove.


Animal Man nr. 2 – Un nuovo corso decisamente dark, che appare riuscito sin dai primi numeri. Lo scrittore Jeff Lemire fa tesoro delle migliori lezioni Vertigo del decennio passato, e presenta un Animal Man inquietante e intenso. Da leggere.



Alla prossima, con nuove letture e nuove impressioni.


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