martedì 19 dicembre 2023

Kang or not Kang


 Ok, e adesso che si fa?

Jonathan Majors è stato definitivamente condannato per aggressione, e questo con molta probabilità, per non dire certezza, porterà a una correzione dei piani Marvel per l'immediato futuro dell'universo cinematografico.
Una prassi che trovo di un'ipocrisia sconcertante, ma che negli ultimi anni è diventata regola. Se hai un calo di popolarità, non importa se non in un ambito che riguarda la tua professione, sei rimosso dalla vetrina di mercato. C'è stato un tempo, almeno in Italia, in cui le cose andavano in modo diverso. Maurizio Costanzo uscì fresco e pettinato dalla vicenda della loggia P2, e così tanti altri. Sofia Loren fu prima arrestata, poi rimase latitante per anni per evasione fiscale, eppure continuò ad apparire in produzioni estere senza che la cosa scalfisse minimante la sua immagine di star. Roman Polansky fu accusato di stupro, un reato gravissimo. Il regista si rifugiò in Europa, ma la sua cattiva fama non pregiudicò in nessun modo la distribuzione e il successo dei suoi film in territorio americano.
Altre storie, altri tempi? In ogni caso oggi parliamo della Disney, la casa di tutte le famiglie, il volto pulito (?) dell'America e dei suoi valori più sacri. Insomma, uno che maltratta le donne, la cui responsabilità è ora passata in giudicato, la cuccia sacra di Topolino non lo può proprio gestire.

Il punto che ci troveremo a discutere da qui ai prossimi mesi è però un altro. Che fare... non tanto di Jonathan Majors, ma di Kang, del suo personaggio, già controverso, e fondamentale nell'attuale fil rouge che attraversa il Marvel Cinematic Universe? Recenti rumors avevano parlato di sostituire il villain con un altro personaggio, forse Destino, altro grande cattivo delle saghe marvelliane. O magari qualcuno di totalmente nuovo.
E un recasting? Mah! Boh! Uff! Grunt! Snort!

Personalmente, trovo l'avversione nei confronti del recasting qualcosa di infantile. L'attaccamento a una presunta perfezione-coerenza formale impossibile nella realtà, soprattutto in un contesto sfuggente e mutevole come quello delle produzioni cinematografiche e televisive seriali. The show must go on... ma ancora meglio... lo spettacolo richiede un certo sforzo partecipativo da parte del pubblico, della sua fantasia, della sua disposizione a credere a una storia. Qui no. Non si parla quasi neanche più di storia. Interessa a pochi. Si discute solo di forma, di facce, e di effetti speciali più o meno accettabili che tutti (dico tutti) si sentono qualificati ad analizzare nei minimi dettagli.
Il recasting è una poverata da soap opera, dicono alcuni. Cazzatona. Il recasting è una cosa normale, che può accadere, che accade, perché un attore-attrice può stancarsi, allontanarsi, ammalarsi, morire persino... e lo spettacolo, se paga, deve continuare. E' successo da sempre, e nessuna sala cinematografica è mai andata a fuoco per la sostituzione di uno o più interpreti. Anche in serie blasonate. Gli esempi non si conterebbero, ma mi sentirei stupido a farli, come se ce ne fosse bisogno.



Quindi che fare? Sostituire Jonathan Majors? Per quanto mi riguarda sarebbe l'unica cosa da fare, se proprio si vuole. E amen!
E sostituire il personaggio? Introdurre un nuovo soggetto nel grande gioco?

Ehmm... Sicuri sicuri? La saga del multiverso, sempre a mio modestissimo avviso, è una delle cose più pasticciate, confuse, contraddittorie, antipatiche, mal scritte degli ultimi anni. Anche in un contesto "easy" quali sono i film di supereroi, che (lo ribadisco... io la penso così) non seguono lo stesso criterio di sospensione dell'incredulità di altri racconti cinematografici. Sono un giocattolo dalle dinamiche tutte sue.

Intervenire in corso d'opera in un lavoro già così ingarbugliato e (diciamolo!) poco interessante, dubito molto possa essere salutare. Il rischio di annacquare un vino già di per sé scadente è davvero alto. Voterei, dunque, per un recasting e una conclusione quanto più definitiva della parentesi Kang-multiversale. Anticipata? Magari. La vedo come un'eutanasia necessaria, la soppressione di un prodotto nato deforme e sofferente la cui agonia (condivisa da una vasta fetta di pubblico) potrebbe giungere a un'anticipata, pietosa conclusione. Le ragioni ci sarebbero tutte, e tutte etiche.
L'introduzione in extremis di un nuovo villain, temo non farebbe che infettare ulteriormente il bubbone già purulento, confondere acque già torbide, e partorire un altro povero mostro disgraziato.
No, decisamente, all'inserimento frettoloso di Destino, personaggio dal grande potenziale che gradirei vedere esordire ed evolvere in tempi razionali. Magari nel futuro, ancora misterioso (e pericolosissimo) rilancio dei Fantastici Quattro al cinema.

Ma qua si chiacchiera di aria fritta. E' sempre così.
A ciascuno il suo, d'altronde. E ricordiamo che quello sotto scopa, al di fuori di queste speculazioni, rimane Jonathan Majors, che con una condanna per aggressione sulle spalle adesso avrà ben altre gatte da pelare.
A noi restano i fumetti, il cinema... e il nostro parlare di nulla.
Perché... ammettiamolo, ci piace farlo.

Nessun commento:

Posta un commento