C'è poco da dire. Andando alla ricerca
di archetipi fumettistici, non si smette mai di imparare.
Che nulla si crea e nulla si distrugge,
ma che tutto ha origine da qualcos'altro, ormai dovremmo saperlo. E
anche in uno studio recente ho definito L'Uomo Cosa marvelliano e lo
Swamp Thing della DC Comics, nati lo stesso anno, come il paradigma
di quelle creazioni gemelle che negli anni hanno caratterizzate i due
colossi editoriali concorrenti. Se è difficile dire quale delle due
case abbia “copiato” l'altra, è interessante puntualizzare che
entrambi i personaggi si rifacevano a una oggi dimenticata creazione
della golden age del fumetto, edita negli anni 40 dalla Hillman
Periodicals. Un personaggio chiamato The Heap (il “mucchio” o se
vogliamo il “pagliaio”), che a tutti gli effetti è l'antenato
sia di Swampy che della “Cosa Umana”. Precedente di decenni anche
alla breve storia di House of Secrets che avrebbe fatto da prologo al
mostro della palude creato da Len Wein e Bernie Wrightson per la DC.
The Heap, creato da Harry Stein e Mort
Leav sulle pagine di “Air Fighter Comics”, è stato dunque il
primo punto di riferimento per tutte le cose paludose dei fumetti che
sarebbero arrivati. E a sua volta ha avuto più incarnazioni. Anche
lui, come Alec Holland e Ted Sallis era un'essere umano prima di
mutare in un mucchio di fango e alghe. Era un soldato della Grande
Guerra, il barone Eric Von Emmelman, asso dell'aviazione tedesca,
abbattuto e caduto con il suo aereo in una palude, ma tenuto in vita
per intervento della dea Cerere, che ne conserva l'essenza mescolata
alle sostanze primordiali della madre terra. The Heap è una creatura
fortissima, ma sostanzialmente benevola, che vaga per il mondo,
costantemente fraintesa, aiutando chi può. Il suo aspetto fangoso e
vegetale è quello di un pagliaio verde ambulante, dalla sagome
rozzamente antropomorfa. Da notare la radice che gli attraversa la
faccia come un lungo naso. Dettaglio che sarà ereditato e
perfezionato graficamente dal successivo Uomo Cosa della Marvel.
The Heap entra in seguito nel cast
della serie Airboy e vi rimane fino alla chiusura della serie. Negli
anni 80, la Eclipse Comics acquista i diritti del personaggio (Swamp
Thing e Man Thing sono nati nel 1974) e lo ricicla nella serie The
New Wave. Altre sporadiche apparizioni non ufficiali del personaggio,
con origini e identità modificate, sono avvenute nel corso degli
anni su riviste della Skywald Pubblications (in quel revival
c'entrava lo zampino dello sceneggiatore Roy Thomas, che in Marvel
aveva contribuito a creare Man Thing). Ripreso dalla Image Comics per
la serie di Spawn, The Heap diventa una delle creature metafisiche
combattute dalla progenie infernale, un barbone chiamato Eddie che
entra in contatto con la materia oscura che costituisce il corpo di
Spawn, fondendosi con la spazzatura e diventando un nuovo Heap.
Quest'ultimo, però, sfoggia poteri mistici simili a quelli di Swamp
Thing, e cioè la connessione con un universo verde, legato alla vita
vegetale del pianeta.
Insomma, sia Man Thing (che ne ha
ereditato il naso) che Swamp Thing sono nipoti di The Heap.
Personaggio che li ha ispirati per poi citare i “nipoti” molti
anni dopo in successive apparizioni.
L'industria (e i sogni) del fumetto è
tanto vasta quanto piena di parentele più o meno evidenti. Ed è
scoprendo il passato (come dovrebbe essere con la nostra Storia) che
potremo guardare al presente con maggiore comprensione. E
divertimento, perché no?
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