lunedì 12 novembre 2018

The Heap: dalle radici...



C'è poco da dire. Andando alla ricerca di archetipi fumettistici, non si smette mai di imparare.
Che nulla si crea e nulla si distrugge, ma che tutto ha origine da qualcos'altro, ormai dovremmo saperlo. E anche in uno studio recente ho definito L'Uomo Cosa marvelliano e lo Swamp Thing della DC Comics, nati lo stesso anno, come il paradigma di quelle creazioni gemelle che negli anni hanno caratterizzate i due colossi editoriali concorrenti. Se è difficile dire quale delle due case abbia “copiato” l'altra, è interessante puntualizzare che entrambi i personaggi si rifacevano a una oggi dimenticata creazione della golden age del fumetto, edita negli anni 40 dalla Hillman Periodicals. Un personaggio chiamato The Heap (il “mucchio” o se vogliamo il “pagliaio”), che a tutti gli effetti è l'antenato sia di Swampy che della “Cosa Umana”. Precedente di decenni anche alla breve storia di House of Secrets che avrebbe fatto da prologo al mostro della palude creato da Len Wein e Bernie Wrightson per la DC.

The Heap, creato da Harry Stein e Mort Leav sulle pagine di “Air Fighter Comics”, è stato dunque il primo punto di riferimento per tutte le cose paludose dei fumetti che sarebbero arrivati. E a sua volta ha avuto più incarnazioni. Anche lui, come Alec Holland e Ted Sallis era un'essere umano prima di mutare in un mucchio di fango e alghe. Era un soldato della Grande Guerra, il barone Eric Von Emmelman, asso dell'aviazione tedesca, abbattuto e caduto con il suo aereo in una palude, ma tenuto in vita per intervento della dea Cerere, che ne conserva l'essenza mescolata alle sostanze primordiali della madre terra. The Heap è una creatura fortissima, ma sostanzialmente benevola, che vaga per il mondo, costantemente fraintesa, aiutando chi può. Il suo aspetto fangoso e vegetale è quello di un pagliaio verde ambulante, dalla sagome rozzamente antropomorfa. Da notare la radice che gli attraversa la faccia come un lungo naso. Dettaglio che sarà ereditato e perfezionato graficamente dal successivo Uomo Cosa della Marvel.

The Heap entra in seguito nel cast della serie Airboy e vi rimane fino alla chiusura della serie. Negli anni 80, la Eclipse Comics acquista i diritti del personaggio (Swamp Thing e Man Thing sono nati nel 1974) e lo ricicla nella serie The New Wave. Altre sporadiche apparizioni non ufficiali del personaggio, con origini e identità modificate, sono avvenute nel corso degli anni su riviste della Skywald Pubblications (in quel revival c'entrava lo zampino dello sceneggiatore Roy Thomas, che in Marvel aveva contribuito a creare Man Thing). Ripreso dalla Image Comics per la serie di Spawn, The Heap diventa una delle creature metafisiche combattute dalla progenie infernale, un barbone chiamato Eddie che entra in contatto con la materia oscura che costituisce il corpo di Spawn, fondendosi con la spazzatura e diventando un nuovo Heap. Quest'ultimo, però, sfoggia poteri mistici simili a quelli di Swamp Thing, e cioè la connessione con un universo verde, legato alla vita vegetale del pianeta.



Insomma, sia Man Thing (che ne ha ereditato il naso) che Swamp Thing sono nipoti di The Heap. Personaggio che li ha ispirati per poi citare i “nipoti” molti anni dopo in successive apparizioni.
L'industria (e i sogni) del fumetto è tanto vasta quanto piena di parentele più o meno evidenti. Ed è scoprendo il passato (come dovrebbe essere con la nostra Storia) che potremo guardare al presente con maggiore comprensione. E divertimento, perché no?













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