giovedì 16 novembre 2017

RANX - EDIZIONE INTEGRALE


RANX – EDIZIONE INTEGRALE, edito da Comicon, raccoglie tutta la produzione riguardante il personaggio di Ranxerox firmata da Tamburini e Liberatore, comprese le storie successive alla prematura scomparsa di Tamburini e scritte da Alain Chabat e Jean-Luc Fromental, che completano la saga iniziata sulla rivista underground Cannibale, proseguita su Frigidaire e successivamente uscita in Francia. E' uno dei volumi che la Biblioteca Salvatore Rizzuto Adelfio ha potuto acquistare grazie alle vostre donazioni sul conto Paypal: http://paypal.me/altroquandopalermo, e che contribuiscono a fare crescere il nostro progetto di una biblioteca che integri libri e fumetti per un servizio gratuito alla città di Palermo.

Ranx... Molto prima che l'ultraviolenza nei comics diventasse trendy, molto prima dell'americano Lobo, in un contesto tutto italiano, Stefano Tamburini creava Rank Xerox (divenuto poi Ranxerox a seguito della diffida dell'omonima casa produttrice di fotocopiatrici). 
Sdoganato dall'underground all'olimpo del fumetto internazionale, grazie anche al sodalizio grafico con Tanino Liberatore, le avventure dell'androide coatto creato da uno "studelinquente" ribelle che ha usato parti di fotocopiatrice, sullo sfondo di una Roma distopica (il 1986, allora là da venire, non rimandava ad altro che al 1968, alla maniera del 1984-1948 di George Orwell), che si sballa col vinavil (V come Vinavil!) e ama ossessivamente una tredicenne perversa e tossica, è un esempio di fumetto italiano che non esiste davvero più. L'uso del romanesco in chiave gergale avveniristica anticipa parte del linguaggio che oggi troviamo, con una variante allo slang nerd, sulle pagine di Zerocalcare. Le sue provocazioni, l'uso del turpiloquio e del politicamente scorretto (quando ancora il politically correct neppure esisteva) è di molto precedente agli eccessi di Garth Ennis e della sua scuola anglofona. Ranx è un pezzo di storia della controcultura italiana per quanto riguarda i fumetti e non solo. E' la testimonianza di un periodo di grande fermento creativo, e di come la furia artistica che non guardava al marketing poteva finire col generare un successo internazionale e diventare icona.

Tempi eroici, quelli di Stefano Tamburini e soci. Un piede nel presente, un occhio che guarda al futuro, una follia creativa libera da qualunque vincolo.


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