RANX
– EDIZIONE INTEGRALE, edito da Comicon, raccoglie tutta la
produzione riguardante il personaggio di Ranxerox firmata da
Tamburini e Liberatore, comprese le storie successive alla prematura
scomparsa di Tamburini e scritte da Alain Chabat e Jean-Luc
Fromental, che completano la saga iniziata sulla rivista underground
Cannibale, proseguita su Frigidaire e successivamente uscita in
Francia. E' uno dei volumi che la Biblioteca Salvatore Rizzuto
Adelfio ha potuto acquistare grazie alle vostre donazioni sul conto
Paypal: http://paypal.me/altroquandopalermo,
e che contribuiscono a fare crescere il nostro progetto di una
biblioteca che integri libri e fumetti per un servizio gratuito alla
città di Palermo.
Ranx...
Molto
prima che l'ultraviolenza nei comics diventasse trendy, molto prima
dell'americano
Lobo, in un contesto tutto italiano, Stefano Tamburini creava Rank
Xerox (divenuto poi Ranxerox a seguito della diffida dell'omonima
casa produttrice di fotocopiatrici).
Sdoganato dall'underground
all'olimpo del fumetto internazionale, grazie anche al sodalizio
grafico con Tanino Liberatore, le avventure dell'androide coatto
creato
da uno "studelinquente" ribelle
che ha usato parti di fotocopiatrice,
sullo sfondo di una Roma distopica (il 1986, allora là da venire,
non rimandava ad altro che al 1968, alla maniera del 1984-1948 di
George Orwell), che si sballa col vinavil (V come Vinavil!) e ama
ossessivamente una tredicenne perversa e tossica, è un esempio di
fumetto italiano che non esiste davvero più. L'uso
del romanesco in chiave gergale avveniristica anticipa parte del
linguaggio che oggi troviamo, con una variante allo slang nerd, sulle
pagine di Zerocalcare. Le sue provocazioni, l'uso del turpiloquio e
del politicamente scorretto (quando ancora il politically correct
neppure esisteva) è di molto precedente agli eccessi di Garth Ennis
e della sua scuola anglofona. Ranx è un pezzo di storia della
controcultura italiana per quanto riguarda i fumetti e non solo. E'
la testimonianza di un periodo di grande fermento creativo, e di come
la furia artistica che non guardava al marketing poteva finire col
generare un successo internazionale e diventare icona.
Tempi
eroici, quelli di Stefano Tamburini e soci. Un
piede nel presente, un occhio che guarda al futuro, una follia
creativa libera da qualunque vincolo.
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