lunedì 8 febbraio 2016

Le due strade...


Spesso (soprattutto sui social) ci si trova a fare discorsi ovvi... O meglio, che dovrebbero essere ovvi. Eppure si rifiutano di diventarlo, ripresentandosi ciclicamente come i brufoli, il catarro o altro malanno del quale faremmo volentieri a meno. Quante volte, nelle ultime settimane, in occasione delle manifestazioni per Sveglia Italia, abbiamo sentito la frusta frase «Ci sarebbero cose più importanti... più urgenti!» declinata a seconda del contesto sia da comuni cittadini che (gravissimo) dagli stessi politici.
E' scontato? Dovrebbe esserlo. Eppure non lo è. Succede ogni volta che si affronta una battaglia sociale. Quello che si potrebbe dire, ma che difficilmente taglierà la testa al toro (tanto è facile e gettonata questa frase fatta), è che... c'è SEMPRE qualcuno o qualcosa più importante, più urgente di te, di me, di tutto, di tutti. Nessuno escluso. Basta cambiare il punto di vista, la prospettiva, e saremo tutti quanti il primo e più rilevante problema del pianeta. Si chiama egocentrismo. O quantomeno, è una visione superficiale e miope della società.
In verità, le strade percorribili resteranno sempre e soltanto due. Una è quella della solidarietà tra istanze che necessitano un intervento. L'altra è la guerra tra poveri, alla fine della quale non c'è mai un vero vincitore.

Nessun commento:

Posta un commento