giovedì 28 novembre 2013

Altroquando - Il Ritorno


Ci sarà sempre un altro quando.
E non potevamo smentirci, neppure stavolta che sembrava tutto perduto. Scomparso il nostro fondatore, Salvatore Rizzuto Adelfio, e ceduta l'attività commerciale per ragioni economiche, il nostro Altroquando sembrava destinato a scomparire, ingoiato da logiche di profitto e dall'uso superficiale di un nome che sembrava destinato a perdere significato. Non è così. E Salvatore lo sapeva, lo desiderava fortemente. Era solo questione di tempo affinché il suo sogno si concretizzasse.


E' ufficiale. Oggi Altroquando è un'Associazione Culturale che lega definitivamente il suo nome a quello del suo iniziatore, e che si propone di continuare idealmente il cammino svolto per oltre vent'anni a Palermo. Occuparsi, cioè, di fumetti e di fantasia, ma come mezzo per dire altro. Di amare e promuovere la nona arte anche come strumento di comunicazione sociale, con un occhio alla controcultura, alle istanze lgbt, e alla promozioni delle forme creative alternative. Tutte cose che Salvatore, artista e uomo passionale più che vero commerciante, ha fatto per lunghi anni. 


Inutile nascondersi dietro un dito. Altroquando ha aperto nel 1991 come fumetteria, e così è andato avanti come fonte di sopravvivenza, ma è ormai chiaro che aveva smesso di essere una comune libreria da moltissimo tempo guardando seriamente ad altri obbiettivi. Non è un caso che in città venissimo scambiati per una realtà associativa quando ancora non lo eravamo, e che tante realtà con le quali ci siamo trovati a collaborare fossero composte da persone che per lo più non erano clienti e consumatori abituali di fumetti. Parliamo di realtà cittadine come il Left, lo Zetalab, l'associazione omosessuale Articolo Tre (che oggi porta il nome di Salvatore Rizzuto Adelfio), il circolo Malaussène, l'Arcigay e tanti altri. La politica, la cultura, le lotte per i diritti delle minoranze, si sono fusi con l'amore per il fantastico, per il linguaggio dei fumetti e di tutto ciò che è espressione personale e sperimentale. Altroquando, nelle mani di Salvatore e di quanti hanno collaborato con lui, è diventato una parola magica che somma in sé aspetti differenti e variegati che hanno sempre avuto a che fare molto poco con le logiche commerciali.

Adesso il sogno riprende a camminare. Altroquando potrà aver concluso la sua esperienza come negozio, ma la sua anima è migrata altrove, e adesso che detiene legalmente il suo nome storico, si adopererà affinché tutto il lavoro svolto in vent'anni di avventure non resti solo un bel ricordo, ma sia bagaglio di esperienza per guardare al futuro: proprio come Salvatore desiderava.
In campana, dunque. Altroquando cambia faccia (sì, come il signore del tempo che in tanti, da queste parti amiamo), ma esiste ancora e continuerà a operare. Non ci spaventa sapere che ci sarà anche chi dirà che non è la stessa cosa. La nostalgia è un'emozione agrodolce che non sempre è buona consigliera. Purtroppo nessuno può restituirci il nostro fondatore, come non è possibile riavere una bottega non più nostra, così come nessuno può ridarci l'età che avevamo nel 1991. Ma Altroquando (quello VERO, quello creato e animato da Salvatore Rizzuto Adelfio, quello che non temeva di ibridare istanze differenti e coraggiose che spesso confondevano i benpensanti) c'è ancora, e intende continuare a conquistarsi il suo spazio cittadino. Per Salvatore, per noi stessi, che siamo e saremo sempre Altroquando nella città di Palermo.

Pertanto un ciclo vitale si è concluso, ed è arrivato il momento che Salvatore sognava: un'associazione culturale che ha operato nel tempo molto prima di diventare effettivamente tale. Adesso è realtà. Altroquando è ancora di Salvatore Rizzuto Adelfio, e lo sarà sempre.
Altroquando è ancora con voi.
Si parte per un nuovo viaggio.


Altroquando su Twitter : https://twitter.com/AltroQuandoPa



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