E’ uscito lo scorso 19 Maggio 2011, ma per uno volta, non su tutti gli schermi cinematografici. Il debutto ufficiale è avvenuto su BitTorrent e sui principali canali peer to peer. E per una volta è tutto legale, voluto dalla casa produttrice Paramount Australia, che ha scelto Internet per lanciare il film horror The Tunnel, diretto dal regista Carlo Ledesma, destinato da subito alla visione in streming e alla condivisione per poi uscire in DVD completo di extra e (pare) di un finale alternativo. A rendere l’iniziativa ancora più insolita c’è stata l’idea della Paramount di far partecipare l’intera comunità internautica al finanziamento della pellicola prima ancora che alla distribuzione in rete. Il progetto, svoltosi nel 2010 e chiamato The 135k Project, ha permesso agli utenti di acquistare singole porzioni di film, in tutto 135.000 frame, al prezzo di un dollaro. Un fotogramma alla volta, The Tunnel è stato interamente prodotto e acquistato dal suo stesso pubblico, che adesso in rete è delegato alla sua principale distribuzione. In un contesto dove il peer to peer è osservato come fosse il diavolo, l’esperimento va decisamente controcorrente, e apre le sorti dell’intrattenimento a molti possibili scenari futuri.
Il film racconta l’avventura di Natasha, giornalista d’assalto decisa a indagare sul perché l’amministrazione pubblica di Sidney ha improvvisamente lasciato cadere nel silenzio un ambizioso piano per lo sfruttamento dell’acqua nelle gallerie della metropolitana sotto la città. Immenso e buio labirinto dove fioriscono innumerevoli leggende urbane. L’inchiesta di Natasha e dei suoi collaboratori porterà a una letterale discesa agli inferi, in un crescendo di sangue e paura.
Peccato che la natura di The Tunnel sia così derivativa da risultare disarmante. La sua struttura di mockumentary, montaggio di riprese traballanti con vere e proprie interviste ai protagonisti della vicenda, non aggiunge nulla a una mitologia del terrore in diretta che già conta blasonati iniziatori e imitatori. Lo si potrebbe definire come The Blair Witch Project incontra The Descent, visto che li cita entrambi, riciclandone spunti, caratterizzazioni e persino qualche significativa scena. Non che si tratti di un brutto film, e neppure realizzato male. Chi apprezza questa particolare forma di narrazione e la simulazione della paura in stile reality, non dovrebbe rimanere troppo deluso. Gli attori, pur non regalando prove esaltanti, se la cavano, e il racconto offre anche qualche discreto momento di tensione. Quel che latita è una scintilla di vera novità, in un gioco citazionista che manca, soprattutto, di una conclusione incisiva. Un horror come tanti, in definitiva, che si fa seguire per poi essere presto dimenticato.
Sarà interessante, piuttosto, scoprire se il progetto 135k avrà un seguito, e se questo innovativo meccanismo di produzione e distribuzione, che tende a servirsi del peer to peer anziché combatterlo, si svilupperà ulteriormente, fornendo magari titoli di maggiore spessore qualitativo.
The Tunnel può essere visto e scaricato gratuitamente dal sito ufficiale. Su molti forum e gruppi di peer to peer sono reperibili i sottotitoli in lingua italiana e copie del film con sub forced.
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